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Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Io posso anche essere contro il ladro, ma il punto è che io non è che favorisco il benessere di quella persona nel far questo, difendo i miei interessi e valori, a me è chiaro questo, a loro mi sa che non è chiaro oppure fanno finta di non capire. A un tizio che vuol morire e poi si ammazza con sistemi dolorosi dopo che ha chiesto e richiesto una forma di eutanasia secondo te lo hanno aiutato a ridurre il malessere? Io penso proprio di no, hanno solo rivendicato certi loro valori contro il povero cristo che poi è morto soffrendo e poi dopo che è successa una cosa simile hanno pure la faccia da culo di dire "eh ma nessuno poteva fare niente se una persona vuole questo", ma quando mai. Che siano onesti fino in fondo e tolgano di mezzo questi discorsi del cazzo relativi al benessere di chi "non vuole essere aiutato", sono solo discorsi ipocriti per me, se qualcuno è morto male o peggio è perché l'aiuto adatto a quella persona semplicemente non c'era e si continua a cercare di impedire che possa esserci. Siamo tutti contro tutti, quindi bisogna vedere chi sta dalla parte di chi, soprattutto nel favorire il benessere individuale di chiunque. In natura ci sono parassiti e quant'altro, quindi il benessere di un individuo va spesso a discapito di altri organismi e bisogna poi decidere il benessere di chi bisogna aumentare. Ora dite che i miei discorsi sono deliranti e frutto della mia malattia, così si liquidano 'ste cose. Che in pratica se io non ottengo, che so, una forma di successo letterario 'sta roba si sosterrà che è frutto di una malattia, non ha alcuna dignità di esistere, non è un punto di vista di una persona, ma solo espressione di una patologia del cazzo. Voi minimizzate 'sta cosa, ma per me è una cosa gravissima. Che rapporto ho con psichiatri psicologi e simili? Un rapporto parassitario, perché solo questo mi offrono e sfrutto 'sta roba a modo mio non condividendo davvero i loro scopi. Se mi danno soldi e altro glielo dico pure che so' malato, ma non è che poi ne sarò convinto davvero di queste stronzate. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
Viste le tariffe che fanno certi psichiatri o psicologici, si potrebbe dire che comunque di furti se ne intendono già. :mrgreem:
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Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Mentalmente. Sei tu che scegli di andare in cura da loro. Nessuno ti obbliga ad andarci. Non capisco perché hai un opinione così negativa degli psichiatri. Forse hai beccato gente che non fa bene il suo mestiere... |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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io non ho una forte salute psico-fisica, e mi sento in dovere verso i miei genitori vecchi, altrimenti qualcosa di diverso avrei fatto ,tanto non lascio niente, non ho famiglia, non ho moglie, figli, niente, non ho niente da perdere. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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A me pare che si dà un significato diverso a questa cosa, è a monte che non ci troviamo. Se io dico che a vivere in certi modi mentalmente non sto bene e loro così mi rispondono, che dovrei vivere così perché secondo loro la mia mente così starebbe bene, come si risolve la cosa? Per questo poi sfocia in un litigio la conversazione, perché secondo me c'è un conflitto di fondo che non vogliono vedere. Io comunico "vedete che io così non sto bene" e la loro risposta è "no guarda che tu così dovresti star bene perché tizio, caio e sempronio stanno bene" come si può mai risolvere la cosa? :nonso: Io secondo loro non dovrei proprio esistere o dovrei esistere bene in temini mentali nelle modalità che hanno in mente loro. Mi metto sotto alla cascata faccio la meditazione e la vita poi dovrebbe starmi bene? Io avrei bisogno di una forma di comprensione ma quello che ottengo è incomprensione, vedo persone che mi dicono "guarda gli stili di vita e le opportunità che offre la realtà sono sufficienti a farti stare bene mentalmente", ma secondo me questa cosa non è affatto detto che sia vera, perché io esprimo proprio questa mancanza. Inoltre lo vedo che questa mancanza la avvertono