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Ezp97 29-12-2020 13:57

Il lavoro rende frustrati...

claire 29-12-2020 14:09

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2552265)
Il lavoro rende frustrati...

A me frustra quando ho la sensazione che quello che sto facendo non serva a niente.

Delta80 29-12-2020 14:17

Io potrei accedere alle categorie protette , probabilmente lo farò un giorno

Nightlights 29-12-2020 14:52

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Masterplan92 (Messaggio 2552259)
È vero.. è difficile anche per chi ha depressione cronica..

Eh infatti proprio alla depressione stavo pensando. Io per esempio non ritengo di averla in forma grave, arrivano ogni tanto i sintomi in qualche giornata più dura diciamo.
Non mi crede neanche il dottore a momenti.

gordon77 29-12-2020 15:52

re: Una vita da disoccupati
 
grazie Claire, molto gentile

tanti anni fa facevo un corso di formazione, una corsista improvvisamente lascio' il corso dicendo che era stata assunta da un call center di una nota compagnia di telefonia mobile ( erano gli anni del boom di questo settore, prima che anche loro delocalizzassero in albania et similia) e venimmo a scoprire che era entrata con le c.p. lei era una tipa in gamba ma mi sono sempre chiesto come fosse entrata in quel contesto, visto che sembrava perfettamente sana. cmq di certo non prendeva 200 euro, sfatiamo sta leggenda metropolitana:D

gordon77 29-12-2020 15:53

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Nightlights (Messaggio 2552298)
Eh infatti proprio alla depressione stavo pensando. Io per esempio non ritengo di averla in forma grave, arrivano ogni tanto i sintomi in qualche giornata più dura diciamo.
Non mi crede neanche il dottore a momenti.


ah beh....a me non credevano neppure quando mi davano farmaci come efexor e abilify in dosi da cavallo. dicevano che se non guarivo era colpa mia che "non mi applicavo".

Masterplan92 29-12-2020 16:36

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da gordon77 (Messaggio 2552311)
ah beh....a me non credevano neppure quando mi davano farmaci come efexor e abilify in dosi da cavallo. dicevano che se non guarivo era colpa mia che "non mi applicavo".

Si "bisogna avere pazienza" e "ci vuole tempo"..anni e anni di cambi di terapie e dottori senza risultati..ma è colpa mia..che brutte cose ti capisco

PrincessGinevra 29-12-2020 17:15

re: Una vita da disoccupati
 
non voglio andare OT, ma posso chiedere se è possibile che una persona con problemi alla schiena, nel senso che ha delle viti o simili (portate pazienza, non conosco i dettagli della situazione, so solo che da ragazzino è scivolato male sull'asfalto) vicino alla colonna vertebrale, che non può alzare determinati pesi, venga iscritta nelle categorie protette e venga assunta in una azienda per una mansione nella quale i limiti fisici che ha non influiscono in alcun modo sul lavoro in quanto trattasi di attività amministrative?

non so se mi sono spiegata..
probabilmente la persona in questione è stata assunta in quanto l'azienda cercava specificatamente persone delle categorie protette.

Ezp97 29-12-2020 17:21

Comunque io sono mesi e mesi che invio curricula al conad,MD, eurospin, trony, tacabanda, negozi d’abbigliamento..non ti caga nessuno. St’estate qualcoosa voglio fare, non mi va di stare in casa ad impazzire...pure come giardiniere o bracciante con qualcuno tutti i giorni anche solo 4/5 ore al giorno.
Ma è un casino...

claire 29-12-2020 17:33

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da PrincessGinevra (Messaggio 2552335)
non voglio andare OT, ma posso chiedere se è possibile che una persona con problemi alla schiena, nel senso che ha delle viti o simili (portate pazienza, non conosco i dettagli della situazione, so solo che da ragazzino è scivolato male sull'asfalto) vicino alla colonna vertebrale, che non può alzare determinati pesi, venga iscritta nelle categorie protette e venga assunta in una azienda per una mansione nella quale i limiti fisici che ha non influiscono in alcun modo sul lavoro in quanto trattasi di attività amministrative?

non so se mi sono spiegata..
probabilmente la persona in questione è stata assunta in quanto l'azienda cercava specificatamente persone delle categorie protette.

