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Re: Atei o religiosi?
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Re: Atei o religiosi?
https://en.wikipedia.org/wiki/Gigantopithecus
Immagino che per i creazionisti questa creatura non sia mai esistita ed è stata creata ad arte dal complotto materialista darwinista? Oppure era stata creata da Dio precedentemente prima che si stufasse e distruggesse tutto per poi creare l'uomo? :mrgreen: |
Re: Atei o religiosi?
Mi spiegate come può la teoria dell 'evoluzione, provare la non esistenza di un Dio creatore?
Perché la tendenza pare questa, dato che una volta c' erano i dinosauri, Dio non esiste. Che razza di logica ha, per chi pretende di averla vinta con la logica? |
Re: Atei o religiosi?
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Perchè l'esistenza di un dio onnisciente, onnipotente, etc etc è logica?:interrogativo: Nel senso se te credi in una cosa che non si può provare (es teiera di russell) come fai a confutarla logicamente? Penso sia impossibile |
Re: Atei o religiosi?
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È sciocco |
Re: Atei o religiosi?
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Questo come lo definiresti? Anch'esso sciocco?:interrogativo: oppure finchè si cerca di provare va bene ma quando si confuta non è più permesso? |
Re: Atei o religiosi?
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Ritengo mirabile un discorso del professor Zichichi, emerito scienziato che ha un curriculum lungo una quaresima. Discorso articolato e profuso con approccio scientifico, in cui in conclusione enuncia il paradosso che se si riuscisse a dimostrare l'esistenza di Dio, allora Dio non esiste, perché non sarebbe Dio, ma un fenomeno soggetto a leggi della fisica come qualunque altro. Con questo discorso arriva anche alla logica conclusione che non sta al credente dimostrare Dio, ma al non credente, conclusione che viene spesso decontestualizzata per farsi due risate, ma purtroppo internet è anche questo. In conclusione voglio solo dire che ritengo sciocca la lotta tra scienza e fede, non che una teoria debba prevalere sull 'altra, possono benissimo coesistere senza drammi filosofici. |
Re: Atei o religiosi?
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« Se io sostenessi che tra la Terra e Marte ci fosse una teiera di porcellana in rivoluzione attorno al Sole su un'orbita ellittica, nessuno potrebbe contraddire la mia ipotesi purché io avessi la cura di aggiungere che la teiera è troppo piccola per essere rivelata persino dal più potente dei nostri telescopi. Ma se io dicessi che, giacché la mia asserzione non può essere smentita, dubitarne sarebbe un'intollerabile presunzione da parte della ragione umana, si penserebbe giustamente che stia dicendo fesserie. Se però l'esistenza di una tale teiera venisse affermata in libri antichi, insegnata ogni domenica come la sacra verità e instillata nelle menti dei bambini a scuola, l'esitazione nel credere alla sua esistenza diverrebbe un segno di eccentricità e porterebbe il dubbioso all'attenzione dello psichiatra in un'età illuminata o dell'Inquisitore in un tempo antecedente. » Non è che se "invento" una cosa sei te che devi provare che non esiste... Anche perchè come dicevo prima è impossibile da provare essendo appunto inventata |
Re: Atei o religiosi?
L'onere della prova, in questo caso, mi pare sensato porlo a carico di chi volesse dimostrare quella "piccolezza" che è l'esistenza di Dio.
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Re: Atei o religiosi?
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Il fatto è che secondo il suo ragionamento, il provarlo è un paradosso, se provi che esiste, non esiste. Per cui il credente è automaticamente esentato dall 'onere, dato che la sua premessa è che esista, se lo provasse smentirebbe la sua esistenza Non mi sembra una paraculata, dopotutto non è un prete, ma è convinto della pacifica coesistenza tra scienza e fede |
Re: Atei o religiosi?
Che poi la fede ha accompagnato e contribuito al progredire dell 'umanità, nelle arti, nella cultura, affiancando e promuovendo anche la scienza stessa.
L' essere umano tende sia al razionale che allo spirituale, sono due parti inscindibili di noi, è assurdo chi persegue l'annientamento di una o dell 'altra, annienteremmo noi stessi |
Re: Atei o religiosi?
Il primo nella storia a dire che esiste qualcosa di sovrannaturale è stato il credente, probabilmente in origine gli uomini erano atei.
Quando io racconto ad un amico che ho fatto sesso con una e lui non ci crede il buon senso ci dice che dovrei essere io a portare delle prove se voglio convincerlo, però potrei anche dire a lui che deve provare che non è vero e rovesciare a lui il fardello della prova. :mrgreen: Io comunque sono un ateo strano, perché sono abbastanza convinto che per l'umanità sia meglio essere religiosa perché la religione da anche un codice morale che l'ateismo non da, Russell credeva che volendo ogni uomo sarebbe riuscito a sviluppare una sua moralità anche senza la religione ed a distinguere il bene e il male da solo, io non sono affatto convinto di questa cosa e penso che l'ateismo alla lunga porta a materialismo e decadenza dei valori morali per questo probabilmente avrà sempre la peggio nello scontro con la religione. |
Re: Atei o religiosi?
