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Re: si guarisce dal DEP?
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Più o meno si, è stata così, è stato uno sforzo mentale e fisico pesante ma mi ero imposto che almeno uno straccio di diploma lo dovevo assolutamente avere. Però rispetto agli altri ho sempre avuto questa maledetta depressione e apatia che ti lascia, ad andare bene, solo il 20/30 % delle energie psicofisiche. |
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Re: si guarisce dal DEP?
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Per me ogni persona ha valore. Punto. Posso avere una mia opinione? Non sto dicendo che per le altre persone tutti hanno lo stesso valore, non sto attribuendo agli altri quello che penso, devi aver capito male. Quote:
Io non do illusioni, non ho scritto che può guarire del tutto o che lo risolverà sicuro se mi leggi bene, ho scritto solo che potrebbe affrontarlo con uno psicoterapeuta (ed eventualmente uno psichiatra), che significa - per me - imparare a gestire la propria problematica. Poi mi pare di ricordare che tu non credi molto nella psicoterapia, invece io ci credo molto e penso che se si trova il terapeuta giusto e se si è ben disposti si possano fare dei miglioramenti. Quote:
Ho cercato di essere il più chiara possibile, ma siccome non mi capisci e mi attribuisci cose che non penso, ti saluto che sono anche off topic. |
Re: si guarisce dal DEP?
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Re: si guarisce dal DEP?
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Io sento molte persone X a parole dire che A ha lo stesso valore di B, ma poi perché con B non ci vuole stare nessuno nemmeno l'X che a parole sostiene che tutti hanno lo stesso valore? :nonso: A che serve in pratica dire A e B hanno lo stesso valore se poi B lo si tratta come una busta della spazzatura? A queste affermazioni dovrebbero seguire comportamenti sociali consoni, ma io non li vedo, gerarchizzano tutti, tutti hanno preferenze, tutti fanno classifiche, è ovvio che poi questa cosa su larga scala produrrà degli effetti casomai certe persone finiscono in fondo alle classifiche di quasi tutti o di tutti. Questo no, non possiamo gurardarlo o osservarlo, basta avere un'opinione e si aggiusta tutto, che ti devo dire, non mi convince, questa roba ce l'ho davanti agli occhi. Insomma se la tua opinione verte su un altro senso da dare al termine "valore", va bene, è vero quel che dici tutti hanno lo stesso valore da non confondere però con quello che intendo io perché non scalfisce minimamente tutto questo, è questa roba che in pratica produce sofferenza e non il "valore" di cui parli tu, è questa cosa qua che contesto. Quote:
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Si può cercare di risolvere anche problemi impossibili da risolvere (hanno cercato per secoli di quadrare il cerchio con riga e compasso) e affrontarli quindi. Sono due domande ben diverse, direi che alla prima si può sempre rispondere "sì", e poi magari si fallisce (o si riesce), ma nulla impedisce di provare e l'unico impedimento che potrebbe esserci è l'intenzione. La seconda invece verte su qualcosa di più oggettivo, si chiede una stima preventiva e se qualcuno è guarito totalmente (e qua bisognerebbe anche capire cosa si intende per "guarito"). Poi se con "affrontare" vuoi intendere ancora altro, spiegati meglio perché sinceramente è davvero poco chiara la cosa. |
Re: si guarisce dal DEP?
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Avrei anche un certo margine di scelta, ma io anche leggendo certi manuali di intervento vedo che si usano sempre questi schemi qua. Io ci torno non perché funziona in termini guaritivi o risolutivi, ma perché ho bisogno di parlare con qualcuno di certe cose e altre persone bendisposte che non mi manderebbero a quel paese non ne conosco, una certa utilità ce l'ha per me, ma non è utile nel senso che vorrebbero loro. A me non è il conflitto che spaventa, mi disturba il fatto che con buone probabilità lo perderò quando ho a che fare con certe persone, e se lo perdo non solo non otterrò ciò che desidero, produrrò anche effetti negativi a boomerang all'interno di rapporti che si tengono in piedi per miracolo. Ad esempio prendo spunto proprio da un manuale trovato in rete in cui si vorrebbe trattare proprio il disturbo evitante in cui viene riportato un colloquio (credo immaginario)... Quote:
Magari non hanno altre amicizie che gli danno qualcosa, se l'alternativa per loro è star da soli o con persone che magari gli servono ancora meno, restano incastrati cosí. Non so quante volte ho letto nel forum situazioni simili. Un'altra persona in genere non è interessata ad essere coinvolta in una rottura di scatole per lei, la mia esperienza è che non reagiscono affatto bene le persone di fronte all'esposizione di certe esigenze (che nella relazione loro ritengono eccessive) e se sai di essere in una posizione di potere inferiore in una relazione (che per una serie di motivi magari ti è utile) ne dovrai tenere conto. C'è il detto "se sei incudine stai, se sei martello dai" che non è una cavolata per me. In amore vince chi fugge, anzi chi può fuggire perché è l'altro ad inseguire. Questa roba qua si può anche evitare di espormela, su di me non attecchisce minimamente e so spiegare anche perché non attecchisce. Per questo per me questo tipo di interventi non servono, mi servirebbe un sistema per migliorare la mia posizione sociale piú agevolmente rispetto ai meccanismi standard, gli psicoterapeuti suppongono che convinta una persona ad esporsi questa assimilerà per osmosi, ma secondo me in molti casi (non saprei quantificare quanti) si ripeterà quello che la persona ha già vissuto in adolescenza, non riuscirà ad integrarsi non avendo proprio gli schemi per apprendere e gestire certe cose ed entrare nel ciricolo virtuoso e il problema si ripresenterà uguale ed identico. Dal mio punto di vista un qualche deficit c'è, ma nelle competenze di inserimento sociale (gestione dell' immagine e tutto il resto) e anche nella capacità di apprenderle dal vivo queste competenze, ma vedo che questa cosa passa in secondo piano. Usando una metafora si suppone che gettata una persona in acqua e una volta convinta che sa imparare da sola a nuotare, imparerà a nuotare, basta solo toglierle la paura, ecco secondo me si sbagliano su questo punto. Secondo me l'evitamento viene forzato e rinforzato da questo deficit di apprendimento (ma non si tratta qua di imparare le tabelline ma tutt'altro), non è l evitamento che causa questo tipo di deficit, è questo deficit in cui una persona non sa copiare e tenere in piedi certi schemi sociali (legati anche alle risorse di cui dispone) che provoca poi l'evitamento. Che poi lo si può anche non chiamare deficit, insomma è una sorta di tendenza che rallenta o blocca certi processi che si avviano naturalmente in altre persone. È simile alla capacità di replicare i movimenti fisici di un'altra persona con le stesse risorse, alcuni riescono facilmente, altri invece non riescono. Che un tizio abbia muscoli e corporatura simile a un altro non implica che sappia eseguire le stesse performance fisiche o sappia apprendere le stesse cose e gli stessi movimenti con gli stessi sistemi. Faccio un altro esempio metaforico. Se una persona immersa in un ambiente sociale non imparasse a parlare (perché le mancano proprio certi schemi di apprendimento) rimarrebbe esclusa e probabilmente tenderebbe ad evitare certe cose, ora se si pensa che il problema è l'evitamento e la si getta nuovamente nell'ambiente secondo me non è affatto detto che poi imparerà a parlare, se non ha imparato prima quando si esponeva, i motivi per cui non ha imparato la prima volta quali erano? :nonso: |
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Re: si guarisce dal DEP?
Mamma mia quanto scrivete.
Non ci provo nemmeno a starvi dietro...la maggior parte dei discorsi e delle considerazioni vanno oltre le mie capacità cognitive. |
Re: si guarisce dal DEP?
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Re: si guarisce dal DEP?
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Se parliamo di energie fisiche e mentali e voglia, è un disastro. E a differenza degli altri dentro la, sul lavoro non parlo con nessuno, non vado più neanche in mensa con gli altri, evito il più possibile contatti con gli altri a meno che sia obbligato per motivi di lavoro, ma vengo visto ovviamente come strano, asociale, sfigato, diverso. |
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Re: si guarisce dal DEP?
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