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Re: [/quote] [quote="Zed"] [/b] [b]
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Se credi che questo ragionamento venga fatto coscientemente però non sono d'accordo: l'uomo è razionale, la donna emozionale ;) Quote:
Poi non siamo più bestie da qualche tempo, e giustamente come dici tu è entrata anche l'intelligenza oltre che alla forza bruta. Ma alla fine ubbidiamo alle leggi della natura, anche se oggi meno di prima. Quote:
La donna di cultura è una bestia rara, si nasconde e non si fa trovare ;) Troppa maturità per la 20enneaspirantevelina italiana :lol: Quote:
Si, le donne non vogliono uno già cotto a puntino.. gli piace il gioco.. E qui torniamo all'allupato: uno che fa subito capire che se la vorrebbe fare quante possibilità avrebbe di distinguersi dalla massa? Avevo capito che non ti riferivi all'essere allupato: mi riferivo alla frase, immaginandola detta da qualcuna che aveva dato picche ad un uomo.. Bollato poi come "il solito che vuole scopare e basta"? |
Più tardi argomenterò quelle che mi sembrano fallacie nelle tue argomentazioni (non è che non sono d'accordo con tutte le conclusioni)!
Ovviamente se trovi qualche fallacia nella mia contro-argomentazione, farai lo stesso |
Re: [/quote] [quote="Zed"] [/b] [b]
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Tutta la comunicazione migliora, perchè tutto diventa comunicabile, dato che l'intelligenza raggiunta stimola a formalizzare ogni concetto che si voglia comunicare. Di conseguenza, se l'uomo è smidollato, la nuova comunicazione completa, permessa dall'intelligenza reciproca, diventa talmente potente che lo smidollato riesce a superare il suo blocco e a sciogliersi con la donna, perchè è talmente convinto che non possono verificarsi incomunicabilità o equivoci da parte della donna (essendo lei intelligente), che non ha più l'ansia di dover avere prestazioni perfette, e se appare timido, anche se non è come vorrebbe, è sempre sicuro che, con la collaborazione, anche intellettuale, della sua donna (possibile grazie alla sua intelligenza) non c'è problema legato alla timidezza che non possa avere risoluzione. Vedi quindi come l'intelligenza garantisce alla donna una sicurezza e una garanzia di sicurezza molto maggiore della estroversione. Ma questo lo capirà solo quando, e se, lei raggiungerà una soglia di intelligenza abbastanza profonda da capirlo. Quando raggiungi lo stato mentale dell'intelligenza, ti ispira più sicurezza un uomo intelligente, di un uomo estroverso che, magari, non ha un'intelligenza sufficiente. Lo smidollato, grazie all'empatia permessa dal livello alto di intelligenza della coppia, supera facilmente, con l'aiuto della ragione, il suo disturbo d'ansia (facendo meno fatica, perchè lei è intelligente). Inoltre, quando raggiungi una certa soglia d'intelligenza, non avverti più il contrasto tra emozione e ragione, ma li senti come due cose complementari. Se una donna raggiunge un livello alto di intelligenza, non perde la sua emozionalità a vantagio della ragione, ma conserva la sua emozionalità integrandola con la ragione: non le avvertirà più come due parti antagoniste della sua personalità. Quote:
L'acquisizione di un livello d'intelligenza progressivamente più alto, ci farà restare i nostri imput originali (la preferenza per la donna formosa, e per l'uomo dominante), ma queste qualità diventeranno facilmente acquisibili attraverso la ragione. Quindi, per esempio, una donna, quando vedrà un timido intelligente, non ne sarà attratta, ma sarà consapevole che, grazie al livello di intelligenza reciproca, svilupperebbero facilmente un'empatia talmente potente da poter sviluppare una comunicazione talmente efficace da poter trasformare il timido in estroverso senza fatica, ma addirittura con passione (quella passione che solo la ragione ti può dare). Ma questo è possibile, ancora una volta, solo raggiungendo un certo livello di intelligenza, cosa che è possibile a tutti educando il proprio pensiero nel modo giusto. Si diventa intelligenti quando si riesce a vedere la libertà nelle regole. Solo così le regole della logica non vengono più viste come gabbie, ma come strumenti per la libertà e per il raggiungimento di ogni obiettivo. Quote:
