Winston_Smith |
29-04-2013 10:04 |
Re: Il corteggiamento
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Originariamente inviata da Liviana
(Messaggio 1059352)
Ormai la cosiddetta parità tra uomo e donna fa trascurare tali attenzioni, però ancora aleggia il desiderio femminile di essere corteggiate in modo “cavalleresco”.
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Ipocrisia: se i due sessi sono posti su un piano di parità, non si vede perché uno dei due dovrebbe ricevere maggiori attenzioni dell'altro. Le attenzioni, le gentilezze, le galanterie sono tali solo se praticate da ENTRAMBI i sessi e SPONTANEAMENTE, non per una sorta di "dovere" legato al "ruolo" di genere.
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Originariamente inviata da Liviana
(Messaggio 1059352)
Molti giovani per timidezza od orgoglio temono di corteggiare perché non sopportano la possibile sconfitta. La “dichiarazione” è "rischiosa", un rifiuto fa svanire i “sogni ad occhi aperti”. Comunque è importante tentare… se si tace per timore si perde la possibilità di sapere.
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Questo bisognerebbe dirlo ANCHE a tante donne, non deve essere un dovere imposto solo agli uomini.
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Originariamente inviata da Liviana
(Messaggio 1059354)
La tradizione vuole che sia l’uomo a corteggiare la donna, ma la maggior parte degli adolescenti e dei giovani trascura od ignora la fase del corteggiamento nell'iter amoroso. Lo considerano fuori moda, e le ragazze si lamentano perché i giovani non sanno corteggiare, dicono che i maschi non conoscono l’arte del corteggiamento che esalta la femminilità. Esse reclamano perchè non ricevono lettere romantiche e passionali ma brevi sms. I ragazzi replicano asserendo che le femmine vogliono la parità, perciò non dovrebbero protestare.
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Esatto, oppure dovrebbero essere disposte a fare per i loro partner ciò che sperano di ricevere da loro.
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Originariamente inviata da Liviana
(Messaggio 1059352)
Da alcuni decenni anche le femmine possono avere parte attiva nel corteggiamento. Le più intraprendenti non si creano problemi nel manifestare al loro simpatia verso un ragazzo, non rimangono in attesa del corteggiatore ma inviano “segnali”, incoraggiano il possibile partner indeciso. Gli telefonano se la sua chiamata tarda ad arrivare, lo invitano a vedere insieme un film od altro. Evidenziano il loro interesse senza inibizioni, con allegria ed autoironia, e se le loro mire sono errate non ne fanno un dramma. Ovviamente ci rimangono male, ma hanno molta autostima, fiducia in se stesse.
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1) Le donne che fanno il primo passo in maniera esplicita sono ancora una netta minoranza, purtroppo
2) Non credo che non esistano donne che si abbattono dopo un rifiuto (è umano)
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Originariamente inviata da Liviana
(Messaggio 1059352)
Per corteggiare e farsi corteggiare la donna segue un proprio percorso tortuoso per giungere al traguardo, invece l'uomo va dritto alla meta, con la consapevolezza che può ricevere un diniego. Ma il rifiuto non deve scoraggiare, serve come esperienza nel proprio percorso verso l’amore di coppia.
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Ripeto, se il rifiuto deve essere vissuto come esperienza formativa (personalmente penso che possa esserlo SOLO se accompagnato da dei successi) ciò deve valere per uomini E donne. Non è che le donne possono "seguire un percorso tortuoso" e l'uomo invece deve essere costretto a beccarsi il palo in pieno viso.
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