anche in altri, perché anche altre persone un posto nella realtà attuale dove star bene mentalmente non lo trovano all'interno degli stili di vita disponibili e abbordabili (sono la minoranza etichettata come folle, ma questa minoranza esiste). Quando parlo di stili di vita mi riferisco a quelli che vanno dall'uomo di successo fino al prete e a madre teresa di calcutta, gli asceti e così via (anche se poi non sono sempre tutti abbordabili da tutti, è relativa la cosa). Ci sono persone che un posto nel mondo senza avvertire disagi elevati non lo trovano da nessuna parte. Per usare una metafora è come se la realtà offrisse delle formine negative da occupare e queste persone la loro formina non riescono a piazzarla da nessuna parte perché la parte opportuna negativa da occupare non c'è proprio. Se continuano ad esserci queste persone l'argomento secondo me errato che spiega la loro esistenza è questo: in realtà non dovrebbero esserci proprio già adesso e dovrebbero star bene già tutti mentalmente perché sono loro che non vogliono occupare le formine disponibili, noi psichiatri e psicologi, santoni, guru e vattelappesca, possediamo sistemi per incastrare tutte le formine negli spazi disponibili e la mente di tutti così starà bene e può stare bene. Questo argomento ignora a monte queste mancanze e la sposta... Le sposta dove? Direttamente nella mente dei cosiddetti malati, che non solo stanno già male mentalmente ma devono sorbirsi anche quest'altra beffa, che in realtà dovrebbero star già bene mentalmente in relazione a quello che la realtà offre e che la loro percezione di queste mancanze (non interne ma che loro, i cosiddetti curanti, spostano subdolamente all'interno) è una malattia che loro (psichiatri ecc. ecc.) sanno curare e che i malati non vogliono ammettere di avere. Si inventa un morbo interno alla mente quando la mancanza degli oggetti e stili di vita opportuni era esterna e separata dal soggetto, spostata così in termini teorici questa mancanza la si può curare direttamente nella mente continuando ad ignorare le mancanze che i malati "resistenti" e i folli segnalano e tentano di comunicare invano quando cercano ascolto nel cosiddetto spazio non giudicante, che viene offerto un po' subdolamente all'inizio per poter poi procedere nel condurre queste manovre del cazzo, perché esiste solo questo spazio-imbroglio dove si cerca di spostare e forzare certe cose nei modi che ho descritto. E questa dello spazio non giudicante dove esprimersi è un'altra grandissima fesseria, loro non offrono davvero questo, e non c'è nemmeno l'intenzione a monte di offrire questo, ed è un'altra cosa che metto bene in evidenza. Queste manovre cercano di portarle avanti in continuazione, io me ne accorgo quando parlo con loro, non sono scemo. Anche quando esprimevo certe cose in terapia, la psicoterapeuta mi voleva convincere a scrivere un libro o roba simile in relazione al tema, ma io mica volevo diventare scrittore? Io dico a parole e comunico "sono incazzato perché mi manca il sale" e si vuol costruire su questa roba affermata altro che non c'entra nulla?! :nonso: Se comunico che mi manca il sale, mi serve il sale! Non sto chiedendo di scrivere una poesia che ha per tema la mancanza del sale! Il sistema che ignora queste comunicazioni e fa dell'espressione di certe mancanze una malattia interna al soggetto da "elaborare" e da curare è praticamente tutta la psichiatria, le psicoterapie, pratiche spirituali ecc. ecc. C'è continuità tra religione, buddismo e quest'altra roba tipo psicoterapie e psichiatria. Ed infatti le hanno inglobate e cercano di inglobarle 'ste cose all'interno delle "cure" con l'aggravante che le si vuol considerare scientifiche a torto visto che non sono tecniche per far qualcosa, contengono imperativi morali su come dovrebbero esser fatte le persone e su cosa sia il loro benessere mentale. Per questo io sono critico nei confronti di questi sistemi, per me c'è una falla enorme che fa colare a picco tutto, ma non vogliono vederla. E' una pretesa enorme far star bene mentalmente le persone e cercare di arrogarsi in modo definitivo in cosa debba consistere questo benessere mentale. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Andando in terapia, non sono guarita dal disturbo di attacchi di panico con o senza agorafobia, ma posso dire di aver fatto enormi progressi nel gestirli. Lo psichiatra mi ha sempre detto di non avere la bacchetta magica per guarirmi, però mi ha fornito degli strumenti molto validi per affrontare crisi d'ansia e attacchi di panico, facendomi riflettere su come siano i miei stessi pensieri disfunzionali ad alimentare l'ansia. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
