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Re: Amore non corrisposto e voglia di morire
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E comunque si, l'OP è un troll. Che poi non capisco che senso abbia visto che discorsi del genere si fanno anche in topic tranquillissimi e normali :sisi: |
Re: Amore non corrisposto e voglia di morire
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Rapporto troppo impari, hai messo lei su un piedistallo comportandoti da zerbino e come tale lei ti ha trattato. Visto che non avanzavi altre richieste avra' pensato che a te andasse bene cosi', che i soldi non ti mancano e ti piace trattare bene le amiche. |
Re: Amore non corrisposto e voglia di morire
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Re: Amore non corrisposto e voglia di morire
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Re: Amore non corrisposto e voglia di morire
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Re: Amore non corrisposto e voglia di morire
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Comunque alla fine dei giochi: per te alle donne piace l'uomo violento/aggressivo/machista per motivi biologici e sarà sempre così? |
Re: Amore non corrisposto e voglia di morire
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Ad una buona fetta piace; da quello che ho visto io molto spesso sono donne che hanno avuto una grossa mancanza paterna in infanzia a ritrovarsi in questi amori turbolenti. Sarà sempre così non lo so, magari ci sarà una forte riscossa culturale tale che il macho aggressivo diventi ridicolo - ad esempio in base all'affascinante erudito come Alberto Angela (il fobico timido comunque non lo salva nessuno :D). Ma fin quando non ci modificheranno in provetta non credo proprio che la "passione ancestrale" possa scomparire. Su questo comunque sono totalmente ignorante, può essere una possibilità campata in aria. |
Re: Amore non corrisposto e voglia di morire
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Il fatto Bluevelvet è che a te non interessa capire le persone, ma solo giudicarle.
Immaginiamo ci sia veramente qualcuno che prova eccitazione per un assassinio, nemmeno immaginario ma proprio reale (sempre che poi la sua immaginazione non lo distorca al punto di renderlo una narrazione, una fantasia), a te interessa solo poter dire che è una cosa schifosa, disgustosa, non ti passa nemmeno per la mente di provare a capire perché, ad esempio, una persona possa fantasticare di essere assassinata. Spesso le persone che hanno subito gravi traumi sono le prime che si rimettono in situazioni potenzialmente o esplicitamente pericolose, proprio perché è tutto quello che conoscono, perché è familiare, e chiaramente non è un comportamento razionale e pianificato, ma una maniera di sopravvivere e di venire a patti col trauma, così come il ripetere certi schemi vissuti in famiglia nella vita sentimentale. E queste sono realtà molto diverse e gravi dall'avere delle fantasie in cui si è sottomessi a una donna forte, a un uomo forte, sottomessi in generale a qualcosa che ha potere su di noi. E la stessa fantasia di sottomissione o di dominazione comune a molti può nascere in realtà per motivi diversi. Ma — se abbiamo una cosa nella testa — questa sta lì perché ci sono dei motivi. Le fantasie violente, i pensieri negativi, al di là del giudizio che vogliamo dare loro (o a chi li pensa) stanno lì perché rispondono a delle esigenze, che vanno capite. Per stringere, a te non interessa capire le persone, ti interessa solo poter trovare la conferma che le donne vogliono i violenti. Che le donne scarteranno i timidi, i sensibili, a favore dei violenti. E per poterti confermare questa visione tutti diventano violenti, anche gli uomini con un aspetto inselvatichito, i bambini che mordicchiano le braccia, gli uomini muscolosi, addirittura i ragazzi sicuri di sé. È come se una donna etero, di fronte ad un uomo che apprezza le tette grosse, si sentisse scartata a favore delle donne troie e volgari, come se di per sè avere le tette grosse fosse sinonimo di volgarità e di promiscuità. E un'altra cosa, le percosse sono molto diverse dalle fantasie sessuali o dalle situazioni sessuali in cui si utilizza una violenza “controllata”, che si sceglie di vivere insieme. E io non paragonerei quelle situazioni a quelle in cui una donna o un uomo subiscono un compagno violento perché non hanno la forza di opporsi o di troncare o peggio perché inconsciamente sentono di