I cervelli che raggiungono un certo livello alto di intelligenza, fanno di tutto per "contaggiare" più cervelli possibili. Infatti, sono gli intelligenti che si danno da fare per divulgare libri, divulgare la scienza, l'epistemologia. Gli altri vivono alla giornata. Calcola che, con internet, la comunicazione sta diventando sempre più formalizzata e funzionale. Le premesse per diffondere l'intelligenza sono sempre di più. Nella comunicazione virtuale il cervello si abitua a concentrarsi solo sull'aspetto verbale della comunicazione, quindi sui passaggi logici. Che significa questo? Significa che, se nei forum vengono divulgate le istruzioni sull'epistemologia, l'argomentazione logica, in tono serio e anche semi-serio, e con un linguaggio formalizzato, sempre più menti svilupperanno l'intelligenza, e la diffonderanno pure loro a macchia d'olio. Probabilmente è questo il ciclo dell'evoluzione umana: diffondere l'intelligenza in più menti possibili. Sembra apparentemente il contrario, che l'intelligenza sia destinata ad essere il privilegio di pochi, invece se analizzi bene è destinata a propagarsi sempre di più: l'evoluzione sociologica ha prodotto internet, internet ha prodotto i forum, i forum hanno prodotto una nuova forma di comunicazione basata solo sul linguaggio verbale. Il prossimo passo sarà la presa di coscienza sociale della logica e del suo campo di applicazione. Le menti intellettivamente più evolute l'hanno intuito da tempo, e da tempo si danno da fare per gettare i semi dell'intelligenza, altro che restarsene in disparte come bestie rare! *** un'aggiunta per integrare la mia risposta: non confondere una donna acculturata con una donna intelligente. Tutta la cultura del mondo non accresce il livello di intelligenza se non c'è il filtro dato dalla conoscenza delle fallacie argomentative e del metodo logico argomentativo. Una ragazza che pensa solo ad andare in discoteca può essere intellettualmente più onesta di una donna che legge molto ma non ha interesse a riflettere sul rapporto tra linguaggio e semantica. |
A livello prettamente discorsivo, sono d'accordo su tutta la linea.
Il problema imho è che la realtà, almeno quella che ho sotto gli occhi, è desolatamente diversa :cry: Non posso dire di conoscere donne a palate, però tra lavoro e vecchie amicizie, ad una ventina ci arriviamo. Ecco, solo una ha l'intelligenza che dici tu: ed infatti non è solo colta, ma anche intelligente per i ragionamenti che fa.. peccato sia prossima al matrimonio :( Sono le bestie rare cui mi riferivo. Il restante panorama femminile lo osservo al sabato sera o quando passeggio per strada. Sigaretta alla bocca, divertenti racconti di vomitate ed ubriacature varie impreziositi da parolacce come se piovessero :( Io quelle "ragazze" non ce le vedo proprio a parlare di argomenti di ben altra levatura.. non per forza di filosofia greca.. ma anche di sport o libri come semplici romanzi.. è questo il problema allarmante secondo me: a parte la "vita sociale", anzi, il cazzeggio sociale non fanno veramente altro :roll: Ringrazio il cielo che non tutte sono così.. ma lo ringrazierei di più se la maggioranza fosse l'opposto di questi individui :wink: Tra l'altro in questi giorni sto leggendo le Memorie di Casanova e nello spaccato di un mondo di quasi tre secoli fa, le donne che incontrava avevano ognuna una femminilità, una raffinatezza ed un'intelligenza incredibile; eh, a trovarne ancora.. (e ad essere Casanova :lol: ) Il discorso che fai sull'intelligenza femminile secondo me combacia su quello che diciamo: il timido ha difficile vita sociale (- prestigio e -sicurezza di se) e quindi alla cazzara appare "sfigato". Se becchi quella però un minimo intelligente che voglia ascoltarti per più di un minuto, allora può rendersi conto che dietro la timidezza c'è comunque un uomo, spesso intelligente e con un minimo di cultura (personale concenzione: un timido o un fobico ha per forza di cose più tempo da dedicare a se stesso anche a livello intellettuale) PS: intendevo intelligente ma ho scritto acculturata :roll: |
Rispondo qui al messaggio di Innergal, perchè è stato chiuso il topic.