Sì, in quanto c'è una legge per cui aziende sopra tot dipendenti debbano obbligatoriamente assumere da categorie protette.

Labirinto 29-12-2020 17:39

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2552101)
Quanti anni sei stato disoccupato? Io ho iniziato a 17 anni e ho fatto vari lavoretti ma adesso a 23 sono disoccupato.
Ho visto dei corsi ma al momento non mi attira nessun mestiere, ma senza quest’ultimo credo proprio che si vada in giro sempre a fare gli schiavi di qualche prenditore.

Dopo essermi laureato (5 anni) in tempo esatto (nessun anno di ritardo) sono stato disoccupato per 6 anni, poi una cosa che non poteva durare e infine il lavoro attuale, stabile (dopo un corso). Pubblicamente non metto altri dettagli.

Anche io non riuscivo a trovare un lavoro da fare, qualsiasi cosa immaginavo di fare 8 ore al giorno mi faceva star male. Forse crescendo ho maturato un po' di robustezza in più. Attuamente faccio una cosa connessa ad un mio hobby saltuario, è un ambito che suscita in me qualche interesse, però dipende molto dal progetto su cui si lavora e in azienda quello che si fa mi annoia e mi limito a sopportarlo. Ma in queste ferie (e anche prima, a periodi) sento una sotterranea paura di riprendere a fare quel che non mi entusiasma... Non so quanto potrò reggere questa situazione, dovrei migliorarmi e questo è solitamente una violenza verso di me ed un sacrificio di tempo libero che già è poco...

"Lavoro = autonomia = star bene" per me non è affatto vero, però sono tendenzialmente meno depresso di quando ero solo, senza prospettive, in un paesino. Ma dire che ora sto bene è un parolone.

La mia speranza è trovare in città un ragazzo (sono gay) con cui avviare una vita sentimentale appagante, probabilmente riuscirei a sopportare bene tutto ciò. E' il motivo che mi ha spinto (con successo per fortuna) ad iniziare una cosa che in un primo momento ho vissuto con ansia.

Però, se quell'obiettivo fallisce e resta solo il peso del lavoro... Non so come andrà a finire... Il rischio di una depressione pesante c'è.

PrincessGinevra 29-12-2020 18:02

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2552338)
Comunque io sono mesi e mesi che invio curricula al conad,MD, eurospin, trony, tacabanda, negozi d’abbigliamento..non ti caga nessuno. St’estate qualcoosa voglio fare, non mi va di stare in casa ad impazzire...pure come giardiniere o bracciante con qualcuno tutti i giorni anche solo 4/5 ore al giorno.
Ma è un casino...

ho notato che qualche catena di supermercati per fare l'addetto dei reparti cerca persone già con esperienza.. :interrogativo::interrogativo: ma serve proprio?
non mi interessa direttamente, ma siccome di tanto in tanto butto un occhio a cosa offre la piazza, non capisco perchè una persona con poca o senza esperienza nel settore dovrebbe lavorare meno bene :interrogativo:

Quote:

Sì, in quanto c'è una legge per cui aziende sopra tot dipendenti debbano obbligatoriamente assumere da categorie protette.
ah ok, grazie della specifica.

gordon77 29-12-2020 18:52

re: Una vita da disoccupati
 
nessuno di voi ha fatto domanda per il reddito di cittadinanza?

io l'avrei anche fatta, ma vivendo coi miei non ho i requisiti isee adeguati.

