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Re: Le ragioni dell'immobilità
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Il tuo vissuto non si riduce di certo a "viaggiare", "amare la pizza", "evitare lo sguardo delle persone", ecc. Non mi sembra di parlare di fantascienza. Non è che non esistano persone che si identificano in altro che non sia lavoro, hobbies, tic caratteriali, peso corporeo, ecc. Perché è tanto difficile riconoscersi incolti, rozzi, superficiali? |
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Spesso infatti si soffre per cose che accadono per colpa di altre persone, del caso o comunque di eventi che non possiamo controllare, quindi non è che anche attivandosi uno possa fare molto... |
Re: Le ragioni dell'immobilità
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Per te c'è una netta distinzione tra ciò che siamo e quello che facciamo. Di base prendi le distanze dai vari problemi/blocchi perché non ti rivedi in loro (non rappresentano la tua identità). Sei altro (e da qui il discorso sull'attivazione). Giusto? |
Re: Le ragioni dell'immobilità
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Ed è anche (addirittura) una cosa umiliante, mortificante. Ci sta che qualcuno che deve "usarti" metta in risalto solo certi aspetti, semplificando. Ma farlo tu stesso/a...? |
Re: Le ragioni dell'immobilità
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E perché una persona dovrebbe identificare un problema o elementi di disturbo nel carattere? :interrogativo: La vita davvero tua, chi deve decidere quale sia? Magari per una persona la vita davvero sua è proprio quella dove ha proprio certe caratteristiche ma possiede anche altre cose che adesso non ha. Per me è proprio sbagliato il tuo ragionamento, ci sono cose con cui uno si identifica di più e cose con cui si identifica meno, ma non è che se ti identifichi non conosci la cosa, cosa c'entra? :nonso: Se mi identifico con l'orientamento eterosessuale maschile allora sono all'oscuro che c'è questa tendenza in me? E soprattutto, casomai questo orientamento creasse problemi e conflitti a livello sociale che producono disagi e sofferenze, dovrei tendere a voler cambiare l'orientamento per risolvere i conflitti? |
Re: Le ragioni dell'immobilità
Non siamo fatti per vivere come bruti ma per seguir virtù e conoscenza,siamo animali ma evoluti grazie a dio,si può essere colti e animaleschi lo stesso
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Re: Le ragioni dell'immobilità
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Tranquilla che anche a me scendono i lacrimoni per queste cose... È vero che non abbiamo molto tempo in questa vita, 90 anni possono sembrare tanti, in realtà non lo sono, e poi ci sono cose che possiamo fare solo da giovani, ad esempio avere una famiglia, già a 50 anni è troppo tardi per quella. Sono contento di sentirla questa fretta, altrimenti non ci sarebbe nulla ad impedirmi di dormire tutto il giorno |
Re: Le ragioni dell'immobilità
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Il carattere non è qualcosa di pietrificato e statico. Tuttavia, anche non identificandosi con esso, può comunque risultare complicatissimo modificare alcuni comportamenti disfunzionali. |
Re: Le ragioni dell'immobilità
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In generale mi sembra che nel tuo discorso manchi la giusta attenzione al contesto esterno, che è fondamentale, in un contesto favorevole lo stesso carattere che in altri contesti viene frustrato e sminuito, può vivere bene e trovare la propria dimensione. Sul discorso delle parole usate sono anche d'accordo, ma non lo vedo così rilevante come te. Nel senso che da solo non penso che possa portare dei cambiamenti concreti, per questi ci vuole il contesto giusto. |
Re: Le ragioni dell'immobilità
A volte (diciamo spesso e volentieri :sisi: ) non sento di vivere una vita davvero mia. Il mio problema principale è che non ho lo spazio necessario per esprimere le mie capacità e seguire le mie inclinazioni, come ha scritto anche Purple Rain.
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Re: Le ragioni dell'immobilità
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Se il contesto è difficile, provi emozioni spiacevoli ma non per forza devi andare mentalmente in default e "perderti" :nonso: |
Re: Le ragioni dell'immobilità
In più puzza un po' che "gli spazi concreti per esprimersi" coincidano spesso con status symbol legati a un certo gruppo.
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Re: Le ragioni dell'immobilità
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Vuoi dire che qualsiasi sia il contesto tutti possono vivere una vita piena esprimendo se stessi? Per me questa è una credenza errata, andrebbe dimostrato per bene che è vero ma non c'è alcuna evidenza che dimostra che questa cosa qua sia vera, che si può essere felici e vivere pienamente in modo indipendente dal contesto. Uno o due casi dove una persona riesce ad essere felice in un contesto difficile, ostile e svalutante, grazie a caratteristiche fuori norma, non bastano mica, devi dimostrare che in ogni caso e in ogni situazione tutti possono vivere una vita piena. |
Re: Le ragioni dell'immobilità
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Frequento posti e generalmente riesco a sviluppare dei rapporti cordiali ma tutto finisce lì. La gente della mia età spesso ha una famiglia, il tempo è poco e la tendenza è quella di coltivare legami già consolidati piuttosto che cercarne di nuovi. Inoltre devi mettere in conto il mio carattere, sono una persona chiusa, ho bisogno di pazienza e compatibilità per costruire qualcosa. Ho le mie colpe, ecco.. |
Re: Le ragioni dell'immobilità
È capitato anche a me
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Re: Le ragioni dell'immobilità
Se mi "muovo" faccio solo danni.
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Re: Le ragioni dell'immobilità
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In generale quando leggo/sento questi discorsi mi sembra che si carichi il singolo di un'eccessiva responsabilità (se non addirittura colpevolizzazione, più o meno esplicita), mentre io penso che "nessuno si salva da solo" e senza il sostegno necessario (non mi riferisco alla psicoterapia ma a rapporti solidali tra persone), oltre alla possibilità di accedere a situazioni concrete che abbiano un senso per la persona, a volte può essere difficile uscire da loop negativi o situazioni di stallo. Non sto negando che conti anche quello che hai scritto tu. Le strategie che hai menzionato le conosco bene perché a volte le metto in atto anch'io più o meno consapevolmente quando non mi sento abbastanza forte per fronteggiare situazioni difficili rimanendo me stessa. Però come mai quando sono con persone con cui mi sento a mio agio o in situazioni favorevoli riesco a essere piú facilmente me stessa? Per questo dico che il contesto è fondamentale. Non nego di avere delle difficoltà a esprimermi e affermarmi come persona anche per via di forti insicurezze ed emotività spiccata, però già il fatto di non sentirmi sola (quando capita) e di intravedere delle possibilità concrete che per me abbiano un senso, fa la differenza, mi fa sentire piu forte e speranzosa. |
Re: Le ragioni dell'immobilità
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Re: Le ragioni dell'immobilità
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Per farsi le domande fondamentali (a partire da "cosa desidero/di cosa ho bisogno"), bisogna essere almeno un po' individuati, cioè attivi nel senso che ho espresso. Se non si è tali, oltretutto, non si riesce a capitalizzare davvero il supporto altrui (che viene frainteso) e nemmeno ad offrire supporto ad altri. |
Re: Le ragioni dell'immobilità
Beata immobilità, quanti guai mi avrebbe risparmiato.
Ma non volevo e, più spesso, non potevo. Certe circostanze obbligano ad attivarsi. Certo, anche una certa indole. |
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