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Re: Festival di Sanremo 2020 (mascherine edition)
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Infatti mi spiace tanto la deriva che ha preso una certa musica attualmente. Vedo tantissimo impoverimento, ma così come vedo impoverimento negli attuali adolescenti, quindi tutto torna eh. |
Re: Festival di Sanremo 2020 (mascherine edition)
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Tuttavia i miei nonni rimproveravano i miei genitori per ciò che, ai loro occhi, era blasfemo, e che oggi non è considerato nemmeno un peccato dalla religione. I tempi cambiano ma una cosa non cambia mai... le nuove generazioni sembrano sempre peggiori delle precedenti e questo lo dice anche Alberto Angela studiando il tessuto sociale del sacro romano impero. |
Re: Festival di Sanremo 2020 (mascherine edition)
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Il 99% di questi tornerà da dove è venuto, ma qualcuno diventerà artista serio e quando parleranno di lui diranno che agli inizi aveva fotografato i suoi tristi tempi con rime taglienti e provocatorie Perché son tempi culturalmente tristi, questo è certo, non è la musica che è obbrobriosa è il contesto in cui nasce |
Re: Festival di Sanremo 2020 (mascherine edition)
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Re: Festival di Sanremo 2020 (mascherine edition)
La prima cosa che faccio quando qualcuno vince Sanremo è andare sul video ufficiale della canzone e scorrere i commenti per leggere cosa ne pensano gli stranieri. Tutti "WOW 12 POINTS" e poi ci lasciano a mani vuote.
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Re: Festival di Sanremo 2020 (mascherine edition)
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Però, qualunque sia il modo, occorreva fortemente una figura da contrapporre alle vecchie e menefreghiste generazioni industriali. Su Alberto Angela invece non hai scusanti :miodio::mrgreen:, davvero non trovo motivazioni per non inserirlo nella classifica dei buoni esempi generazionali. |
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Sono sicuro che la nuova generazione non sia tutta melma, alcuni magari si, ma ehi, anche nel passato c'erano. Non sono troppo sicuro sul modello che Achille può presentare ai ragazzi. Soprattutto per alcuni posts prima in cui criticava i carabinieri o scriveva un libro sul suo passato: nessun problema, bisogna però fare attenzione; é un romanzo che cerca di spiegare come evitare certe situazioni spiacevoli dal punto di vista di uno che le ha vissute in prima persona (rapina a mano armata, spaccio di droga) o invece le si descrive in modo da idealizzare ? |
Re: Festival di Sanremo 2020 (mascherine edition)
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Re: Festival di Sanremo 2020 (mascherine edition)
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Basterebbe questo. poi non vorrei andare off topic |
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Poi non so, Alberto Angela scrive di prima persona i testi di cui parla ? Sa quello di cui parla o impara un copione a memoria (ha parlato di talmente tante cose però che credo che la seconda sia più possibile ed é giusto: come si può sapere così tante cose?) e divulga soltanto. Va detto però che oggettivamente sa parlare e anche per la sua bella presenza é un ottimo divulgatore: cattura l'attenzione anche del personale non professionale. Esempio: uno storico /scienziato può essere colto, può conoscere a menadito il sistema dell'ostracismo e scrivere un manuale altamente specializzato che Dante spostati. Il problema però rimane: quel libro chi lo legge ? Altri storici specializzati che lo comprendono di certo ma non persone che non appartengono al settore. E allora ecco la seconda domanda. Bisogna scrivere e fare storia per un ristretto gruppo specializzato o la storia deve essere al servizio di tutti ? Io credo che la risposta sia a metà. Ci deve essere lo storico specializzato e anche chi poi é capace di catturare il pubblico con la sua bravura nel parlare. Poi oh, il secondo sarà certamente più famoso del primo ma che importa ? Mica uno fa questi lavori per i soldi o per la fama ! |
