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Re: Marco Crepaldi !
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Re: Marco Crepaldi !
Ma se una donna reclama la parità di diritti/opportunità, fa attivismo per cause femministe o simil tali, poi però dichiara che in una relazione vuole l'uomo forte, dominante, più alto di lei, con le spalle larghe, la mascella prominente, un lavoro sicuro, e le piace ricevere galanterie come farsi aprire la porta, farsi pagare agli appuntamenti, farsi corteggiare e farsi dominare nell'intimità...insomma tutte queste cose le vedete in contraddizione con le prospettive egalitarie del femminismo? Cioè è incoerente che una voglia essere subalterna all'uomo con cui sceglie di avere una relazione ma poi cerca la parità tra uomini e donne come categorie sociali?
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Re: Marco Crepaldi !
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Re: Marco Crepaldi !
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Se le femmine di altre specie preferiscono il maschio grosso quando poi vieni a raccontarmi che questa preferenza diffusa nella nostra specie è frutto di uno stereotipo culturale creato poi addirittura dal maschilismo, penso seriamente che 'sta cosa sia una fregnaccia. Puoi piazzare quante vignette di ioda ti pare, le fregnacce le racconta chi sostiene che tutte le preferenze sessuali diffuse tra le femmine le ha create l educazione di una societá maschilista. |
Re: Marco Crepaldi !
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Il vero problema è insito nella politica dell'identità (identity politics). Nel momento in cui accettiamo acriticamente l'assioma secondo cui alcune persone devono aver diritto a determinate "tutele" (che è un modo furbo per non scrivere "privilegi", perché suonerebbe male, perfino quando sarebbe perfettamente giusto sul piano morale) non tanto in conseguenza della necessità di riequilibrare in direzione paritaria la distribuzione delle opportunità, bensì in nome di una qualche appartenenza a un certo gruppo o tribù caratterizzato da elementi identificanti (genere, etnia, ideologie, geografia, ecc.), ci sarà sempre qualche outcast non appartenente a nessuna tribù di rilevanza in grado di difendere le sue istanze. Per questo l'unica e ultima difesa verso le minoranze è la difesa al concetto di individuo. Cosa c'è di più minoritario della singola persona, con le sue specifiche istanze e i suoi specifici problemi? |
Re: Marco Crepaldi !
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Re: Marco Crepaldi !
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Il problema sta tutto sulla definizione di maschilismo che è un concetto che si presta a differenti interpretazioni. Come sopra ho scritto il maschilismo si basa sulla differenziazione dei compiti nella coppia. Si basa anche sulla iper responsabilizzazione maschile e l'iporesponsabilizzazione femminile. Nelle donne questo quadro ha vantaggi e svantaggi, infatti da donna usualmente critica il modello ma non tutte le sue componenti, perché alcune fanno comodo. Distinguiamo quindi le componenti del modello maschilista in due categorie: quelle che piacciono alle donne e quelle che non piacciono alle donne. Ma le donne non sono di certo tutte uguali ed ognuna apprezzerà più o meno componenti del quadro. Nella storia del mondo, le scelte sessuali femminili hanno visto prevalere una miscela di posizioni femminili sul maschilismo che hanno determinato una posizione culturale generale. La posizione sul maschilismo in realtà non vede né vincitrici né vinte, nel senso che la società sarà troppo maschilista per qualcuna e troppo poco per qualcun' altra. Perché allora ho detto che la società è maschilista? In realtà può esserlo di più come può esserlo di meno, ma è sicuramente di più rispetto allo scenario della società narrato dalla maggior parte dei narratori attuali. In poche parole c'è una sottostima dell'istintività rispetto alla morale. Istintività e morale non corrispondono probabilmente a causa i diversi livelli di evoluzione del nostro cervello. La mancanza di narrazione della posizione maschilista completa (non