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Re: Commando armato uccide direttore di giornale in Francia
ma se gli integralisti religiosi cominciano a protestare contro i film, i videogame violenti e la pornografia? se gli dai un dito questi sono capaci di pigghiarsi u bracce.
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Re: Commando armato uccide direttore di giornale in Francia
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In realtà io sono d'accordo parzialmente sia con te che con blur ma mi sembra che con queste vignette abbiano fatto il passo più lungo della gamba, per il contesto in cui si trovavano ad operare.Certi processi richiedono tempo, non si può pretendere che uno passi dal fanatismo più estremo al laicismo più estremo in un colpo solo, forse nei primi post spiegavo meglio questa considerazione,vabbè cmq pace :D |
Re: Commando armato uccide direttore di giornale in Francia
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Re: Commando armato uccide direttore di giornale in Francia
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Per il resto io sono con l'Eccelso, date a Cesare ecc. ecc. :occhiali: Soleva Roma, che ’l buon mondo feo, due soli aver, che l’una e l’altra strada facean vedere, e del mondo e di Deo. L’un l’altro ha spento; ed è giunta la spada col pasturale, e l’un con l’altro insieme per viva forza mal convien che vada (Purg. XVI, 106-111) |
Re: Commando armato uccide direttore di giornale in Francia
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-.- Ci ritorna indietro appena un milionesimo di quanto abbiamo fatto noi a loro, ma questo i legaioli non ve lo diranno mai, sempre ammesso che lo sappiano, non so come siano messe le università albanesi |
Re: Commando armato uccide direttore di giornale in Francia
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Re: Commando armato uccide direttore di giornale in Francia
Non so se era gia´stato postato. Premetto che Aldo Gianulli e´stato consulente per le stragi in Italia:
http://www.huffingtonpost.it/2015/01...ithpmg00000001 Sul blog di Beppe Grillo è stato pubblicato un post a firma di Aldo Giannuli a proposito della strage alla redazione di Charlie Hebdo. In cui si sottolineano 8 punti non chiari. "Come in tutti i “grandi casi” (Kennedy, piazza Fontana, Palme, 11 settembre, morte di Osama bin Laden ecc. ec.), anche in questo di Parigi, i conti non tornano e ci sono un sacco di cose da spiegare: 1. Come mai un obiettivo sensibile -come la redazione di Charlie Hebdo- era così debolmente protetto? Vista da questo angolo visuale, la vignetta che presagiva l’attentato appare come una cosa più sinistra di un semplice presentimento. 2. I servizi francesi sono fra i migliori del mondo ed hanno una scuola di pensiero molto avanzata, ma poi si fanno fregare in questo modo da tre ragazzi che vanno in giro armati di kalashnikov a fare strage di giornalisti? A quanto pare, sembra che non abbiano alcun controllo dell’ambiente jihadista presente sul proprio territorio, al punto di non essere capaci di monitorare neppure i reduci dalle guerre mediorientali. 3. E le armi, gli attentatori, dove se le sono procurate? Portate appresso dalla Siria? E i francesi se le sono fatte passare sotto il naso? Bella groviera sono i controlli! La mala vita, come suggerisce Loretta Napoleoni sul Fatto? Ma, da sempre la malavita è la cosa più infiltrata dalla polizia, per cui, se anche la cosa è sfuggita prima, ora dovrebbe essere relativamente (dico relativamente) agevole risalire agli attentatori. 4. “Gli attentatori sono provetti professionisti del mitra”, anzi no, “sono principianti che fanno errori da recluta come intrecciarsi sulle rispettive traiettorie di tiro durante la ritirata” e sbagliano pure indirizzo al primo colpo. La maggioranza dei giornali è del primo parere (professionisti), il Corriere della sera (8 gennaio) invece mette in risalto i diversi errori che fanno pensare a persone di recente addestramento. Mi sembra più plausibile la seconda ipotesi. 5. A proposito di errori: ma voi dove avete mai visto dei terroristi che vanno a fare un’azione portandosi appresso la carta di identità che, poi, dimenticano in auto? L’unico caso che mi ricordo è quello dello “sventato” brigatista che smarrisce il borsello a Firenze con dentro le chiavi del covo milanese di Montenevoso. Ma non stava andando a fare un’azione e nel borsello non c’era un documento di identità. Non è che, per caso, qualcuno ha volontariamente lasciato la carta di identità di un altro per depistare le indagini? 6. Meno che mai si ricordano terroristi che agiscono perdendo tanto tempo durante la fuga e dopo aver avuto ben due scontri a fuoco con auto della polizia: si attardano a dare il colpo di grazia ad un agente, raccattano scarpe, poi lasciano un guanto…. 7. E’ ragionevole supporre che i giornalisti della sovrastante agenzia, fuggiti sul tetto e che hanno registrato le immagini che vediamo, abbiano subito telefonato alla polizia avvisando di quel che stava accadendo. Ed altrettanto avranno fatto, via radio, le prime due auto della polizia direttesi in rue Appert. Considerando il tempo necessario al completamento dell’azione, alle manovre per risalire in macchina, sostenere due scontri a fuoco a distanza di poco (il primo in Alèé Verte, il secondo in boulvard Richard Lenoir), fare inversione di marcia, freddare l’agente, raccattare la scarpa, ecc. debbono essere passati diversi minuti (stimiamo non meno di 20-25) per arrivare in boulevard Voltaire e poi via sino a Porte de Pantin. E non è scattato alcun blocco della zona? Nel pieno centro di Parigi, non devono essere state poche le auto della polizia in zona. E Parigi non ha un traffico scorrevolissimo. 