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Re: Forum Politica
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Premesso che chi ha realmente bisogno di questi soldi, non arriva alla fine del mese e quindi li spenderebbe cmq (che spese selvagge vuoi fare con 780 euro?) , anche i furbetti che non ne avrebbero bisogno (in Italia ci sono sempre) saranno costretti a metterli in circolo, per cui son soldi che in ogni caso oltre ad adempiere allo scopo principale, non rischiano di finire a risparmio ma o poco o tanto andrebbero a produrre un secondo effetto che è quello di stimolare l'economia |
Re: Forum Politica
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Forse sarà impossibile evitarlo, ma è bene etico e giusto provarci. Molto meno giusta la flat tax a chi sta bene economicamente |
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In poche parole il reddito nazionale si esprime mediante l'equazione: Y = G + I + C + (X-M) Y= reddito nazionale G = spesa pubblica I = investimenti privati C= consumi privati X = esportazioni M = importazioni Il moltiplicatore keynesiano serve per capire, ad esempio, ad un aumento di G che aumento di Y corrisponde. Siccome è risaputo che un aumento di G provoca effetti indotti anche su C e I abbiamo evidentemente bisogno di un metodo di calcolo che sia possibilmente diverso rispetto al banale sommare la stessa cifra (cioè l'aumento di G) da entrambe le parti dell'uguale. Ed ecco che entra in gioco il moltiplicatore keynesiano. Prima di parlare però in maniera più approfondita del moltiplicatore sarebbe opportuno introdurre un paio di concetti fondamentali, abbiate pazienza. È intuitivo il fatto che il reddito di ogni singolo individuo possa essere o consumato o risparmiato. Due indicatori fondamentali mettono in relazione l'incremento del reddito individuale con l'incremento dei consumi e dei risparmi, ossia: la propensione marginale al consumo (c) e la propensione marginale al risparmio (s). 1 = s + c Dato che: Incremento del reddito individuale = incremento del consumo + incremento del risparmio c = Incremento del consumo/incremento del reddito individuale s = Incremento del risparmio/incremento del reddito individuale Dove: s = propensione marginale al risparmio c = propensione marginale al consumo Ed ora arriviamo al punto. Il moltiplicatore keynesiano è pari a: 1/(1 - c) Il che equivale a dire: 1/s Ora, dato che "s" si trova al denominatore, più piccolo sarà il suo valore, più alto sarà il moltiplicatore, e dunque più alto sarà l'incremento di Y, dato che: Incremento Y = 1/s * Incremento di G Obbligando a consumare tutto l'incremento di reddito individuale (l'incremento di G, nel caso del reddito di cittadinanza, andrà infatti a sostenere i redditi delle famiglie) si riduce dunque al minimo la propensione marginale al risparmio (s) e si massimizza quindi l'effetto moltiplicativo dell'incremento della spesa pubblica (G). |
Re: Forum Politica
rimane il fatto che se dovesse rimanere così mi sembra una roba orwelliana.
E la dicitura "spese immorali" mi ha messo i brividi. |
Re: Forum Politica
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È la stessa identica logica Basterebbe farlo funzionare come quelli, li spendi al supermercato e a posto così |
Re: Forum Politica
Infatti non è il vincolo di spesa il problema. Le medesime polemiche sulle cd "spese immorali" le ho sentite all'epoca in cui nella mia ex azienda passammo dai buoni pasto cartacei a quelli elettronici: poi a regime non si è più lamentato nessuno.
