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Re: Troppo troppo tardi.
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Te la posso rubare? |
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Come l'autore del post anche io ho passato i 30 e non ho mai avuto nessuna avventura sentimentale. E anche io credo ci siano tappe nella vita, come veniva detto in un altro intervento: il baciarsi sulla panchina, il tenersi per mano, l'arrossire guardandosi negli occhi., poi magari mollarsi per un po', ritrovarsi... tutte queste cose che magari sembrano panzane per chi ha passato quella fase nella sua adolescenza ma... ohi! :testata: per chi non le ha mai provate sono cose importanti! Poi, leggendo su altri forum, vedo che la maggior parte delle donne mie coetanee non è interessata a quel tipo di storia, una trentenne di oggi cerca soprattutto un uomo che le dia sicurezza economica, stabilità e magari dei figli. ò__ò con la mia maturità sentimentale da sedicenne capirete che tutto questo va fuori dalla mia concezione. Oppure potrei provare con una 18enne... ma l'età anagrafica corre :D, mi sa che non mi filerebbero |
Re: Troppo troppo tardi.
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Dobbiamo metterci in testa che sono tutte vaccate. Se sei introverso (altrimenti è un altro discorso e non vorrei mettere voce) hai una tua tempistica, che come effetto collaterale ha la disapprovazione sociale. Ti faccio una metafora per farti capire. Hai una specie di malattia che sviluppi molto tardi e quindi arrivi a 30 anni con le cartilagini non ancora sviluppate, con i muscoli non ancora sviluppati, quindi sarai tendenzialmente magro, basso e poco virile. E' un problema? Con le donne sì. Oltre ad essere magro, basso e poco virile, hai meno esperienza sessuale perché essendo così lento nella crescita sei stato continuamente scartato, essendo i tuoi coetanei più prestanti fisicamente di te. Oltre ad avere meno esperienza sessuale e venire continuamente scartato, avrai maturato una scarsa autostima, dovuta all'insuccesso. Sintesi: 1) Deficit fisici da ritardo di crescita 2) Insuccesso sessuale 3) Pensieri disfunzionali La 1 causa la 2, che a sua volta causa la 3; quindi i passaggi principali sono: da 1 a 2, cioè dall'introversione all'insuccesso, e da 2 a 3, cioè dall'insuccesso ai complessi. Dall'introversione all'insuccesso L'introverso ha meno successo con le donne che l'estroverso, è inutile negarlo, ma è sotto gli occhi di tutti che ci sono diversi introversi che si fidanzano o che hanno rapporti in forma veloce; quindi mettiamoci in una posizione intermedia: nulla è definitivo e totale, ma c'è una tendenza da considerare, allo stesso modo in cui i brutti sono svantaggiati rispetto ai belli, in proporzione al loro grado di bruttezza. "Il mondo è ingiusto!" si potrebbe rispondere; beh, ragazzi, ma vi sembra giusto che uno è alto 1,60 e e un altro è alto 1,90? Non sono ingiustizie pure queste? Quindi nulla di nuovo. "Conosco un introverso che scopa come un riccio!" si potrebbe obiettare; anche Tom Cruise è molto basso, anche Berlusconi è attempato, anche Raikkonen è molto introverso, ma non è la singola portata a fare il pranzo; quindi una caratteristica ostacolante la seduttività sarà tollerata dalla donna se si hanno altre caratteristiche molto allettanti. Una possibile soluzione al comprensibile sfogo di Luxor è di potenziarsi altrove. Purtroppo questa soluzione può essere difficilmente praticabile, infatti non tutti hanno il talento che Raikkonen nella guida o Micheal Jordan nella pallacanestro e quindi magari noi ci impegniamo nel nostro piccolo a raggiungere un obiettivo (es. laurea, concludere una maratona, diventare bravi nel lavoro di dipendente), ma quest'obiettivo, in assenza di performance altisonanti, può anche risultare insufficiente per venire considerato diversamente dalle donne. Altra questione ma più profonda: per natura l'introverso non considera la seduzione come un esame incondizionato, dove si mostra continuamente i propri miglioramenti senza pretendere nulla in cambio, perché la visione a lungo raggio che abbiamo ci fa avvertire un senso di inaffidabilità nel rapporto, che nell'introverso è qualcosa di più che un "tu apri che io entro". Non è un caso che nonostante io faccia abbastanza schifo alle donne, sono più preoccupato del fatto che nessuna m'interessi. Quest'ultimo punto secondo è da leggersi in una sola maniera: non cercare un miglioramento della nostra persona solo per avere successo con le donne, ma per un valore alternativo alla sessualità. Credo che questo pensiero possa essere fatto solo e soltanto nel caso in cui ci mettiamo in testa che possiamo anche condurre una vita senza rapporti sessuali e sentimentali, cioè che esiste questa possibilità, che sarebbe meglio che non si verificasse, ma che nel caso si verificasse, ci sono altre cose per riempire la nostra vita oltre all'approvazione sessuale corrisposta. Dall'insuccesso ai pensieri disfunzionali Questo passaggio