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Il primo ha bisogno degli altri per essere tale. |
Meglio essere il primo, che il sostegno morale del primo 8)
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cmq prima di tagliare tutta la letteratura diventa insegnante i letteratura e storia e poi ne riparliamo.. tu parli per sentito dire chi ha studiato un minimo letteratura o qualcosa che secondo te non serve sa benissimo che è fondamentale per la formazione mentale di una persona.. poi certo ci vuole la tecnica ci vuole la specializzazione ma una cosa importante che non viene fatta in italia e che lo stato dovrebbe favorire sn la ricerca (cosa inesistente in italia) e altri lavori.. che in italia sn scarsi.. mentre all'estero i laureati trovano benissimo infondo mio caro solo il 17% si laurea in italia.... |
ma guarda che fino alle superiori la preparazione letteraria è pressochè uguale nelle varie scuola, solo che il liceo ti da nozioni ultragenerali altre scuole invece, oltre a quelle ti danno le basi per poter lavorare
la differenza sostanziale tra me e te (ad esempio) potrebbe farla se tu avessi scelto di fare una laurea di tipo lettere antiche polverose ma non mi pare sia così quindi a livello d'istruzione di base siamo pressochè uguali, cambia invece la formazione personale che uno ha fatto dopo ecco io ho scelto altro, sia cose più concrete per il lavoro e quindi ora non sto a piangere troppo se il governo mette tasse (ma questo non vuol dire che la mia preparazione sia grezza, meccanica e superficiale come il luogocomune vorrebbe far credere), sia , sia, sia, mi sono dedicato in particolare ad una scienza, e poi ho intrapreso anche hobby dove ho ampliato le mie conoscenze su altre arti, mischiando la teoria alla pratica insomma, very concret ci sarà anche una percentuale così bassa di laureati, ma c'è anche una percentuale alta di laureati disoccupati che hanno scelto solo x passione senza considerare che una laurea di un certo tipo ormai è preistoria e andrebbe semmai presa dopo aver trovato un solid concret work ribadisco cmq la necessità di maggior ottimizzazione dei programmi l'ottimizzazione è tutto nella vita |
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ma che stai a dire dai? lo sanno tutti che se vuoi una preparazione adeguata per l'uni vai al liceo eddai... bè guarda io ho scelto infermieristica ed è statisticamente provato che entro un mese e mezzo trovo lavoro.. non credo la mia preparazione culturale sia uguale alla tua.. ma proprio per niente almeno tu non ti intenda di biologia biochimica microbiologia fisica chimica chimica orcanica ecc e ti sia fatto almeno 7 ore di laboratorio tutte le settimane.. e ti sia fatto un culo di sei ore tutti i giorni più lo studio a casa e neanche letteraria il liceo ti forma.. una scuole tecnica resta cmq sempre una scuola tecnica (a meno di poche ) mi dispiace tu ti intenderai di altro.. io mi intendo di questo si sceglie per passione.. perchè l'amore per lo studio a volte è più forte di ogni cosa.. se uno sogna di fare qualcosa lotta anche se sa che ci saranno poche possibilità di trovare lavoro.. quando ami qualcosa fai di tutto per comprenderla per poter studiare sempre di più in quel campo. |
Riporto in auge questo topic con qualche impressione personale su quanto sta accadendo in questi giorni nelle università italiane: che dire, a volte la vita è proprio strana...Quest'anno, in occasione della ricorrenza dei quaranta anni dalle proteste studentesche del 1968, sono apparsi diversi lavori editoriali sul tema e mi è capitato di leggerne qualcuno, dando per scontato che fosse un argomento facente già parte della storia e, come tale, trattabile con un certo distacco scientifico.
E invece...Mi ritrovo in prima persona ad assistere a cortei, manifestazioni ed assemblee studentesche, accompagnati da slogan, a volte espressione di odio politico, spontaneismo e un'apparente quanto insolita unità d'intenti fra studenti e certe frange del corpo docente...Insomma, mi sembra che stiamo vivendo, mutatis mutandis ovviamente, un nuovo '68. Io sono essenzialmente un moderato facente parte della "maggioranza silenziosa" che vede un po' con l'occhio storto lo sconvolgimento della tradizionale routine, specie se arreca disagi e disservizi che, in ultima analisi, si ritorcono solo contro gli studenti; d'altra parte, riconosco la sacrosanta importanza di essere bene informati sui provvedimenti varati dal Governo ma dubito che lanciare certi slogan del tipo "Tremonti boia, Gelmini ingoia" 8O possa servire a qualsivoglia causa... Piuttosto, non vorrei che, mentre si discute di questioni contigenti e relativamente di piccolo cabotaggio come il taglio di un miliardo e mezzo o il blocco delle assunzioni, in realtà non sia già in atto un grande cambiamento: il passaggio da un'università massificata e livellante verso il basso (così come era uscita dagli anni Sessanta) ad un'università aziendalista e censitaria, dove i più ricchi potranno permettersi gli atenei privati o le migliori università statali, i più poveri saranno tagliati fuori dall'istruzione superiore mentre "coloro che son sospesi" dovranno vivacchiare in atenei di qualità inferiore, illudendosi di star ricevendo la stessa istruzione delle università d'eccellenza... Ma...Mi sembra che valga il solito principio: "Tutto cambia perchè nulla cambi"...O no? |
guarda jes che all'uni ci vai tranquillo tranquillo anche con l'istituto tecnico
biologia e genetica? una passeggiata anche senza le basi del liceo e anche anatomia del cervello il liceo è out |
http://img381.imageshack.us/img381/2540/taglioniug9.jpg
http://img241.imageshack.us/img241/736/taglionomt2.jpg Visto com'è che si fa? Studenti dilettanti... |
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