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Re: introversi famosi
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poi forse anche questo è soggettivo c'è chi ha bisogno di sapere la storia della dance per apprezzare una canzone (o un dipinto o quel che è) e chi riesce ad apprezzarlo per quello che è, senza dover sapere per forza cosa c'è dietro perchè se ci pensi, al mondo c'è sempre qualcuno più tosto di te (ad esempio su questo argomento dancioso scommetto che tecnicamente ne so più di te e forse anche a livello di storia) però questo non vuol dire che è lui il depositario della verità dell'opera se no tutti potrebbero dare dell'ignorante a tutti anzi secondo me è meno limitato chi riesce ad apprezzare la semplicità delle cose, senza aver bisogno di avere molti più input quindi la gente che per te è pecorona per me è solo gente che sa godersi di più la vita e mi spiace pure che ci sia gente che la sfotta, magari come controbeffa perchè in passato sfottutti perchè troppo chiusi è un po' il solito discorso introverso riflessivo vs sempliciotto estroversone la mia gioia nell'apprezzare la purezza del suono è diversa da quella di chi ascolta una mia stessa song per un motivo diverso, ma non sminuibile... o forse si, cioè mi viene anche a me da farlo (soprattutto verso i molti che sentono che fa solo "tunz tunz"), ma è sbagliato, è un po' giudicare gli altri ammetto anche io di caderci spesso in fallo :) appunto per questo l'arte non esiste, perchè l'autore è l'unico custode della verità dell'opera e può venderla profondissima anche quando in realtà non lo è, dato che nessuno può contraddirlo e c'è chi può dargli ragione e chi torto quindi l'arte si ridurrebbe solo alla scoperta della novità (poi) più copiata ne converrai dunque pure tu che l'arte non esiste :) |
Re: introversi famosi
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Non puoi dire che l'arte non esiste, al max puoi dire che non tutto è apprezzato da tutti Secondo me qui sei in contraddizione con le tue solite teorie Ad esempio tu sostieni che la bellezza umana non è soggettiva, ma ci sono dei canoni mediamente riconosciuti E secondo me così è pure per l'arte, magari non tutto piacerà a tutti ma ci sono dei canoni che, in certi ambiti, sono riconosciuti, anche se ci sono delle differenze di preferenza per le sfumature Ok, lo ammetto, secondo me l'arte è decisa dagli "intellettuali" che conoscono la storia e non dal pueblo ignorante Conoscitori>ignorantoni, è la dittatura degli intellettuali (int. è chi conosce un po' meglio le cose), ma per fortuna è così sennò si dovrebbe sempre partire da zero :) |
Re: introversi famosi
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Con ciò non voglio dire che l'ascolto o la visione "superficiali" siano necessariamente da pecoroni, ma certo non credo si possa rinunciare a priori ad un punto di vista più approfondito. L'essenziale è invisibile agli occhi (cit.). |
Re: introversi famosi
gion, guarda l'arte la vedo molto simile alla moda
una cosa che è dettata da pochi eletti che si arrogano il diritto di dire cosa è bello e cosa no mentre i canoni che tu citi, di bellezza, non sono decisi a tavolino da pochi eletti studiosi, ma di pubblico dominio, legati più alla società nella sua interezza che poi si spinga verso certi canoni (modelle magre ecc...) bè secondo me è un condizionamento che funziona solo con i ragazzini, quando cresci poi puoi decidere con i tuoi occhi cosa è bello e cosa non lo è e non lo fai perchè hai studiato sui libri, ma perchè hai toccato e visto con mano e quindi per smontare la tua teoria della conoscenza intellettualosa come guida massima... uno giudica in base a ciò che sa... ma essendo un apprezzamento personale, non esiste il giusto o lo sbagliato, rientra tutto nel campo del gusto tipo meglio un vino raffinatissimo o un tavernello... uno che non se ne intende potrebbe dire anche il tavernello... e con ciò? all'umanità che ne viene? l'importante è che piaccia al singolo l'unica eccezione a questo discorso lo si ha nelle arti pratiche e concrete, medicina, architettura, ecc... scienze... dove la qualità è data dall'utilità... e solo quelle per me sono degne di esser chiamate arti la concretezza è la salvezza :) |
Re: introversi famosi
La moda è arte cmq
