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Re: Fino a che punto un partner può pretendere che l'altro tenga al proprio corpo?
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Re: Fino a che punto un partner può pretendere che l'altro tenga al proprio corpo?
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E' il perderla perchè l'altra è ingrossata che non capisco e mi sembra una cosa superficiale, come se lo stare bene con una persona e desiderarla c'entri con come lei è fisicamente nel tempo. Capisco all'inizio di una relazione, per molti il lato estetico è importante e quindi cerchi quel fisico li e quello ti piace, ma dopo anni, onestamente, se qualcuno non mi desidera perchè ho preso qualche chilo e magari mi fa anche notare che dovrei dimagrire allora ai miei occhi è solo una persona superficiale che stava con me per il mio involucro, ed appena quello si è modificato allora via. |
Fino a che punto un partner può pretendere che l'altro tenga al proprio corpo?
Non ho letto i post ma troverei molto scorretto che magari dopo che ci si sposa uno dei due diventi un botolo inguardabile e poi magari pretenda anche che venga apprezzato allo stesso modo di prima.
C’era una tizia nel mio paese che al matrimonio era un figurino un anno dopo era obesa lui ha iniziato a tradirla infatti |
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Lì dipende dal rapporto di ciascuno con la propria sessualità, bHo nn riesco a minimizzare troppo tutto il discorso dell'attrazione etc., anche legata ai vari aspetti (atteggiamento, aspetto fisico, modo di fare, di essere etc ). Ci sta che, se nel corso del tempo ci sono cambiamenti, e probabilmente ci saranno, possa cambiare anche l'attrazione che si prova eccerera |
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Re: Fino a che punto un partner può pretendere che l'altro tenga al proprio corpo?
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Re: Fino a che punto un partner può pretendere che l'altro tenga al proprio corpo?
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A un certo punto, la situazione diventa una questione di salute ed è giusto intervenire. Il matrimonio rappresenta l'unione di due esistenze, quindi non si può ragionare solo per se stessi. Non vuoi intromissioni? Perfetto, allora non sposarti. I comportamenti "a rischio", alla lunga, possono avere delle conseguenze anche per il coniuge. L'altra persona potrebbe ritrovarsi a fare da badante per molti anni, senza contare il rischio della vedovanza. Per non parlare dei danni psicologici che si infliggono al marito/moglie. Osservare la persona che ami autodistruggersi piano piano è devastante, così come i sensi di colpa, la sofferenza e i pensieri del tipo "se solo gli avessi detto smettila, torna in carreggiata o ti lascio". |
Re: Fino a che punto un partner può pretendere che l'altro tenga al proprio corpo?
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Re: Fino a che punto un partner può pretendere che l'altro tenga al proprio corpo?
Quando si instaura una dipendenza la questione diventa delicata. I ricatti del tipo "o fai così o ti lascio" possono essere controproducenti e peggiorare la situazione.
(Anche i genitori possono fare un ricatto del genere, non solo il partner) È più importante il dialogo e cercare di far capire che coi propri comportamenti ci si sta facendo del male da soli. Però bisogna sentirsela, non è una cosa da tutti. Molta gente davanti a questi problemi se ne va. |
Re: Fino a che punto un partner può pretendere che l'altro tenga al proprio corpo?
Contratti matrimoniali con clausole, clausole e penalità da pagare. Sarà il progresso. Stare in una coppia è come gestire un'azienda: basta questo romanticismo del "basta amarsi" o "l'importante è amare" come diceva Zulawski. :sisi:
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Re: Fino a che punto un partner può pretendere che l'altro tenga al proprio corpo?
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Da sposati è giusto ragionare insieme. Muoversi insieme. Però a volte le buone intenzioni non sono sufficienti. Non bastano la pazienza, la comprensione, i vari tentativi. In alcuni casi servono dei toni più forti per dare una scossa. Di solito rappresentano l'ultima spiaggia, ma dicono molto della coppia. Se ci tieni, ti metti d'impegno e provi seriamente a cambiare. Altrimenti, male che vada, non trascinerai a fondo con te una persona che non ne può nulla (per non parlare dei figli). |
Re: Fino a che punto un partner può pretendere che l'altro tenga al proprio corpo?
