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Re: Una ragazza non avvenente
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Re: Una ragazza non avvenente
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Re: Una ragazza non avvenente
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La mia passione comporta anche fare delle esibizioni a volte, però c'è da fare un distinguo che entra proprio nello specifico (a parte che come ribadisco ancora io non ho problemi di fobia sociale ma li ho avuti depressivi): in quell'ambito conta molto il ruolo che ricopri e l'attitudine che hai. Io essendo chitarrista non ho un ruolo che sta molto al centro dell'attenzione come ad esempio un cantante, e comunque quando mi succede di suonare fuori non sono proprio il tipo che fa l'esibizionista, anzi cerco sempre di stare al mio posto, "dietro le quinte". Questo perché comunque anche non avendo particolari problemi psicologici resto una persona un pò timida e introversa, cosa che fa parte del mio carattere e che mi porterò fino alla tomba. Tutto questo papiro per dire che ci sono molte sfumature dietro al fatto che uno fa una cosa che sembra da estroversoni. |
Re: Una ragazza non avvenente
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Non è un blocco, è una fase evoluta di esso. Ho un night vicino casa, se voglio posso farmi una chiacchierata galante con 10 euro. Non ho voglia neanche di quello, infatti non ci vado mai. |
Re: Una ragazza non avvenente
Non devi sentirti chiamato in causa in ogni caso, se non hai i sintomi della fs non li hai, non è che ti devi giustificare. Un timido che suona ci sta perfettamente. Con la depressione poi...gli artisti musicali depressi sono tantissimi, ci si sta dentro.
Io parlo di chi si stranisce o minimizza di quelli che hanno i sintomi tipici, qui dentro. Vengono spesso minimizzate anche altre fobie: "é una cosa molto facile", "basta farci l'abitudine", "le prime volte è così ma poi tutti riescono" , "non c'è nessun motivo per aver paura di"..ecc. Ma qui si aprirebbe altro capitolo. |
Re: Una ragazza non avvenente
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Innatista= dà importanza alle caratteristiche innate. Quindi, tendenzialmente, per lui, così ci nasci e così rimani. Ci sono innatisti nel forum? Non in senso integralista. Ci sono persone che meno possibiliste sui cambiamenti dovuti all'esperienza o al vissuto, che spesso sono visti negativamente e criticati perché "non vogliono migliorarsi", "non escono dalla zona comfort", "se la raccontano", "si raccontano la favola della Red pill per non muovere il culo", "non hanno le palle per mettersi in gioco". Ecco, uno che abbastanza innatista estremista nel forum potrebbe essere Soddisfatto, favorito dal fatto che lui sostiene il Look come unico fattore importante. Però innate possono essere tutte le caratteristiche e infatti per me lo sono, ma in senso totale, cioè sono IN PARTE modificabili. Il politicamente corretto ci spinge a dire che tutto è modificabile, basta volerlo, basta "darsi da fare". Quindi il politicamente corretto non vede di buon occhio l'innatismo. È per questo che io che cerco di individuare correttamente la visione più equilibrata tra modificabile e immodificabile, spesso ho una posizione più innatista dell'interlocutore. In pratica meno possibilista. Cioè prendo una tale posizione perché so che tendenzialmente "il vento spinge dall'altra parte". Quindi accusabile di innatismo, mi ritrovo ora con altri utenti come Claire o come te che solitamente sono più possibilisti, a discutere a ruoli invertiti: io a mettere l'accento sul carattere modificabile di alcune skill e altri, amanti dell'opportunità psicoterapica come Claire, e semiaperti all'esposizione come te, a mettere l'accento sul carattere innato e refrattario-al-vissuto di certe skill. |
Re: Una ragazza non avvenente
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Il senso dell'ultima parte era che se uno non ci prova nemmeno e accetta passivamente la disperazione che vive ogni giorno senza speranza nella possibilità di cambiamento, vivere o non vivere cambia poco. Quindi sì, condivido, vivere ha senso finchè si spera in qualcosa |
Re: Una ragazza non avvenente
Se credi in te stesso puoi ribaltare ogni cosa.soddisfatto non ci ha mai creduto poi raccontiamocela come vogliamo raccontare.pippo inzaghi ci credeva e aveva poco talento questi sono esempi.baschirotto e gatti 4 anni fa giocavano nei dilettanti.luomo di isola della scala Federico baschirotto.se stai a casa a lagunari la tua vita non cambierà mai
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Re: Una ragazza non avvenente
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Re: Una ragazza non avvenente
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E' questa la vera differenza: il modo in cui il singolo interiorizza ed elabora gli input esterni, del resto non siamo dei computer che si limitano a registrare i valori statistici di fatto ma filtriamo sempre il tutto attraverso un bias personale. Se non si ammette la presenza di questo bias e non si cerca di indagare sull'origine, non ci sarà mai una lettura approfondita e autentica del contesto che ci circonda. |
Re: Una ragazza non avvenente
Forse perché Freddie Mercury sapeva di essere un grande cantante e di avere una grande voce.
