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Re: Coloro che parlano di solitudine senza conoscerla...
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Re: Coloro che parlano di solitudine senza conoscerla...
Parto giusto in tempo perché ho avuto 3 giorni di forte instabilità,l'influenza degli ultimi 10 giorni rischiava di compromettere i miei piani,non mi pento della mia scelta..qui da luglio si azzanneranno come i lupi..
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Re: Coloro che parlano di solitudine senza conoscerla...
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Re: Coloro che parlano di solitudine senza conoscerla...
Devo vedere trieste ha affitti per le mie tasche,non ha il lavoro dell emilia,ma lemilia oggi non posso permettermi,c'è pure il mare,città storica,vediamo che contesto e,cosa offre,non escludo neanche l'estero ormai..vedevo su un social un conoscente del passato si è fidanzato con una di prato e non mi stupisce data la chiusura delle donne siracusano..
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Re: Coloro che parlano di solitudine senza conoscerla...
Trieste fa freddo tira vento dell'umbria che ne pensi?
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Re: Coloro che parlano di solitudine senza conoscerla...
Lo so Alessandria e un posto economico,ma trieste al mare vediamo che sensazioni ho..
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Re: Coloro che parlano di solitudine senza conoscerla...
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Mio padre è agricoltore e mia mamma casalinga, non sono figlio di imprenditori. La laurea non l'ho comprata, ho studiato e l ho presa a 23 anni e mezzo ( ho fatto la prima elementare a 5 anni). Sono sicuramente fortunato ad avere ottime capacità logico matematiche innate, ma certamente meno nell'essere nato con un nasone enorme come quello di Pippo Franco. Fino a 38 anni uscivo pochissimo, avevo vergogna di uscire, mi hanno fatto a volte domande imbarazzanti a cui non sapevo come rispondere. Poi ho imparato a dire delle bugie ben confezionate per uscire da domande difficili e oggi so come rispondere per non fare figuracce senza dover spiegare la mia vita ogni volta. Sono,ancora adesso, vergine a 42 anni, anche se non l' ho detto mai a nessuno dal vivo e per me non rappresenta e non ha mai rappresentato un problema. Ho fatto vari lavori legati alla mia laurea in varie zone d Italia. Vicenza, Verona, Parma e Viterbo. Tornato a Napoli ho lavorato in un call center inbound per 3 anni, ma senza uscire con i colleghi se non in rarissimie occasioni tipo 2 volte all'anno. Nei periodi estivi giocavo a calcetto ogni 15 giorni con loro, nient'altro. Mai uscito solo con una ragazza. Ho lasciato lavoro per mia scelta a 31 anni perché mi ero stufato di quel lavoro alienante e inutile per la società. Ho provato l'anno dopo ad aprire una gelateria in franchising a Roma ma mi sono scontrato con la burocrazia italiana e non ci sono riuscito nonostante fossi molto avanti nel progetto e parecchi esperti erano rimasti impressionati dalle mie capacità e dalla precisione del mio business Plan ( soprattutto per quanto riguarda la parte economica!) Nel 2014 ho lavorato con alcuni bambini di quarta elementare per un progetto pomeridiano su matematica, ho capito che mi piaceva quel lavoro e sapevo farlo. Mi sono iscritto nelle graduatorie di Roma per lavorare alle medie su tecnologia o sostegno ( incredibilmente non posso insegnare matematica e scienze alle medie che sarebbe la mia materia naturale e di cui conosco perfettamente tutto il programma!) ma in tre anni mi hanno chiamato a lavorare solo per due mesi. Nel 2017 mi sono iscritto a quelle di Milano (all'epoca si poteva fare cambio provincia ogni 3 anni, oggi ogni 2) e poi da lì sai più o meno quello che è successo. Fortuna in alcuni casi l ho avuta, ma non penso sia la componente principale. Ho avuto determinazione, ma non sempre, alcuni anni non avevo voglia di fare nulla e sono stato spesso più di un anno senza lavorare né uscire. Guardavo TV, videogiochi sportivi, internet video su YouTube e soprattutto giocavo a giochi da tavolo online su boardgamesarena. A volte andavo a leggere, ma senza partecipare attivamente forum di discussione tipo amando. Alla sera qualche video eccitante per me nel letto prima mi addormentarmi. Nient'altro facevo! Mi stava pure bene la vita che facevo e mi ci adagiavo. Oggi faccio vita molto più divertente e mi rendo conto che sbagliavo. Me ne sono accorto a 38 anni se me ne fossi accorto prima avrei potuto fare una mia famiglia, oggi è difficile. Spero qualcuno di voi ci riesca, molti qui sono bravi ragazzi e meritano di sistemarsi con una ragazza seria. Più persone conoscete e più avete possibilità di incontrarne una! Puntate anche a ragazze straniere che vivono in Italia che hanno culture più tradizionali come albanesi, marocchine e rumene. La ragazza più simile a me caratterialmente che abbia mai conosciuto era appunto rumena. Purtroppo all'epoca non avevo la testa perché troppo impegnato a cercare di aprire la gelateria e me la sono lasciata sfuggire! Anche tra le italiane comunque le brave ragazze ci sono e pure numerose, solo che si sistemano giovani e fanno famiglia abbastanza presto, intorno ai 28-30 anni! Comunque non c'è mai da disperare. In questo periodo sto frequentando una ragazza pugliese di 33 anni molto seria e con la testa sulle spalle e vedremo gli sviluppi. Non ci siamo nemmeno baciati per il momento! Il mio è un esempio, ognuno di noi ha una vita diversa! Ma bisogna cercare di darsi da fare per cambiare vita e mettersi in gioco! |
Ti stimo grey ma non è detto che per forza devi fare famiglia...la famiglia è una grossa responsabilità
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Re: Coloro che parlano di solitudine senza conoscerla...
