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re: Una vita da disoccupati
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Quelli col depliant che annuncia la fine del mondo vicina ? No grazie 😁
Poi vietano di donare il sangue e gli organi ma che cazz... Ci metto pure i deliri profetici dei Mormoni e siamo a posto. |
re: Una vita da disoccupati
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re: Una vita da disoccupati
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Comunque da "una vita da disoccupati" il topic sta diventando "una vita da testimone di Geova" :sisi: |
re: Una vita da disoccupati
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Torno in topic.
Avevo una supplenza programmata da tempo, di due settimane, forse tre, per sostituire una che si opera. Ieri inizio. Tutto bene. A mezzogiorno mi chiamano: la tizia non si opera più. Supplenza revocata. Avevo disperatamente bisogno,ora, di tornare al lavoro. Sono disoccupata praticamente da febbraio, lo saró fino a sett/ottobre nella migliore delle ipotesi, sto marcendo di depressione e va beh, questa é la mia assurda vita. |
re: Una vita da disoccupati
Scusa se te lo chiedo da profano del settore ma nelle scuole private avresti più possibilità di lavorare?
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re: Una vita da disoccupati
Claire ma sei sicura che nn ti richiamano? Magari se si puoi optare per un altro lavoro nel privato anche part time tipo ludoteche o roba simile.
Almeno da tirarci fino a settembre ottobre. |
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Cioé non so in termini di possibilità, sono molte meno, bisognerebbe buttarsi sulle scuole materne, e stare vicine ai preti, io sono atea e blasfema e odio quegli ambienti ... Ma le supplenze brevi che faccio io, si fanno solo alle statali. Ho lavorato in una materna privata e mi sono licenziata dopo due mesi per esaurimento. A me non mancano le possibilità di lavorare, sarei già di ruolo se volessi oppure potrei avere incarichi annuali ogni anno. Ma non riesco. |
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Se riuscissi a fare altri lavori, li farei. La mia psicologa ha detto che mi fa chiamare da famiglie che hanno bisogno per i compiti, ma per ora non si muove foglia. Anche se comunque si tratta sempre di stare in casa e io ho bisogno di uscire e stare con i cristiani, questo isolamento mi sta devastando di depressione. |
re: Una vita da disoccupati
Se non ti chiamano nelle scuole pubbliche e quelle private se ho capito non ti attirano come ambiente potresti fare la baby sitter nel frattempo? Giusto per arrivare a settembre.
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Le babysitter le vogliono automunite, devi relazionarti con la famiglia, stare in casa degli altri, io sono una disagiata stramba e fobica. Non voglio fare quella che dice no a tutto, vi assicuro che ho vagliato tutte le opzioni possibili ma per un motivo o l'altro sono inchiodata. Se chiamo le scuole di Padova, qualche giorno di supplenza probabilmente me lo danno per finire l'anno, ma io ad andare a Padova non ce la faccio più, soprattutto fisicamente. Ho dovuto sempre più stringere l'ambito di azione, da qualche anno sto lavorando solo qui in paese, e la fatica é comunque tanta. Lo so che pensate che non possa insegnare niente in queste condizioni e dovrei cercare scale da lavare, ma io lo so fare il mio lavoro, la classe é il mio posto, solo che fs insicurezza patologica e altri problemi rovinano tutto. A settembre, una mamma del condominio avendo saputo che sono maestra mi aveva chiesto aiuto compiti per sua figlia, ma al tempo ero già piena di lavoro e non potevo prendermi altre robe. Poi so che ha trovato una ragazza, adesso vorrei chiederle se ha bisogno per l'estate, sarebbe l'ideale, ma il coraggio chi ce l'ha? |
re: Una vita da disoccupati
Vicino a dove vivo io proprio delle insegnanti precarie disoccupate hanno aperto un asilo nido privato e stanno andando bene perché vedo che hanno molti bambini a cui stare dietro. Non so se tu hai delle amiche con cui potresti pensare ad una cosa del genere.
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Non so nulla di prima infanzia,non ho mai cambiato un pannolino, non ci so fare coi bambini piccoli, non mi so rapportare con le mamme, non saprei mai gestire un'attività in proprio, non ho forze fisiche per un lavoro del genere, e non mi piace nemmeno il mondo dei neonati, tutto sorrisi pupazzetti e arcobaleni e coccole, sono dark e depressoide. Oggi la mia amica che ha una bimba di 8 mesi non si é fidata di lasciarmela tenere da sola 10 minuti mentre faceva la spesa, per dire. Una depressa con patologie mentali fobica e fatta di farmaci, non ce la vedo proprio in un nido d'infanzia. Nel frattempo, mi hanno chiamata per una supplenza di 4 giorni in paese. Non so se sarà meglio o peggio che stare a casa perché spesso se non ho le condizioni favorevoli la vivo male, mi infobico ed entrare in classe diventa un incubo. Ho accettato perché muoio di depre a casa, ma non so se mi farà bene o sarà un incubo. Mi piaceva quella di ieri, mi ero trovata bene, e niente. |
re: Una vita da disoccupati
Allora l'unica a questo punto è aiutare i bambini con i compiti a casa o dando ripetizioni come dicevi tu. Se te la senti ti puoi proporre in vari modi: volantini, annunci sul web, passaparola… Ripeto a scanso di equivoci: se te la senti.
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Vediamo se la psico mi manda qualcuno. |
re: Una vita da disoccupati
Cioè la psicologa ti passa i clienti per dare ripetizioni e aiutare i bambini con i compiti? Da una parte è positivo avere qualcuno che ti aiuta. I miei ex colleghi e i miei ex titolari non si sono quasi fatti più vivi nonostante le promesse di supporto.
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re: Una vita da disoccupati
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re: Una vita da disoccupati
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