quella che si subisce di cui è cantore il femminismo) è dovuta eccesso di potere femminile rispetto all'uomo per cui lo scatto naturale tra morale e istintività non viene contrastato a dovere dalla controparte maschile, che si trova in una situazione di sudditanza e svantaggio sulla trattativa sessuale. In questo quadro il femminismo si incastra nella visione moralistica che sottostima l'istintività. Il mondo narrato dalle femministe è un mondo in cui le scelte sessuali femminili sono praticamente casuali e democratiche quando tutti sappiamo che seguono delle ripetitività delle leggi che guidano di conseguenza i comportamenti maschili. i comportamenti maschili quindi sono la diretta conseguenza delle scelte sessuali femminili e in minima parte della narrazione moralistica prevalente. Quando dico "in realtà il maschilismo esiste" mi riferisco alla non corrispondenza tra la narrazione moralistica e le scelte sessuali. Il ruolo degli uomini è quello di seguire le direttive femminili, direttive che dipendono, come ho detto, dall'istinto e non dalla narrazione prevalente (fatti più importanti delle chiacchiere). Concludendo, perché il maschilismo è di origine femminile? perché l'esaltazione del maschile non è altro che l'esaltazione dei gusti sessuali femminili, in assenza di una contronarrazione maschile che non può essere efficace in un quadro con valori di potere così diversi. |
Re: Marco Crepaldi !
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Il maschilismo che esisterebbe attualmente nella nostra società, avrebbe questi tentacoli ovunque, invaderebbe i mezzi di informazione e farebbe il lavaggio del cervello alle donne a tal punto da far preferire a queste sessualmente un tipo piuttosto che un altro (e così via). Ci devo credere? A me sembra solo una costruzione di questa forma di femminismo. |
Re: Marco Crepaldi !
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Quello che manca totalmente è la consapevolezza del sindacato femminista riguardo le scelte sessuali femminili sulla società. Cioè se dovete fare come vi pare fate pure come vi pare, ma non è che se ammazzi uno poi mi puoi dire che si è suicidato. Rispondendo ancora a desirè ribadisco questo: il femminismo è sottovalutazione dell'influenza femminile. |
Re: Marco Crepaldi !
Moon, e negli albori del tempo non c'era certamente lo stereotipo che è un concetto astruso sopravvalutato e fondamentalmente secondario. Prima viene la natura poi viene la cultura e lo stereotipo è culturale. Lo stereotipo è un concetto che secondo me dovrebbe essere eliminato perché usato per spacciare l'approssimazione come evitabile.
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Re: Marco Crepaldi !
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A questo punto chiedo a chiunque chi è il conservatore e chi è il progressista, in questa vicenda. |
Re: Marco Crepaldi !
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Io devo dire che sono molto scettico sull' argomento: è vero che la condizione di "maschio svantaggiato" ha le sue specificità, ma questa connotazione in chiave sessuale del problema mi pare abbia il potere quasi magico di produrre diatribe più o meno assurde, quindi se proprio fossi obbligato mi definirei in primo luogo "persona relazionalmente svantaggiata" ( o ritardata :laugh: ), anche se poi non saprei nemmeno cosa rivendicare di preciso. Sarà anche che sono piuttosto fatalista. |
Re: Marco Crepaldi !
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In quanto specie sociale anche nell' uomo esiste questo meccanismo, rafforzato dalle sovrastrutture culturali ( per cui adesso non ci prendiamo a morsi per definirci ) e reso molto più complesso da millenni di rimescolamenti culturali che generano gli stereotipi, ma la sessualità non è l' unica dinamica all' interno della specie umana che influisca sui comportamenti, come invece sembri ritenere. |
Re: Marco Crepaldi !
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L'alpha è tale magali per motivi extrasessuali, come dici tu, ma non vedo che cosa possa c'entrare l'alfità con lo stereotipo. Per te l'alfità è il tuo esempio di stereotipo? |
Re: Marco Crepaldi !