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Temo però che sia necessario sia la figura altamente specializzata sia il divulgatore. Entrambi collaborano alla verità in modo diverso. Il primo cerca sempre la verità che spesso può essere modificata da nuovi ritrovamenti o scoperte , il secondo la diffonde al maggior numero di persone possibile. La storia ad esempio é capace di lanciare dei messaggi simbolici fortissimi. Non so se ricordate la faccenda di Letta che aveva definito Claudio il primo imperatore straniero in un suo tweet per rafforzare l' idea politica del messaggio. Letta ha sbagliato ad interpretare Claudio e diversi storici hanno segnalato l'errore. Ciò é cosa buona e giusta. La figura specializzata é intervenuta, ma anche il divulgatore può intervenire rendendo le persone meno suscettibili a questi attacchi. Pensate solo all'impero romano e al fascismo. Mussolini si considerava il nuovo "Cesare" e "Augusto" e altro perché queste sono figure affascinanti che attraggono consenso, ma ovviamente lui non era nessuno dei due per caratteristiche. |
Re: Festival di Sanremo 2020 (mascherine edition)
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E allora, sicuramente non lo ritengo un buon esempio generazionale, anzi, anche peggio di greta, che pur essendo in buona parte un manichino, almeno qualche messaggio positivo lo da anche. |
Re: Festival di Sanremo 2020 (mascherine edition)
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inoltre, l'america stessa, cambia la storia e le prove nel corso degli anni, non potrei mettere mai la mano sul fuoco sulle notizie circolate da un ente piuttosto che da un altro... e ti invito a guardare l'illuminante storia di Aaronn Swartz che praticamente nessuno conosce. Il mio giudizio positivo su Alberto Angela è innanzitutto legato ai suoi libri sull'impero Romano. Sulle tantissime scoperte fatte in tale ambito e il modo meraviglioso di raccontarlo. lì c'è poco da mentire... La storia stessa è sempre raccontata dai vincitori e questo preclude qualsiasi verità scomoda, non per questo ce ne priviamo Di divulgatori ne abbiamo visti cadere tanti, a partire da cecchi paone con quelle vergognose trasmissioni come mistero e simili... porcherie e non documentari. Ad ogni modo non è per convincerti del contrario ma perché mi premeva scrivere cosa ammiro in Alberto Angela e quale peso do alle tante informazioni che circolano in rete su vicende come quella del 11 settembre |
Re: Festival di Sanremo 2020 (mascherine edition)
In studio è venuta molto bene "Ma non ti piace più?" :ridacchiare: |
Re: Festival di Sanremo 2020 (mascherine edition)
Ho scoperto una cosa figa.
Ghali, prima della puntata di Sanremo, pubblica su instagram (o twitter? non ricordo) una foto di lui davanti al palco dell'Ariston con la scritta "Me la sto facendo sotto!", che nel contesto è una cosa che ha senso, ma è anche una citazione del ritornello del suo singolo "Turbococco", che fa "me la sto facendo sottoh, sarà questo turbococcoh". E questo l'avevano capito tutti. Quello che mi è sfuggito, è che c'è un'altra citazione della canzone: ascoltandola proprio adesso, i versi prima del ritornello fanno: "Mai stato un infame --- caduto dalle scaaaleh--- cosa spingi a fare ---- se c'è scritto tiraaareh." Quindi pure quella caduta era una citazione del pezzo. Le idee sono fondamentali, anche per "piccolezze" come questa. |
Re: Festival di Sanremo 2020 (mascherine edition)
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Re: Festival di Sanremo 2020 (mascherine edition)
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Re: Festival di Sanremo 2020 (mascherine edition)
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Re: Festival di Sanremo 2020 (mascherine edition)
Madonna com'è invecchiato Pedro della cipolla però :pensando: Ma quanti anni son passati? Pure Amadeus era un bimbino
Forse 2005 . . . E la madonna e sto tracollo c'è stato? |
Re: Festival di Sanremo 2020 (mascherine edition)
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E, con tutto il rispetto per il Renatuccio nazionale, il duca era di un altro pianeta rispetto a lui... Inviato dal mio Redmi Note 7 utilizzando Tapatalk |
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