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choppy 26-01-2025 21:46

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Quote:

Originariamente inviata da Crepuscolo (Messaggio 3004342)
Sto in una situazione tipo la tua. Se mai mi troverò a fare un colloquio dirò che ho fatto lavoretti saltuari in nero (che in parte è pure vero), giusto per evitare di fare scena muta.

Magari le ripetizioni o il babysitting, che sono quelli meno verificabili e che più o meno hanno fatto tutti una volta nella vita.

Nodnod 27-01-2025 01:13

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
meglio mentire sul curriculum e non dire che non si lavora da molto,altrimenti tendono a scartare

Mollusco 27-01-2025 12:07

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Quote:

Originariamente inviata da choppy (Messaggio 3007354)
Magari le ripetizioni o il babysitting, che sono quelli meno verificabili e che più o meno hanno fatto tutti una volta nella vita.

:sarcastico: mai fatti...io facevo volantinaggio al massimo....

Poi andavo a fare presenza alla Scala a Milano per un tipo che acquistava biglietti a vagonate e li rivendeva ai suoi clienti sparsi un po' in tutta Italia....ma va be' questo non si puo' mettere...

choppy 15-03-2025 11:42

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Quote:

Originariamente inviata da Clarice (Messaggio 3004518)
Inventarsi balle; scusate, ma a che pro?
Prendiamo come esempio un lavoro molto umile, come può essere il cameriere di sala.
Non c'è bisogno che ti mettano alla prova con un vassoio carico di calici: l'inesperienza si vede già nel non saper portare una tazzina da caffè al tavolo, proprio perché si ignora anche come portare lo stesso vassoio.
Apparecchiare e sparecchiare, chi è che non è capace?
Beh, se lo fai nello stesso modo in cui lo si fa a casa, è evidente che non hai mai fatto questo lavoro in vita tua.
A me, fortunatamente, l'onestà mi ha sempre ripagata.
Anche l'umiltà di dire "Sì, è vero che ho studiato questo, ma non ho esperienza."
Sono stata certamente penalizzata nello stipendio, ma mai buttata fuori perché ciò che scrivo nel curriculum non corrisponde a ciò che effettivamente so fare.

Sto facendo delle considerazioni reali e non morali.

Se uno scrive di aver fatto le consegne delle pizze e cerca un posto da cameriere, se non sa portare una tazzina non è un problema, consegnare pizze è una mansione diversa, si fa con la bicicletta, lo scooter o con un altro mezzo di trasporto, si deve guidare un mezzo, sapersi orientare un minimo e consegnare.
Se uno scrive di aver lavorato per un ristorante e di aver fatto le pulizie, pulire richiede abilità diverse da servire ai tavoli. :)
Il più furbo di tutti potrebbe provare strategie diverse, riempiendo il buco con attività diverse che variano in base alla tipologia di posto :)

rogues 15-03-2025 17:46

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
A prescindere da cosa venga scritto, alle persone ancora giovani mi vien da dire che il modo per tappabuchi e "passivo-aggressivo" sulla lunga non ha senso
Va bene risolvere il problema, ma andare al ribasso con la vita non aiuta, è meglio ragionare in modo realistico

Già il fatto di definire un impiego "lavoretto" è un modo di dire sminuente sentito da altri che non aiuta a riqualificarsi, va bene come idea per il discorso del curriculum ma al di fuori di questo discorso meglio ragionare meglio


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