8. Poi il preteso autista del complotto è arrestato, cioè si è arreso, o meglio si è costituito e, peraltro, avrebbe un alibi: non si capisce niente. Ovviamente è possibile che il giovanotto sia effettivamente fra gli attentatori e che, vistosi perduto, si sia volutamente consegnato, dopo aver messo insieme un qualche alibi ovviamente da verificare. Ma potrebbe anche darsi che effettivamente non c’entri, il che farebbe traballare tutto l’impianto investigativo attuale dando fiato all’ipotesi della carta di identità lasciata per depistare. Insomma, resto dell’idea che la pista della strage jihadista sia quella nettamente più probabile, perché coerente con tutto un quadro formatosi da 10 anni in qua, questo però non vuol dire che nella questione non possano esserci altre “manine” di ben altra qualità. E neppure che gli attentatori non siano stati lasciati fare, magari perché qualche sentore c’era, ma non ci si aspettava una cosa di questa gravità. O che gli organi inquirenti non abbiano altri scheletri nell’armadio, che non c’entrano con la strage, ma che qualche aspetto della strage potrebbe portare alla luce e che, invece, occorre tener nascosti. O anche che nella vicenda le mani che intervengono a vario titolo (mandanti, organizzatori, utilizzatori occasionali, infiltrati, esecutori, intervenuti marginali ecc.) siano decisamente più di due, quattro o sei… Insomma, molto probabilmente la strage è islamica, però… che gran puzza di bruciato!" Aldo Giannuli In effetti ma dove minchia li hanno preso gli Ak47 in Francia? E in tutto quel tempo non e´ arrivata la polizia? E la carta d´identita´ lasciata in macchina poi e´ da tonti proprio. Alcune cose sono effettivamente strane |
Re: Commando armato uccide direttore di giornale in Francia
Vignette orribili... Dovevano far ridere?
Poi sono molto fissati con prendere per il culo Islam e cristianesimo ma con il figlio di Sarkozy che voleva convertirsi all'ebraesimo non hanno usato lo stesso metodo... http://moked.it/blog/2008/09/18/il-c...mo-in-francia/ |
Re: Commando armato uccide direttore di giornale in Francia
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Re: Commando armato uccide direttore di giornale in Francia
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E non sarebbe manco la prima volta che per screditare l'islamismo e favorire altri si ammazza gente innocente. Addirittura sti terroristi islamici hanno il vizio di dimenticare carte d'identità in giro così da poter essere facilmente identificati :mrgreen: Questi l'hanno dimenticata sulla macchina rubata ( ma che incredibile caso! ), durante l'11 settembre addirittura c'erano incendi terribili ( notare l'ironia ) da polverizzare il metallo ma venne trovata la carta d'identità di un terrorista( DI CARTA ) tra i resti delle twin towers. Oh incredibile eh! |
Re: Commando armato uccide direttore di giornale in Francia
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Re: Commando armato uccide direttore di giornale in Francia
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Poi che gli aerei abbiano ATTRAVERSATO le torri mi giunge nuova. Forse attivissimo avrebbe dovuto scrivere che l'attentatore ha aperto il finestrino ed ha gettato il passaporto e magari risultava più credibile. Ma siamo Ot. :mrgreen: |
Re: Commando armato uccide direttore di giornale in Francia
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ovviamente tutto ciò non lo voglio mettere minimamente in relazione con atti di violenza o rappresaglia, è solo un giudizio mio che esula dalle ultime vicende |
Re: Commando armato uccide direttore di giornale in Francia
Che tristezza...
Io vedo solo degli schifosi assassini fanatici che, inneggiando a un essere inesistente, ammazzano delle persone ree solamente di esprimersi liberamente e senza censure. Tutto il resto sono solo ridicole e inutili chiacchiere... |
Re: Commando armato uccide direttore di giornale in Francia
saranno pure chiacchiere, ma la cosa ci riguarderà sempre più da vicino e magari sarebbe utile capire verso che tipo di mondo stiamo andando
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Re: Commando armato uccide direttore di giornale in Francia
Complottisti aripijateve!
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Re: Commando armato uccide direttore di giornale in Francia
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Un credente autentico, non un baciapile, di una vignetta se ne fregherebbe nobilmente, imho. |
Re: Commando armato uccide direttore di giornale in Francia
Inosservato, mi pare che la tua donna ideale non la pensi come te riguardo al fatto che in queste cose la politica non c'entri:
http://www.liberoquotidiano.it/news/...ne-Le-Pen.html |
Re: Commando armato uccide direttore di giornale in Francia
Io avrei voluto scrivere qualcosa in questo thread, ma ho perso la voglia dopo aver letto che alcuni utenti sarebbero come i terroristi! :moltoarrabbiato:
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Re: Commando armato uccide direttore di giornale in Francia
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Io non appartengo a nessun "partito" precostituito (se non a una sinistra ideale, che in Italia praticamente non esiste più, ma questo è un altro discorso) e come direbbe il Poeta ho fatto parte per me stesso. Per quanto mi riguarda non ci sono problemi, finché è garantita la libertà di espressione a chiunque e il rispetto del regolamento del forum da parte di tutti, e finché si discute sulle idee e sui dati di fatto, senza scagliare accuse gratuite sul piano personale o diagnosticare tare mentali a chi ha il "grave" torto di ostinarsi a confutare quanto viene affermato. |
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