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Re: i contributi per la pensione
Ma non si potrebbero uccidere i vecchi dopo una certa età che sono solo un peso per la società? :ridacchiare:
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Re: i contributi per la pensione
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E immagino che una parte di coloro che si traferiscono lì non hanno una pensione tanto da fame, ad es. il tizio che me ne ha parlato. C'è gente che è fissata con i soldi.... |
Re: i contributi per la pensione
non potrei mai lasciare l' Italia, comunque è sempre il mio paese, per quanto mi faccia schifo e odio il suo sistema in generale.. è casa mia e non mi troverei a vivere in un altro stato
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Se a te è andata bene, hai un lavoro che ti piace, ricordati che per la fetta più grossa non è così. Il lavoro è solo una triste necessità che peggiora la qualità della propria vita. E, giusto per ribadirlo, ti ripeto che se scelgo di mantenermi con altre entrate sopra ci pago regolarmente tasse. Non fare lo gnorri. (La risposta sarebbe ben più lunga, mantengo quando detto in precedenza) |
Re: i contributi per la pensione
Sorrido sempre di fronte a orde di "No-Work" (non inteso come disoccupati ma come "non devo sprecare la mia vita lavorando")... soprattutto perchè non ho mai letto una proposta alternativa di sistema economico credibile.
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Re: i contributi per la pensione
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Re: i contributi per la pensione
Infatti non sto dicendo che il lavoro è e sarà sempre garantito per tutti.. non lo è già da tempo ahimè.
Mi affascina, ma mi fa anche sbudellare dalle risate, questa concezione romantica della vita in cui si vorrebbe avere il diritto di campare dedicando il proprio tempo unicamente ai piaceri personali. Vorrei leggere una proposta sensata ecco. |
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Non possono coesistere questo E un altro sistema economico. Altrimenti come costringi milioni di persone a fare l'operaio, manovalanza e simili, se quelle possono rivolgersi ad una alternativa valida ? Comunque basterebbe rendere questo più umano, quantomeno. Adattamento dei salari, dell'orario di lavoro, sistema contributivo-previdenziale non draconiano (...). Qualche piccolo esperimento coi redditi di cittadinanza lo hanno fatto e ha dato risultati positivi anche a livello economico. Io non è che non voglio lavorare in senso assoluto; non voglio esser costretto ad accettare certe condizioni opprimenti giusto perché devo campare - ma non ho scelta, in realtà (se non di sopravvivere con quanto lasciatomi da altri, finché possibile). Per la cronaca : rientro tra i disoccupati, formalmente. Anzi, col corso universitario ancora aperto nemmeno quello. |
Re: i contributi per la pensione
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Francamente non ci trovo nulla di male in questo ragionamento. E' chiaro che a livello generale non può funzionare al momento, perché da sempre il lavoro è il motore che muove l'economie, ma se qualcuno riesce a limitarlo perché preferisce godersi di più hobby e tempo libero non mi sento di biasimarlo. Non so voi, ma io di stare metà giornata a lavorare fuori di casa non è che ne senta un gran bisogno. Il tempo è sicuramente il bene più prezioso che abbiamo, e io personalmente di passare quasi 2/3 della mia vita a sgobbare non ne sento proprio necessità. Per il momento comunque il sistema funziona così, ma siamo alla vigilia probabilmente di un cambiamento epocale che dovrà rivedere completamente tutti i modelli economici che sono durati per secoli e che, alla luce delle scoperte che si stanno facendo, cambieranno completamente il modo di vivere; l'equazione lavoro = denaro = vivere non sarà più valida probabilmente. Il guaio è che i nostri governanti sono i primi a non capirci nulla di quello che sta accadendo attorno. Il mondo va verso una tecno sempre più sviluppata e lavori con competenze sempre più elevate, e loro importano spingitori di carrelli agli iper. |
Re: i contributi per la pensione
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Re: i contributi per la pensione
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Sono ovviamente d'accordo sulla necessità di rendere tutto più umano. |
Re: i contributi per la pensione
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Re: i contributi per la pensione