Delta80 29-12-2020 19:04

Comunque nelle categorie protette si guadagna uguale ad altri colleghi a parità di mansione , ovviamente direi , l’unica cosa è che in caso si cerchi lavoro si ha la priorità diciamo, su lavori che in base alle proprie problematiche si possono fare , ma spesso molti lavori si possono comunque svolgere

PrincessGinevra 29-12-2020 19:11

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Delta80 (Messaggio 2552360)
Comunque nelle categorie protette si guadagna uguale ad altri colleghi a parità di mansione , ovviamente direi , l’unica cosa è che in caso si cerchi lavoro si ha la priorità diciamo, su lavori che in base alle proprie problematiche si possono fare , ma spesso molti lavori si possono comunque svolgere

infatti questa persona è stata assunta in quanto afferente alle categorie protette, ma le mansioni e ruolo che ricopre può farle benissimo al pari di un normale dipendente.

iceboy 29-12-2020 19:47

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2552160)
Assolutamente sì.


Se si pensa che i lavoratori delle cat.prot.siano delle m...e, o ci si assume la responsabilità del proprio pregiudizio o si tace; altrimenti la figura di m...a è assicurata.

m'hai consigliato di riguardare i miei pensieri prima di esprimermi, da quello che leggo, forse, è un consiglio che dovresti dare a te stessa. Non ho mai detto che le cat. prot sono merde ma semplicemente che se ci fosse la possibilità di scegliere (esistessero i miracoli) nessuno accetterebbe di rientrare in quelle categ. perchè nessuno vuole star male, soprattutto (e forse unicamente) da come viene considerato dalla società. Inoltre, dicevo che vengono pagati 200 euro giusto per far un esempio da freetalk (non avrai afferrato). In ogni caso, il fatto che stai qui da anni non ti da' il diritto e la libertà di offendere come e quando ti pare, la figura di mmerda te la puoi tenere per te. Vola basso sorella.

alien boy 29-12-2020 20:16

Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2552199)
Di dove sei? Qua’ da me senza aiuti da qualche politico non fai una mazza...

Diciamo che mi sono spostato dal sud al centro. Finché sono rimasto giù e in ambienti provinciali non ho trovato niente, tranne in un caso, dove mi ha aiutato avere una conoscenza (anche se era una persona, conosciuta da poco, che operava in quel luogo di lavoro e non c'erano stati intermediari), ma era una cosa di breve durata.
Spostandomi verso Roma, ho fatto qualche corso e successivo colloquio e ora lavoro da casa, anche se temo sempre di non riuscire a mantenere questo posto.
Ho la laurea ma non è stata determinante (al massimo può essere stato un plus a livello di "immagine"), hanno fatto la differenza i corsi seguiti per altro settore (ambito IT). Finché si ha un diploma e interesse / voglia di studiare si può tentare una strada del genere, e si può trovare anche senza gente che ti "presenta". Purtroppo senza almeno il diploma difficile che ti inseriscano in percorsi del genere.

In precedenza, quando cercavo di sfruttare la laurea, ero stato pure raccomandato un paio di volte e non avevo superato comunque i colloqui :D.

PrincessGinevra 29-12-2020 20:24

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da iceboy (Messaggio 2552376)
m'hai consigliato di riguardare i miei pensieri prima di esprimermi, da quello che leggo, forse, è un consiglio che dovresti dare a te stessa. Non ho mai detto che le cat. prot sono merde ma semplicemente che se ci fosse la possibilità di scegliere (esistessero i miracoli) nessuno accetterebbe di rientrare in quelle categ. perchè nessuno vuole star male, soprattutto (e forse unicamente) da come viene considerato dalla società. Inoltre, dicevo che vengono pagati 200 euro giusto per far un esempio da freetalk (non avrai afferrato). In ogni caso, il fatto che stai qui da anni non ti da' il diritto e la libertà di offendere come e quando ti pare, la figura di mmerda te la puoi tenere per te. Vola basso sorella.

