Originariamente inviata da Masterplan92 (Messaggio 2055358)

Mi hanno ridato il Prozac bah

Originariamente inviata da Svers0 (Messaggio 2055360)

Non è male dai, più stimolante del Daparox ma pure più ansiogeno.

Originariamente inviata da Masterplan92 (Messaggio 2055368)

Vedremo dai..quanto ne prendi tu?

Originariamente inviata da Svers0 (Messaggio 2055411)

20mg al giorno mi pare, una compressa insomma.

Originariamente inviata da Focus

Mentre in bocca continuate ad avvertire quel piacevole sapore amaro, la caffeina si dissolve e si diffonde rapidamente nei fluidi del vostro corpo. In una manciata di minuti arriva al cervello, dove si lega ai recettori che di norma ricevono l'adenosina, una sostanza chimica prodotta dall'organismo che induce sonnolenza. Ecco perché il caffè fa passare transitoriamente la sensazione di stanchezza: agisce come un freno momentaneo all'impulso a dormire.



Il picco di concentrazione di caffeina nel sangue avviene 45-60 minuti dopo l'assunzione; nell'arco di 3-5 ore, il fegato avrà degradato metà della caffeina assunta e l'adenosina avrà iniziato a riprendere il suo posto. Potreste sentire il bisogno di un'altra tazzina.

Originariamente inviata da Focus

UN BALSAMO PER L'UMORE. Le proteine recettori dell'adenosina nel cervello sono anche collegate ai recettori della dopamina, un neurotrasmettitore coinvolto nel circuito del piacere e nelle sensazioni di buon umore. La caffeina rende i recettori cui si lega più sensibili alla dopamina, un effetto che cogliamo sotto forma di benessere.



LA CAFFEINA È UNA "DROGA"? Tuttavia la dopamina è anche coinvolta nelle dipendenze: dopotutto, nicotina, alcol o cocaina interferiscono con il circuito della ricompensa nel cervello, incrementando la produzione di dopamina in alcune aree e spingendoci, di fatto, a ripetere un comportamento dannoso. Anche di caffè non possiamo fare a meno, ma a differenza di altre sostanze, la caffeina non accresce la quantità di dopamina. Rende soltanto il nostro cervello più sensibile a quella già in circolo (lo si è provato sui ratti e anche sull'uomo).

Originariamente inviata da Svers0 (Messaggio 2058121)

Sto pensando di prendere l'antidepressivo come una droga, tipo ora mi sento un po giù e vorrei una dose extra, peccato che funzionano in modo da creare meno dipendenza possibile e quindi agiscono molto lentamente, non credo ne valga la pena.

Originariamente inviata da lifeisnow (Messaggio 2058390)

stavo pensando una cosa,secondo me anzichè riempire la gente con sostanze chimiche della dubbia efficacia,se proprio bisogna farlo,io punterei sugli oppiacei,ovviamente da usare a dosi basse controllate e con cautela

Originariamente inviata da lifeisnow (Messaggio 2058390)

stavo pensando una cosa,secondo me anzichè riempire la gente con sostanze chimiche della dubbia efficacia,se proprio bisogna farlo,io punterei sugli oppiacei,ovviamente da usare a dosi basse controllate e con cautela

Originariamente inviata da varykino (Messaggio 2058410)

creano una dipendenza assurda :sisi:

Originariamente inviata da Svers0 (Messaggio 2058412)

Quelli son molto peggiori degli antidepressivi come effetti collaterali e dipendenza.

Originariamente inviata da Wikipedia

Some researchers have attempted to explain heroin use and the culture that surrounds it through the use of sociological theories. In Righteous Dopefiend, Philippe Bourgois and Jeff Schonberg use anomie theory to explain why people begin using heroin. By analyzing a community in San Francisco, they demonstrated that heroin use was caused in part by internal and external factors such as violent homes and parental neglect. This lack of emotional, social, and financial support causes strain and influences individuals to engage in deviant acts, including heroin usage.[21] They further found that heroin users practiced "retreatism", a behavior first described by Howard Abadinsky, in which those suffering from such strain reject society's goals and institutionalized means of achieving them.[22]

Originariamente inviata da Svers0 (Messaggio 2060411)

Non ho capito se l'alcol conviene quando si vuole spegnere il cervello dalla depressione o peggiora la situazione. :pensando:

Originariamente inviata da navigoavista (Messaggio 2060486)

ma io ancora una cosa non ho capito...sarà una domanda da 1 milione di dollari trita e ritrita e che forse ho già fatto, comunque è sempre bene aggiornare :mrgreen:
ma è possibile che in un'epoca di progressi tecnologici,scientifici qua e là, non si possa ancora, tramite un esame diagnostico, del sangue o quant'altro verificare se in un soggetto che dice "sono depresso", siano veramente presenti squilibri delle solite sostanze imputate alla depressione (serotonina,ecc)?
come si fa a dire a monte che sia sempre così? e se si scoprisse che un soggetto lamenta sintomi depressivi, ma con livelli di serotonina e tutto il resto normali, al pari di una persona normale, che succede? crolla tutto?

a tratti sembra ancora un po' un brancolare nel buio, o forse mi sfugge qualcosa?

Originariamente inviata da navigoavista (Messaggio 2060499)

ma la domanda seguente che io mi faccio..stress, traumi, ecc si traducono poi sempre in una conseguente carenza di serotonina e co.?

Originariamente inviata da navigoavista (Messaggio 2060498)

cioè, cosa intendi? sono praticamente ignorante in materia...

Originariamente inviata da lifeisnow (Messaggio 2060502)

Non so con precisione il modovin cui avviene ma si, lo stress prolungato nel tempo va proprio a modificare zone del cervello, mi pare riduca il volume Dell ippocampo e amigdala, danneggiando anche le capacità mnemoniche,rilascio eccessivo ovviamente di ormoni dello stress, alla lunga ti lascia esaurito

Originariamente inviata da Svers0 (Messaggio 2060507)

L'amigdala diventa ipertrofica al limite, l'ippocampo che si riduce ci sta invece. :pensando: