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lo sanno, chi sono. e quindi? qui dovete solo piangervi addosso? vi chiedete consiglio tra di voi su come si abborda una rgazza fra di voi che manco sapete com'è fatta una ragazza! perché non lo chiediamo a chi le conosce? lo bannereste uno così! peggio per voi... |
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be pero' non ha tutti i torti,noi ci scambiamo opinioni su basi piu che altre ideali salvo alcuni casi...forse bisognerebbe chiedere davvero a quelli che hanno tante esperienze con le ragazze..ci vorrebbe qualcuno che portasse uno di questi a scrivere sul forum :lol:
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ma va va |
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Per anni mi sono sentito dire qualcosa del genere: “Ma come, se così gentile, sensibile, premuroso, attento, hai cultura, dolcezza, profondità, intelligenza ecc. ecc. Non hai praticamente difetti né vizi. Com’è possibile che tu non abbia la ragazza?” Dovrebbero correrti tutte dietro per avere la tua attenzione!” Chiaro che la prima tentazione era quella di rompere il muso a chi mi diceva cose del genere (fossero anche parenti) ma queste uscite mi lasciavano un lungo strascico di malinconie, con il sospetto paralizzante che ciò fosse vero. Percepivo la cosa con un acutissimo senso di ingiustizia: lì per li avrei voluto ribattere che le donne sono tutte delle odiose superficiali, che se non sei bellissimo o non hai il portafoglio gonfio tutte ti ignorano, che sono essere crudeli pronte a ridicolizzarti, umiliarti, o manipolarti, o che infine - semplicemente - non era scritto nel mio destino. Al di là di questo sentivo che la risposta non era affatto soddisfacente, mentre sentivo in particolare il contrasto fra le potenzialità ed i risultati, specie quando mi dicevano regolarmente che “avevo qualcosa di più degli altri”. Sentivo cioè lo strappo fra ciò fra la vita che vivevo, e ciò che averi potuto - e voluto - essere! Possedere qualcosa che non si riesce ad utilizzare è come non possederla, tanto meglio non averla del tutto, si evitano un sacco di amarezze e frustrazioni. Perché so condannato ad avere una sensibilità così raffinata se mi serve solo per soffrire? Dopo la fine della terapia, mi sono accorto di una cosa che mi ha colpito profondamente: solo adesso riesco a trarre felicità proprio da quegli aspetti che ho descritto prima. Paradossalmente, quei lati del carattere li possedevo tanto prima quanto adesso, ma allora mi sembrava che fossero “invisibili” mentre ora mi accorgo con gioia che sono riconosciuti, compresi e apprezzati. La mia conclusione è stata questa. Un conto è avere delle buone qualità umane, tutta un’altra faccenda è renderle vive e operanti, e infine sapere come utilizzarle per raggiungere la felicità. Detta a metafore, è come essere un bellissimo mazzo di splendidi fiori rari, ma avvolto nella Gazzetta della sport e sistemato in angolo buio e nascosto del negozio. Certo, poso sperare che qualcuno si addentri nel magazzino, abbia voglia di scostare un involucro così poco attraente e riconosca quel che c‘è sotto, ma è un’ipotesi assai improbabile. La mia esperienza è stata un po’questa. Ho passato un discreta fetta della mia vita in disparte, aspettando con pazienza che una donna dicesse a sé stessa: “Chi è quello li che se ne sta tutto solo per i fatti suoi? Chissà che persona interessante è, vado a conoscerlo!” Queste cose, purtroppo, accadono solo nei film …. Il tutto funziona anche all’inverso, come ad esempio in un colloquio di lavoro: è senz’altro utile saper dare una buona impressione, scrivere un buon curriculum, stendere una lettera di motivazione incisiva, ma dopo serve ben altro: occorre dimostrare effettivamente le proprie capacità, essere puntuali, saper lavorare in gruppo, raggiungere un risultato ecc. ecc. Dalla mia personale esperienza di "ex", la vita di relazione funziona allo stesso modo. Ci sono qualità utili per avviare una relazione e qualità necessarie per farla durare. L’errore che ho perpetuato per decenni è che possedevo un numero enorme di qualità utilissime per far sviluppare un rapporto, ma ero del tutto ignorante su cosa fare per iniziarlo. Detta in altro modo, è come comprare i mobili prima ancora di avere la casa. In sé, dei beni di valore e potenzialmente assai utili, ma di fatto senza utilizzo. Praticamente, tutta la mia vita si avvitava perennemente su se stessa. Attenzione però a non buttare via il bambino con l’acqua sporca e a non cadere nell’eccesso opposto. Si può infatti oscillare fra due poli: - Mi concentro tutto sull’esteriorità e sull‘apparenza, affinando ad esempio modi per catturare l’attenzione, per suscitare il desiderio e per farmi notare, ma rischio che non riesco a mandar avanti la cosa perché il mio partner si accorge ben presto che dietro una superficie attraente c’è una vuotezza impressionante. - All’estremo opposto, posso enfatizzare fin dalle prime battute le qualità più nobili, profonde, disinteressate e rare, ma rischio di finire nella palude senza uscita del “bravo ragazzo” o nelle tremende sabbie mobili dell’ “amico delle donne” e questo proprio perché manca quella scintilla di passione, di mistero, di sentimento. Non si mettono cioè in gioco quegli aspetti di seduttività, di scoperta e di desiderio che sono alla base di una relazione uomo-donna in senso canonico. Tutto rimane amicale e neutro. L’obiezione che mi sento fare di solito è che si tratta di strategie, di tattiche, di un approccio ragionato e freddamente mentale che contrasta con la spontaneità e la naturalezza che dovrebbe guidare i sentimenti, ed in particolare l'amore. “Se davvero valgo come persona“, mi hanno detto, “devo essere amato ed apprezzato senza se e senza ma, esattamente per quello che sono. Perché devo sempre adattarmi?” Non sono d’accordo: anche senza parlare di adattamento e di cambiamento, c’è un’enorme differenza fra aspettare passivamente le cose dal cielo o semplicemente mettersi nella condizione affinché le cose che desideriamo possano accadere. Vediamola così: posso avere gli ingradienti più buoni di questo mondo, ma se non so come combinarli produrrò della brodaglia buona per il gatto, non dell’alta cucina. Posso dedicarmi alla pittura informale e non figurativa - rifiutando cioè a priori qualsiasi idea di progetto e di tecnica - , ma devo almeno sapere leggere le etichette dei tubetti, sapere dopo quanto tempo posso maneggiare la tela senza rischio che si imbratti tutto e così via. In altre parole non ho rinunciato a nulla della mia personalità, anzi certi aspetti come la giocosità, la tenerezza, l’ironia e l’allegria, sono ancora più forti. Ho però trovato il modo di renderli più efficaci: ad esempio utilizzandoli dopo, altrimenti svanisce l’idea di mistero, di seduzione di desiderio, oppure utilizzandoli assieme ad altri, ad esempio le qualità comunicative, relazionali e sociali. Ovvio che tutto non è arrivato subito: certe cose mi sono state letteralmente insegnate durante la terapia (“provi a fare così e non cosà, poi la prossima settimana vediamo cos’è accaduto”) altre le ho imparate da solo a furia di prove ed errori, rimediando figuracce e solenni cantonate, provando e sperimentando. Per quello che sto vivendo in questi mesi, trovare il giusto mix fra le due cose è uno strumento potentissimo e da un carisma altrimenti irraggiungibile: se una donna si sente compresa, apprezzata e desiderata, ma allo stesso tempo ha modo di stimare qualità umane speciali ci pensa due volte prima di lasciar perdere, anche se si possiede un aspetto del tutto ordinario. Cos’ho capito, in definitiva? Che l’interiorità, la ricchezza d’animo, la sensibilità ed i buoni sentimenti sono proprio come la marmellate: buonissime e golose ma vanno spalmate su qualcosa di solido come il pane per essere gustate, altrimenti rimane tutto là. Paradossalmente, ho cominciato a sentirmi dire “come sei profondo”, “come sei sensibile e dolce“, “come sei delicato” proprio nel momento in cui ho cominciato a fare un po’il misterioso, a farmi desiderare e a non dire sempre di sì a tutto e subito! |
Dunque.
