Originariamente inviata da FolleAnonimo
(Messaggio 2439312)
Infatti, e non è nemmeno solo nei riguardi di chi fa molte cose ma anche a quelli che riescono a farne di semplici giorno dopo giorno..
Leggendo questo forum alcune volte mi prende una forte ansia perché si percepisce quello che hai detto, l'essere molto diversi, i più che si lamentano lo fanno perché devono interagire tutti i giorni con la società e quindi sono sempre in prima linea, spesso seguono terapie, usano farmaci, hanno un passato che nonostante il disagio ha delle fondamenta sulla carta, sono istruiti, obbligati e supportati dalle famiglie a diplomarsi o laurearsi, inseriti nel mondo del lavoro fin da giovani, pagano le tasse, hanno conti correnti, guidano una macchina, mettono una pentola d'acqua calda sul fuoco e si fanno da mangiare..
Persone che definiresti comuni viste da fuori, non è quello che interessa veramente alla società?
Però non a loro giustamente e nello lamentarsi si mettono sullo stesso piano di chi è spacciato, senza niente, abbandonato fin da ragazzo, niente titoli di studio o lavorativi, con la famiglia inesistente, che deve strisciare come un verme per risollevarsi, il più diventa anche un lusso lamentarsi del disagio interiore e non resterebbe altro che il suicidio sperando che sia pulito, che il giorno dopo si sia direttamente orizzontali pronti per essere inceneriti oppure mangiati dai vermi dimenticati in una cassa.
Il bello è che si è anche ignorati e derisi, nessuna offerta di lavoro, integrazione concreta, si va dalle istituzioni e si viene trattati da pagliacci, ti offrono tutto se paghi, se ti pieghi più possibile, e tutto questo chiaramente si riflette anche sulle opportunità di amicizie e relazioni, non si riesce a conoscere nessuno senza che quella persona pretenda qualcosa che non si ha, non si vede via di scampo.
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