Molto spesso l'esibizionismo specifico è favorito dalla consapevolezza di essere carente altrove. È il caso delle ragazze in carne, con seno grande, che non si fanno problemi a portare scollature vertiginose anche se in generale sono delle bellezze. |
Re: Una ragazza non avvenente
Il problema è anche che in Italia la timidezza non viene tollerata in molti ambiti.all estero e diverso quindi il bambino timido subisce critiche dalla culla in poi.molti crollano di testa non sono tutti ibrahimovic
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Re: Una ragazza non avvenente
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Re: Una ragazza non avvenente
Comunque rimanendo nel tema del topic vi voglio raccontare un episodio in cui ho ribattuto in modo un pò seccato ai miei genitori: il figlio dei nostri vicini di casa è un ragazzo un pò bruttino e sta con una ragazza sovrappeso, i miei una sera si sono messi a sfotterlo e a denigrarlo "guarda quello sgorbio, dove va con quella botte lì?" E io ho detto a tutti e due "certo che siete proprio stronzi, e poi cosa ve ne frega di con chi sta lui, se a lui piace a voi che ve ne frega?". Ecco, questo è un esempio lampante di come vengono discriminate le persone che non sono "ufficialmente belle", quindi le capisco, anche se la cosa fortunatamente non mi tocca direttamente.
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Re: Una ragazza non avvenente
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Tu sei preparatissima in DSM, in malattie psichiatriche, in tematiche mediche e ammetto che sei più di me. Però ho espresso i miei dubbi sulla tua visione. Io, come ho detto a Keith, ho una visione mista, con caratteristiche innate e acquisite che convivono. Normalmente i punti forti si espongono e i punti deboli si nascondono, è per questo che non credo nella timidezza, cioè nell'inibizione generalizzata. La pensiamo in maniera diversa, che ti devo dire? |
Re: Una ragazza non avvenente
Che conta solo il bf è cosa risaputa, se si parla di attrazione
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Re: Una ragazza non avvenente
Prima dici che non ne sai granché e poi che non credi. Sembri un novax.
Che ti devo dire, beato te che non hai mai sentito su te stesso i sintomi di un disturbo. É come se tu avessi una gamba rotta cadendo dalle scale e io ti dicessi di non credere alle fratture né che succedano cadendo dalle scale. Che non so niente di fratture ma questa è la mia opinione. Anzi, che non credo nelle distorsioni (timidezza) ma mi metta comunque a dire da cosa dipendono i dolori atroci da frattura(FS), e che chi nasce bello non ha mai male alle gambe. Intanto che tu sei lì col tuo male perché sei cascato, e conosci tanti altri che si fratturano cadendo e che hanno male. Comunque guarda, lasciamo stare. Non ho mai capito perché ti tengano qui dentro con le tue "opinioni". Quando dovrai affrontare un vero invalidante sintomo psicologico da disturbo, tuo o di altri, forse capirai quanto é reale, fisico e debilitante, e quanto poco c'entrino le dissertazioni pseudo sociologiche, la smv, la lower class e balle varie. |
Re: Una ragazza non avvenente
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In effetti penso che in linea generale possa valere per molti il discorso che fai. Bisogna aggiungere poi che dipende anche dalle situazioni e dalle persone con cui si interagisce: a volte una cosa può essere un punto debole; altre quella stessa cosa può diventare neutra o addirittura positiva. |
Re: Una ragazza non avvenente
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Re: Una ragazza non avvenente
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Nonostante abbia frequentato psicoterapeuti e psichiatri, l'unica diagnosi ricevuta è disturbo di personalità NAS (non altrimenti specificato), in sostanza la psicoterapeuta che me l'ha detto credeva che avessi tratti di più disturbi senza aderire ai criteri di uno in modo particolare. Rispetto all'ansia sociale ho in comune la paura e l'ansia di situazioni sociali, solo che queste emozioni negative sono relative a un insieme specifico seppur molto vasto di situazioni, non a tutte. Ve ne sono altre in cui al contrario mi sento molto eccitato nell'espormi, e questo credo che nell'ansia sociale non ci sia. |
Re: Una ragazza non avvenente
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E' tutto molto complesso, e ogni mossa va ritagliata sulla persona. C'è quello che gli basta mettere un grosso impegno per sforzarsi e poi rende bene. Diciamo doveva uscire dal guscio. E' c'è quello che si sforza, anche con uno sforzo minore però sa che le sue armi sono spuntate (non sa che dire con la gente, non sa che fare, non è sveglio, etc.) e lo scudo pure è logoro.. quindi si, esce, però poi? Io penso che sia sempre meglio fare che avere il rimpianto di non aver fatto, ma sempre cmq ritagliato sulla persona. |
Re: Una ragazza non avvenente
Io soffro molto di non potermi esprimere e realizzarmi negli ambiti in cui "vado forte", per cui sento propensione e mi è stata riconosciuta. Nei quali so di avere valore sufficiente. Senza essere campionessa di niente, ma come tutti ho delle facilità e inclinazioni. Un muratore bravo a fare le case, non serve che sia il migliore sulla piazza, se le sa fare e vuole farle, le fa. La fs certe cose te le limita come un corridore con la caviglia spezzata. Le persone "normie", se sono capaci di fare qualcosa, lo fanno. Corrono anche se non sono atleti, basta che ne siano capaci, e che non abbiano gambe rotte. La mia psicologa: "che peccato però! Le le capacità per...le ha mannaggia! E piú di tanti altri!". Ci sono ostacoli, reali ed effettivi come questo muro della cucina che ho davanti, che limitano e talvolta impediscono completamente, non conta quanto ci si sia consapevoli di essere fighi, bravi, valorosi. Negare questo, qui, imho non è opinione, è da ban.
