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Re: cosa ho da offrire?
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Chi sei per trarre conclusioni in questo modo, il mago della sfera di cristallo? |
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Non riescono a capire come a loro riesca impossibile ciò che per gli altri è, in un certo senso, ovvio e naturale, così incolpano un non ben precisato sistema che li esclude dai giochi. Inviato dal mio A1-713 utilizzando Tapatalk |
Re: cosa ho da offrire?
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Re: cosa ho da offrire?
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che mio fratello assai più socievole di me , fa parte del CAI ha un minimo di relazioni sociali ma passa per uno di poche parole un introverso , dice di me tu che hai la parlantina non afferrando che è uan cosa di facciata e non riesco affatto a far parte di un gruppo e a relazionarmi cogli altri se non con grande difficoltà... Ma alal fine voi partecipereste ad un gioco dove tutte le volte vi fanno due occhi pesti e lividi vari ? Perchè questa è la sensazione quando mi relaziono cogli altri , alla fine mi lasciano esaurito è una sofferenza continua più o meno :( |
Re: cosa ho da offrire?
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Re: cosa ho da offrire?
Tutti abbiamo qualcosa da offrire. Però non è detto che tutti vogliano accettare i nostri doni.
:pensando: |
Re: cosa ho da offrire?
non so se è vero che tutti abbiamo qualcosa da offrire, forse sì, però è vero che non tutti siamo in grado di offrire qualcosa.
c'è chi il suo vuoto non sa come riempirlo, da solo, e vive dormendo, e se non incontra qualcuno che lo scuote dal suo torpore resta lì a far finta d'esserci, e non sempre si ha la fortuna di incontrare qualcuno che voglia sbattersi, per te. |
Re: cosa ho da offrire?
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Ad esempio conosco persone che di occasioni ne hanno avute ma che, vuoi per depressione o a causa d'altri problemi, non sono riuscite a coglierle. Una persona che tutto sommato con se stessa sta bene non penso che abbia bisogno di occasioni: se le creerà e basta; foss'anche attraverso un forum o un corso qualsiasi. Quindi boh... abbiamo qualcosa da offrire? Sì, ma dobbiamo riuscire a guardare oltre i nostri problemi (che non significa necessariamente risolverli) e smettere di identificarci con essi. Non sempre è automatico, anzi: ad alcuni serve una terapia, ad altri basta il tempo, ad altri ancora la famigerata "botta di culo". L'importante è trovare un modo per riuscirci e non demordere. |
Re: cosa ho da offrire?
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Come ha correttamente interpretato Genesis, io dicevo che fuori di qui ci sono anche persone non certo degne di stima, che campano facendo del male al prossimo o vivendo di truffe e raggiri (e magari hanno trovato partner, spesso ce l'hanno anche i mafiosi: anche loro "contribuiscono attivamente alla società"?). Ma invece pare che secondo te la feccia stia tutta qui. Quote:
Io poi non ho mai detto che i non fobici siano tutti moralmente ripugnanti. E ancora non ho capito quale scelta dovrebbe fare sato o chi si trova nella sua condizione. Che significa "scegliere se stessi"? Non parlare per frasi fatte e slogan da manualetto di psicologia: esplicita, concretizza, esemplifica. A Tizio piace una e non sa come fare per approcciarla: che deve fare secondo te, visto che sembri saperla così lunga? Sentiamo. Quote:
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Certamente questo succede anche a molte altre persone, ma qui vorrei concentrarmi su voi fobici visto che siamo in un forum che tratta di fs, ed è raro trovare una persona che abbia una visione coerente di sé. Chi vive una condizione del genere non può amare nessuno, e forse l'amore è l'ultimo dei problemi per un fobico, nonostante qualcuno continui a illudersi del contrario, visto che la frattura è di tipo spirituale. Ciò a dimostrazione che un fobico ha comunque in dote un certo spirito non comune, un'intelligenza che non si ferma alla superficie delle cose. Ma ad ogni capacità fuori dal comune corrisponde una responsabilità, ed è qui che scegliendo di diventare se stesso, il fobico può fare il salto di qualità. Altrimenti ciò che lo attende è la disperazione di non poter vivere come gli altri e di non poter essere se stesso. Se le mie parole sono aspre, lo sono volutamente, perché a chi sta dirigendosi verso un precipizio bisogna gridare in maniera decisa, e non sussurrare incoraggiamenti come fate voi l'uno con l'altro! Inviato dal mio A1-713 utilizzando Tapatalk |
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C'è gente che non ha lavoro, questo è il primo dei problemi, poiché non si hanno soldi per essere indipendenti e pagarsi le terapie valide. Alcuni, non hanno voglia, ma la maggior parte non trova proprio, oppure ha provato ma non riesce. Altri abitano in posti strani, paesi isolati.. e in più non guidano..ecco forse questa è l'unica cosa per cui li spronerei a spigrirsi, ma per tutto il resto ci vogliono aiuti, risposte pratiche e attuabili. Poi bisogna anche capire chi vuole cambiare e chi vuole rimanere com'è. C'è anche qualcun oche non vuole cambiare, e mi sta bene, avrà i suoi motivi, e viene qui a cazzeggiare e a comunicare, ci può stare anche questo in un forum. |
Re: cosa ho da offrire?
Questa sera fanno un programma trash "90 giorni per innamorarsi" ovvero gente innamorata a distanza che si incontra e deve decidere se sposarsi. "Piccolo" particolare: sono uomini e donne statunitensi innamorati di stranieri, spesso provenienti da Paesi poveri.......................................