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affianca la scienza quando fa comodo. (non è mia intenzione esaltare la scienza) E molta della fede a cui ti riferisci penso venga appunto dalla chiesa |
Re: Atei o religiosi?
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Ma veramente in qualunque parte del mondo e in qualunque epoca, l'umanità si è spontaneamente protesa alla spiritualità in mille modi diversi, ed ogni volta che vi son stati tentativi di ateizzazioni di massa, vi son state ribellioni a costo della libertà o addirittura della vita Non mi risulta che l'uomo abbia mai accettato di vedersi togliere la spiritualità, e allora perché non riconoscere che è parte di noi come il respirare? Cosa è che fa paura in questo? Forse che a differenza di quanto si dice, una fede incrollabile non incatena la gente, ma la rende indomabile |
Re: Atei o religiosi?
La religione è probabilmente quello che salva l'umanità dalla distruzione totale, se gli uomini si dessero in massa all'ateismo non passerebbe molto prima di ritrovarsi tutti nichilisti, poi ricordiamoci che se dobbiamo vedere le cose da un punto di vista meramente scientifico una vita umana non vale più di quella di una zanzara, questo fa capire che con l'ateismo non si va lontano e nasceranno sempre nuove religioni con cui l'uomo cercherà di dare un senso alla vita, anche in società supertecnologiche, mentre se si crede giusto al mero darwinismo la vita non sarà altro che animali che si scannano con altri animali per la sopravvivenza con qualche accoppiamento ogni tanto per fare andare avanti la specie.
Nonostante tutto io resto ateo e non cercherò di forzarmi religioso per trovare un senso alla vita anche perché l'idea della vita che prende vita da materia non vivente non è assurda, l'esempio che avevo fatto della muffa direi che la dice lunga su quanto facilmente la vita possa svilupparsi. |
Re: Atei o religiosi?
Ateo con una punta di agnosticismo....ho altri credi,non significa che non creda a nulla..
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Re: Atei o religiosi?
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Certo, però, possono andare a braccetto fino a che la religione non propone visioni come il creazionismo biblico. Lì si genera un contrasto perché una visione non è conciliabile con l'altra. Quindi non sarà che se esistevano i dinosauri non esiste Dio, ok e sono d'accordo, però certo non esistevano il giardino dell'Eden e Adamo ed Eva. Queste cose andranno sempre viste come metafore letterarie. |
Re: Atei o religiosi?
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Penso che un microbiologo o qualcosa di simile avrebbe da ridire su quel tuo esempio, non penso la muffa nasca dal nulla, ma ci saranno batteri o microorganismi dietro questo processo chimico |
Re: Atei o religiosi?
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Re: Atei o religiosi?
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Stiamo parlando di questi concetti più come ideale credo. Sul discorso del senso civico spontaneo nutro forti dubbi come sverso, non abbiamo la prova di ciò perché anche l'ateo è influenzato nel suo pensare dalle radici religiose che sono radicate nella cultura. L'esempio più banale è la pena di morte, da un punto di vista prettamente ateo non vedrei il senso di essere contro, ma questa contrarietà della società anche atea credo dipenda dell'accettazione inconsapevole di concetti cristiani come la ricerca della riabilitazione della persona, del non togliere la vita, del giudicare il peccato ma non il peccatore.. Un pò tutto l'impianto legislativo e penale occidentale credo abbia alla base i valori cristiani, che poi sono accettati come giusti anche dagli atei. Non abbiamo la controprova perché l'essere umano trova inaccettabile la costituzione di una società atea, lo prova la storia mondiale, ma questo di per sé può costituire una dimostrazione che quanto asserito da sverso abbia senso Tutto il periodo del comunismo nel 900 è una dimostrazione esemplare di come l'ateismo forzato stava conducendo l'umanità verso un baratro, e la salvezza arrivò da una sorta di ribellione spirituale |
Re: Atei o religiosi?
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Io sono ateo ma sono estremamente affascinato e incuriosito dal mondo, non mi pongo problemi tipo "ah non valgo più di una zanzara" e simili. Cioè si, è vero che non c'è nessuna legge di natura che conferisce più "valore" (che poi bisognerebbe dire esattamente in cosa dovrebbe consistere questo valore) all'uomo che al resto delle cose... ma quindi? dove sta la catastrofe in tutto questo? :nonso: Insomma non percepisco tutto ciò come un problema |
Re: Atei o religiosi?
Per quel che mi riguarda sono state soprattutto le manifestazioni demoniache paranormali a convincermi dell'esistenza del Dio cristiano e ad avvicinarmi al cristianesimo. Le elites al potere (o meglio, sopra al potere) sanno benissimo che è necessario distruggere la Chiesa con la corruzione per vincere definitivamente ed avere una massa di persone facilmente dominabili.
