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Re: Depressione e solitudine
Bastardo avessi io due genitori come i suoi che si vede che gli vogliono bene, gli avrebbero fatto di tutto per accontentarlo e lui spreca così la sua vita per di più ammazzando gente a caso, per fortuna che non siamo in murica, almeno non ha usato una pistola e non ha potuto fare una strage ancora peggiore
Ma sta gente per me ha un po' di narcisismo dentro comunque Poi io non credo ai raptus, se arrivi a fare una cosa del genere te ne accorgi che stai impazzendo, quei pensieri cominciano ad arrivarti in testa ecc, e se non ti fai curare per cercare di eliminarli, non meriti troppa empatia Invece meritano empatia tutti coloro come noi che dobbiamo sopportarci ancora per l'ennesima volta la descrizione del pazzo di turno come solo, senza fidanzata (che c'entra????), senza amici, addirittura hikkimori ho letto...invece i serial killer fighi su di loro fanno addirittura le serie, nessun articolo allarmistico |
Re: Depressione e solitudine
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poi lui ha avuto una crisi, ma era stato ritenuto idoneo da una commissione esterna per rientrare a lavoro. sono stati i colleghi e il capo a non volerlo riammettere...lui poi ha dimostrato coi fatti di non essere adeguato al ruolo. |
Re: Depressione e solitudine
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Re: Depressione e solitudine
riguardo al pazzo del carrefour, era già noto nei reparti psichiatrici del luogo. purtroppo non ci sono le risorse per seguire come si deve certi soggetti, la cui tutela spetta unicamente alle famiglie.
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Re: Depressione e solitudine
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Re: Depressione e solitudine
Io cerco di darmi da fare e torno a casa in un ambiente pieno di malati mentali senza nessuno che mi chieda come sto ecc, sto coglione tornava a casa da due genitori normali che avranno avuto i loro difetti ma come tutti, sicuro non erano come i miei familiari infatti è rimasto con loro a vita e in 46 anni tutto quello che ha fatto è diventare un pazzo omicida.
Gli auguro che in carcere gli trapanino il culo così forte come la lama del rasoio che ha usato per uccidere Tra l'altro sto fallito ha ucciso uno che non stava messo tanto meglio di lui Non mi potranno adottare sti qua Così avranno un figlio normale (in confronto a un assassino) e magari avrò due genitori da rendere orgogliosi che mi vogliono bene Ci starebbe scusate, una coppia di genitori cerca un figlio, un figlio cerca due genitori Nuova moda, nuova app da inventare forza nerd mettetevi al lavoro |
Re: Depressione e solitudine
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Re: Depressione e solitudine
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Re: Depressione e solitudine
ci vuole un bel pelo sullo stomaco e una discreta forza fisica per fare quello che ha fatto il tizio del carrefour. io non ce la farei mai, nemmeno avevo mai pensato fosse possibile una cosa del genere. invece mio padre, quando andavamo al brico diceva sempre "qua dentro se un pazzo prende la forca fa una strage"...si vede che lui aveva quel genere di malizia che a me manca, di solito confido nel buonsenso comune.
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Ma se poi si ottiene un uguaglianza dal punto di vista economico ma uno è infelice perché vuole di più come si fa? Va a finire che questo chiede di più per pareggiare il proprio grado di felicità con altri. E dovendo garantire anche la sua felicità è così che poi la società che dovrebbe diminuire o annullare le differenze di tipo economico va a farsi friggere :sisi:
Oppure io potrei volere due ragazze altrimenti sono infelice, lo Stato o mi vieta di averle (qua siamo proprio all'assurdo, è solo un esempio) perché andrei oltre l'assegnazione pro-capite oppure mi viene incontro privilegiandomi in termini di numeri di partner rispetto ad altri. Se uno sta abbastanza bene nonostante non abbia quasi niente rispetto a un tizio fortunato che però si è depresso, non è che poi bisognerà prendere a frustrate il primo per riequilibrare il confronto con l'altro? La soluzione diventa sempre più difficile. Però io penso che sia più accettabile l'infelicità dei singoli per cui lo Stato non ha fatto niente di quella causata da una legge che servirebbe, nelle intenzioni, proprio a distribuire la felicità. Se uno sta meglio e una legge gli impedisce qualcosa proprio per questo motivo, causando direttamente un calo del suo benessere, secondo me è più grave del caso della mancanza di intervento per far recuperare alcuni dall'infelicità. (Adesso sono stanco, stacco, eventualmente se quotato rispondo domani) |
Re: Depressione e solitudine
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Re: Depressione e solitudine
