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Re: ma sto casso di film di sorrentino...
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Re: ma sto casso di film di sorrentino...
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Comunque era più che altro una curiosità. |
Re: ma sto casso di film di sorrentino...
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inutile discutere con una persona che pensa di sapere tutto insultando e deridendo chi non la pensa come lui senza manco tenere in considerazione le motivazioni e i gusti altrui, manco l'avessi fatto te il film :mannaggia: |
Re: ma sto casso di film di sorrentino...
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Re: ma sto casso di film di sorrentino...
De gustibus non est disputandum (sui gusti non si discute) :)
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Re: ma sto casso di film di sorrentino...
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Stupido io che mi metto a parlare di carne con i vegetariani ... bah |
Re: ma sto casso di film di sorrentino...
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Re: ma sto casso di film di sorrentino...
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Re: ma sto casso di film di sorrentino...
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Re: ma sto casso di film di sorrentino...
io posso capire a chi è piaciuto e a chi nn è piaciuto .... ma qualcuno me spiega perchè il personaggio principale quando parla nn apre la bocca? nse capisce na mazza asd.
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Re: ma sto casso di film di sorrentino...
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sono monologhi interiori 11 pagine di commenti me li risparmio ecco, dico la mia (sottolineo "la mia", non presa nè tratta da altre recensioni) il fatto che il film fosse della mediaset potrebbe destare qualche antipatia da parte di alcuni (non sto a spiegare il perchè) andiamo al film quel che a molti non è piaciuto è forse che è troppo...troppo implicito troppo da "interpretare" in fondo ci ho trovato qualcosa, e questo mi è piaciuto, ma quel qualcosa che ci ho trovato è alquanto discutibile dunque, la "trama" che ho "individuato" può essere così divisa PARTE NUMERO 1 gente più o meno anziana e dal comportamento "particolare" (non mi viene mai questo termine che diamine) che passa il suo tempo a far mondanità feste chiacchiere e simili PARTE NUMERO 2 il protagonista inizia a riflettere e a cercare di far riflettere chi lo circonda, anche se si nota che anche alcuni che sono con lui condividono la stessa riflessione la riflessione sta nel fatto che per quanto passino il loro tempo in mondanità e feste quella vita sia considerata da loro stessi alquanto..."deprecabile" e "poco profonda" questa considerazione è rafforzata nei vari spezzoni in cui appaiono, all'opposto, le suore, che conducono una vita fatta, all'opposto per l'appunto, di profondità, e non di mondanità ad un punto appare una suora al ristorante, sinceramente non saprei al meglio come interpretarla, forse semplicemente "siamo umani e non perfetti", "siam naturalmente condotti verso il piacere", e ci starebbe abbastanza bene con il resto PARTE NUMERO 3 arriva la suona di cento anni e passa, presentata come una missionaria che ogni giorno fatica e lavora per la gente bisognosa nei paesi poveri appare, all'esterno, sciupata, andata, debole, priva di forze mentre, all'interno, appare molto più forte, risoluta e profonda degli anzianotti mondani alla fine del film, si vede infatti la suora che con non poche difficoltà si fa la famosa scalinata che va salita in ginocchio, simbolo del fatto che seppur molto anziana non pensa affatto che alla sua vita manchi poco, ma che è ancora nel pieno della vita e, potrei dire "finchè c'è vita c'è vita" mentre gli anzianotti non fanno altro, già alla loro non proprio avnzata età, che sentirsi "giunti a un capolinea" CONCLUSIONE il tutto forse gioca sugli estremi opposti che non saprei come definire se non "futile esteriorità" e "profonda interiorità", ma il modo in cui è presentata mi fa riflettere se prendessi la cosa così com'è, dovrei prenderla per buona perchè senza dubbio l'interiorità è superiore all'esteriorità ma... la suora è quella che ha passato tutta la sua vita a lavorare, faticare per il prossimo, soffrire, fare sacrifici gli anzianotti mondani coloro che han passato la loro vita in mondanità, comodità, vita "facile" insomma, questo mi da tanto l'idea di "superficialità del materialismo", quella superficialità che viene fuori da quegli a me tanto antipatici luoghi comuni secondi i quali "la vita è sofferenza", "la vita è sacrificio", "la vita comoda non porta a nulla" mentre "una vita di sacrifici e sofferenza ti porterà lontano" quel tanto assurdo controsenso creato forse dalla società materialista e atea secondo cui la vita è tutto quel che abbiamo, e va sfruttata al meglio, e per sfruttarla al meglio bisogna soffrire e sacrificare se stessi...in modo, alla fine, da sacrificare la vita stessa in poche parole, qualcosa di TANTO PROFONDO creato per diffondere un ideale MOLTO SUPERFICIALE CONCLUSIONI DEL POST ora, non posso sapere quale sia stato in realtà l'intento dei creatori del film questo è soltanto quel che mi è parso di scorgere |
Re: ma sto casso di film di sorrentino...
io l'avevo registrato sul mysky quando lo fecero su canale 5. La domenica dopo mi piazzo sul letto per vederlo...e mi compare il messaggio che il film non era visibile sul satellite, avrei dovuto registrarlo dal digitale terrestre :mannaggia:
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Re: ma sto casso di film di sorrentino...
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anche a me è capitato a volte dovrebbero mettere il messaggio "non visibile" già dal momento che compare sull'elenco dei programmi |
Re: ma sto casso di film di sorrentino...
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Re: ma sto casso di film di sorrentino...
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quella è la vita che hanno fatto...bene...non è stata "colpa loro" se gli è toccata quella vita (qualcuno dirà di si? non voglio scendere nel misticismo/teologismo) se hanno equilibrato il pensare a se stessi e il pensare al prossimo non avrebbero motivo di sentirsi in colpa (ci son sceso comunque? accidenti) |
Re: ma sto casso di film di sorrentino...
Gran bel film
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Re: ma sto casso di film di sorrentino...
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Cazzo, ma la cinematografia di questi anni mi sa che langue pesantemente! |
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