mi avete accusato di attaccare nascosto dietro una maschera, e dite che è comodo. non è quello che fate voi, tutti i giorni, su questo forum? non siete tutti nascosti dietro il voastro nick, il vostro avatar? la mia e-mail ce l'ahnno i moderatori del forum, e nella mia e-mail c'è il mio VERO NOME E COGNOME. Che potrei pure postare qui, se lo fate anche voi. Come faceva il povero Emilio, l'unico che aveva i coglioni di metterci la faccia. Ma non badate a chi sono io, badate a quello che dico. E' inutile che dite: "ma io gne gne gne bla bla bla" BASTA! Cominciate a porvi il problema. DOVE STIAMO SBAGLIANDO? |
Per AnimaSola:
la mia cavalleria mi impone di rispondere a una dama. Mi presento. chi sono? Sono uno di voi, o meglio, in parte lo ero. Ne sono uscito, in parte, ambiando atteggiamento. Uscite di casa, lottate, rischiate, soffrite. Esponetevi. Ad es. sono anni che leggo questo forum, e solo ora ho il coraggio di scrivere, di affrontarvi tutti quanti insieme. Un po' alla volta vi racconterò la mia storia, se pensate che vi sia utile Yoda |
a dama del drago:
può darsi che tu abbia letto qualcosa di me. non capisco se sia un bene o male. quello che intendo dire non è che tutti debbano per forza metterci la faccia, capisco, ci sono mille esigenze, ma accusare me di nascondermi dietro una maschera, e che sia troppo comodo, mi pare esagerato o cmq fuori luogo. diciamo che il mio tono è duro, ma lo scopo vorrebbe essere nobile: far uscire più utenti possibili da questo stato sonnacchioso. |
a dama:
mia dama, questa sera, per la prima volta, adopero questo nick di yoda. quindi se hai letto qualcosa di yoda, NON ero io. Seil suoi stile mi assomiglia, beh, ne sono lusingato. sono sopra i 30, ABBASTANZA sopra i 30. E spero che il mio stile sia curato senza essere pesante, diretto senza essere cinico, duro ma non cattivo, mia Dama. |
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Potresti esser un fake e un vecchio utente con un altro nick.., io questo non posso saperlo...ed è proprio x questo che ho azzardato a dire che indossi una maschera...Per il resto,sono del parere che una persona educata,debba un minimo presentarsi prima di entrare a "casa di altri"...[/quote] Hai ragione. allora mi presento: ho 35 anni. sono stato social fobico dal 1993 al 2007. Vi leggo sempre, e vi vorrei aiutare. mi scuso se ho dato l'impressione di "fare irruzione". ma dopo due anni che vi leggo, mi sembra anche un po' casa mia. el'irruenza è tipica degli ex-fobici: da un estremo all'altro. |
Potresti esser un fake e un vecchio utente con un altro nick.., io questo non posso saperlo...ed è proprio x questo che ho azzardato a dire che indossi una maschera...Per il resto,sono del parere che una persona educata,debba un minimo presentarsi prima di entrare a "casa di altri"...[/quote]
Hai ragione. allora mi presento: ho 35 anni. sono stato social fobico dal 1993 al 2007. Vi leggo sempre, e vi vorrei aiutare. mi scuso se ho dato l'impressione di "fare irruzione". ma dopo due anni che vi leggo, mi sembra anche un po' casa mia. el'irruenza è tipica degli ex-fobici: da un estremo all'altro.[/quote] sembri uno sbirro ,uno di quelli che mi ha fatto la ricevuta... |
E come ci vorresti aiutare a parte scrivendo banalità?
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Il concetto base è uno solo: non è il mondo malvagio che complotta contro di noi, siamo noi la causa dei nostri problemi. Esempio§: ti piace una ragazza :vai e diglielo! la colpa non è di costantino, né dei calciatori, né delle veline, se non ce la fai. |
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P.s:Se sei guarito che ci fai a casa a postare il giorno di pasquetta? |
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e poi quando uno PUO'uscire, PUO anche non uscire. solo che a quel punto sei tua scegliere. E se decidi di stare a casa per capodanno o pasquetta, non te ne vergogni, enon ti metti invisibili su facebook per far credere che sei uscito |
Maestro se posso ti elargisco questo consiglio...se hai voglia di raccontare la tua storia ,e le tue ulteriori constatazioni..perchè nn scrivi un topic come ha fatto clark cant..apposta che limitarti a donare perle di saggezza ex fobiche su questo topic...cosi perlomeno chi avrà voglia leggerà qualcosa di piu interessante che dei semplici brevi messaggi.