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praticamente avrà avuto una crisi psicotica e ora fanno passare che chiunque abbia una vita sociale scarsa sia un potenziale stragista che palle |
Re: Depressione e solitudine
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poi vabbè allora sto qua ha risolto, ora troverà una mare di donne pronte a dargliela |
Re: Depressione e solitudine
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Re: Depressione e solitudine
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Re: Depressione e solitudine
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Re: Depressione e solitudine
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Re: Depressione e solitudine
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Ripeto non giustifico il gesto. Vabbè non andiamo OT |
Re: Depressione e solitudine
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La felicità è un mistero, bella espressione. Resta tuttavia indubbio che alcuni fattori la favoriscano. Non possiamo garantire la felicità di nessuno, ma almeno possiamo provare a favorirla In questo messaggio non vedo dove sia l'errore. Lo Stato fa già tutto il possibile per favorire la felicità delle persone? Non credo proprio. Se facesse qualcosa in più sbaglierebbe? Sarebbe assurdo, non ci sono sbagli quando si fa del bene. Quote:
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Re: Depressione e solitudine
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Re: Depressione e solitudine
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Re: Depressione e solitudine
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Re: Depressione e solitudine
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È meglio pensare a migliorare piuttosto che dire "le cose stanno così e non c'è modo di cambiarle" e accettare la situazione in modo passivo. Un'accettazione passiva non porta a niente. |
Re: Depressione e solitudine
La vita è ingiusta e rimarrà sempre così, sono troppo importanti: la genetica, l'educazione che si riceve, la famiglia, l'ambiente sociale in cui si cresce. La mia tutor è una donna bellissima, è nipote della direttrice della scuola. Lei è molto brava non parlerei di raccomandazione, però insomma, dalla vita ha avuto tanto, tutto...lo stato potrebbe aiutarmi di più ma non si riempirà mai la voragine che ho per essere nato all'opposto di lei...ma amen mica è colpa sua, è la natura ad essere matrigna. Più che tutto ricordo che noi siamo qui a disquisire sul queste cose ma la stra grande maggioranza del mondo in questo momento sta vivendo in favelas, fogne, in povertà (vera), sotto regimi dittatoriali (veri). Insomma, è benaltrismo e qualunquismo, lo so. Però è così. Come la ripaghi la donna che è nata in Ruanda (non a Milano!!) negli anni 90, come lo ripaghi il brasiliano nero e omosessuale che nasce nelle favelas brasiliane, come ripaghi chi è nato in Namibia, Afghanistan ecc. Bisogna avere capacità di autoanalisi e sì, anche coping, raccontarsela. Questo signore intanto ha ragione Jerico, si riferiva alla sua salute fisica, ma cavolo poteva NON lavorare a 46 anni, potenzialmente essere mantenuto dai genitori a vita vivendo in una metropoli europea. Avere la possibilità di non lavorare e avere genitori sani è qualcosa che ti rende privilegiato di default rispetto alle stragrande maggioranza della popolazione MONDIALE. Poi lo so è benaltrismo, anche io non penso a chi sta peggio ma a chi sta meglio e rosico, è ovvio, so che funziona così. Vorrei tanto avere il welfare scandinavo, invece abbiamo uno stato che delega tutto alla famiglia e non fa niente per la salute dei suoi cittadini
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Re: Depressione e solitudine
Comunque per me i primi anni della vita sono troppo importanti, la penso come i deterministi, sei segnato dai primi anni di vita, anche col migliore welfare al mondo se nei primi anni subisci magari abusi rimarrai sempre con una croce, un'infelicità di fondo, però certo ovviamente lo stato ti dovrebbe aiutare per lo meno nell'educazione, nella formazione, fornendoti un sostegno, ma siamo in Italia ormai siamo nel secondo mondo e quando moriranno le vecchie generazioni mi sa che sprofonderemo nel terzo
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Re: Depressione e solitudine
Circa una decina di anni fa un'assistente sociale con i contributi della regione,organizzò un progetto di inserimento sociale per coloro che soffrivano di disturbi psichici nella mia zona,infatti 2 volte alla settimana ci incontravamo in un centro in cui un gruppo di assistenti sociali tra le quali un tecnico della riabilitazione psichiatrica ci ascoltavano e ci davano dei consigli;inoltre si organizzavano delle gite in cui ci facevano visitare i paesi nei dintorni ci portavano anche a mangiare nei ristoranti(non sempre ovviamente),lo scopo era di inserirci nella società,ma purtroppo alle persone in genere non gliene frega niente degli emarginati sociali.
