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Re: Singolismo e discriminazioni
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Re: Singolismo e discriminazioni
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Re: Singolismo e discriminazioni
Le coppie BENESTANTI senza figli sono quelle che di bonus economici hanno bisogno meno di tutti!
Chi non ha coniugi/ figli NON è automaticamente benestante. |
Giusto, è la grande cospirazione verso i single.
Nonvelo dicono. Va assolutamente aumentata la pressione fiscale sulle famiglie, dopotutto non è forse la prole una forza lavoro inutilizzata? Dannati proletari. |
Re: Singolismo e discriminazioni
Dài, torna nel mulino bianco
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Re: Singolismo e discriminazioni
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Comunque no, siamo una famiglia normalissima. Mi hanno sempre sostenuto, forse eccessivamente protettivi, ma mi sono bruciato anche tante opportunità. Anche con il resto dei parenti ho un ottimo rapporto, anche se sono praticamente le uniche persone che frequento. Ma può anche essere che io abbia avuto brutte esperienze con la famiglia. Ciò non toglie che tali situazioni siano l'eccezione e non la norma e che i contributi e le agevolazioni alle famiglie abbiano un loro scopo logico e oggettivo. Uno può essere incazzato col mondo quanto gli pare ma se perde anche questa lucidità sono cazzi. |
Re: Singolismo e discriminazioni
Considerate una cosa: che i minorenni non lavorano e devono essere mantenuti. Quindi non capisco tutte queste critiche all'opzione donna del governo. Mi pare ovvio che chi ha più figli abbia più spese.
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Re: Singolismo e discriminazioni
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Se sei vivo e vegeto non poteva essere tanto disfunzionale la tua famiglia. Mettiamo a confronto le persone che hanno avuto una famiglia e quelle che non l'hanno avuta proprio. Chi sta meglio e chi sta peggio? Caricare solo la famiglia di tutti i mali del mondo a me è sempre sembrata una boiata, l'alternativa quale sarebbe? Chi sarebbe davvero motivato a curare un rompi scatole che frigna? La comunità? S'è visto come vengono curati i bambini in un orfanotrofio o luoghi simili, una mezza schifezza, non si creano legami affettivi stabili, per quanto sia disfunzionale a me sembra che alternative migliori nessuno è stato capace ancora di crearle. Vale lo stesso anche con gli anziani, se non ci sono dei parenti o familiari che li curano, quando si ammalano muoiono molto più velocemente. Le cure che può dare un infermiere che manco ti conosce e ne cura tanti non è paragonabile alle cure che potrebbe esser disposto a dare un parente o un coniuge. Non saprei cosa fare per favorire la creazione di questi nuclei, ma che ci siano grossi problemi da noi a me sembra chiaro. Distruggere le famiglie significa distruggere una serie di cure destinate agli individui, cure che non esisteranno più e bisognerà trovare qualcosa di alternativo, ma questo qualcosa non c'è e non mi pare che qualcuno si stia preoccupando seriamente di crearlo perché la motivazione che spinge in tale direzione non c'è. Alcuni sostengono sfacciatamente che queste cure ci sono, io invece vedo che un anziano isolato e ammalato affetto da demenza se non ha parenti fa una brutta fine. Finché erano pochi in linea di principio si poteva cercare di curarli (e comunque non lo si faceva bene), ma se diventano tante le persone isolate chi se ne occupera? A me pare manchi una motivazione forte paragonabile a quella che c'è quando si creano legami affettivi di parentela anche nelle persone formate e pagate. Il mio non è un discorso di destra o di sinistra, a me sembra solo di buon senso. Cosa fare di preciso, non lo so neanche io, ma lo so bene che anche io andrò incontro ad una brutta fine casomai quando sarò anziano diventerò demente (più di quanto lo sono ora) e cose simili. C'è proprio un problema grosso con i nuclei sociali e parentali, non si creano legami o si disgregano troppo velocemente, non mi convince la solita spieagazione per cui si disgregano a causa delle tare mentali degli individui, le spiegazioni psicologiche di questo stampo secondo me sono fallaci, bisogna spostarsi su vasta scala per trovare le vere cause, che secondo me devono essere in parte ideologiche ed in parte socio economiche. Usando un'analogia le particelle sono sempre le stesse, sono le condizioni ambientali che favoriscono certi legami, è su queste condizioni che si potrebbe intervenire, non si risolve il problema mandando tutti dallo psicoterapeuta per riuscire ad intrattenere legami maturi e boiate simili. |
Re: Singolismo e discriminazioni
Non esistono le basi solide. Gli aiuti alle famiglie sono scelte politiche che puntano al riscontro elettorale.
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Re: Singolismo e discriminazioni
Secondo me stiamo facendo confusione.
Che la famiglia sia la "cellula fondante della società" così com'è ora è innegabile. Che sia l'unica forma sociale possibile, o che sia la migliore, no. Il mio parere è che chi fa queste affermazioni fa solo ideologia. Perché ci sono diverse possibilità, molte delle quali sono già dato di fatto, dalle famiglie allargate a quelle omogenitoriali, dalle comunità non fondate su vincoli convenzionali come il matrimonio, fino a chi sceglie (o non sceglie ma ci si ritrova) di stare da solo, di non aderire a nessuna convenzione. Sussidi a parte, io credo che tutte queste soluzioni abbiano la stessa dignità finché si adempie ai doveri base di cittadinanza (a cominciare dalle tasse). Invece prevale l'ideologia familista tradizionale, quando non proprio cattolica (si vedano le proposte deliranti della Lega). E' una scelta legittima di chi governa ma - almeno in linea di principio - discriminatoria. Che almeno si sappia. |
Re: Singolismo e discriminazioni
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Se ti farai una famiglia avrai diritto alle stesse agevolazioni. |
Re: Singolismo e discriminazioni
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Vista la gestione della cosa pubblica avrei paura. |
Re: Singolismo e discriminazioni
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Togliamoci un momento gli occhiali arcobaleno. Davvero pensate la la società sia strettamente inclusiva e egalitaria? È ovvio che ci sono elementi, che per capacità e per merito sono più strategici. Un chirurgo ha un ruolo più importante di un grafico. Un idraulico un ruolo più strategico di un web designer. Una famiglia un importanza maggiore di un single (o di qualsiasi altra assurdità equivalente uno voglia inventarsi) Ovvio, uno può sbraitare lamentandosi, legittimo. Ma questo non cambia le cose. |
Re: Singolismo e discriminazioni
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Ed essendo single da 40 anni so bene che una famiglia non è una condizione acquistabile con facilità. Quello che dico è che una famiglia con dei bambini ha un differente peso sulla società, una sua importanza particolare. |
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