Questo è il link http://www.fobiasociale.com/posts4424-70.html Quote:
L'unico modo per verificare la mia congettura è sottoporre un campione di uomini e di donne a un esame, che consiste nel lanciare loro dei messaggi (di argomenti diversi), vedendo quanto tempo ci mettono (se ci riescono) ad interpretarli esattamente nel modo che io intendevo comunicare. Questo è l'unico modo efficace per verificare la mia congettura, perchè è quell'esame in cui chi lo fa non sa di star facendo un esame, e soprattutto, non riguarda un campo specifico, i messaggi da interpretare possono essere di tutti i tipi. Questa però non è l'unica verifica che dovrei fare. Dovrei verificare anche un'altra congettura, cioè la distribuzione statistica degli uomini e donne che hanno interesse (anche inconscio) di fare in modo che la comunicazione non evolva in comunicazione efficace, cioè, in che percentuale si innesca l'intuito che con la formalizzazione e l'analisi argomentativa logica si renda più efficace la comunicazione, e soprattutto, una volta intuito, verificare se è più forte l'interesse a mantenere la vecchia comunicazione (non efficace) o adottare la nuova (efficace). Quote:
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Perchè, tra le tante ipotesi possibili riguardo alla forma delle mie argomentazioni, tu metti quella di voler "irridere l'intelligenza altrui"? Perchè mi dai dell'intollerante se tutte le mie idee le pongo come falsificabili e, addirittura, le chiamo congetture. Per esempio, non hai pensato che avessi fatto qualche accenno al teorema di Godel senza definire l'argomento per stimolare il lettore a informarsi autonomamente su cosa fosse il teorema di Godel, o per aspettarmi una sua domanda di chiarimento rimandando così la spiegazione? Io quando vedo persone usare parole che non conosco ho lo stimolo di curiosità su quelle parole, non ho lo stimolo di pensare che stia facendo lo snob (almeno, non sempre). Quote:
Più che altro, se posso avanzare un'ipotesi, è che magari a te da' fastidio anche solo il fatto che io la ponga come congettura falsificabile, anche solo il fatto che io la ipotizzi ti sembra "blasfemo", ma la mia congettura non ha niente di sessista, perchè non postula un limite intellettivo della donna. Quello che voglio verificare infatti non è se le donne hanno un'intelligenza minore degli uomini (ce l'hanno potenzialmente uguale), ma se in loro è più debole l'interesse di spargere i "semi" dell'intelligenza. Tu per esempio non hai questo interesse, aspetti che gli interlocutori intuiscano da soli i vantagi della comunicazione efficace basata sull'argomentazione logica, io invece sono portato a divulgarne le istruzioni, affrontando il rischio di essere preso per uno che vuole dare lezioni. Eppure il fatto che non hai questo interesse non implica che tu non sia intelligente, non implica che tu sia intellettivamente limitata, quindi la mia congettura non parla di un limite della donna. |
Innergal ha scritto:Vuoi farci credere che tutte le donne che avrai avuto modo di osservare nella tua vita non hanno mai applicato intelligenza in contesti che non siano lavorativi? Cioè nelle situazioni in cui non sia necessario focalizzarsi su doveri impegnativi, nessuna donna ha mai mostrato
attitudini intellettuali, ciascuna con le sue peculiarità (che so, abilità verbale, artistica, matematica..)? Se è così, allora è solo in base alla tua esperienza che presumi ci sia un legame tra razionalità e sesso. Questa è una congettura che finora non è stata dimostrata. Ma se disponi di dati che la possano avallare, portali pure. HurryUp ha scritto: Non parlavo neanche di attitudini intellettuali peculiari, parlavo di intelligenza applicata in tutti i contesti. Quando dici “intelligenza applicata in tutti i contesti” , è come se presumessi che ci sia accordo definitivo sul significato della parola in questione. Definire l’intelligenza in modo preciso, inequivocabile una volta per tutte, è come dire che nel campo delle facoltà mentali è stato tutto svelato o quasi. http://www.icscuole.it/icnews/contri...telligenze.htm Semplicemente le persone applicano la loro intelligenza sfruttando le peculiarità (avevo fatto tre esempi) di cui sono dotate, in misura proporzionale al tipo di contesto. HurryUp ha scritto: L'unico modo