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dimmi solo come si fa tecnicamente ad aprire un nuovo topic |
Basta cliccare Su New Topic....nella sezione che ritieni piu opportuna.. :wink:
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provo subito |
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A parte questo condivido anche io il discorso base del tuo "amico",cioè che bisogna vestirsi bene e che l'apparenza conta,conta eccome! Però il tuo "amico" sfocia troppo nel truzzo e lo dimostra il fatto che la storia più lunga che ha avuto è di 2 mesi.Ciò significa che oltre al fascino del misterioso non ha nient'altro,una volta che la ragazza lo conosce per quello che è si annoia perché egli fa affidamento solo sull'impatto iniziale mentre come persona molto probabilmente non vale granché. Clark ha scritto un altro topic pieno di ottimi consigli,tra cui appunto questo:bisogna trovare un equilibrio da l'instaurare e il mantenere. Molto azzeccato l'esempio del mazzo di fiori,credo di non poter aggiungere nient'altro a quanto scritto. Edit: rileggendo gli ultimi topic volevo suggerire a tutti di ignorare il nuovo venuto,classico troll con un occhio solo(guarda caso sta simpatico solo a dama :D )onde proseguire civilmente la discussione,o magari anche interromperla visto che più o meno abbiamo detto tutto. |
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E' vero! Infatti ieri una ragazza molto carina mi ha detto che sono proprio uno stronzo :lol:(sospettavo che era una buona cosa,ma non ne ero convintissimo) e oggi mi ha telefonato :D . |
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profondita' d'animo e mistero... |
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Vikingo non c'è un minimo comune multiplo per "rimorchiare":dipende dalla ragazza a cui sei interessato.Per alcune bastano gli approcci usati dall' "amico",cioè presentarti davanti a una perfetta sconosciuta per strada e provarci,per altre devi trovare la giusta scusa per prendere contatto,altre ancora dovrai prima trovare un modo per farle mollare col ragazzo( :lol:),ecc.
Purtroppo l'unica palestra al mondo in materia è l'esercizio continuo...più 2 di picche prendi,più capisci in cosa sbagli e più ti migliori... |
se devo parlare dei miei amici a una donna..come sto facendo con un (dei 4) VERI,dico apertamente e con orgoglio che è un bravo ragazzo... dipende come lo dice una persona..almeno,io capisco al volo il senso.
Comunque dal mio canto,troppe volte può essere "si ok bravo (quelli piu bravi sono sempre i meno puliti) e punto". |
Ecco chi sono i bravi ragazzi:
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Re: Se una ti dice che "sei un bravo ragazzo"........
OK Clark, per ora questo è l'ultimo post:D, ma ho dovuto riesumare quest'altro topic...
Ho già scritto nel thread "La mia vittoria" che condivido la tua impostazione generale, e sono arrivato anch’io ad alcune tue conclusioni sulla differenza tra modo di essere e modo di presentarsi agli altri. Quello che mi divide da te (e ora incominciano le dolenti note, ri-cit.) è lo scetticismo sulla possibilità di conciliare, in determinati casi, queste due modalità in maniera reciprocamente soddisfacente per noi e per gli altri. Venendo al dunque, mi riferisco in particolare a quello che dici all'inizio: Avrò visto una dozzina di volta "Il meraviglioso mondo di Amelie" commuovendomi regolarmente alla scena finale, dunque cosa me ne faccio di una donna vicino a me se per questo obiettivo devo tradirmi? Ci un lavorammo per un paio di sedute, fino a trovare insieme una soluzione che mi sembrò molto soddisfacente. La metto in evidenza: “Agire sempre per alimentare il desiderio, non per soddisfarlo” Per la mia sensibilità è stato come tirare fuori il coniglio dal cilindro. All’improvviso avevo una soluzione per me deliziosa, che non mi provocava conflitti di coscienza. All’atto pratico, è stata poi utilizzata in molti modi. - Ad esempio facendo un po’ il misterioso, ma senza essere reticente o lasciando passare l’idea che si ha qualcosa di vergognoso da nascondere, semplicemente lasciando intendere che c’è dell’altro da scoprire, suscitando il piacere di farsi svelare un po’ alla volta. - Un’altra soluzione