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Per fare un parallelo, in amicizia si fanno solo ed esclusivamente scelte larvatemente di comodo da un punto di vista materiale? La mia impressione è che esistano certo criteri materialisti ( a volte palesi, a volte negati ), ma che ci sia anche una componente piuttosto insondabile in ogni criterio di gusto, e questo in ambito amicale come in quello sessuale-sentimentale. Lo penso, mi pare un' approssimazione più vicina alla realtà, però non ci metterei la mano sul fuoco :pensando: Quote:
Poi, per rispondare alla tua domanda, lo stereotipo è un prodotto della civilizzazione umana per creare coesione nel gruppo maschile e per evitare lo scontro diretto sul piano della competizione sessuale, e su questo punto mi spiego meglio: lo stereotipo è la creazione di un "canone" ideale a cui il maschio si uniforma per poter sfoggiare il suo essere "di valore" ( o "alfa", se proprio vogliamo definirlo così ) senza azzuffarsi concretamente. Il "canone" è frutto di un processo culturale a cui partecipano entrambi i sessi, e serve dal punto di vista maschile a rappresentarsi anticipatamente di fronte alla femmina e di fronte ad altri maschi come il vincitore di una ipotetica competizione ( che a quel punto non serve neanche intraprendere ), e dal punto di vista femminile ad identificare da sè il potenziale vincitore accelerando ulteriormente il processo. Ovviamente il "canone" è una rappresentazione, in quanto tale consente di mettere parole, gesti etc. davanti ai fatti e quindi consente di barare: certi atteggiamenti che potremmo definire propriamente "maschilisti" nella loro esagerazione sono spesso probabilmente una farsa di questo tipo ( l' atteggiarsi a macho per celare debolezze ). A questo punto specifico che la definizione del ruolo e del canone maschile non è sovrapponibile in toto a ciò che viene definito "maschilismo", anche se certo il secondo deriva dal primo. E ho già fatto un post troooppo lungo, io di solito quando vedo i wot altrui li salto o li leggo a spezzoni. :mrgreen: |
Re: Marco Crepaldi !
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Il discorso di cmdrp è proprio pieno zeppo di questa concezione qua. Io però vorrei capire questi maschi (e anche femmine) che sono convinti che un maschio è superiore e che disprezzerebbero il femminile dove sono e quanti ce ne sarebbero. Io se devo competere in certi ambiti con una donna non penso di avere a che fare con una mezza calzetta perché è femmina e porta la gonna e il rossetto. Perché secondo il discorso di certe femministe questo "maschilismo" riesce a controllare i media, impedisce alle donne di fare carriera e così via. Ma voi ci credete a questa cosa? Io avrò trovato un maschio su duecento e più che pensava cose del genere, possibile che queste persone riescano ad ostacolare a tal punto le persone di sesso femminile? Io è questo discorso relativo alla pervasività di questo fenomeno che non condivido, e cercherei di spiegare quel che avviene socialmente senza far ricorso a questo concetto qua, che non c'entra nulla ed è un fenomeno minoritario ormai nelle nostre società. E' come un virus che ormai è stato quasi debellato, siccome si osserva che l'organismo è ancora malato si cerca ancora di spiegare i malanni di cui soffre l'organismo tramite questo virus, ma la quantità di virus nell'organismo non basta più a spiegare questi sintomi, se ci sono delle malattie sono di altra natura. Per questo io sostengo che il femminismo oggi non ha più e non può avere più come antagonista il maschilismo, oggi questo è un nemico pressappoco immaginario e sopravvalutato e sarò sempre diffidente nei confronti dei movimenti femministi che parlano ancora di maschilismo in questi termini nella nostra società. |
Re: Marco Crepaldi !
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I ruoli sono a loro volta conseguenza di vari fattori, fisici, psicologici, storici, culturali. Tutto questo ha portato alla "società maschilista", che ti ostini a voler far passare come una cosa che io stia facendo calare dall'alto dai maschi cattivi, quando ho ripetuto 1.213.234 volte che non è questo che io stia affermando. E poi si scrive Yoda, non Ioda. :mannaggia::mrgreen: |
Re: Marco Crepaldi !