mi ricollego a questo post perchè la persona di cui parlavo sopra, appartenente alle categorie protette, una volta ha detto che proprio facendo parte di questa categoria ha trovato lavoro, altrimenti nessuno se la sarebbe filata di striscio. :o

concordo che fare parte delle categorie protette non è bello, proprio perchè vuol dire che ci sono purtroppo dei problemi, ma sentire quello che ho scritto sopra da quella persona mi ha fatto un certo che:interrogativo:

cancellato21736 29-12-2020 20:26

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da gordon77 (Messaggio 2552356)
nessuno di voi ha fatto domanda per il reddito di cittadinanza?

io l'avrei anche fatta, ma vivendo coi miei non ho i requisiti isee adeguati.

Idem

Anche se ad esempio al CSM non pago niente perché comunque l'isee dei miei è basso e rientro nell'esenzione.

Quote:

https://www.studiocataldi.it/articoli/36292-punteggio-invalidita-civile-depressione.asp#par4[/url]

Qui ci sono le percentuali, bisogna avere disturbi psichici molto gravi.
Comunque io stando alla tabella avrei già il 35% per "disturbo d'ansia generalizzato", "disturbo di panico senza agorafobia" e "altri disturbi di personalità" (disturbo evitante).
Poi depressione e DOC che non so a che livello siano ma è sicuro che mi impediscano di svolgere una vita normale e dignitosa.

Anche io ho fatto 10 anni effettivi di psicoterapia e cura farmacologica, prima da psichiatri e psicologi privati poi al CSM, durante i quali uscivo di casa solo quell'ora a settimana per recarmi nell'ambulatorio.

Però di ricoveri alle spalle non ne ho, c'è solo quello attuale dove però sto in orario diurno. Dovrei andare tutti i giorni ma non riesco per ovvie problematiche.

EDIT: C'è anche il ricovero in medicina di qualche mese fa per la crisi epilettica, ma nell'elenco non c'è quindi non credo rientri tra le patologie per l'invalidità.

PrincessGinevra 29-12-2020 20:29

re: Una vita da disoccupati
 
comunque a livello generale, non mi farei troppi problemi in fatto di raccomandazioni o referenze varie.
io ne sento tanti che si propongono alle aziende con questo "biglietto da visita", ma forse perchè anche le aziende che assumono se prendono un raccomandato sanno che qualora il candidato lavori male, pure il contatto di riferimento fa una figuraccia o comunque se devono reclamare qualcosa sanno a chi rivolgersi :D .
pertanto anche i recruiter si "sgravano da certe responsabilità".

che poi raccomandati non significa per forza più bravi di altri.
dove lavoro, qualche anno fa era stata assunta una persona di cui avevo sentito essere brava e ben referenziata.
pensate che sia più in gamba di altri?
ovviamente no, e questo pensiero è condiviso con altri colleghi.

le referenze non piacciono a nessuno, però non vedo aziende tirarsi indietro quando ci sono candidati così. se non interessassero non ne girerebbero così tanti.

claire 29-12-2020 20:45

re: Una vita da disoccupati
 
Per noradrenalin:penso che l'epilessia non ci sia in elenco perché rientra nelle patologie fisiche, e quindi sta in altro elenco.

Nightlights 29-12-2020 21:07

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da gordon77 (Messaggio 2552356)
nessuno di voi ha fatto domanda per il reddito di cittadinanza?



io l'avrei anche fatta, ma vivendo coi miei non ho i requisiti isee adeguati.

Sto valutando questa opzione se non si dovesse sbloccare nulla lavorativamente parlando nei prossimi mesi.
Anch'io da quello che ho capito non ne avrei diritto, abitando coi miei, ma una persona che si occupa di queste pratiche mi ha detto che forse si può fare qualcosa lo stesso e che il fatto di abitare coi miei non è, di per sé, determinante.
Boh...

Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk

Boston 29-12-2020 21:17

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da PrincessGinevra (Messaggio 2552399)
comunque a livello generale, non mi farei troppi problemi in fatto di raccomandazioni o referenze varie.
io ne sento tanti che si propongono alle aziende con questo "biglietto da visita", ma forse perchè anche le aziende che assumono se prendono un raccomandato sanno che qualora il candidato lavori male, pure il contatto di riferimento fa una figuraccia o comunque se devono reclamare qualcosa sanno a chi rivolgersi :D .
pertanto anche i recruiter si "sgravano da certe responsabilità".

che poi raccomandati non significa per forza più bravi di altri.
dove lavoro, qualche anno fa era stata assunta una persona di cui avevo sentito essere brava e ben referenziata.
pensate che sia più in gamba di altri?
ovviamente no, e questo pensiero è condiviso con altri colleghi.

le referenze non piacciono a nessuno, però non vedo aziende tirarsi indietro quando ci sono candidati così. se non interessassero non ne girerebbero così tanti.

Le referenze invece interessano molto alle aziende.
Anzi, le grandi multinazionali hanno pure sistemi di referenza ufficiali e strutturati, con tanto di "premio" per il dipendente che ha segnalato un possibile candidato poi assunto.

Chiaramente poi i vari test e colloqui te li fanno comunque, come ad ogni candidato. Però la referenza può dare qualche vantaggio nella scrematura iniziale e nel caso di indecisione tra candidati considerati ugualmente meritevoli di avere il posto.

Ezp97 29-12-2020 22:03

Io sto provando anche come lavapiatti con vitto e alloggio...ma ho paura di uscire dalla comfort zone.
Non credo comunque ci possa essere pericolo in quanto per fare quel lavoro prendono rumeni/indiani/polacchi nel 99% dei casi.

PrincessGinevra 30-12-2020 11:09

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Bostonian (Messaggio 2552437)
Le referenze invece interessano molto alle aziende.

probabilmente mi sono spiegata male nell'esprimere il concetto.

se un tot di candidati ad una posizione sa che ci sono tra loro persone referenziate, ovviamente non fa piacere, anzi, sanno già che partono in svantaggio a prescindere dal loro CV.
un'azienda di certo non va sbandierare il fatto che tiene in considerazione le referenze, in quanto potrebbe passare per l'azienda non oggettiva o che parte prevenuta.

ma in realtà le referente le aziende le guardano eccome.. anzi, a volte le referenze ed il soggetto che le segnala sono più considerati di altri.

e per come la vedo io, non è il massimo essere consapevoli di questo, perchè se non parti già con la referenza, non ti metti neppure a sperare che tu possa essere considerato.
ci vuole tanta fortuna al giorno d'oggi a trovare lavoro.
chi lo dice che il referenziato è meglio di quelle centinaia/migliaia di persone che stanno dietro ai CV inviati?

spero ora sia più chiaro cosa volevo dire :)

Masterplan92 30-12-2020 21:25

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2552471)
Io sto provando anche come lavapiatti con vitto e alloggio...ma ho paura di uscire dalla comfort zone.
Non credo comunque ci possa essere pericolo in quanto per fare quel lavoro prendono rumeni/indiani/polacchi nel 99% dei casi.

Chiedono minimo una laurea per quel lavoro..giovani ma con esperienza :miodio:

Masterplan92 30-12-2020 21:26

re: Una vita da disoccupati
 
Sinceramente mi vedo molto molto male per il futuro..sarebbe stato il massimo vivere una quarantina di anni fa..e lavorare in un ufficietto alle poste appena diplomati..altro che sfottere Fantozzi,pagherei per una vita così..