pratica che ho imparato ad usare è quella di essere anche un po’ provocatorio, lasciando per il momento da parte lodi e complimenti (anche se magari è incantevole e glielo vorrei dire con il cuore in mano) cercando invece di prenderla in giro con simpatia, tenendo banco in modo leggero e fresco. Insomma confondere, a volte anche spiazzare, magari mostrandosi scherzosi, allegri ma allo stesso tempo determinati a non compiacerla automaticamente per qualsiasi cosa faccia e dica. Evitando il tono serioso, compassato, le uscite iperboliche che sanno di falso, di costruito e di artefatto, ma giocare invece con l’ironia e la spontaneità, far intuire qualcosa di sé che è allo stesso tempo leggero e coinvolgente, stuzzicare la curiosità, magari mostrando di non prenderla nemmeno sul serio. Alimentare il desiderio senza soddisfarlo a me dà spontaneamente l'idea di un tira-e-molla calcolato per esercitare una supremazia psicologica sulla "vittima"; mi dispiace, ma è la prima cosa che mi viene in mente (a meno che non si parli, ehm, di pratiche "alternative", ma non divaghiamo). Per fare il misterioso, non avrei la più pallida idea di cosa dire e di cosa tacere (e secondo quale criterio o calcolo). L'unica cosa che mi viene in mente è di non far vedere la mia timidezza per quanto possibile (che poi la si vede lo stesso, ma perlomeno non ci si apre un dibattito sopra, e una volta mi è capitato:o). Sono d'accordo nel non essere d'accordo (scusa il gioco di parole) a priori su tutto, ma quanto all'ironia, sono convinto che essa sia molto soggettiva (diciamo che 8 mie battute su 10 fanno ridere solo me:D), e quindi anche qui non saprei calcolarne il dosaggio giusto (specie se ironizzassi su di lei). Alla fine quello che ho imparato è questo: dolcezza, gentilezza, profondità, d’animo, sentimenti elevati, sono cose mervigliose ma purtroppo da soli servono abbastanza a poco, anzi sono una porta spalancata verso relazioni di tipo amicale, neutre, fra pari, dove ci si riduce a volte al ruolo di confidenti o di spalla per piangere. Non che ci sia nulla di male, anzi io stesso ho vissuto e vivo dei rapporti di questo tipo che hanno una ricchezza straordinaria, ma la relazione uomo-donna mi sembra qualcosa di diverso e va gestita su altri piani. Semmai sono qualità utilissime dopo, e possono dare al rapporto un’intensità straordinaria, oppure vanno utilizzate assieme ad altre cose, ma questa è un’altra storia. Non sai quale tristezza mi mettono queste parole, perché confermano quello che temo da un po' di tempo e mi tolgono molte speranze: A ME quelle qualità basterebbero, unite a un aspetto fisico appena decente (nessuna fotomodella), come quello di tante ragazze che vedo in giro, perché non ci dovrebbe essere NESSUNA a cui basti altrettanto? Quello che hai riportato tu a me sembra essere solo una versione più sofisticata del tanto vituperato "saperci fare" richiesto agli uomini con le donne, non so, forse mi servirebbe conoscere qualche esempio più concreto e dettagliato da parte tua(se ti va, beninteso). Non m'importa del tira-e-molla, del calcolo, del mistero, del prendere in giro o del non prendere sul serio, dell'ironia né troppa né troppo poca, insomma di tutta una serie di cose che PER COME SONO FATTO IO (magari per altri non è così) sono l'ANTITESI della spontaneità: perché non posso sperare di trovare qualcuna a cui non importi tutto questo? Nelle relazioni umane, per la mia esperienza, funzionano gli stessi meccanismi. Non è una regola assoluta e non sempre funziona: ma l’atto stesso di desiderare una persona, di non poterla avere, di sperimentarla come difficilmente raggiungibile, la rende automaticamente interessante. Detto all'opposto, si può spesso riuscire a rendersi interessanti agli occhi di un’altra semplicemente negandosi un po’, facendo i preziosi, sfuggendo, mentre offrire tutto li pronto non da di solito nessun risultato: tutto a portata di mano, pronto subito, nessuna difficoltà, nessuna soddisfazione, nessuna gioia nel pregustarselo. Clark, ça va sans dire, hai trovato l'eccezione alla tua regola. Perché, se ho difficoltà a stare insieme a una donna, dovrei provare soddisfazione nello starci insieme? MAI lascerei una donna con cui sto senza problemi per correre appresso ad una che se la tira... A parte che ogni essere umano ha mille sfaccettature e non si può mai dire di conoscerlo una volta e per tutte in tutti i suoi aspetti, anche i più prevedibili e scontati... Quote:
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Poi vorrei invitarti a riflettere su una cosa: posso anche essere d’accordo con te quando scrivi, se ho capito bene, che la ricchezza d’animo e le buone qualità vengono apprezzate meglio se combinate con, diciamo, una buona presentazione o savoir-faire, ma a mio personalissimo avviso, se proprio una delle due categorie di caratteristiche deve difettare, è meglio che lo sia la seconda: invece quello che vedo non sempre, ma in molti casi è che viene più tollerata una mancanza nella prima categoria che nella seconda; in parole povere, chi si sa presentare bene e difetta di qualità interiori ha più possibilità di instaurare un rapporto rispetto a chi è nella situazione opposta. La vera “conditio sine qua non” non dovrebbe essere il contenuto, invece dell’involucro? Quote:
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Re: Se una ti dice che "sei un bravo ragazzo"........
comunq ci sono tante accezioni di bravo ragazzo,dipende da cosa si intende qui dentro..
comunq la cosa assurda e che i bravi ragazzi piacciono a tutt tranne alle donne.. piacciono alle madri,agli amici,ai cognati,alle suocere,ma alle donne mai...asurdo |
Re: Se una ti dice che "sei un bravo ragazzo"........
Eh Winston Smith ti capisco bene... beato chi ha interiorizzato dentro di sè tutto questo bagaglio di tecniche, accorgimenti e cazzatine, perchè ha la strada spianata. E' un pò come sperare di vincere una partita conoscendo male le regole, per noi non è facile. Anch'io ho la nettissima impressione che conti più l'involucro e il sapersi proporre che non il resto, e la cosa mi amareggia molto.
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Re: Se una ti dice che "sei un bravo ragazzo"........
secondo mei bravi ragazzi non piacciono alle cattive ragazze,ma a quelle brave gli piacciono...con leta' che avanza i cattivi ragazzi si sgonfiano e vengono fuori gli altri...signori miei..
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Re: Se una ti dice che "sei un bravo ragazzo"........
quante cazzate, ma certo non si puo fare altro che generalizzare su un forum
essere un bravo ragazzo non è attraente e non fa sesso ma non significa un emerito cazzo l'amore è un altra cosa e scoppia con bravi o cattivi ragazzi l'altro giorno chiacchieravo con la mia ragazza che pur essendo fica sta con uno sfigato come me, classico bravo ragazzo quando potrebbe uscire con un benestante col porsche... che pero' magari le fa le corna e non la rispetta. Ma a che serve che scrivo, continuate pure a generalizzare :D |
Re: Se una ti dice che "sei un bravo ragazzo"........
essere bravi ragazzi/e è una fregatura...perchè tutti vedono in te una persona seria che non tradisce,affidabile, che fa discorsi seri, che è a posto con la testa, equilibrato...
appunto...che kaiser significa "essere bravi ragazzi"?!?! una cippalippa...è un modo per classificare un' utopia che alla fine non frega a nessuno, visto che tutti voglioni bravi/e ragazze perchè danno sicurezza...salvo poi rendersi conto che non essendo loro stessi bravi al 100% è troppo impegnativo starci insieme...per non dire noioso. |
Re: Se una ti dice che "sei un bravo ragazzo"........
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Re: Se una ti dice che "sei un bravo ragazzo"........
verissimo, le donne sono gli esseri più ipocriti che ci siano, perciò , caro dottore, non fare la cazzata di innamorarti di lei,nè di nessun'altra.
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Re: Se una ti dice che "sei un bravo ragazzo"........
e si aggiunga, inoltre, che quello che in genere viene definito amore non è altro che un disturbo ossessivo-compulsivo
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Re: Se una ti dice che "sei un bravo ragazzo"........
ieri sera una mi ha dato del bavo [email protected]
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Re: Se una ti dice che "sei un bravo ragazzo"........
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