meritare un trattamento simile. A te non interessa capire chi non riesce a sentire di dover essere trattato con rispetto, a te interessa solo poter giudicare quelle persone, bollarle come stronze perché così ti pareggi i conti in testa. Per questo mi fai paura, perché continui a giudicare e a voler dimostrare che le cose stanno come dici tu. Non ti accorgi di essere diventato persecutorio. Vivere la violenza in maniera controllata in una relazione sentimentale (tramite giochi di ruolo etc.) può essere una maniera per gestire in maniera il più sicura possibile quelle zone oscure che sentiamo di avere dentro di noi. Io mi metto nelle mani della persona che amo, piano piano le mostro chi sono e quello di cui ho bisogno, invece di mettermi in situazioni realmente pericolose con sconosciuti o persone che per me non provano nulla simulo un “pericolo” mettendomi nelle mani dell'altro, fidandomi. Anche quando una donna confessa di cercare un uomo che la faccia sentire al sicuro, protetta, si scivola subito nello sfottò, ma protetta da cosa, etc., senza voler capire che si cerca solamente un punto fermo, delle volte anche una guida, che magari è mancata prima. E non è una cosa che si sceglie razionalmente. Voglio aggiungere che quando inconsciamente si ricercano determinate caratteristiche, magari non si ha la maturità affettiva per capire esattamente cosa stiamo cercando e cosa no. Ad esempio se io cerco istintivamente una figura femminile forte, una guida, una madre forte che prenda in mano la situazione, magari finirò per sbagliarmi e trovarmi in una situazione che mi rende infelice perché mi sento soverchiata dall'altra persona, e così ancora una volta dovrò fare i conti con la mia debolezza. Non abbiamo tutti una maturità affettiva e sentimentale, specie se abbiamo convissuto con esempi fuorvianti. Se poi una donna offende il timido e l'uomo che secondo lei è debole è chiaro che anche lei sta peccando di superficialità e che non è consapevole magari nemmeno di quello che prova lei stessa e del perché lo prova. Con la precisazione che il desiderio di avere accanto una persona sicura ed equilibrata è anche sintomo di sanità mentale e di amor proprio, di rispetto di sé e di consapevolezza dei propri limiti e delle proprie capacità. Non è facile avere a che fare con una persona che sta male, e non si tratta solo della timidezza. Però qui si trattano le persone che cercano relazioni sane come degli psicopatici brutti e cattivi che non vogliono i timidi. |
Re: Amore non corrisposto e voglia di morire
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Re: Amore non corrisposto e voglia di morire
Ma io non capisco perchè, ogni volta, mi si continui ad accusare di parlare male dei giochi di ruolo e porcate varie a letto quando mi riferisco a tutt'altro. Io qua parlavo di altro, parlavo di uomini violenti e machisti nel senso più "classico" del termine. Poi per me si può discutere anche di quelle altre cose dette prima ma qua non ci stavo manco minimamente pensando.
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Mi sono affaticata troppo ora mi affloscio ): |
Re: Amore non corrisposto e voglia di morire
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Quindi ho parlato anche di quell'aspetto, se poi non giudichi quel tipo di fantasie o chi le prova meglio così |
Re: Amore non corrisposto e voglia di morire
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Re: Amore non corrisposto e voglia di morire
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(se ho scritto maggioranza da qualche parte boh, sto studiando un casino ed ho la testa fusa) |
Re: Amore non corrisposto e voglia di morire
Vabbè ma se non è maggioranza e spessissimo, comunque ammetti che dipenda anche da altri fattori.
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Re: Amore non corrisposto e voglia di morire
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Re: Amore non corrisposto e voglia di morire
E le foibe?
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Re: Amore non corrisposto e voglia di morire
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Non mi mettere in bocca parole che non ho detto, io non ho mai sostenuto che le donne siano delle deficienti che si lasciano prendere. Molti sostengono che sia la donna a scegliere e magari spesso è così, però ha scelto quell'altro, è lui che se l'è presa nel senso che in qualche modo si è fatto scegliere |
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