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Se dici che il mio gusto sessuale che so, per i fianchi larghi è conseguenza di uno stereotipo sociale assimilato, posso essere in disaccordo visto che è una cosa che attira dalla notte dei tempi? Io penso sia più vero il contrario, sono i gusti sessuali che poi forzano le persone a conformarsi a certi stereotipi per riprodursi. Certe preferenze spingono anche la tecnologia dell'abbigliamento in un verso, i tacchi alti non servono tanto a slanciare la femmina, a una donna non fregherebbe un tubo, ma ad accentuare il dimorfismo delle gambe a x e fianchi larghi che attirano generalmente il maschio eterosessuale. Se una donna decide di ricorrere alla chirurgia per ingrandire il seno, secondo me questa cosa non è tanto frutto dello stereotipo assimiliato ma è causato soprattutto da una preferenza maschile piuttosto diffusa, la prima donna che ha deciso di fare una cosa del genere perché l'avrebbe fatta visto che modelli non ce n'erano? Se un uomo mette i tacchi ed è fissato con l'altezza, anche qua questo complesso è causato in buona misura da una preferenza femminile diffusa. Gli animali non possiedono la cultura devono aspettare che i geni adattino il loro aspetto a quel che desidera l'altro sesso, mentre gli esseri umani possono modificare aspetto e tendenze, se bassi possono mettere un cappello e così via. Gli esseri umani sono adattabili agli stereotipi prodotti dai gusti sessuali più facilmente dalla cultura e la tecnologia mentre le loro preferenze a mio avviso sono modificabili molto meno, sono più resistenti, tanto è vero che l'idea che gli omosessuali siano venuti fuori a causa di certi sistemi educativi è saltata per aria da un bel pezzo. La chirurgia estetica, l'abbigliamento, il linguaggio e gli atteggiamenti appresi, gli incentivi ad occupare certi settori, sono prodotti culturali e sociali, le preferenze e i gusti sessuali un po' meno, anzi molto meno. Se tu poi inverti questa cosa e dici "no la preferenza generale presente nei maschi eterosessuali per il seno grande è causata dall'idea sociale che la donna deve avere il seno grande" non sono d'accordo. Questa preferenza ci sarebbe stata, secondo me, anche se quello stesso maschio non avesse mai visto una donna fatta così. E' come per il cibo, se uno non avesse mai mangiato zucchero, pensi che questa tendenza non sarebbe emersa comunque se un giorno questo tizio poi l'avesse scoperto lo zucchero? Ma non volevi dire questo? Se è così allora siamo d'accordo, va bene. Però da come hai scritto quella cosa chiedi anche ad un altro cosa si capisce. Mi pare si capisca questo. Tutto questo io lo scrivo proprio per sconfessare l'idea che le preferenze sessuali femminili diffuse adesso gliele abbia messe in testa alle femmine il maschilismo, è una cavolata bella e buona questa per me, così com'è una cavolata che è stata l'educazione a produrre nell'omosessuale i suoi gusti sessuali. E per criticare per l'ennesima volta quello che avevi scritto, che se una donna preferisce sessualmente un maschio fatto in certi modi è perché è il maschilismo che le ha messo in testa queste idee qua. Se a me piacciono le tette grandi, non incolpo nessuno, se proprio sono contro questa mia tendenza cercherò magari di non "agirla", la tal femminista che invece deve difendere la sua ideologia una volta osservato che alle femmine generalmnete attira proprio lo stereotipo di maschio che l'ideologia sulla carta detesterebbe, si inventa la cavolata che gliele avrebbe inculcate queste preferenze la cultura maschilista, che la società è ancora maschilista proprio per questo, e così via. Ed in questo punto c'è una mancata assunzione di responsabilità. |
Re: Marco Crepaldi !
