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Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
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Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
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Ma perchè hai così paura di parlare? Siamo tutti diversi, abbiamo tutti dei pensieri, se ti chiudi a riccio invece di confrontarti, sarà sempre e solo peggio. Non ti mangiamo mica. :) |
Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
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Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
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Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
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Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
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Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
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Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
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Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
Ho chiesto cosa ci sarebbe di male nel ragionare su certe dinamiche (non necessariamente parlo di società che fa cagare, stai mischiando un po' le cose) visto che gli studiosi già lo fanno e non sei riuscito a darmi una buona spegazione che andasse oltre il "secondo me non ci sono conseguenze sulla società che va a puttane" e "il crime rating occidentale" (?).
"Some survey results are available on the NCSF website, and indicate that SM practitioners may be at greater risk for harassment, violence, and damage to property" http://www.kinseyinstitute.org/resources/FAQ.html#bdsm Sono curioso del tuo parere muttley. O anche questi competenti studiosi devono guardare dentro sè stessi? Ma poi il bello è che sono io stesso che dico di lasciare certi pareri agli esperti, sei tu che bolli tutto dicendo che sono tutte cretinate a priori (anche se poi parli di lasciare certi argomenti agli esperti e allora non si capisce). |
Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
Non sono d'accordo, così come penso che i cartoni animati e i videogiochi non inducano le persone alla violenza, come invece sostengono alcuni "esperti" (e ho già citato il fatto che nel mondo occidentale i tassi di criminalità e violenza siano in costante diminuzione). Contento adesso?
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Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
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http://ec.europa.eu/eurostat/statist...%9312_YB14.png Quindi ripropongo la domanda: che male c' è a porsi determinati interrogativi? Bonus:http://www.rcgd.isr.umich.edu/aggr/a...vPubHealth.pdf |
Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
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Andrebbe areografato sulle mura di tutte le camere da letto e passato con gli striscioni dai dirigibili in cielo. |
Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
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Siamo passati dai 1901 omicidi del 91 all'attuale cifra inferiore ai 600. Meno di un terzo. |
Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
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Per i crimini: le statistiche si analizzano di decennio in decennio, se mi tiri fuori dati del 1991 non ci siamo, gli ultimi dati aggiornati dovrebbero essere quelli che ti ho dato io. Fra l' altro stai parlando di criminalità violenta, di criminalità in generale, di omicidi o di altro? Perchè lì parla di omicidi. E poi dire che la criminalità violenta è diminuita (cosa come già appurato falsa), perchè dovrebbe voler dire che i media violenti non hanno un effetto? Come se nel 1991 poi non ci fossero. Sul serio, mi spieghi il nesso? Stai citando cose a caso. Te l' ho già chiesto ma non mi rispondi. Io da parte mia ti ho invece portato un' altra ricerca sottoposta a peer review che afferma quello che ho detto. Se vuoi contestarla puoi tranquillamente leggere la metodologia di studio, i calcoli statistici, il disegno sperimentale e quanto altro. Per il resto io mi fido dei "competenti studiosi". |
Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
Forse per te il 91 è un anno lontano, ma per me non lo è: all'epoca l'incidenza della violenza in tv e nelle rappresentazioni mediatiche. Per il resto riporti grafici senza estrapolare nulla, infatti quando si legge più a fondo si capisce che l'aumento dei delitti non riguarda i cosiddetti delitti di violenza.