Ezp97 30-12-2020 21:40

Quote:

Originariamente inviata da Masterplan92 (Messaggio 2552817)
Chiedono minimo una laurea per quel lavoro..giovani ma con esperienza :miodio:

Chiedono diploma, conoscenza inglese e tedesco, conoscenze informatiche(perche’ col piffero che fai solo lavapiatti ma fai praticamente il manutentore pagato come un lavapiatti).
E ovviamente nella misera schifosa paga è compreso il pacchetto strilli in faccia ogni due per tre con relativo alito cattivo che devi sorbirti oltre agli insulti da parte del capo di turno piu’ lavorare in ambienti poco sicuri.

Palmiro 11-01-2021 13:02

re: Una vita da disoccupati
 
Qui nessuno l'ho mai sentito parlare di emigrare, eppure continuare a marcire nello stagno italico è una condanna a morte

eppure, finita la pandemia, per chi ha delle qualifiche di alto livello, sarebbe la cosa più sensata da fare, un po' di anni all'estero, in qualche paese che premia davvero il merito ..Germania, Canada, ecc .. il lavoro lo si può cercare da casa su Linkedin o direttamente sui siti delle grandi aziende tech per chi è specializzato in quel settore (IBM, ecc)..anche le grandi piattaforme come Airbnb cercano sempre personale del ramo IT

di certo nel 2021 non ha più senso partire per fare i camerieri, anche perchè in Inghilterra non è più possibile

L'Italia è un paese che non ti permette, SE SEI QUALIFICATO, di iniziare a costruirti esperienze valide, perchè quasi tutti vogliono lo stagista under 29 appena laureato o il super senior con 15 anni di esperienza..
i ruoli intermedi non esistono in Italia, fatevene una ragione
Se sei abbastanza qualificato devi fare solo una cosa: ora che ci sono le restrizioni, studia, studia e studia; finite le restrizioni di viaggio, fai le valigie e fatti qualche annetto di esperienza di alto livello all'estero..dopo che ne hai accumulata un po' e sarai diventato competitivo, torni in Italia e ti metti a cercare

altre strade valide sinceramente non le vedo..forse i concorsi?

Per chi non è qualificato..la "terza strada" indicata da Labirinto è quella giusta.. corsi di formazione (VALIDI!) con tirocinio e poi speranza di assunzione.. inutile ricordare che è essenziale essere almeno diplomati e sapere l'inglese

Ezp97 11-01-2021 13:57

Quote:

Originariamente inviata da Palmiro (Messaggio 2557318)
Qui nessuno l'ho mai sentito parlare di emigrare, eppure continuare a marcire nello stagno italico è una condanna a morte

eppure, finita la pandemia, per chi ha delle qualifiche di alto livello, sarebbe la cosa più sensata da fare, un po' di anni all'estero, in qualche paese che premia davvero il merito ..Germania, Canada, ecc .. il lavoro lo si può cercare da casa su Linkedin o direttamente sui siti delle grandi aziende tech per chi è specializzato in quel settore (IBM, ecc)..anche le grandi piattaforme come Airbnb cercano sempre personale del ramo IT

di certo nel 2021 non ha più senso partire per fare i camerieri, anche perchè in Inghilterra non è più possibile

L'Italia è un paese che non ti permette, SE SEI QUALIFICATO, di iniziare a costruirti esperienze valide, perchè quasi tutti vogliono lo stagista under 29 appena laureato o il super senior con 15 anni di esperienza..
i ruoli intermedi non esistono in Italia, fatevene una ragione
Se sei abbastanza qualificato devi fare solo una cosa: ora che ci sono le restrizioni, studia, studia e studia; finite le restrizioni di viaggio, fai le valigie e fatti qualche annetto di esperienza di alto livello all'estero..dopo che ne hai accumulata un po' e sarai diventato competitivo, torni in Italia e ti metti a cercare

altre strade valide sinceramente non le vedo..forse i concorsi?