Vedo che qua si fa confusione tra maschilismo e sessismo. Il sessismo è quello che vuole perpetuare la suddivisione rigida dei ruoli di genere. Il maschilismo invece è questo: “Taci, donna, devi stare zitta perché la tua parola non conta”, detto in maniera molto sintetica.
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Re: Marco Crepaldi !
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Detto questo, sicuramente il discorso sessuale non esaurisce interamente la questione, ma ne spiega una larga parte, così come l'essere umano è costituito in larga parte, ma non solo, dalla sua sessualità. Sicuramente è anche valido il discorso di Franz sugli albori. Quote:
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Re: Marco Crepaldi !
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Secondo te che cos'è lo stupro? (quello sessuale, non “del pensiero” ^.^) Quote:
Da un lato, per chi è eterosessuale, è naturale essere attratti dalle caratteristiche dell'altro sesso che maggiormente lo contraddistinguono come appartenente all'altro sesso (per esempio il seno, a maggior ragione se grosso), dall'altro i gusti sessuali sono anche plasmati dalla cultura in cui si vive e sin dalla nascita (per esempio dai film porno, che rispondono ai gusti sessuali dello spettatore ma al contempo li modellano). Questo è dimostrato dal fatto che i gusti sessuali possono cambiare radicalmente a seconda dell'epoca e del luogo geografico (come dimostra anche il video che ho linkato). |
Re: Marco Crepaldi !
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Che poi una persona che inizia a parlare di sottintesi riguardo a certe presunte forme di persecuzione e disprezzo potrebbe anche fare una lettura paranoica di quel che avviene. Fammi un esempio concreto, a te chi è che ti ha fatto capire di essere inferiore generalmente a qualcun altro, maschio, solo perché femmina? In concreto vorrei capire cosa si fa. Racconta tutte le esperienze, ma sei una ragazza? Se no, come non detto. I gusti sessuali possono variare lievemente in funzione delle mode, ma in tutte le culture si possono trovare le stesse tendenze, le femmine apprezzano il maschio grosso e robusto ad esempio, se mi dici che da qualche parte è preferito quello piccolo fammi un fischio che mi ci fiondo. Si possono trovare tendenze generali. L idea che si sia una tabula rasa in cose del genere è risultata generalmente falsa. Secondo te se mi fanno vedere sempre film con donne dal seno piccolo poi quando un giorno me ne fanno vedere uno dove ce n è una col seno grande la schiferei per questo? Per me non è realistico supporre che l'industria del porno ha creato certe preferenze, le ha solo intercettate, scoperte e sfruttate. |
Re: Marco Crepaldi !
Giusto per tornare all'argomento del topic, vi linko un video dove Marco Crepaldi esprime il suo pensiero sul femminismo..
A me pare che sia chiaro da questo video come la sua più che una critica al femminismo sia una critica ad un certo modo mediatico di veicolarne i temi e che la sua preoccupazione sia quella per l'assoluto silenzio che esiste nei confronti dei problemi maschili (ricordo che gli hikikomori sono per la maggior parte uomini) Poi è ovvio che i problemi maschili non sono stati creati dal femminismo (visto che lo stereotipo di genere che vuole il maschio sicuro e forte è qualcosa di antico) Ma sono convinto comunque che per risolvere i problemi maschili (sia quelli che vedono l'uomo come vittima, sia come carnefice) si debba comunque uscire dalla semplice colpevolizzazione e appunto rendersi conto che gli stereotipi di genere non portano solo vantaggi all'uomo |
Re: Marco Crepaldi !