Ma più che altro è che la perfezione non esiste, si possono incontrare degli ostacoli.
Nei momenti di difficoltà una persona che presumibilmente ti ama e vuole stare con te non ti dovrebbe lasciare di punto e in bianco. E dovrebbe valere reciprocamente, no da una parte sola. |
Re: Fino a che punto un partner può pretendere che l'altro tenga al proprio corpo?
Attenzione che io parlo di una persona che è consapevole di avere un problema di dipendenza.
Da cibo,alcol,sostanze, di qualsiasi tipo. Che ne è consapevole e cerca di risolverlo. Non di chi non riconosce proprio di avere un problema. In quel caso lì il discorso cambia completamente. |
Re: Fino a che punto un partner può pretendere che l'altro tenga al proprio corpo?
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Parlo di situazioni protratte nel tempo, per tale motivo ho parlato di ultima spiaggia. E faccio questo discorso proprio per una questione di reciprocità. Una persona che vuole stare con te non dovrebbe lasciarti di punto in bianco. Non ti dovrebbe trasformare in vedova a 40 anni per colpa di comportamenti evitabili e/o modificabili. |
Re: Fino a che punto un partner può pretendere che l'altro tenga al proprio corpo?
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È che non è facile cambiare dei comportamenti che sono diventati una compulsione. In un certo senso dipendenze e fobia sociale/ansia/paura/evitamento, hanno delle analogie. Ci sono in entrambi i casi dei meccanismi mentali che diventano un abitudine, una compulsione, e vengono sistematicamente ripetuti. Io ho fatto un lavoro con lo psicologo su questo argomento, non per la fobia sociale, ma ci sono delle somiglianze secondo me. |
Re: Fino a che punto un partner può pretendere che l'altro tenga al proprio corpo?
Faccio un paragone che rende meglio l'idea.
È come se a voi utenti, che siete fobici ognuno per le vostre ragioni, chiedessero che da un giorno all'altro non dovete più essere fobici. Penso che sapete bene che non è una passeggiata... |
Re: Fino a che punto un partner può pretendere che l'altro tenga al proprio corpo?
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Non è semplice, ma da qualche parte si deve cominciare. A volte, però, l'interesse non c'è. Alcune persone non vogliono cambiare, non ci provano nemmeno. Cosa dovrebbe fare il coniuge in situazioni simili? Parlare? Convincere l'altra persona a fare uno o più tentativi? Sì. Aspettare indefinitamente un cambiamento che non avverrà mai? No. Esistono dei limiti, dei confini. A una certa bisogna prendere atto delle scelte reciproche. Non puoi scegliere continuamente una persona che preferisce altro alla famiglia. |
Re: Fino a che punto un partner può pretendere che l'altro tenga al proprio corpo?
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Ma su questo argomento non c'è una soluzione universale che va bene per tutti. Come i problemi che danno il nome al forum eh, è la stessa cosa. Per alcuni serve la terapia d'urto, mentre altri ci devono andare per gradi. Queste sono situazioni che vanno valutate caso per caso, dipende da come ha vissuto una persona e da un sacco di altri aspetti. Parlarne in termini generali serve a poco. Non ti sto dando torto eh, sto dicendo che i modi per "guarire" cambiano da persona a persona. |
Re: Fino a che punto un partner può pretendere che l'altro tenga al proprio corpo?
Comunque penso che questo argomento delle dipendenze deve essere trattato in separata sede. È un argomento complicato.
Infatti ho aperto un thread che parla proprio di questo. Meglio non andare offtopic. |
Re: Fino a che punto un partner può pretendere che l'altro tenga al proprio corpo?
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