per verificare la mia congettura è sottoporre un campione di uomini e di donne a un esame, che consiste nel lanciare loro dei messaggi (di argomenti diversi), vedendo quanto tempo ci mettono (se ci riescono) ad interpretarli esattamente nel modo che io intendevo comunicare. Questo è l'unico modo efficace per verificare la mia congettura, perchè è quell'esame in cui chi lo fa non sa di star facendo un esame, e soprattutto, non riguarda un campo specifico, i messaggi da interpretare possono essere di tutti i tipi. Questa però non è l'unica verifica che dovrei fare. Dovrei verificare anche un'altra congettura, cioè la distribuzione statistica degli uomini e donne che hanno interesse (anche inconscio) di fare in modo che la comunicazione non evolva in comunicazione efficace, cioè, in che percentuale si innesca l'intuito che con la formalizzazione e l'analisi argomentativa logica si renda più efficace la comunicazione, e soprattutto, una volta intuito, verificare se è più forte l'interesse a mantenere la vecchia comunicazione (non efficace) o adottare la nuova (efficace). Quoto in pieno. Quote:
HurryUp ha scritto: Quegli esperimenti mostravano come le donne intuivano la personalità del partner dal primo sguardo. Ma se quegli uomini guardati dalla donna, al primo sguardo, non avessero avuto la comunicazione extra-verbale buona, non avrebbero intuito la personalità di quegli uomini, anzi probabilmente l'avrebbero interpretata male. No, non mi riferivo solo agli esperimenti, ma al fatto che “Sembra più vantaggioso mostrare sicurezza e affabilità, senza necessariamente provarle.” In sostanza, fingere disinvoltura mi pare sia una buona soluzione al problema di una scarsa scioltezza del corpo. Ma se non si è ancora in grado di farlo, è giusto optare per l’alternativa che poni qui: http://www.fobiasociale.com/postx3850-0-0.html HurryUp ha scritto: [i]Se vuoi comunicarmi che, secondo te, potrei rendere i miei post più comprensibili, perchè non esprimi questo messaggio semplicemente per quello che è, ma lo condisci con l'insinuazione che io voglia "irridere sull'intelligenza altrui", favorendo così il rischio che qualche lettore acriticamente interpretino questa mia intenzione di irridere gli altri?. Perchè, tra le tante ipotesi possibili riguardo alla forma delle mie argomentazioni, tu metti quella di voler "irridere l'intelligenza altrui"? Perchè mi dai dell'intollerante se tutte le mie idee le pongo come falsificabili e, addirittura, le chiamo congetture. Per esempio, non hai pensato che avessi fatto qualche accenno al teorema di Godel senza definire l'argomento per stimolare il lettore a informarsi autonomamente su cosa fosse il teorema di Godel, o per aspettarmi una sua domanda di chiarimento rimandando così la spiegazione? Io quando vedo persone usare parole che non conosco ho lo stimolo di curiosità su quelle parole, non ho lo stimolo di pensare che stia facendo lo snob (almeno, non sempre). Mi scuso dell’insinuazione e prendo atto che non sei intollerante ma hai solo posto una congettura. Secondo me, non è così automatico che tutti gli utenti che leggano certe parole che usi, abbiano il desiderio e soprattutto il tempo di informarsi sul loro significato. Ecco perché trovo giusto che chi le utilizzi, dia anche un brevissimo sunto su quello che intende dire. HurryUp ha scritto: ma la mia congettura non ha niente di sessista, perchè non postula un limite intellettivo della donna. Devi ammettere però che le seguenti tue affermazioni possono sembrare sessiste: HurryUp ha scritto: “ io noto nella vita di tutti i giorni che le donne hanno di solito un modo di ragionare che segue un principio analogo al secondo principio della termo-dinamica, secondo cui un sistema tende al massimo grado di confusione possibile, o comunque non tende a mantenersi in stati organizzati (l'entropia tende a aumentare). L'intelligenza è quella forza che tende invece a diminuire l'entropia, che tende a organizzare la materia (che tende a far fare tutte le pippe mentali necessarie per cercare di raggiungere una coerenza mentale).” HurryUp ha scritto: “Osservando la realtà io vedo che le donne tendono al massimo grado di entropia nelle situazioni quotidiane, infatti preferiscono l'ironia, le compagnie che fanno ridere, che non impegnano troppo la