Mi fa male quello che dici, Grey, perché non si capisce su che cosa si basano questo tuoi incontri. Anzi, lo so: sull'intrattenimento.
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Re: Coloro che parlano di solitudine senza conoscerla...
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Non concepisco i rapporti basati sono sull attrazione fisica o sul sesso. Per me sono completamente inutili! |
Re: Coloro che parlano di solitudine senza conoscerla...
Anch'io vedo le straniere profili più adatti a gente tranquilla non esuberante come tanti qui dentro ma è una mia opinione,l'italica media cerca altri tipi
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Re: Coloro che parlano di solitudine senza conoscerla...
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Re: Coloro che parlano di solitudine senza conoscerla...
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Comunque va beh, a parte questo, volevo chiederti una cosa. Hai detto che hai provato ad aprire in franchising e che nonostante un business p. adatto non è andata..Volevo sapere se il non avere contatti solidi e profondi, secondo te ha influito negativamente sul progetto? O se lo/la avevi quali sono state le problematiche? (ovviamente , sono consapevole che non sarà nemmeno un discorso piacevole per te, e ti capirei benissimo se non volessi rispondere). |
Re: Coloro che parlano di solitudine senza conoscerla...
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In estrema sintesi direi che non avere tanti contatti non è stato il problema decisivo sicuramente, avevo fatto praticamente tutto io con il piccolo aiuto di mia sorella e di un mio caro amico dell'Università (aiuti comunque non decisivi, in quanto avevo davvero tutto in mano io!). Con l'azienda che avevo scelto di utilizzare come marchio la ancora oggi esistente "Crema e Cioccolato" mi ero sentito più volte, ma vista la loro estrema impreparazione sia economica che legale, decisi di fare da solo (era sicuramente più faticoso e complicato, ma non potevo fare altrimenti!). Il problema principale, se vogliamo, è stata la scelta della città in cui aprire, ovvero Roma. Ci abitava e ci vive tuttora mia sorella e quindi potevo sfruttarla come punto di appoggio per conoscere le zone. Il problema è che se vuoi aprire un qualsiasi locale in Italia è già difficile, se vuoi aprire a Roma devi essere masochista! Pensa che una ditta americana molto ricca che voleva aprire un ristorante lì, dopo aver sentito quello che c era da fare burocraticamente ha preferito aprire in Spagna, dove, nello stesso tempo per uno a Roma, ne ha aperti 6!!! Dopo vari controlli fuori dai possibili locali da affittare avevo trovato un 40 metri quadri a circa 500m dal Colosseo a 2000 euro/mese. Era un ottimo affare senonché a un certo punto vengo a sapere che ci sono problemi, sia nella facciata esterna del palazzo in cui devono fare lavori, sia all'interno del locale perché era stato abbattuto dai proprietari un muro portante per ingrandire due locali vicini da 20 metri quadri l'uno e farne così uno solo. Bisognava aspettare un po' di giorni per capire quando poter aprire. Cambiare posto sarebbe stato costosissimo in quanto avevo già fatto preordine per certe grandezze a ditta per mobili, frigoriferi, ecc. ad una ditta e, inoltre, per un errore del mio commercialista, mi aveva fatto fare una società con mia sorella da un notaio per risparmiare su alcune tasse, ma a quel punto per cambiare sede avrei dovuto spendere altri 1000 euro totalmente a vuoto. Il tempo passava, spendevo soldi per seguire la situazione da Roma, e mi trovai in una situazione per cui se tutto andava bene, avrei potuto aprire gelateria a Ottobre in modo totalmente anticiclico. Avrei potuto forse aspettare Marzo dell'anno successivo, ma ero talmente depresso e giù di morale che tornai a casa a Napoli e per riprendere un po' di voglia di fare qualcos'altro ci è voluto più di un anno. |
Re: Coloro che parlano di solitudine senza conoscerla...
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Re: Coloro che parlano di solitudine senza conoscerla...
Il problema è qui uomini meno infoiati o bisognosi di attrazione mentale non li puoi controllare,la donna perde potere,se non è una gran figa,sopratutto sul pari estetico
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Re: Coloro che parlano di solitudine senza conoscerla...
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Io cerco un rapporto paritario e se non è possibile, sto bene da solo. |
Re: Coloro che parlano di solitudine senza conoscerla...
Bravo grey cerchiamo rapporti alla pari di mantide e donne in carriera col suv non c'è ne frega una beata minkia..
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