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Re: Recuperare un'adolescenza perduta a 23 anni.
Non pensare a recuperare, pensa a costruire
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Re: Recuperare un'adolescenza perduta a 23 anni.
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Re: Recuperare un'adolescenza perduta a 23 anni.
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Figuriamoci se fuori, la gente normale e ben inserita in società ha voglia /tempo di stare appresso a persone problematiche. |
Oggi sono tutti frenetici, non ti cagano fra un po' manco se sei attraente figuriamoci normale o con problemi di merda.
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Re: Recuperare un'adolescenza perduta a 23 anni.
Temo, e spero sinceramente di sbagliarmi, che chi ha questo genere di problemi, non sia proprio compatibile col fare le cose e avere le situazioni che hanno gli altri, e di conseguenza, qualsiasi cosa si faccia per uscire da situazioni simili, non porti sostanzialmente a niente.
Ripeto, spero di sbagliarmi. |
Re: Recuperare un'adolescenza perduta a 23 anni.
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Re: Recuperare un'adolescenza perduta a 23 anni.
Che dovrei dire io che socialmente ho 12 anni e anagraficamente 38...:piangere:
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Re: Recuperare un'adolescenza perduta a 23 anni.
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Penso semplicemente che il mondo la fuori non abbia né tempo né voglia di capire /aspettare persone problematiche. Il motivo è semplice. Ci sono miliardi di persone nel mondo da scegliere, quindi nessuno /a è disposto /a a stare con persone problematiche. Tutto qui. |
Re: Recuperare un'adolescenza perduta a 23 anni.
Discussione molto interessante, su un tema su cui rifletto da anni.
Io in adolescenza e periodo universitario facevo tutto ciò che facevano le ragazze "normali": uscivo spesso, facevo le vacanze con gli amici, feste e simili (la discoteca non l'ho mai amata però infatti ci sono andata raramente). Naturalmente i problemi relazionali erano sempre presenti e mi hanno reso la vita più complicata ma alla fine ho passato il periodo in qualche modo: col senno di poi credo di essermi fatta trascinare dagli eventi, mi sono circondata da persone più o meno affini e ho fatto le mie esperienze. L'unico piccolo dettaglio è che non ho mai avuto manco l'ombra di una relazione. Per quella (e nemmeno, visto che fu una lunga ma semplice frequentazione ma dove almeno fisicamente mi sono sbloccata) ho dovuto attendere i 30 anni passati. Adesso sono di nuovo sola da diverso tempo, la fissa per quello non mi è passata del tutto, e naturalmente mi ritrovo spesso a fare il punto. E riflettendo nonchè parlandone con amici fidati ho capito che effettivamente anche per gli esterni non sembra mica così finita la storia. A 35 anni, con un lavoro a tempo pieno e gli amici quasi tutti sposati e fidanzati se non con figli,sembra impossibile dare una svolta se non l'hai data alla tua vita quando avevi 20-25 anni ed eri nel pieno delle possibilità, ma ho capito che è anche qui tutta una questione di atteggiamento. Perchè a 20 anni io mi consideravo una mezza sfigata e pensavo sempre "il ragazzo arriverà" ma non è mai arrivato. Se a 35 continuo così dubito che qualcosa si smuova, no? E io tendo tantissimo, ma TANTISSIMO, all'autocommiserazione e al lamento, però sono giunta a questa conclusione: dipende (quasi) tutto da me. Com'è che, altrimenti, vedo e sento di persone "messe peggio" che invece ce la fanno? Gente senza un lavoro o con gravi problemi di salute magari? La vita è nel presente, ma io mi crogiolo nelle mancanze del passato e nei rimpianti. Prima cambio questa visione e meglio è. Facile a dirsi, e oggettivo che gli ostacoli soprattutto psicologici e il senso di inadeguatezza peggiorano con l'età, nonchè le possibilità di farcela effettivamente (certe capacità nelle dinamiche relazionali si acquisiscono anche con l'esperienza ovvio), ma stare fermi a rifletterci secondo me è utile per cercare di sbloccare la situazione anche a piccoli passi, soprattutto per poi non doversi trovare, 10 anni dopo, a dire: ma quando potevo, perchè non l'ho fatto? Credo sia proprio un dovere morale che abbiamo verso noi stessi: non rassegnamoci (questa me l'ha detta un mio amico solo da sempre al quale dicevo che ormai mi sto abituando a stare sola e non vale nemmeno la pena provare a cambiare le cose, in un momento di scoraggiamento). |
Re: Recuperare un'adolescenza perduta a 23 anni.
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Re: Recuperare un'adolescenza perduta a 23 anni.
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Re: Recuperare un'adolescenza perduta a 23 anni.
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Mancanza di amici e di occasioni? Oppure le occasioni ci sono ma siamo bloccati? Che poi, "belle esperienze": ho fatto esperienze comuni a tanti coetanei ma vivendole spesso molto male, soprattutto per l'ansia che avevo nei rapporti interpersonali e la mia insicurezza. |
Re: Recuperare un'adolescenza perduta a 23 anni.
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Aspettando il miracolo come facevo io a 25 anni non ho risolto niente infatti. Ma se uno cambia un po' l'atteggiamento, e parlo anche di fare cose da soli che ci piacciono e ci rendono felici, pian piano anche con gli altri staremo meglio e aumenteranno le occasioni scambio. Almeno io ho notato questo. Agire è sempre meglio di non fare nulla ecco. Facendo nulla la probabilità è 0, facendo qualcosa aumenta un minimo. Certo non dipende tutto da noi come ho già detto appunto, ma anche da situazioni oggettive sia esterne che (attenzione) interne (per quello la terapia secondo me mi sarebbe utile). Altra cosa: dopo i 40 sarà meno facile fare amicizie (i coetanei già accasati non hanno tutto sto tempo e interesse per aperitivi o cene) ma chi è single si da più da fare, non è da sottovalutare questo aspetto se parliamo di solitudine sentimentale. |
Re: Recuperare un'adolescenza perduta a 23 anni.
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Dopo i 40 i single si isolano e non gli interessa stare con altri single. Molti si circondano di animali. Sono quasi più inclusive le coppie, non le neo-coppie, ma quelle di lunga data. Io però non voglio trascorrere il tempo con le coppie, mi sembra sempre che mi manca qualcosa e che loro sono arrivati/realizzati ,anche se poi non è detto che sia così. |
Re: Recuperare un'adolescenza perduta a 23 anni.
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Però se il o la single 40enne cerca, secondo me si accorciano i tempi rispetto a quando si ha un'età più giovane. |
Re: Recuperare un'adolescenza perduta a 23 anni.
Ci possono essere persone single che potrebbero trovare interesse in un'altra persona single ma non sicuramente single problematici, con problemi e blocchi e fobie eccetera eccetera.
Vedendola dal punto di vista maschile, una da sola può anche trovare interesse in un uomo single della mia età ad esempio, ma sicuramente butterebbero occhi e interesse verso uno non problematico, uno che ha avuto esperienze di relazioni passate, uno che sa districarsi bene nelle situazioni varie, che ha esperienze in vari settori, uno che comunque ha assaggiato la vita. Non di certo uno single perché problematico e col vuoto alle spalle, senza nessuna esperienza o relazione, un incapace sociale. Penso che siamo tutti d'accordo su questo concetto. |
Re: Recuperare un'adolescenza perduta a 23 anni.
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Si può essere interessanti come single pure a 60-70-80 anni, però devono essere i single fighi, avventurosi. Non che devi essere chissacchè, ma almeno normale, con skill sociali normali, non dico da mattatore, ma neanche da inibito. Se non hai almeno quei requisiti minimi di sistema fai presto a cadere nel dimenticatoio. |
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Re: Recuperare un'adolescenza perduta a 23 anni.
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Non nascondo che infatti io guardo fondamentalmente a donne tra i 30 e i 40 con cui volendo facendo una pazzia un pò avventata una convivenza e un figlio si potrebbe ancora tentare di farlo. |
Re: Recuperare un'adolescenza perduta a 23 anni.
Siccome non ho voglia di rileggermi tutto il thread, deadsoul è tornata ad aggiornarvi oppure come al solito ha aperto il thread e l'ha lasciato andare, in puro stile tino?
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