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Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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E per la cronaca, non sono io quello che scrive che io difendo a spada tratta la scuola quando in nessun mio post c'è scritto che la scuola italiana è perfetta e quando invece sto dicendo che le cose da cambiare ci sarebbero (solo che per me non sono quelle che dici tu). Quindi casomai sei tu che non hai capito quello che scrivo. |
Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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Anch'io sono per una cultura il più possibile trasversale, ma non a discapito dell'approfondimento. Non sugli argomenti fondamentali e non a certi livelli d'istruzione, almeno. Comunque non mi hai risposto (e sono due): tu quante ore di DC faresti fare alla settimana? Quote:
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Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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L'articolo da me postato sulle università dovrebbe riportare le liste più importanti ed il giudizio se non erro è piuttosto unanime. Quote:
Ok, non ho intenzione di insistere ulteriormente. |
Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
Neh che un po' t'ho convinto facendoti notare che il rapporto tra ore dedicate alla DC e ore dedicate all'intera letteratura straniera è di 3:2? :cool:
Ti vedo propenso a scendere a una. :cool: Dai che pure al classico una delle due ore di Dante si potrebbe sostituire con un'ora di cinema. :cool: |
Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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Comunque quella che bisogna a tutti i costi trovare è un'ora di musica, io l'ho fatta solo alle medie e non veniva nominato il gruppo più importante della storia :occhiali: |
Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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No vabbè, ora non iniziamo con un'altra questione, poi su questo sono d'accordo quindi non c'è sfizio. Quote:
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Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
Sostanzialmente credo che la scuola serva solo a dare una infarinata generica delle varie cose, anche inevitabilmente perchè l'80/90 % dell epersone a quell'età non hanno certo gli stimoli giusti per approfondire.
La Dc non si studia come si dovrebbe, la filosofia non si insegna come si dovrebbe, la matematica non si insegna come si dovrebbe, la religione, l'ed.fisica e così via....mettere nuove materie o nuovi argomenti ai programmi non credo servirebbe a molto. Si cerca solo di fare in modo che una certa percentuale tra i tanti riesca a cogliere qualcosa, riesca a far germogliare in sè un seme che eventualmente darà i suoi frutti negli anni avvenire. POi a qualcuno il seme si secca, ad altri no.....:occhiali: |
Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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Ma se dire il vero si dee tra noi, che non so quello che io mi facessi fuor di qui, ... Mi spiace il non poter fornire, per ora, un grande contributo all'interessantissimo tema che è emerso; mi limito ad una semplice osservazione. Perché gli insegnanti insegnano la Commedia? Perché il medesimo insegnamento è stato somministrato loro dai loro insegnanti, i quali nell'epoca dei loro studi liceali ricevettero il medesimo insegnamento... e così via fino all'alba dei tempi. La Commedia così come gli Sposi vengono propinati non sulla base di articolati e ben ponderati progetti d'istruzione, ma per un semplice meccanismo consuetudinario e per una sorta di dovere accademico nei confronti dei due numi tutelari della lingua italiana. Non per questo però bisogna sostituire l'ossequio nei loro confronti con quello destinato alla sciatteria del costume moderno. In estrema sintesi la mia idea circa il dovere della scuola è questa, espressa con una parafrasi di un passaggio del Cesarotti: far acquistar agli studenti "tanti lumi quanti gli bastavano a riconoscersi barbari" e mettere a loro disposizione gli strumenti perché trovino una direzione nei loro studi che gli possa consentire di ridurre la portata di quella parte d'ignoranza alla quale sentono di non poter più soggiacere. |
Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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Però ripeterle fa sempre bene :occhiali: |
Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
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