Ecco quanto segue: Delitti di violenza I dati relativi ai delitti di violenza comprendono gli atti violenti contro la persona (quali aggressioni fisiche), le rapine (furto mediante l'uso della violenza o della minaccia) e i reati sessuali (compresi stupri e abusi sessuali). Un'analisi dettagliata di questa tipologia di reati è difficile perché non tutti gli Stati membri utilizzano le stesse definizioni. Inoltre, poiché dai dati della Francia sui delitti di violenza nel 2012 sono esclusi i reati registrati dalla Gendarmerie (rottura delle serie), qualsiasi confronto con il totale dei delitti di violenza rilevati per l'anno di riferimento 2011 sarebbe fuorviante. La tendenza generale per l'UE-28 presenta una diminuzione di circa il 10 % del numero di delitti di violenza rilevati tra il 2007 e il 2012. Tale flessione generale è fortemente influenzata dai dati di Inghilterra e Galles, dove tra il 2007 e il 2012 si è registrato un calo di 166 mila delitti di violenza (tavola 2). Se si prendono in considerazione gli altri Stati membri il quadro appare variegato, con aumenti significativi tra il 2007 e il 2012 in Lussemburgo (38 %), Ungheria (26 %) e Danimarca (23 %) e considerevoli diminuzioni in Lituania (-42 %), Croazia (-33 %), Scozia (-32 %), Lettonia e Slovacchia (entrambe -30 %) e Malta ( -27 %). |
Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
E non solo: negli USA, il paese in cui vengono prodotti la maggior parte dei prodotti mediatici (film, telefilm, videogiochi) esportati in tutto il mondo si registra il più basso livello dal 1978 ad oggi http://time.com/3577026/crime-rates-drop-1970s/
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Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
Mi spieghi il nesso del calo della criminalità violenta diminuita in un paese con l' influenza che possano avere i media violenti? Ennesima volta che lo chiedo. Ed ennesima volta che ignori una ricerca che parla proprio di quello nello specifico. Guarda che se cerchi di dimostrare la non influenza dei prodotti mediatici violenti con quello che hai postato sei fuori strada. Dillo a uno che fa analisi/statistica/ricerca e ti ride in faccia. Se prendiamo dati a caso e li interpretiamo come vogliamo noi possiamo dire tutto di tutto. Ma i dati non si prendono a caso. Correlation does not imply causation.
Comunque dai, il tuo silenzio sul resto del discorso della sessualità lo prendo come un assenso che hai fatto una sparata fuori luogo. |
Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
Secondo te c'è più criminalità in Giappone o in Egitto? E qual è il paese che diffonde i cartoni animati violenti che tu vorresti tanto censurare?
Altra domanda: visto che sei tanto a favore della censura, che ne diresti anche di censurare musica, film e notizie? Insomma, torniamo al minculpop. Quanto alla tua domanda: non credo proprio che la violenza rappresentata nei media impatti sulla violenza nella vita di tutti i giorni. Sono povertà e disgregazione sociale a impattare su quest'ultima. Ma tu preferisci continuare a strapparti i capelli sui gusti sessuali delle donne e su cosa mostra la tv. Fame nel mondo e povertà sono problemi di serie b ovviamente. |
Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
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L' acqua provoca il cancro. Su Saturno non c' è acqua e non muore nessuno, nella Terra muoiono tutti. E indovina cosa c' è nella terra: l' acqua! Ce ne vuole per giungere alla conclusione a cui sei giunto tu. Stiamo parlando di dati sui quali anche chi è un esperto ne ha di farsi domande fino a quando muore per interpretarli, come tu sia giunto a simili conclusioni è un mistero. Come se poi un aumento generico di aggressività significhi per forza crimine violento. Ti sembra che l' influenza dei videogiochi si veda solo in quell' indicatore? Un po' come chi dice che la pena di morte non riduce il tasso di omicidi perchè i paesi con più omicidi hanno la pena di morte. Non è che magari i paesi con la pena di morte sono anche quelli più "barbari" e di conseguenza quelli con più crimini da pena di morte? E se poi si scopre che tenendo sotto controllo certe caratteristiche, invece la pena di morte funziona? Chiamasi variabili sopprimenti. Stesso discorso qua, vai a sapere tutte le variabili che entrano in gioco. Con la differenza che se almeno l' argomentazione qua sopra ha un senso, la diminuzione di criminalità in un paese correlata ai media violenti non l' ho ancora capita visto che dall' anno in cui parti i media violenti c' erano già. Se dici questo o non hai la minima idea di come si analizzino i dati. Ti invito nuovamente a rileggere la mia ricerca invece, che tiene sotto controllo un bel po' di variabili che le tue statistiche non fanno. Quote:
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Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
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Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
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Se vuoi farti un' idea: https://books.google.it/books?id=Hzi...imente&f=false Per il resto per la cinquantesima volta non mi hai detto che senso avrebbe il tuo ragionamento nè hai commentato la ricerca che ho postato. Che invece è nettamente più attinente. Mai poi tu parli a me di ricerche a muzzo e di statistica? Tu? TU? Che prendi dati a caso e li spacci per verità? |
Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
Il senso è che tu prendi una parzialissima ricerca abbellendola con tecnicismi per dimostrare cose che restano indimostrare e per portare avanti una visione estremamente conservatrice e retriva sull'utilizzo dei media, tutto qui (con in aggiunta il suggerimento che sia giusto supportare provvedimenti di estrema destra, quali censura e pena di morte).