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Poi sostieni che non rifiuti il lavoro in senso assoluto, e infatti nessuno dice che bisogna subito avventurarsi in situazioni da 16 ore giornaliere in miniera...io ho cercato di superare il mio ribrezzo per il lavoro accostandomici prima attraverso lavoretti part time, poi via via cercando di migliorare la mia situazione. Il lavoro attuale non è che mi faccia impazzire, vorrei ancora una volta che si evitasse di ricorrere alla trita e ritrita strategia del "è facile per te parlare perché hai un bel lavoro/il bel faccino/i soldi/l'altezza/non hai problemi di timidezza", figlia del più retrivo armamentario forumistico secondo il quale, se ragioni in maniera meno catastrofista della media, è solo perché non hai problemi... Concordo sul fatto che il lavoro abbassi la qualità della vita, ma ribadisco la mia domanda: è possibile, sic rebus stantibus, mantenere una società come questa senza appoggiarsi a determinati schemi produttivi? Sarebbe più coerente se, oltre al rifiuto di tali schemi, si rifiutassero anche i benefici e i comfort, come fanno alcune persone (presenti anche su questo forum), di cui ho grande stima... Quote:
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Re: i contributi per la pensione
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Re: i contributi per la pensione
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Possono sembrare discorsi da film di fantascienza, ma già diverse persone come Gates o Musk sostengono la necessità di trovare risposte alle problematiche che la robotica porterà. Poi magari si risolverà tutto o saranno comunque problemi che a noi non toccheranno perché accadranno tra 1 secolo ma a vedere certi video mi pare che non siamo lontani da una rivoluzione industriale importantissima. Per ora si tiene a freno anche grazie a burocrazia e leggine varie, ma fino a quando? |
Re: i contributi per la pensione
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La seconda ipotesi è difficile da commentare in quanto è l'ucronia dell'attuale sistema, nel caso in cui invece di prendere una piega appunto assistenzialista, avesse preso una piega individualista ed egoistica. |
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Ho risposto ad una domanda ipotetica : " SE aveste rendite o metodi alternativi per mantenervi, cosa fareste ?" Da lì è partito il discorso. Per il resto al lavoro mi ci sono provato ad approcciare più volte e continuo a farlo. Però, cosa devo dire, è proprio mera necessità perché ogni volta che ci ho a che fare poi ho ricadute grosse sulla salute psico-fisica ( e sì, ho fatto anche terapia - risultato: "lo vivi male ma comunque ci provi, non so che dirti consigliarti che già non fai per migliorare questa situazione"). Permetti che mi piacerebbe evitarlo finché possibile, se ne avessi possibilità ? Per il resto, se non lavoro non ho alcuni servizi che sono riservati ai lavoratori, quindi la cosa si bilancia da sé. Sul resto, aridaje, pago tasse. Quello che è fornito, come misura di civiltà, a tutti è sia per me, che per i barboni, gli immigrati, altri disoccupati etc che per chi lavora. Anche perché il lavoro per tutti non c'è, pur volendo non si potrebbe tutti contribuire attivamente in ogni caso. :nonso: se consideri questo fornire servizi a semi-parassiti sociali non è un mio problema. Che ti devo dire, proponi un giro di vite in modo che lo stesso mercato che crea ultimi e falliti provveda anche a eliminarli del tutto, invece di mantenerli in vita al minimo civile riconosciuto :sisi: |
Re: i contributi per la pensione
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Mi torna nuovamente in testa il ragionamento del passeggero per cui il treno non smette certo di andare avanti se non paga lui il biglietto...certo, ma se tutti pensassero e si comportassero in questo modo? Anche a me il lavoro ha sempre fatto venire l'orticaria, ma ho cercato di accostarmici alla lontana cercando poi di capire non cosa mi piacesse, ma cosa mi facesse meno schifo (sono ancora alla ricerca di ciò che potrebbe piacermi veramente un giorno). |
Re: i contributi per la pensione
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lo vuoi capire che è impossibile che tutti hanno la capacità di vivere di rendita? e il tuo è un discorso a dir poco surreale? per il biglietto del bus, arridalle il grosso dei mezzi pubblici vengono finanziati dalle tasse il ricavato dai biglietti è solo una piccola parte sarei favorevole a eliminare del tutto i biglietti e aumentando le tasse che già per un motivo meramente speculativo lo fanno ma i biglietti continuano a farli pagare |
Re: i contributi per la pensione
Io sto versando i contributi per la pensione da quando ho 18 anni e il bello è che molto probabilmente non ci arriverò, farò campare di più i vecchiacci di questa generazione. :sarcastico:
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