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Mario Bross se ti può consolare anche io ho cominciato ad attuare la masturbazione tardi, ossia a 19 anni!
In questa classifica sono al 2 posto. :D |
Visto che sono intervenute poche ragazze, cercherò di dire la mia su tale argomento, ma sinceramente non pretendo – col raccontare la mia esperienza – di rappresentare l’intero universo femminile, anzi, forse sono io ad essere la mosca bianca in tutta questa storia, non so.
Sinceramente non ho mai praticato l’autoerotismo e non perché intrisa di cultura perbenista, nè per paturnie religiose; mi manca del tutto una formazione religiosa, visto che i miei si dichiarano atei da sempre e mi hanno educato di conseguenza. Partiamo dall’adolescenza, quando si scopre il proprio corpo per la prima volta. Posso affermare di essere sempre stata una ragazzina fortemente legata al mondo dell’infanzia e di conseguenza - a 14-15 anni - facevo ancora fatica a separarmene del tutto; ero più simile ad una sognante Wendy - che attende di anno in anno il ritorno di Peter Pan alla finestra, rifiutando così di crescere - piuttosto che a quelle ragazzine che desiderano sentirsi grandi sperimentando il più possibile la vita. Per anni mi sono imposta una sorta di ascetismo, ed il mio carattere solitario e introverso mi ha di conseguenza spinto a confrontarmi poco con un’umanità viva, e il mio metro di paragone è divenuto così un tipo di femminilità un po’ superata, e cioè quella messa in scena dai romanzi o dai film ambientati nell’800, che propongono eroine pure ed asessuate: le sorelle March, Jane Eyre, Anna dai capelli rossi, le protagoniste della Austen, Sissi ecc. Insomma, risaldata nel mio terrore di crescere da un immaginario di tal fatta (che per me costituiva una sorta di rifugio dai clamori del mondo), mi sono creata una sorta di autocensura interiore, che non mi ha permesso affatto di conoscere i miei istinti, repressi in qualche angolino buio della mia personalità, inconsapevole, però, di questo processo di rimozione della mia fisicità…. Infatti, la mia non era un autocensura consapevole; tutto avveniva così profondamente da non avvertire nemmeno alcun stimolo dentro di me, cioè, non dovevo lottare con me stessa per frenare i miei istinti…questi semplicemente non emergevano, soffocati da questa mia caparbia fedeltà al mondo dell’infanzia, unita ad una severa autodisciplina interiore, che mi faceva aspirare ad una sorta di purezza che fosse degna delle mie eroine di carta!! Capirete poi che ho sempre filtrato la realtà a partire da un’estrema razionalizzazione di questa, lasciando di conseguenza fuori dai miei schemi mentali tutta quella parte dell’esistenza più legata agli impulsi. Vi sembrerà strano, ma è così. E così, non ho mai avvertito questa esigenza fisica sino ad adulta, e anche quando ho conosciuto il rapporto a 2 con l’altro sesso, non ho mai sentito la necessità di renderlo più completo, pensando che forse la conoscenza del proprio corpo potesse essere una buona base per vivere al meglio le proprie esperienze di adulta, anch’esse un po’ frenate da queste auto-censure, radicatesi negli anni. Soffro poi di astenia, e questo certo non aiuta oggettivamente a buttarmi a capofitto in una pratica che richiede un bun dispendio di energie….sarà comica detta così, ma è la pura verità!! Io, cara Fuxia, parlo a nome mio e della mia esperienza, non intendo spacciare il mio inconsueto percorso di vita come quello battutto dalla maggioranza delle donne. Non ti parlo con ipocrisia, anche perché riconosco io stessa per prima l’importanza di conoscere il piacere, a partire dalla scoperta di sé e del proprio corpo…. Infatti penso di avere saltato delle tappe importanti, a causa del mio legame ambivalente con la me stessa bambina, unito ad un rigore ascetico che – quasi come una punizione – mi imponevo per sentirmi padrona di me stessa e per dimostrare di avere tutto sottocontrollo, con l’intento poi di rivendicare anacronisticamente una purezza di “nonsochecosa” di fronte ad un mio immaginario un po’ libresco, fatto di poca vita vissuta…. |
quella de "le seghe rende ciechi", e una delle più grosse stronzate che abbia sentito nella mia vita
infatti io avevo gli occhiali già a 12 anni :D |
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Forse la sto sparando un po' grossa (mica tanto?). |
Fuxia82
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Autoerotismo manco a parlarne..impossible! In queste vacanze ho avuto, dopo 6 mesi che non accadeva, un rapporto sex con una mia amica che mi ha ospitato qualche giorno. Non c'è stato verso di "concludere in bellezza"...solo tanta fatica inutile :oops: :evil: :evil: Attualmente prendo il cipralex. Tutti gli anti-depressivi hanno questo maledetto effetto collaterale o è solo questo farmaco? Eventualmente me lo faccio cambiare, anche perchè è da un paio di mesi che lo prendo ma non ho avuto alcun beneficio..solo effetti collaterali. Spero di non essere andato troppo off-topic...chiedo venia! Ciao a tutti e buon anno (scusate il ritardo!) |
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io prendo daparox, e sebbene non abbia avuto il panico nemmeno ieri quando sono rimasta bloccata in metropolitana...qualcosa sicuramente lo ha fatto in più di un anno di terapia. ma a che prezzo!!! non mi stupisco che si pensi che sia un problema solo maschile, è qualcosa di culturalmente ancestrale credo. o forse deriva dal fatto che nella nostra nazione (e non solo) parlare di sesso è ancora tabù. e poi...basta vedere un film porno per rendersi conto dell'idea che si fanno gli uomini -fin da giovincelli- della sessualità femminile... :wink: :roll: |
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Intanto continuo a contribuire qui :D ma questa volta in maniera consapevole (almeno spero! ) Credo sia "normale" pensarlo prevalentemente come un problema "solo maschile".. non soltanto per un fatto culturale, come giustamente dici tu, ma per il semplice fatto che nei maschi il problema è più evidente: difficoltà nell'erezione e nell'eiaculazione. C'è scritto nelle controindicazioni del farmaco ed ovviamente è rivolto al un pubblico maschile! Per quanto riguarda il calo del desiderio, credo sia da intendersi sia per gli uomini che per le donne. Ma se c'è un calo del desiderio, tutto il resto (difficoltà nell'erezione e nell'eiaculazione, ect) purtroppo è solo un'inevitabile conseguenza.. :evil: Che fare? Smettere di prendere il farmaco oppure rimanere frustrati ogni volta che non si riesce a sublimare l'atto sessuale mentalmente e/o fisicamente, così come è successo a me? Atroce dilemma..non so che fare :cry: |
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