Sono un forte detrattore dei grilli, ma in questo caso mi pare ce la si stia prendendo con loro strumentalmente, per un semplice svarione comunicativo. Il problema è quello della dipendenza degli indigenti dallo stato. Il problema è che sta roba ricorda troppo il carnet de la patria venezuelano (soprannominato dai detrattori "carnet della fame"), o se vogliamo rimanere nei patrii confini, la tessera annonaria di cui magari qualcuno di voi abbastanza fortunato da avere nonni che han vissuto il regime e son vivi può farsi raccontare. Ahimé il problema è che da una parte per ragioni anagrafiche si sta perdendo la memoria storica del ventennio di qvando c'era lvi, dall'altra il sentimento antifascista si è accanito nel corso degli anni più con gli elementi estetici che di rilievo, lasciando campo libero a ideologie autocratiche che seppur formalmente non possono essere definite (del tutto) fasciste, ne ricalcano parecchi modi operandi. |
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:bene: |
Re: Forum Politica
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Re: Forum Politica
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"In un anno non succede mica una sola cosa: ne succedono tante. Succede anche che tutti quelli che normalmente vendono beni ai dipendenti pubblici (il lattaio, il fornaio, sai...), si sono visti entrare 1.2 miliardi in meno. Ora, tu non ci crederai, ma il mondo è strano: non è che perché uno è produttore, non è anche consumatore. E quindi il settore privato, che si è visto entrare 1.2 miliardi in meno, ha dovuto ridurre i propri consumi indovina un po’ di quanto? Bravo, di 0.6x1.2=0.72. Certo. Perché l’orrendo parassita statale, inutile e quindi dannoso, come certi docenti universitari elitari, narcisisti e pure keynesiani (di merda), che passano il tempo chiusi in casa a scrivere, anziché chiusi all’università a promuovere studenti, ha ridotto il suo consumo di pane e di latte, e allora anche il fornaio ha dovuto ridurre il suo consumo di latte, e magari il lattaio il suo consumo di pane, e magari (e questo sarebbe il lato positivo), nessuno dei due ha potuto mandare il figlio all’università, a far corrompere la propria giovane mente da certi personaggi. Ora, facci caso: tu pensavi di aver diminuito il Pil di 2, ma invece, vedi, lo hai già diminuito di 2+1.2+0.72=3.92. Siamo quasi a quattro, e l'anno ancora non è finito. Ma siccome in un anno non si va al mercato una volta sola, capisci che la spesa che hai sottratto all’economia, gira che ti rigira, ha effetti indotti molto più grandi di quelli che pensavi tu. Ma questo gli studenti di economia lo sanno quasi sempre, anche se i professori, evidentemente, sono pagati per dimenticarlo! Se la propensione al consumo è del 60%, gli effetti indotti sono pari a 1/(1-0.6)=2.5 volte la sottrazione di spesa iniziale, e siccome tu hai sottratto 2, 2x2.5=5, ed ecco perché il Pil, che sarebbe arrivato a 105 se tu fossi stato tranquillo, è rimasto a 100 (crescita zero) in conseguenza del tuo tentativo di sedurre doña Angela." *0,6 = propensione marginale al consumo (c) 1/(1-0,6)=2,5 = moltiplicatore keynesiano |
Re: Forum Politica
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Non è una cosa da poco stabilire cosa è di prima necessità, cosa è immorale. Un povero, per non esserlo nel 2018 deve possedere uno smartphone (quanto posso spendere per lo smartphone?)? un pc? la linea telefonica? la fibra/adsl? Posso acquistare libri? Quanti? Al supermercato posso comprare la birra? un fumatore deve perdere il vizio del fumo, l'alcolizzato invece può bere. Sembra un voler creare una polemica strumentalizzata ma non mi sembrano questioni trascurabili. Poi l'immagine della persona che va a pagarsi il pranzo o la spesa con la "tessera della povertà" fa un po' segregazionismo sociale, rischiano di crearsi odi, rancori o compassioni? bho... Non sottovaluterei anche questi aspetti oltre a quello prettamente economico di "crescita". edit. l'affitto.. nella mia zona lo stesso appartamento per 2 persone costa molto di più, è considerato appartamento di lusso? come le risolviamo queste situazioni? |
Re: Forum Politica
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Il problema non sarà la preoccupazione di non poterli spendere in beni di non prima necessità, il problema potrebbe essere capire quali sono i beni di prima necessità e chi li stabilisce. |
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Basta non vengano strumentalizzate tragedie e drammi |
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Eccesso di produzione = prodotti invenduti = meno produzione = meno lavoro = più disoccupazione = più offerta di forza lavoro = minori diritti, reddito minore. Può essere? E' un meccanismo di autoregolazione, ma il prezzo (per qualcuno) è elevato. |
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