La violenza in occidente è diminuita, punto e basta. Fattene una ragione. Hai scritto che secondo una ricerca i crimini violenti in Italia sarebbero aumentati, ti ho mostrato dati in contrasto con la tua tesi, ora ti stai arrampicando sugli specchi entrando nel tecnico, ma la tua tesi resta falsa: i crimini violenti sono diminuiti, non solo in Italia ma in occidente complessivamente. |
Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
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Nel frattempo la mia parzialissima ricerca sottoposta a peer review (ma dubito che tu sappia cosa sia) rimane ancora là in attesa di un tuo bel commento. |
Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
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Quanto alla tua ricerca, spiegamela tu, visto che sembri padroneggiare la materia: appurato che la violenza complessiva è diminuita, cosa dimostrerebbe? |
Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
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Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
Vabbè, ormai siamo in pieno OT:miodio:
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Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
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Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
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Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
Ma non si parlava di sesso? :popcorn:
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Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
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Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
Penso che la gente che fa determinate pratiche sessuali debba andare a farsi curare da uno psichiatra, ci sono alcune pratiche assurde come l'asfissia autoerotica e lo spalmarsi di merda mentre si fa sesso, dimmi te se son cose da persone sane.
Mi pare dimostrato scientificamente che la violenza nei videogiochi e nei film abbia una certa influenza, quindi l'avrà anche la pornografia violenta. |
Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
Comunque stavo pensando che non mi sembra che la donna in questo tipo di rapporto possa contribuire molto al clima di dominazione / sottomissione.
In precedenza era stato detto che non era vero che la donna non facesse niente, però non vedo come possa contribuire a creare/mantenere una condizione di sottomissione con un comportamento attivo. A parte l'esprimere o simulare con la voce le proprie sensazioni, che però appunto è più un'espressione di quella condizione che una causa, anche se si considera, che ne so, che a un certo punto faccia un rapporto orale in un certo modo all'uomo: 1) se lo fa spontaneamente non è sottomessa; 2) se lo fa perchè glielo chiede l'uomo o perchè sa che lui in quel momento si aspetta quello, a determinare cosa si deve fare è sempre l'uomo. E alla fine non so quanto si tratti di dominazione, vale più che altro il discorso dell'aspetto 'rude' del rapporto. E' più un modo per far valere i ruoli uomo-donna nel campo sessuale che c'erano anche in passato. In particolare con l'uomo che viene investito della missione di far funzionare le cose, e la donna che al massimo può far qualcosa a livello di preliminari. Insomma, in quel contesto la donna è apparentemente sottomessa, ma nei fatti forse lo è più l'uomo. |
comunque è immensamente pieno di maschi che adoran la sottomissione
certi dicano che la società spinge il maschio ad esser dominante e boom guarda caso diversi uomini adorano l'esser sottomessi, direi come se la società non li avesse minimamente influenzati i cartoni violenti non è che spingono i bambini ad esser violenti ma fanno presa sul lato violento di molti bambini (presente anche negli altri cuccioli mammaliani) per esistere è la domanda che crea l'offerta e non viceversa :sisi: |
Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
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la gran maggioranza dei maschi per sottomissione intendono adorar i piedi e/o farsi penetrar ma alla fine ognuno ha i suoi gusti, sicuramente ad alcuni piace farsi picchiare come mi è capitato di vederne le richieste :sisi: |
Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
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Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
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Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
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Re: L'importanza dell'attitudine "animalesca" durante l'amplesso
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