E parlo da persona che non ha mai usato i propri disturbi come scusa per non fare. L'ho sempre buttato il cuore oltre l'ostacolo, con tutti i mezzi che potevo. Ma se non ci può andare, non va.E non è un solletichino, un fastidiuccio, una dolce timidezza che rende più carine. Ho ignorato cosa fosse la FS per quasi un trentennio e non capivo cos'avessi. Quando ho letto di questo disturbo, ho capito. Neanche allora mi sono mai fermata, mi sono solo resa conto di perché avevo certi sintomi. Non ero matta, non ero pigra, non ero incapace. Avevo la fs. E altro. E tutto quello che ci va dietro. Poi certo, dipende dove si inserisce questo disturbo. Come si svolge la vita, come vanno le cose, a prescindere da quello. Posso chiedermi come sarebbe andata se avessi potuto curare la fs prima, se ce l'avessi in una situazione generale diversa da quella che ho, se il resto della vita fosse andato diversamente. Forse sarei guarita o migliorata? Può essere. Oppure peggiorata, chissà. Ma che non ci sia, è negare davanti alle lastre che l'arto sia rotto. Chi non ha quel male addosso può pure negarlo, ma lo facesse lontano da chi non dorme dal male. |
Re: Una ragazza non avvenente
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Re: Una ragazza non avvenente
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Re: Una ragazza non avvenente
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Re: Una ragazza non avvenente
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Re: Una ragazza non avvenente
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Re: Una ragazza non avvenente
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La causa è il carattere. |
Re: Una ragazza non avvenente
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Re: Una ragazza non avvenente
La fobia non é il sintomo, è il nome del disturbo. I sintomi sono quelli descritti nei manuali medici, sono quelli che dichiara chi li ha addosso, quelli che non conosci nemmeno, non li leggi e non ti interessano, ma vuoi comunque dire la tua. Hai veramente rotto, non hai nessun rispetto.
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Re: Una ragazza non avvenente
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per quello dico che probabilmente un fobico che ambisce all integrazione soffre e nn ci riesce e continua a soffrire e a provarci secondo me non vede gli altri come dei coglioni , o sbaglio? sta paura del giudizio cmq dovrebbe venire dal fatto che vede gli altri in un certo senso superiori .... per quello dico che le 2 cose nn so se possono andare d accordo (cioè vedere gli altri come coglioni e voler stare con loro e soffrire perchè nn ci si riesce). cioè mi viene da pensare che sto divinizzare gli altri fa cmq parte della fobia sociale , è quasi un caposaldo della fobia |
Re: Una ragazza non avvenente
@varykino secondo me più che divinizzare si vorrebbe fare la vita che fanno loro, è più una specie di invidia
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Re: Una ragazza non avvenente
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Non ti ho detto "muovi il culo", sei tu che lo dici agli altri. Io ho detto altro. Che non ripeto. |
Re: Una ragazza non avvenente
Non sono mica tanto d'accordo sul fatto che i disturbi siano causati dal carattere. Io quando ho avuto la depressione ero diverso, facevo pensieri che non avrei mai fatto normalmente. Le cause semmai possono essere eventi esterni che accadono: per me ad esempio sono stati mobbing sul lavoro + rottura di amicizie in cui credevo molto, nello stesso periodo, per farmi avere il crollo. Ora posso dire di essere guarito, prendo ancora i farmaci ma più per sicurezza diciamo, mi sento lontano anni luce da quella condizione.
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Re: Una ragazza non avvenente
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La seconda frase non ha senso alcuno in questo discorso. Non sono upper class come te e non sarò tanto studiata, ma le cose le capisco, non mi faccio raggirare. |
Re: Una ragazza non avvenente
[off-topic]
Noi di 45 anni non possiamo continuare a stare qui, magari per altri 10-20 anni.. bisogna rifarsi la vita, non mi chiedete come, sennò finisce male.. ah scusate, qualcuno di voi la vita già ce l'ha..ok, fine off-topic. |
Re: Una ragazza non avvenente
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Re: Una ragazza non avvenente
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Però adesso arriva uno e dice: "Eh ma tanti soffrono cose anche peggiori però non si buttano giù". Quindi è un mix tra doti innate fisiche + esperienza vissuta. Che ci si arrabbia a fare? Come può non essere così? |
Re: Una ragazza non avvenente
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Re: Una ragazza non avvenente
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