Per chi non è qualificato..la "terza strada" indicata da Labirinto è quella giusta.. corsi di formazione (VALIDI!) con tirocinio e poi speranza di assunzione.. inutile ricordare che è essenziale essere almeno diplomati e sapere l'inglese

Ok sono fottuto.
Se avessi avuto 23 anni 10 anni fa’ come tanti facevano me ne partivo per il regno unito a fare un paio di anni come cameriere pure con la terza media, poi magari facevo qualche corso o passavo di grado cominciando come aiuto cuoco e mi sarei potuto fare un futuro li’. Oggi le frontiere sono semichiuse.
In uk ci sono troppi stranieri e si sono stufati giustamente.

cringe 11-01-2021 14:00

re: Una vita da disoccupati
 
Ma a volte basta semplicemente cambiare regione, ad esempio in Lombardia e a Milano c'è sempre richiesta di lavoro anche per lavori "umili"...infatti molta gente si sposta per questo motivo

Palmiro 11-01-2021 14:22

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2557339)
Ok sono fottuto.
Se avessi avuto 23 anni 10 anni fa’ come tanti facevano me ne partivo per il regno unito a fare un paio di anni come cameriere pure con la terza media, poi magari facevo qualche corso o passavo di grado cominciando come aiuto cuoco e mi sarei potuto fare un futuro li’. Oggi le frontiere sono semichiuse.
In uk ci sono troppi stranieri e si sono stufati giustamente.

Mi dispiace essere duro ma purtroppo dico le cose come stanno... è meglio un'amara verità che una dolce bugia , e io nei miei post ho sempre cercato di avvicinarmi il più possibile alla realtà , sempre ammesso che qualcuno possieda la verità (non credo) , e questo anche a costo di prendere insulti e critiche a pioggia...ma d'altra parte Berlusconi è diventato il politico che tutti abbiamo conosciuto e ha fatto arrivare in alto tanta gente poco meritevole (Toti, ecc) perché si è circondato esclusivamente da chi gli diceva "bravo!" e gli dava ragione su tutto ...

Palmiro 11-01-2021 14:25

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da cringe (Messaggio 2557342)
Ma a volte basta semplicemente cambiare regione, ad esempio in Lombardia e a Milano c'è sempre richiesta di lavoro anche per lavori "umili"...infatti molta gente si sposta per questo motivo

Vale la stessa regola di chi è qualificato ...visto che Milano e la Lombardia, che io sappia si trovano un Italia (finché non verranno comprate dalla Svizzera un domani ) si applicano le regole della fogna Italiana.. ovvero stage, tirocini, collaborazioni semi-gratuite o richieste di apprendisti

Dimmi se in un altro paese ci sono tutte queste barriere in ingresso per i lavoratori

DeadSoul 11-01-2021 16:05

re: Una vita da disoccupati
 
Bisogna essere dei geni per trovare un lavoro decente, al giorno d'oggi.

Angus 11-01-2021 16:14

re: Una vita da disoccupati
 
Sarebbe bello se ci fosse qualche pregiudizio/vissuto fobico di esclusione e indegnità relativo alla povertà e alla disoccupazione. E' un tormento gratuito, che non fa che aggiungere sfiga a sfiga.

Povero non significa privo di valore. Disoccupato non significa indegno, perdente, inutile, destinato al fallimento nella vita.

Così è la corsa del topo nel labirinto, e no, non è facile retorica.

Angus 11-01-2021 17:43

re: Una vita da disoccupati
 
Libere associazioni

http://www.youtube.com/watch?v=tprLO...l=Einschlag%21

Ezp97 11-01-2021 21:10

Quote:

Originariamente inviata da Architeuthis- (Messaggio 2557369)
Io sto facendo domanda in UK e Spagna per un PhD, ma tanto non ho alcuna speranza causa mancanza di competenze, le cose belle capitano solo agli altri.

Non ho sbocchi se non le supplenze ad insegnare cose che non sono in grado di insegnare e sperando di morire nel sonno ogni notte, un mio amico ormai si è arreso a questo e sta facendo figuracce in quanto, come me, roba tipo matematica e fisica non le sa.