Buon x te Clarice xo x correttezza dovresti specificare in totale quanto hai speso .. e che tipi di consigli... Xké la maggior parte si trovano tranquillamente su internet dei loro consigli e punti di vista
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Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Tu, però, sempre per correttezza, sei tenuto a non fare i conti in tasca ad altri. Se parti già con il presupposto che questi "consigli" si possano trovare su internet, puoi rimanere comodamente a casa risparmiando tempo e denaro. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
Tu dici ha funzionato e ci credo sono contento x te nn è una battuta ma il punto e che ce da fare anche un riassunto di costi e benefici... Tu dici ti ha aiutato ma non sei guarita.. ci sta ti ripeto ma cmq rimangono dei dubbi sulla durata.. sappiamo i medici sono furbi e se ne approfittano un po' .. tu stessa hai detto nn sei guarita
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Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Cioè se io penso di fare schifo alle donne, non è che vado dallo psicologo e gli dico: "Guarda, ho il pensiero di fare schifo alle donne, vorrei intervenire su questo per modificarlo". Lo dico in quanto è vero o in quanto è falso? Se per me è falso (che faccio schifo) allora non lo penso. Se per me è vero, allora che senso avrebbe pensare una cosa fuori dalla realtà? E soprattutto come faccio a credere in una cosa diversa dalla realtà? Ho letto molti commenti, mi fa un po' specie vedere come degli utenti così in gamba e più normie di me abbiano avuto la necessità di andare in psicoterapia e prendere di medicine psichiatriche. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Pensa ad esempio alle anoressiche estreme che pesano 30 kg e rischiano di morire. Ne ho conosciute varie e sanno oggettivamente di essere sottopeso e che pesare 40 kg invece di 30 non le rende grasse, ma non sanno come uscire dai pensieri malsani che hanno sul peso e sul corpo. Ogni tanto ci si rivolge a uno psicologo perché si è già consapevoli di avere meccanismi malsani ma non si riescono ad interrompere, altre volte uno se ne rende conto andandoci. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Nel senso che: se ritieni di avere un pensiero disfunzionale, che peggiora la tua qualità di vita, che vorresti modificare ma non ci riesci, ti rivolgi a loro per tentare di modificarlo. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Re: Litigi con psicologi e psichiatri
Non proprio, nel senso che per quanto siano capitate circostanze fastidiose negli ultimi anni, non posso certo imputare a psicologi e psichiatri la mia situazione, trattandosi di figure esterne sporadiche, entrate molto tardi nella mia vita - quando già c'erano problemi causati da altro
Purtroppo delegare tutto all'esterno a volte è un problema, ritrovarsi magari a trent'anni con la mentalità da "joker" in balìa del sistema è una situazione che si autoalimenta, perchè non prende controllo diretto delle proprie cose Per me la guarigione, seppur arrancando, è ripartita dalla gestione personale. Se aspettavo psicologi e psichiatri (taluni sono soggetti imbarazzanti) purtroppo non ne uscivo più. Non hanno lo stesso senso del tempo del paziente, e molti hanno un percorso formativo "tranquillo", si mettono in studio subito dopo il tirocinio quindi purtroppo non hanno idea di come sia il resto del mondo del lavoro, ad esempio. A volte manifestano scarso senso pratico, se il paziente parla di questioni concrete loro la ributtano sul metodo psicologico |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Re: Litigi con psicologi e psichiatri
Litigare è uno sforzo mentale, in vita mia mai litigato, anche perché in un litigio devi prevalere ed io alla fine prendo sempre il torto...i litigi sono una gara di caratteri, figurarsi un fantozzi come me...