Come per i protagonisti di questo programma, penso che l'unica cosa che posso offrire sia questa, la mia nazionalità italiana. |
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Quella malinconia di fondo è una brutta bestia, ma anche su quella si può lavorare |
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Cioè e come si aiuta lo spirito a rimettere le cose a posto?
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Fobia sociale, depressione, ansia, non sono che etichette che qualcuno vi ha affibbiato o che voi stessi vi siete messi, garantendovi una sorta di disperazione tranquilla che la permanenza in questo stato può dare. Inviato dal mio A1-713 utilizzando Tapatalk |
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E poi una persona può soffrire di fobia sociale anche uscendo una sera in comitiva (esempio). Non sta evitando niente, eppure ne soffre lo stesso. Come si concilia con la tua visione?
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Mi ricorda Guzzanti quando faceva il profeta di Quelo con la "risposta che è dentro di te, però è sbagliata" :sisi: Quote:
Nessuno psicologo serio si sognerebbe di uscirsene con sparate del genere. |
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Esistono anche le varie terapie e gli psicologi, che possono dare consigli su misura per la persona, magari sbagliando, ma almeno dopo aver ascoltato la situazione... io sono contro interventi generalizzanti (tipo i tuoi) che non si curano delle spalate di merda che tirano addosso al fobico, senza neanche conoscerlo, senza neanche ascoltarlo, solo mossi dall'idea ingenua di poter essere d'aiuto ""spronandolo"". Di persone così ce ne sono già abbastanza nella vita di tutti i giorni, qui ci vorrebbe (se non un po' di comprensione) almeno un po' di rispetto, e non uscirsene con giudizi che non hanno nè capo nè coda, basati solamente su un modo di sentire ristretto e parziale. Quote:
Adesso se uno si sforza di uscire pure con la fobia sociale, """"si sta ingannando""" (citt.), sia fissato per sempre nella storia del forum :miodio: Ma che cazz vuol dire? E poi, cos'è questo pippone sulla non scelta? Ha scelto di sforzarsi e provare a uscire allo scoperto, non è forse abbastanza? Comoda via di fuga? Ma se si mette a passare una serata con la compagnia degli amici e dell'ansia? Più leggo questi messaggi e più mi sembra che tu non abbia la minima idea di cosa tu stia parlando...... e poi dovrebbero essere d'aiuto. L'unico invito che ci leggo è quello di rimanere a casa se si continua a stare male, finché non si è "guariti" (qualunque cosa voglia dire). Al che mi viene da chiedermi: ma questi dispensatori di consigli, sono pronti ad accettarsi tutte le conseguenze (anche quelle negative) delle persone che si fanno condizionare e che rischiano di rovinare? |
Re: cosa ho da offrire?
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Quello che è importante è che non si inneschino in coloro ai quali fai queste osservazioni: cosa di cui purtroppo non puoi essere sicuro. E nel dubbio, e considerando il forum su cui siamo, e considerando le ripetute affermazioni da parte tua anti-obblighi e oneri che la società destinerebbe solo o molto di più agli uomini, mi aspetterei da parte tua molte più remore nell'uscirtene con frasi che rispecchiano i cliché più triti sul ruolo di genere maschile e che potrebbero suscitare pressioni non sostenibili in qualcuno. A una donna che avesse ricevuto N commenti su FB diresti che dovrebbe provarci con chi glieli ha fatti, per sapere se fossero interessati a lei? |
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Re: cosa ho da offrire?
Notiamo poi la tipica asimmetria che emerge da queste dinamiche: l'utente generico vuole solo essere lasciato in pace, che gli si riconoscano la dignità e gli sforzi che fa (o quelli che non può fare, per un motivo o per un altro).
I suoi interventi sono per lo più diretti a smontare coloro che lo stanno infangano in quel momento. Il guru, al contrario, spara a zero nel mucchio, senza considerare più di tanto chi tira dentro o come lo tira dentro. |
Re: cosa ho da offrire?
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Servono tutte le energie fisiche e mentali per questo compito, non basta abbozzare un tentativo è dire "beh, io ci ho provato" e tornare alla stessa vita di prima. Quando parlo mi rivolgo anche a me stesso perché ho convissuto per anni con depressione, fobia sociale e ansia. E so quanto possono dare fastidio questo genere di consigli, ma se riescono ad attecchire dentro noi stessi allora c'è speranza. Inviato dal mio A1-713 utilizzando Tapatalk |
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Ancora non capisco come lo sforzarsi per adattarsi al mondo diventa un debole tentativo per giustificarsi, quando io non ho mai parlato di passare una serata, stare male e tornare ad isolarsi peggio di prima (non ho mai scritto questo punto). |
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Oppure hai semplicemente trovato un modo per sentirti meglio smerdando quelli che hanno i tuoi stessi problemi? |
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La causa di tutti i miei problemi era in sostanza il non voler accettare il lavoro come il dovere di ogni uomo, mi sentivo sprecato per ogni impiego e non vedevo che l'etica lavorativa rende l'uomo migliore. Mentre leggevo il libro sentivo un certo fastidio come se in un certo avvertissi un cambiamento imminente. Ma questa non può essere una ricetta generale, infatti non succede quasi mai che un libro cambi l'esistenza di qualcuno. Bisogna essere predisposti al cambiamento e avere la forza di mettere in dubbio le precedenti convinzioni, bisogna essere stanchi per aver provato tutto e non esserci riusciti, bisogna avere fede nonostante tutto. Inviato dal mio A1-713 utilizzando Tapatalk |
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