"Poi è ovvio che i problemi maschili non sono stati creati dal femminismo"
Il femminismo in teoria dovrebbe essere un movimento che contrasta il maschilismo (cosa che è esistita davvero ed esiste in altre società), e per me va bene se in fin dei conti contrasta le ultime frange reazionarie rimaste (che esistono davvero), ma se una femminista viene a raccontarmi che le femmine sono oppresse e vittimizzate nella nostra società dal maschilismo (del tipo "sei femmina dunque sei essere inferiore") mi permetto di dissentire. Se poi si vuol parlare del fatto che non vengano incentivate ad occuparsi di certe cose, ci siano poche parlamentari di sesso femminile, degli stereotipi e via dicendo, che non si metta più in mezzo la solita storia relativa al maschilismo tentacolare, il disprezzo del femminile e così via, che non c'entrano più nulla oggi per me. Se continuano a reiterarsi cose del genere la causa non può essere più questa, lo ripeto per l'ennesima volta, la responsabilità riguardo al reiterarsi di certi stereotipi è equamente distribuita, le donne possono educare i figli, non sono più segregate, possono scegliere sessualmente il compagno, possono votare, organizzarsi e partecipare a tutte le attività, non c'è alcuna legge che impedisce a queste di mettere su un'impresa, candidarsi o occuparsi di quel che si occupano gli uomini, infine non sono nemmeno una minoranza, anzi pare siano di più. Comunque per restare in tema posto anche io un paio di video, non sono d'accordo su tutto ma su certe cose sì... In certi punti dice le stesse cose che ho pensato (ed espresso) relative alla deresponsabilizzazione e all'argomento secondo cui poi queste cose sempre il maschilismo gliele ha messe in testa... https://youtu.be/YmPNWbxiOL8?t=206 Crepaldi non ha raccontato tutto nel video in cui spiegava i motivi per cui si ritirava, io penso che alla fine il vero motivo per cui ha deciso di non parlare più di queste cose è stata la minaccia di esser denunciato da parte di cmdrp. A me sembrava assurdo che una persona si spaventasse per degli insulti e minacce di persone sul web, avesse detto subito la verità, l'avrei capito. |
Re: Marco Crepaldi !
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Re: Marco Crepaldi !
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Il significato è questo... http://www.treccani.it/vocabolario/stupro/ https://dizionario.internazionale.it/parola/stupro Ora rispondi tu a me. Le mie perplessità riguardo al fatto che sia vero che una miriade di maschi credano che la femmina sia inferiore in tutti gli ambiti non le ha tolte mica leggere che significa "stupro". |
Re: Marco Crepaldi !
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Re: Marco Crepaldi !
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Se ti dico che i criteri di scelta sessuali femminili influiscono sulla società non significa che voglio reprimere la sessualità femminile. |
Ma secondo voi se scrivo un post su Facebook dove dico che in Italia gran parte dei suicidi sono uomini,delle false accuse di violenza durante i processi degli ex mariti, che poi spesso si suicidano indotti da questa violenza affettiva e psicologica,degli uomini cui le donne hanno versato l'acido, secondo voi le femministe si incazzano, se faccio notare che soffrono anche gli uomini, che come ci sono le donne violente ci sono gli uomini violenti
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Re: Marco Crepaldi !