Figurarsi farlo con uno psicologo... Più che litigare basta fare una segnalazione all'orgine degli psicologi. Io avevo uno psicologo che mi ha mollato facendomi quello che viene chiamato "ghosting", mi mandava messaggi annullando appuntamenti con svariate scuse, febbre, impegni improvvisi, e alla fine più nulla. Ho scritto via mail all'ordine degli psicologi della regione per segnalare il comportamento che contravveniva ad un articolo dell'ordine, mi risposero..ma poi ho desistito nell'andare avanti. Pensavo anche ad una recensione negativa online... |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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E' questa la cosa un po' insensata per me, tu già devi pensare sia falso questo pensiero, perché poi può essere anche vero che se non pensi questa cosa stai meglio. Ad esempio se so che prima o poi invecchio e va tutto a puttane è ovvio che questo pensiero non mi fa stare poi tanto bene... Che faccio allora? Vado dallo psicoterapeuta e gli chiedo di non crederci più a questa cosa? Che resterò sempre giovane e integro? Devo deperire ma facciamo finta di niente, che la cosa a me stia bene? Come si risolve questa cosa? Non pensandoci tanto, distraendosi? E devo andare da 'ste teste di cazzo per fare 'sta cosa? Non riesco ad afferrare il senso di tutto questo, che si stia meglio magari è vero e lo credo pure io che se uno ignora che deve fare una brutta fine sta meglio, ma lo stesso mi sembra un mezzo imbroglio. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Ti faccio un esempio (che riguarda me): io ho un carattere che mi porta a ricercare la solitudine molte volte. E questa è una cosa oggettiva. Cosa mi succede? Che talvolta questa cosa innesca altri pensieri, del tipo: "Avendo questo carattere non sono tagliato per le relazioni" "Non piacerò mai a nessuno". Questi pensieri non hanno effettivo riscontro all'esterno, da fuori tutte le persone che conosco mi dicono che non sembra che io la veda così. Eppure questi pensieri li faccio. In questo senso questi pensieri sono disfunzionali. Se do ascolto a questi pensieri comincio ad avere un comportamento autosabotante, perché mi autoconvinco di queste cose e mi taglio fuori da solo. Questo è un tipico caso in cui è molto consigliata una psicoterapia. (Poi io ho provato a farla ma non mi è stata di aiuto in questo, ho lavorato su questa cosa autonomamente leggendo libri di psicologia, ma questa è un altra storia). |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Detto questo, non è che quando entri nello studio di un terapeuta firmi un contratto con il sangue che recita ''cambierò tutti i miei pensieri'', ma semplicemente, parlando con un'altra persona che vede te e la tua situazione da fuori POTRESTI cambiare idea su alcune cose. Come immagino che ti sarà capitato di cambiare idea da solo in passato, no? Se lo psicologo riesce a farti vedere ad esempio che il pensiero ''sono l'uomo più brutto d'italia'' è un attimo esagerato e ti senti meglio, non è un imbroglio, semplicemente hai cambiato idea. Nessuno di noi ha una visione completamente corretta e imparziale delle cose e dialogare con un'altra persona dei nostri pensieri e delle nostre paure può avere come risultato di capire che su alcune cose si esagera/si contribuisce ai propri mali, perché l'altra persona ha un punto di vista diverso. Un processo simile avviene in terapia, solo che è più ''mirato''. Non ha senso comunque precludersi la possibilità di cambiare idea. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Ad esempio mi son messo a parlare con i testimoni di geova sull'esistenz di dio e questi "eh ma chi è che ha costruito tutto?" E gli ho detto "e chi è che ha costruito dio?" Poi si pone lo stesso problema che vogliono risolvere mettendo in mezzo 'sta puttanata. Pe giustificare l'esistenza di A si fa esistere un'altra entità B che non ha giustificazione che ha creato A, tanto valeva lasciare A (il mondo) senza giustificazione, questo c'è e basta. E' solo un esempio tra altri. |
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