«Il modo migliore per controllare socialmente e demograficamente l'umanità è la diffusione del vizio e dell'immoralità». (Thomas Malthus, economista) «... l’uso di alcool, droghe, corruzione morale e di ogni altra forma di vizi, deve essere utilizzato, in modo sistematico...» (Mayer Amschel Rotschild, capostipite dell'omonima dinastia). “Corrompete la gioventù; alienatela dalla religione; fissate la loro attenzione sul sesso; lasciateli diventare superficiali; distruggete il loro idealismo; provocate con ogni mezzo il crollo delle virtù morali, dell’onestà, della purezza” (Manuale per i comunisti della Florida) “Se vogliamo distruggere una nazione, dobbiamo prima distruggere la sua morale; poi ci cadrà in grembo come un frutto maturo. Svegliate l’interesse della gioventù per il sesso e sarà vostra” (Lenin). “Abrogate tutte le leggi contro l’oscenità. Distruggete il senso morale diffondendo la pornografia nei libri, nei periodici, nei cinema, alla radio e in televisione. Presentate le degenerazioni sessuali come normali, naturali, favorevoli all’equilibrio psichico e igienico. Distruggete la famiglia, favorendo le unioni libere e il divorzio” (Direttive impartite ai comunisti degli Stati Uniti). «L’eccitamento sessuale rende i bambini non più atti ad essere educati; esso conduce all’odio; e all’odio contro i genitori e contro gli adulti e, persino contro se stessi (...). La perdita del pudore è il primo sintomo di imbecillità» (Sigmund Freud) «Il cattolicesimo, meno ancora della monarchia, non teme la punta di un pugnale ben affilato; ma queste due basi dell'ordine sociale possono cadere sotto il peso della corruzione. Non stanchiamoci dunque mai di corrompere. Tertulliano diceva con ragione che il sangue dei martiri è il seme dei cristiani. Ora, è deciso nei nostri consigli, che noi non vogliamo più cristiani; non facciamo dunque dei martiri, ma rendiamo popolare il vizio nelle moltitudini. Occorre che lo respirino con i cinque sensi, che lo bevano, che ne siano sature. Fate dei cuori viziosi e voi non avrete più cattolici [...]. Ma perché sia profonda, tenace e generale, la corruzione delle idee deve cominciare fin dalla fanciullezza, nell'educazione. Schiacciate il nemico, qualunque esso sia [...], ma soprattutto, schiacciatelo quando è ancora nell'uovo. Alla gioventù infatti bisogna mirare: bisogna sedurre i giovani, attirarli, senza che se accorgano. Andate alla gioventù e, se è possibile, fin dall'infanzia» (carteggio massonico del 1824). «La rivoluzione sessuale non ha avuto luogo nel senso di una migliore qualità nelle relazioni tra gli uomini e le donne: essa ha soprattutto liberato la sessualità infantile, quella delle pulsioni parziali: l'esibizionismo, il voyeurismo, il masochismo, il sadismo, la pedofilia, l'omosessualità, la masturbazione, così come il rifiuto del senso della legge» (Tony Anatrella, psicanalista). |
Re: Atei o religiosi?
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Non è meno minchiate di come sia strutturata e codificata a tavolino una pubblicità di successo, o una boy band Agisci sui bisogni inconsci e avrai la gente ai tuoi piedi |
Re: Atei o religiosi?
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Re: Atei o religiosi?
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Re: Atei o religiosi?
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Significa che per te quella che oggi è per molti libertà, non è altro che una subdola forma di controllo, o schiavitù. Nello specifico, sessuale. Ora, guardandomi intorno, vedo anch'io manifesti pubblicitari al limite del porno, abitini succinti indossati da quindicenni che sembrano attrici, spettacoli di dubbio gusto alla tv, ma il messaggio che ne ricavo personalmente è che denaro e superficialità, apparenza, ignoranza, ecc. vanno di pari passo. Non mi viene voglia di stuprare nessuno. Non metto in dubbio che qualche minorato si senta stimolato in tal senso, ma non credo dipenda dalla volontà di qualcuno che addittura vorrebbe soppiantare il cattolicesimo. Credo infatti si tratti solo d'un minorato. Se sta gente esiste è in combutta anche con la Chiesa, puoi starne certo. |
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Re: Atei o religiosi?
Atea, e fosse per me promuoverei l'ateismo di stato
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Re: Atei o religiosi?
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Semmai il cristianesimo e non solo, anche l'islam, difatti i terroristi operano uccidendo anche gli islamici non fondamentalisti, e per promuovere nella cristianità la paura del fratelli musulmani. Poi c'è il buddismo, che a mio avviso è anche più mirabile, perché non soffre della corruzione che prospera tra le fila delle altre due. Ma in sostanza, ogni movimento che promuove la fraternità, è baluardo, ce ne sono anche di laici. Gesù disse che chiunque opera il bene è benvenuto, anche se non lo fa nel suo nome |
Re: Atei o religiosi?
Che poi è proprio battendo tutti sul tempo che la Chiesa fa sue le anime ancora pure di noi bambini. Io porto ancora un lontano sentore di fuoco eterno ogni volta che guardo le chiappe delle signorine. Dunque chi è il manipolatore?
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