mente, che non si facciano troppe seghe mentali. Quindi non mi meraviglio che, in campi non professionali , una donna susciti meno fiducia di un uomo, tu ti meravigli?” http://www.fobiasociale.com/postx4424-0-60.html E non tirare di nuovo in ballo la questione di un’ inefficace comunicazione extra-verbale. HurryUp ha scritto: “Quello che voglio verificare infatti non è se le donne hanno un'intelligenza minore degli uomini (ce l'hanno potenzialmente uguale), ma se in loro è più debole l'interesse di spargere i "semi" dell'intelligenza.Tu per esempio non hai questo interesse, aspetti che gli interlocutori intuiscano da soli i vantagi della comunicazione efficace basata sull'argomentazione logica, io invece sono portato a divulgarne le istruzioni, affrontando il rischio di essere preso per uno che vuole dare lezioni. Eppure il fatto che non hai questo interesse non implica che tu non sia intelligente, non implica che tu sia intellettivamente limitata, quindi la mia congettura non parla di un limite della donna.[/quote] Ho messo in rilievo questa tua frase: “se in loro è più debole l'interesse di spargere i "semi" dell'intelligenza” Se si volesse fare una statistica, probabilmente avresti ragione, in base a quanto hai sostenuto in precedenza in questa discussione: “Ma se l'intelligenza è in progressiva evoluzione, allora l'uomo può velocizzare questa evoluzione artificialmente, diffondendo i semi dell'intelligenza, per esempio divulgando opere critiche o argomentando sui forum, favorendo così le condizioni per creare un ambiente adatto per superare l'assioma che hai posto.” Dopo millenni di dominio della cultura maschile, sarebbe opportuno lasciare alle donne il tempo di contribuire a velocizzare questa evoluzione. HurryUp ha scritto: Tu per esempio non hai questo interesse, E chi te lo dice?? Il fatto che tu prendi questo forum come riferimento, non implica che io non sparga i "semi dell'intelligenza”(mi attengo alla tua definizione) in altri forum per esempio! (che qui non indico per non fare spam e per non divulgare l’altro mio nickname) HurryUp ha scritto: aspetti che gli interlocutori intuiscano da soli i vantagi della comunicazione efficace basata sull'argomentazione logica, io invece sono portato a divulgarne le istruzioni, affrontando il rischio di essere preso per uno che vuole dare lezioni. Vero, non desidero divulgare le istruzioni atte a conseguire una comunicazione efficace come tu la intendi, perché così probabilmente evito di correre il rischio di passare per una che vuol dare lezioni. |
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Non vedo niente di sessista nel rilevare un legame tra un atteggiamento femminile e la penalizzazione di una categoria maschile. Ho sentito molte donne rilevare un legame tra un atteggiamento maschile e una penalizzazione femminile, e ho osservato che di solito quando lo fa una donna riceve meno critiche di sessismo che quando lo fa un uomo, cioè più solidarietà, e questa è una delle cause del risentimento maschile che si verifica visitando diversi forum (potrei trovare tanti forum in cui rilevare questo fenomeno). Un altro motivo per cui non mi sembra sessista è che le mie congetture non hanno lo scopo di dimostrare l’inferiorità femminile, ma di far prendere coscienza della possibilità di ragionevolezza della mia congettura su possibili cause del conflitto tra i sessi, unico modo, secondo me, per sfavorirlo (cercare delle spiegazioni a un fenomeno non vuol dire giustificarlo). Quote:
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Anch’io non applico questo sistema di comunicazione in tutti i contesti, ma se vedo una persona che lo sta applicando in un contesto dove io non lo applico, non mi viene da ostacolarlo, al massimo mi astengo dall’imitarlo o gli do’ dei consigli su come rendergli il lavoro più facile se mi vengono delle idee. Rispondere a risposte di questo tipo comunque per me era un'eventualità prevista dal mio impegno di comunicare i miei messaggi, quindi non le considero un incidente di percorso (questa osservazione non è fatta per te, che già lo sai, ma per i lettori). Volevo dire che ho riflettuto su questa affermazione: “nessuno è tenuto a ragionare nel modo in cui ragioni tu”. Riflettendo, finora sono arrivato a queste conclusioni: l’affermazione è vera quindi è bene esserne consapevoli. Ma è bene che metta in chiaro alcune dei messaggi che i miei interventi sottintendono, che sono questi: 1) “non sei tenuto a ragionare necessariamente nel modo in cui ragiono io” 2) “per capire il mio messaggio, è necessario che tu ragioni come ragiono io” Sintetizzando, il messaggio implicito sottinteso dalle mie argomentazioni è “(1) ma (2)”. |
Ma di cosa vi fate? :lol: :lol: :lol:
No perché sapete siete uno scioglilingua filosofico e la mia mente solo umana non vi segue...Peccato per quel piccolo problema del parlare in pubblico, altrimenti ci starebbe bene una bella dissertazione in un'aula di università :D . ..con simpatia... :wink: |
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Se sforzarsi di adottare un’immagine estroversa fosse l’unica condizione necessaria per aumentare la probabilità di successo con le donne, questo significherebbe che le donne, in media, non hanno la tendenza di considerare codici diversi dal codice extra-verbale per valutare la sicurezza dell’uomo, in contraddizione con l’ipotesi che le donne applichino l’intelligenza in tutti i contesti (in particolari, non l’applicherebbero nell’interpretazione del livello di sicurezza dell’uomo nella fase di selezione). Insomma, secondo te, le donne non applicano intelligenza laddove si limitino a considerare esclusivamente il codice extra-verbale di un uomo nel primo approccio con lui. E hai ragione! Ma io non sono una sociologa e non parlo per tutte le donne. Di fatto, io davvero non so se le donne considerino solo quel requisito e che per questo motivo penalizzino una certa categoria maschile. E poi anche se è vero che il risentimento maschile dovuto a questa penalizzazione è più sentito nei forum, io potrei dire che in base alla mia esperienza, beh, anche io sono stata penalizzata da quel famigerato criterio: “la maggior parte delle persone seleziona per l'80% sui segnali del linguaggio extraverbale del corpo (istinto), e solo per il 10% per la comunicazione verbale (logica).” E inoltre avevo già scritto delle considerazioni , ma tanto vale riquotarmi (Repetita iuvant): E’ un criterio che penalizza gli individui che appaiono “sulle loro”, cioè in silenzio, pensosi o guardinghi (l’intera categoria degli introversi) o chi trasmette segnali inconsci di insicurezza e ansia (i fobici sociali). Per la verità sia gli uni che gli altri possono manifestare segnali di disagio, dovuti spesso al semplice fatto di trovarsi in un luogo rumoroso e caotico, pieno di gente estranea, dove è oggettivamente difficile instaurare nuovi contatti. Lessi da qualche parte che spesso la solitudine è una conseguenza del nostro atteggiamento verso gli altri. Vale a dire che a volte è sufficiente cambiare pettinatura, abiti, postura del corpo e sguardo perché una persona (specie una donna) appaia in un caso o sfuggente e chiusa in se stessa o aperta e comunicativa. Quote:
HurryUp ha scritto: Non vedo niente di sessista nel rilevare un legame tra un atteggiamento femminile e la penalizzazione di una categoria maschile. Ho sentito molte donne rilevare un legame tra un atteggiamento maschile e una penalizzazione femminile, e ho osservato che di solito quando lo fa una donna riceve meno critiche di sessismo che quando lo fa un uomo, cioè più solidarietà, e questa è una delle cause del risentimento maschile che si verifica visitando diversi forum (potrei trovare tanti forum in cui rilevare questo fenomeno). Un altro motivo per cui non mi sembra sessista è che le mie congetture non hanno lo scopo di dimostrare l’inferiorità femminile, ma di far prendere coscienza della possibilità di ragionevolezza della mia congettura su possibili cause del conflitto tra i sessi, unico modo, secondo me, per sfavorirlo (cercare delle spiegazioni a un fenomeno non vuol dire giustificarlo). Assodato che per te una donna in sostanza non è intelligente se non seleziona come partner i maschi dalla scarsa comunicazione extra-verbale, ora non dico che tu non abbia ragione né che questo non sia un fattore di discriminazione e pertanto riprovevole. Ma la questione del corteggiamento è più complessa di uno sport in cui ci sono poche regole, osservate le quali, ottieni la vincita, altrimenti vieni scartato. Ecco perché avevo postato quell’esperimento di etologia umana condotto da Focus. Tu non vedi niente di sessista nelle affermazioni riportate, ma sono certa che qualunque ragazza le leggerebbe con disapprovazione. Vogliamo fare un sondaggio e chiedere l’opinione delle utenti femminili del forum per accertarcene? Ritieni probabile che le tue congetture possano condurre alle vere cause del conflitto tra i sessi? Liberissimo di pensarlo, ma restano campate in aria se non le verifichi empiricamente nei modi che hai già indicato. Quote:
Non mi sembra che divulgando le informazioni su come raggiungere la comunicazione efficace stia mettendo fretta alle donne, e anche se il mio divulgare aiutasse ad accelerare i tempi di questa evoluzione che male ci sarebbe? Forse intendi un male di natura etica? Non ho mai detto che tu stia mettendo fretta alle donne! Io parlavo in generale, le conquiste del femminismo non sono mica cose remote e nemmeno definitive, vedasi il gap in certi ambiti lavorativi. HurryUp ha scritto: Però in questo episodio tu hai criticato il mio impegno di spargerli, manifestando l’intenzione di non spargerli nel modo in cui li spargo io in questo forum. Anch’io non applico questo sistema di comunicazione in tutti i contesti, ma se vedo una persona che lo sta applicando in un contesto dove io non lo applico, non mi viene da ostacolarlo, al massimo mi astengo dall’imitarlo o gli do’ dei consigli su come rendergli il lavoro più facile se mi vengono delle idee. Rispondere a risposte di questo tipo comunque per me era un'eventualità prevista dal mio impegno di comunicare i miei messaggi, quindi non le considero un incidente di percorso (questa osservazione non è fatta per te, che già lo sai, ma per i lettori). No, non ho mai criticato il tuo impegno a spargere i "semi dell'intelligenza” se non qualche appunto sulla forma o meglio su alcuni concetti ostici di cui a volte hai omesso il significato. (mi attengo sempre alla tua definizione:) “Ma se l'intelligenza è in progressiva evoluzione, allora l'uomo può velocizzare questa evoluzione artificialmente, diffondendo i semi dell'intelligenza, per esempio divulgando opere critiche o argomentando sui forum, favorendo così le condizioni per creare un ambiente adatto per superare l'assioma che hai posto.” HurryUp ha scritto: Volevo dire che ho riflettuto su questa affermazione: “nessuno è tenuto a ragionare nel modo in cui ragioni tu”. Riflettendo, finora sono arrivato a queste conclusioni: l’affermazione è vera quindi è bene esserne consapevoli. Ma è bene che metta in chiaro alcune dei messaggi che i miei interventi sottintendono, che sono questi: 1)“non sei tenuto a ragionare necessariamente nel modo in cui ragiono io” 2)“per capire il mio messaggio, è necessario che tu ragioni come ragiono io” Sintetizzando, il messaggio implicito sottinteso dalle mie argomentazioni è “(1) ma (2)”. Se ho ben compreso, tu sottintendi che nessuno è obbligato a ragionare come un altro ma che, per poter capire il suo messaggio, è necessario che ragioni come lui. Quindi, se il mio interlocutore fosse un razzista, non sarei obbligata a pensarla come lui sui neri ma, se ragionassi nel suo modo, riuscirei a comprendere le sue ragioni. Detto ciò, non intendo arenarmi in questa diatriba con te e, citando valmor, non risponderò ad ulteriori post/rilievi. A questo proposito, simpatizzo con Gesa 8) , forse è così, stiamo annoiando tutti. |
Quote:
"per capire il mio messaggio devi pensarla come me", invece ho detto "per capire il mio messaggio devi ragionare come me", cioè seguire il metodo analitico di cui parlo (seguire tutti i passaggi logici delle argomentazioni e verificarne prima la coerenza, poi l'eventuale attinenza con la realtà, quindi, non deve pensare come me). Quote:
Quote:
Comunque è chiaro che stai spostando l'argomento sul piano etico, le mie analisi non vanno bene perchè violerebbero l'etica (non i principi dell'argomentazione logica), l'ho capito che è questo il messaggio in sostanza e chiudo anch'io. |
Re: cercare una donna
secondo me bisogna puntare verso civiltà con grandi valori (cit.)
non so, quelle dell'est le ho sempre viste poco serie, in generale mentro altri paesi, che so anche le indiane (che non me gustano) le vedo come la serietà fatta a persona |
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