non è tipico dell'introverso, ma di tutti coloro che hanno insuccesso. Anche gli estroversi sono preda di complessi e paranoie. Il problema soprattutto degli introversi uomini è che il loro carattere può essere dannoso in molti campi sociali (sesso, lavoro, amicizia, sport...) e quindi avere a che fare con un insuccesso molto allargato e quindi più deleterio riguardo l'autostima e il concetto di sé. Ma dimensioni a parte, in questo caso posso tranquillamente dire che non siamo diversi dagli altri. La soluzione di questo punto è resa molto difficile dalla cultura attuale. Secondo me consiste nel valorizzare i nostri pregi e quindi capire che siamo un insieme di caratteristiche piacevoli o non piacevoli, invece che un insieme di sfiga e difetti. Trovare i pregi è difficile perché è come se anche loro fossero di natura introversa e quindi fanno poco rumore. La differenza tra introversione e estroversione non è principalmente che il primo è sfigato e il secondo è figo, questo lo pensano persone che hanno il pensiero da gregge. Siccome noi introversi non siamo costruiti per seguire il gregge, siamo proprio noi che dobbiamo avere il coraggio di ammettere a noi stessi che le cose non sono come le raccontano le varie pecore e i vari montoni. Allontanarci dal pensiero ovino ci può fare paura, ma è l'unico modo per valorizzare la nostra principale caratteristica. Non sto parlando di cantarsela e suonarsela a proprio piacimento, perché la psicologia stessa ha decretato indiscutibilmente che l'introversione non è negativa in sé. Cioè avviene questo: l'introversione ci porta a esplorare noi stessi, mentre l'estroversione ci porta a interagire con il mondo esterno; più si è introversi e più si ha bisogno di approfondire la conoscenza del proprio mondo interno, occorre saziare quest'esigenza prima di sentirsi di gettare verso il mondo esterno; più si è estroversi e più si ha bisogno di approfondire l'interazione con il mondo esterno, occorre saziare quest'esigenza prima di sentirsi di gettare verso il mondo interno. La verità è questa, nient'altro. Il problema degli introversi è che appartenendo alla prima categoria, ci giudichiamo con i parametri dei secondi. In pratica siamo dei difensori che si ammazzano di complessi per il fatto che gli attaccanti fanno più gol di loro. Quindi Luxor, 30 anni è tardi. Ma è tardi per loro, non per noi. Probabilmente è persino troppo presto perché il nostro percorso naturale da dentro a fuori non lo abbiamo accettiamo e quindi lo abbiamo rallentato. |
Re: Troppo troppo tardi.
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Re: Troppo troppo tardi.
Capisco il discorso di War, almeno fin dove l'ho letto :D, è paelse che sotto diversi aspetti di relazione noi siamo dei "tardivi", io forse comincio in tal senso a stare adesso come molti sono a 19-20 anni....
Ma il mondo non è che sta fermo ad aspettare che maturi, va avanti cn o senza di noi.... Che fai vai da una ragazza che si aspetta X e le dici, io sto a X-100 perchè sono introverso devi darmi tempo, a X c'arriverò tra 15 anni forse.... A metà della frase quella già sta intrallazzando con un altro, a meno di beccare la super eccezione..... E' vero che ci si può dedicare ad altro anche con discreti risultati, ma a meno di diventare un caravaggio o un premio nobel difficilmente sparirà il dolore per fette intere di vita non vissuta, ti fai una ragione se sei una pippa a giocare a calcio, non di non poter avere una vita sentimentale.....e non è che le'estroverso se ne passa 100 in modo superficiale e noi 10 in modo profondo, molti di noi non hanno mai avuto nessuna possibilità di nessun tipo. |
Re: Troppo troppo tardi.
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L'introversione non mi ha mica proibito di prendere un diploma, una laurea e fare sport. Queste cose fanno parte del mondo eppure le ho fatte con la tempistica degli altri (anche più velocemente). Quote:
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La vita dobbiamo viverla, l'introversione non ce lo proibisce. Ma si vive anche senza l'approvazione di una donna; è vita lo stesso. Vale ancora di più per gli introversi, dato che provano piacere nella contemplazione. |
Re: Troppo troppo tardi.
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Re: Troppo troppo tardi.
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Si ma anche io ho fatto altre cose come e meglio di tanti estro, però resta il fatto che una vita senza poter avere relazioni non è cosa, a meno che non decidi di farti monaco è campare in contemplazione h24 IL fascino sulle donne quando comiceremo a esercitarlo, a 70 anni? Se c'arrivo vedrò di diventare miliardario nel frattempo perchè altrimenti mi sa che i 70 enni standard non sono molto appetibili...:D |
Re: Troppo troppo tardi.
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Re: Troppo troppo tardi.
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Re: Troppo troppo tardi.
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