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Perchè diavolo il testosterone è associato all aggressivitá e il mantenimento di uno status sociale elevato? Queste connessioni pare ci siano, sono casuali? Per me no, se c'è questa disparitá biologica il maschio dovrá provare a compensare con altro e quindi dovrà sviluppare caratteristiche che lo favoriscono a fare delle scalate sociali, procurarsi piú cibo e cosí via, da qui poi può dipendere anche la minore passivitá richiesta. Se una mi viene a raccontare che tutta questa situazione è stata creata dal patriarcato non ci credo. Se mi parlano di diritti come il suffragio universale, la segregazione della donna e cosí via ci credo che sono prodotti culturali e locali, se mi parlano di tutta quest'altra roba qua ci credo molto meno. Questa è la mia posizione. Io non ho mai parlato di tornare al passato non mettermi in bocca cose che non ho detto, cerca dove avrei manifestato questa nostalgia del passato reazionaria nei confronti di una societá dove maschi e femmine non avevano gli stessi diritti di votare o lavorare in termini legali? Guarda anche la discussione dove qualcuno ha proposto di eliminare il suffragio universale e capirai che di reazionario nei miei discorsi c è ben poco. Le supercazzole le tiri fuori tu perchè non hai argomenti. Per me in una societá libera dove i due sessi possono scegliere il partner sessuale non è credibile affermare che lo stereotipo maschile lo crea il maschilismo, questa è una supercazzola. Certe preferenze sessuali diffuse sia per il fisico che per la psicologia e diverse altre cose le abbiamo ereditate, io mica poi dico che non si possono cambiare le cose, dico che si possono cambiare, ma se si sceglie di non assecondarle queste preferenze senza mettere in mezzo un nemico inesistente come il maschilismo o la difesa relativa al fatto che siano un prodotto culturale dell'altro cattivo che deve cambiare, altrimenti non se ne esce. Poi può essere anche che questa motivazione non c'è, in tal caso le cose si ripeteranno. Se il mondo è quello che è probabilmente è scorretto sia accusare le femmine che i maschi, oggi se continua ad essere fatto cosí trovo scorretto e sleale scaricare il macigno su un solo genere o un solo sesso. |
Re: Marco Crepaldi !
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Infatti: quella frase maschilista presuppone che la donna deve stare zitta in quanto fuori ruolo, ha un determinato ruolo, quello di fare altro, non quello di dire la propria opinione in presenza di altri uomini. Personalmente il sessismo l'ho utilizzato sempre come termine gemello di razzismo applicato ad uno dei due sessi. Quote:
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Prima di tutto, temo che non hai capito quello che volevo dire prima, quando ho parlato di "moglie che lo aspetta a cosce larghe"; era un discorso ampio sul fatto che molto spesso le opinioni sono influenzate dai desiderata, che però risentono più del presente che dell'incerto futuro. Quindi uno che come me vive da solo e non ha una donna con cui suddividermi le faccende di casa, non scatenerà i miei desideri di avere una moglie serva per il fatto che la convivente non ce l'ho e non è in programma di averla. Se hai capito quello che ti sto dicendo, il mio discorso sulle opinioni era proprio messo lì per dirti che ho le caratteristiche per essere indipendente dai pruriti del momento, non so se sono stato chiaro (tanto la moglie non ce l'ho, è inutile che vado fantasticando che avrò una moglie serva). Per quanto riguarda le etichette, credo la necessità di fare ordine su quello che mi circorda è reale, quindi ti concedo che non hai proprio torto, ma l'esigenza di ordine non modifica mica i contenuti, è tutta una questione dialettica e esemplificativa. Il sottoscritto viene da una discussione extraforum sulla categoria Incel dove ho detto che l'incel non esiste in quanto non delimitabile. Anche se l'incel non esiste, non mi verrebbe mai in mente di negare che ci sono persone che non hanno un minimo successo sessuale o ci sono differenze di valore sessuale tra le persone. Questo per dirti che è chiaro che le persone non sono divise in categorie con scompartimenti fissi, bensì da sfumature. Ma anche nella sfumatura c'è qualcosa simile al nero e qualcosa simile al bianco. Quando avrai dei figli, potrebbe succedere che avrai due figlie di cui una con la carne nei punti giusti, un'altra con la carne nei punti sbagliati; una avrà la maggior parte delle porte aperte, l'altra la maggior parte delle porte chiuse; vivranno in maniera diversa e tu non è che potrai dire "eh ma in fondo solo sono etichette". No no, sono solo etichette, sono proprio due destini diversi. In questo scenario la via di mezzo non c'entra nulla. Quando hanno distribuito la capacità di vendita o il fascino sessuale, non è che mi hanno riservato la via di mezzo, via di mezzo un corno, sono invisibile e quindi sull'estremità della curva di Gauss (e nonostante ciò non mi reputo un Incel). |
Re: Marco Crepaldi !