E la moda ha effetti a cascata su tutto il resto, quello che nasce sulle grandi passerelle poi influenza tutti gli altri capi Poi c'è arte e arte, per alcune il gusto è deciso in circoli ristretti (come la moda) e in alcuni casi più ampi (come la musica) Le elites non guidano, hanno il ruolo di "avanguardia creativa", di innovare, sono importantissime...poi magari le masse possono seguirle o no, ma rimane il fatto che sono i circoli ristretti a portare avanti le cose (Gigi D'ag sicuramente non è partito da zero anche lui era dell'elite dei dj) Io non tolgo nessun valore all'esperienza individuale e i gusti soggettivi, solo che ritengo utile e positivo che ci sia un corpus di conoscienza che viene portato avanti da qualcuno Io apprezzo un fatto, che arricchisce perché offre molte più possibilità di apprezzare il mondo (come dice winston) Insomma te non giudichi negativi gli "ignoranti" che apprezzano le cose senza prima averle conosciute, ma secondo me dimentichi la positività dle fatto che esiste una storia, una conoscenza dietro se non ci fosse potremmo fare meno cose, saremmo più poveri A me mi sta sulle palle l'opera lirica, a sentirla mi annoia, ma sono contento che esista, che qualcuno ne curi il mito, perché un giorno potrei riuscire ad apprezzarla e varcare nuove porte della percezione (cit.) Quindi l'arte è il bene :) |
Re: introversi famosi
per farti un esempio che mi tocca più da vicino
senza dire l'arte mi fu chiesto di ispirarmi agli altri le cose innovative venivano tutte scartate e sai chi di solito porta fuori cose nuove? chi ha già un nome o le giuste conoscenze l'arte è corrotta e quindi è il male ciò che arriva al grande pubblico non è l'unica verità e soprattutto non è detto che sia la migliore, anzi, un very comu dovrebbe abbracciare di più l'idea che proprio questi big che hanno sfondato non siano poi magari il top del momento, ma solo quelli che sono stati scelti, magari non sempre per motivi qualitativi se una cosa è utile, tipo che so l'invenzione dell'elettricità allora è indisscssa la sua grandezza, quella è arte se una cosa è soggetta a giudizio di molti o di pochi, cmq è soggettiva e soprattutto è solo puro intrattenimento che sia intellettuale, melodico, visivo, ecc... di per se è solo niente più che un hobby per una persona ma qui poi si entrerebbe nel lungo discorso del "ma io imparo magari cose storiche da un'opera d'arte" e dalla risposta "vediamo se sono cose utili e concrete per la tua vita e non solo altri hobby intellettivi" quindi io sono per lo smitizzare l'arte, perchè tanto già c'è chi dice cosa è arte e cosa non lo è (ad esempio un videogioco è arte? magari si, ma non riconosciuta) quindi x il "o a tutti o nessuno" io voto per il nessuno l'arte è un hobby soggettivo (the last formulation :)) |
Re: introversi famosi
"La testa fra le nuvole come Icaro, gli uccelli si avvicinano e dicono "appena piove te ne torni a remi da dove vieni che qui ci avveleni". Cari uccellini, ho un cuore immenso, se avete tempo planateci dentro, ma non ne hanno e appena piove mi scaricano alla prima stazione. Il treno si muove con la corrente, sto attento a non toccare niente che con la pioggia si prende la scossa, preferisco viaggiare per posta, e non lasciare il circondario e girar su me stesso
come il riflesso o l'orario o la gente in vita o la clessidra che impassibile gira sull'asse, non guarda giù e non ha paura di quello che pensa, chi la tormenta, come vorrei che mi insegnasse a non temere gli sguardi del vicino, io quando cammino solo sul viale della centrale io pur di non incontrare nessuno, sai, inseguo l'ombra che mi sta davanti e si infila in ogni buco come i guanti, la seguo se temo ma non metta qualche treno." Ho sempre pensato che lo sia Dargen D'Amico. Rapper/poeta moderno, un'intelligenza rara, consiglio a chiunque l'ascolto. Anche se poi: Io credo che si possa essere un falso fobico, probabilmente mi rispecchio in questa descrizione che vi propongo: Un'ansia estrema dei rapporti sociali E una visione distorta e elevatamente frustrata della propria immagine in una determinata situazione. Realtà, avvenire della situazione: Non poi così tragica, sempre un minimo di timidezza, con anche qualche accorgimento fobico, tipo rossore in viso (io arrossisco sempre) ma comunque non vissuta in maniera fobica, almeno non ogni situazione. |
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