In uk è terra bruciata ormai...non capisco perche’ insistete a voler andarvene in un paese che a carattere cubitali ci ha detto praticamente “fuori dal cazzo!”. Chi è dentro è dentro, chi è fuori è fuori.

Ezp97 11-01-2021 22:31

Quote:

Originariamente inviata da Architeuthis- (Messaggio 2557480)
Perchè hanno molta più offerta degli altri, oltre al fatto che non ha senso andare in un posto in cui non capisci una parola o dove considerano gli italiani come inferiori (tipo Germania), diciamo che sono visti come inferiori un po' ovunque in Nord Europa alla fine, questo è un grosso handicap nel momento in cui devono fare una selezione, siamo considerati come lo erano gli albanesi qui 25 anni fa.

All’estero sarai sempre visto come noi vediamo i rumeni o i nigeriani qua’...provaci che dirti, in bocca al lupo. Dico solo che qualche conoscenza dopo un anno di uk è tornato a casa piangendo.

DeadSoul 12-01-2021 17:28

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Architeuthis- (Messaggio 2557373)
Tutti quelli che conosco lo hanno trovato, pure i bocciati alle superiori ovviamente poi non laureati.

Altro che ulcera mi verrà.

Anch'io conosco molti con solo la terza media che lavorano.
La fobia sociale limita moltissimo nel trovare un lavoro.

lisbeth_ 12-01-2021 19:06

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Ruoppolo (Messaggio 2557704)
Tutti a pensare al titolo di studio e nessuno che parla di quanto conti il sapersi relazionare con gli altri.
È fondamentale!
Nel lavoro il saperci fare conta davvero, le capacità relazionali sono esplicitamente richieste in moltissimi settori: il possesso di soft skills é talmente tenuto in considerazione che viene inserito nei cv.
Di persone con la terza media che fanno i soldi a palate ne conosco tantissimi, lì si tratta di intessere rapporti con più persone possibile, avere amici ovunque sempre pronti a farti un favore, a cavarti dai guai o a raccomandarti, essere conosciuti e farsi una buona fama: per un fobico tutto ciò è impossibile.

Sono d'accordo. Le capacita' interpersonali sono fondamentali e prescindono dall'impegno profuso nello studio e nell'aggiornamento professionale.
Purtroppo si tratta di caratteristiche personali Che si possono smussare, ma fino a un certo punto.
Pensa che fregatura, anni e anni a studiare come pazzi per compensare la propria inettitudine sociale e piazzarti in un lavoro anche umile per poi scoprire questa verita'.

Molto spesso si usano I propri presunti limiti caratteriali per giustificare una situazione e rimanere nella propria zona comfort e non impegnarsi a cambiare in minimo le cose.

Vi giuro, non mi sento di essere il caso perche' ci sto provando e riprovando, ma ogni maledettissima volta si ripete un'esperienza di fallimento, lavoretto dopo lavoretto, non c'e' verso di riuscire a trovarmi un minimo all'altezza di una posizione lavorativa. E purtroppo non e' una percezione mia, ma oggettivamente fallisco e non piaccio.

Una volta avevo almeno la motivatione a provarci e impegnarmi per cambiare le cose anche cercando di violentarmi, ora sto perdendo la speranza.
Vale la legge della selezione naturale: o ti adatti o soccombi. Io, da evitante, penso di non rientrare nelle possibilita' di adattamento alla vita sociale e professionale. L'unico infimo barlume di speranza rapprsenta la possibilita' di costruirmi un lavoretto tutto mio da libero professionista, ma sono esausta. E' come se corressi macinando chilometri per raggiungere qualcosa e impegnarmi e crederci davvero, ma senza capire di star correndo su un tapis roulant, sempre ferma al solito punto, mentre il mondo si allontana sempre di piu'.


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