Passati i 3 anni avevano chiesto altri contributi per fare ripartire il progetto,ma la regione non gli diede più un euro,non rimasi più in contatto con nessuno anche perchè eravamo tutti lontani come paese. Questi la buona volontà per aiutarci c'è l'avevano messa,ma è molto difficile fare cambiare opinione alle persone in generale,infatti non si può agire sulla volontà degli altri. Neanche i medici possono farlo. |
Re: Depressione e solitudine
Tutto sta in una sola parola. Disadattati. Quale è il contrario di questa parola? Adattati.
Il concetto sta lì, già dentro queste due parole. Se non ti adatti socialmente agli altri, a quello che fanno gli altri, perché hai problemi, sei disadattato sociale e gli altri non hanno tempo ne voglia di aspettare /capire una persona problematica che non si adatta. E si finisce soli. Non c'è tanto da fare chissà quali altri discorsi. Il concetto è questo |
Re: Depressione e solitudine
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Ma ad uccidere la gente sono anche gli "adattati", perciò il discorso sul disadattamento é meglio farlo slegato dai certi casi di omicidio. La società malvagia che ha generato l'accoltellatore di Assago è la stessa che ha generato i Bianchi. E Benno? Adattato non era di certo, ma era fisicato, aveva lavoro e donne a volontà. La Franzoni era una normale mamma di paese prima del fattaccio. La Pifferi invece una "disadattata". Se vogliamo togliere responsabilità al singolo e farne un discorso di "mondo che genera mostri", valga per tutti. Non si può andare a sentimento. |
Re: Depressione e solitudine
E come se io fossi infelice di prendere mille euro di sussidi e stare a malta ,solo sono solo ma c'è chi se la passa peggio,la società ti porta sempre a guardare cosa ha in più l'altro,questo non era un malato mentale,e uno che ha reagito male ad un problema di salute,forse anche perché lasciato solo,e più normale sbracare di fronte a lutti e malattie,che fosse figli di gente normale non vuol dire nulla,tutto è niente..voglio sentire la bruzzone se sarebbe uscita con lui..
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Re: Depressione e solitudine
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Re: Depressione e solitudine
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Re: Depressione e solitudine
Ha reagito male sicuramente però non lo si può far passare per uno che era pericoloso,il brigadiere di asso,era stato sospeso,andava dallo psicologo non dovevano riammetterlo in servizio,chi lo aveva in cura passerà i guai riceverà denunce e processi più che leciti..
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Re: Depressione e solitudine
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Se fosse stato un mafioso, o magari un violento per cultura/educazione, allora sì, si sarebbe potuto definire l'atto come "reagire male". Il tizio pare non fosse violento né avesse precedenti, quindi ha agito in uno stato mentale non sano. |
Re: Depressione e solitudine
Quindi se fosse stato in cura da uno psichiatra la percezione era diversa perché si stava curando
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Re: Depressione e solitudine
Penso di aver empatizzato anche troppo con questo 46enne. Alla fine se hai ammazzato una persona sei un assassino, e come tale devi essere considerato. Non c'entra niente se uno è emarginato, solo, etc. che poi bisogna vedere, magari lo era in quanto aveva un'atteggiamento ostile con tutti. Se sei un normale depresso emarginato ti prendi le medicine o ti alcolizzi come tutti i depressi, non vai ad ammazzare cristiani che con la tua sfiga non c'entrano niente.
Non mi ci identifico e non empatizzo per nulla, mi dispiace, ma è senza perdono, perché è un violento del cazzo. Un fobico solo e depresso non avrebbe ne la forza, ne la volontà di terrorizzare un intero supermercato e ammazzare e ferire numerose persone, operazione che richiede anche una certa forza. |
Re: Depressione e solitudine
Un’altra domanda che mi pongo è: se quest’uomo avesse avuto la possibilità di scegliere il suicidio assistito, tutto questo sarebbe successo?
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Re: Depressione e solitudine
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Non vedo nessun motivo per cui uno stato debba non impegnarsi a facilitare/aumentare la felicità dei suoi membri. La garanzia è necessaria solo perché il nostro sistema statale si basa sui diritti, lo stato non può fare qualcosa "liberamente, perché gli va". |
Re: Depressione e solitudine
Le stragi sono in aumento dalla pandemia problemi psichiatrici economici,w un problema dello stato eccome..dove c'è degrado queste cose possono succedere,assago non mi pare un posto povero questo mi stupisce...tutti questi bonus perché li danno,lo stato deve garantire la sicurezza e condizioni di vita eque,al nord pagano più tasse ma ho visto più servizi funzionanti..come uno stato nel 2022 deve essere...
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Re: Depressione e solitudine
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Re: Depressione e solitudine
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Dichiara di aver agito perché invidioso della salute fisica altrui, in quanto era convinto di essere malato di un tumore e vedere gli altri sani gli ha scatenato il raptus. |
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