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negli ultimi 20 anni, in Italia, che cosa è cambiato nei gusti sessuali femminili? |
Re: Marco Crepaldi !
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Per quanto riguarda il maschilismo “non eclatante e a cui siamo assuefatti”, non serve che te lo spieghi io, ti basta andare su google e ti si apre un mondo. |
Re: Marco Crepaldi !
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Ci troviamo in un periodo di transizione in cui il patriarcato è stato (in buona parte) demolito, ma gli stereotipi di genere (sempre in buona parte) permangono ancora. Di certo non muoiono dall'oggi al domani, queste cose hanno bisogno di molto tempo per cambiare. |
Re: Marco Crepaldi !
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Re: Marco Crepaldi !
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Ora cosa c entra questa cosa col messaggio "tu sei una nullitá" e cosí via, ma ammesso pure che ci sia per me qua si ha a che fare con un crimine, tutta questa costruzione che uno ci ricama sopra non è un argomento a favore di cose del genere. Che poi i maschi grossi se omosessuali possono violentare spesso anche altri maschi, e qua com è che non si legge la cosa in termini dell espressione della superioritá di genere? Se un maschio violenta una femmina esprime la superioritá del maschio rispetto alla femmina, se violenta un altro maschio si ha a che fare con una forma di violenza carnale che non implica poi letture di questo tipo? Vedi che c è una lettura un po' paranoica e distorta per descrivere quel che avviene? |
Re: Marco Crepaldi !
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Il patriarcato può aver influito sul fatto che non avessero uno stipendio e cosí via, queste sono costruzioni sociali, ed infatti legislativamente sono state debellate. Il resto non lo si può accollare ancora al maschilismo o il patriarcato, non sono sicuro che le due cose coincidano. Quote:
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Per me legislativamente oggi le femmine hanno gli stessi diritti, e generalmente i maschi non è che pensano siano inferiori, se si usano argomenti come l esercizio della violenza si arriverebbe a conclusioni anche paradossali altrove, che le classi povere con minori risorse crederebbero che sono superiori alle classi piú ricche perché membri delle prime esercitano piú spesso violenze e rapine ai danni dei membri delle seconde. La violenza e l estorsione di un qualsiasi bene o prestazione per me implica che l'estorsore è interessato e dá valore al bene o la prestazione e che ha a disposizione mezzi fisici o di altro tipo per fare una cosa del genere, vogliamo aggiungerci una componente sadica, possiamo aggiungerla, ma solo poi in fondo aggiungerei che c è la convinzionev radicata che il primo sia superiore in tutto rispetto all altro o che questa convinzione quella che motiverebbe il crimine. Spiegare la presenza di certi atteggiamenti come l espressione di una convinzione radicata di questo tipo io non lo trovo corretto, è come supporre che siccome i maschi magari preferiscono la posizione a pecora o quella che so del missionario sessualmente, questo implica che pensano che la femmina sia un essere inferiore, si argomenterebbe "è chiaro questo, preferiscono metterla sotto", anche questa preferenza diffusa la si attribuirebbe poi al maschilismo, ma com è che poi in natura un mucchio di animali si accoppiano in maniera analoga? Questo tipo di estrapolazioni di significato e convinzioni varie in relazione ad atti locali del genere io personalmente lo trovo scorretto, ma è un'altra cosa che viene usata, ho sentito alcune donne usare anche esempi del genere per dimostrare quanto i maschi siano maschilisti. |
Re: Marco Crepaldi !
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E' chiaro che le motivazioni che ho dato non spiegano la totalità delle azioni violente nel mondo. Quote:
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Re: Marco Crepaldi !
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Re: Marco Crepaldi !
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Va be' se non hai piú argomenti o voglia di continuare e quello che sai fare è ribattere cosí, ciao, va benissimo per me. Cose del genere non mi toccano minimamente, io mantengo la calma. |
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