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Re: 31 anni di Grandi successi!
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Non è che questo processo avvenga in automatico, anzi spesso non accade neanche. Quote:
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Concordo su tutto. Infatti ho smesso quasi subito di assumere farmaci, riservandomeli proprio per i momenti più cupi. Non esiste cura definitiva per la depressione, la ciclicità del suo corso è inesorabile. Malattie gravi come infarti e tumori ti lasciano la speranza di guarire, ma con la depressione ciò non accade mai. Io la vedo come un grosso cane nero che mi ha azzannato il braccio qualche anno fa. Ogni tanto allenta la morsa, ogni tanto stringe più forte, ma non molla mai la presa. |
Re: 31 anni di Grandi successi!
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La biochimica c'entra in relazione ai dati in input: come spiegheresti, allora, il fatto che la depressione sia maggiormente presente nelle civiltà più evolute e quasi assente in altre? Quote:
Avere uno o due genitori (o chi sta nell'ambiente famigliare e di infanzia) depresso è già di per sé un fattore strutturalmente radicale che influenza la crescita e le capacità cognitive e comportamentali dell'individuo. Nessuna ricerca ha finora dimostrato l'ereditarietà della depressione; esiste, però, correlazione tra genitori e figli. Quote:
Certamente, non avviene se sei vittima della depressione, ovvero se ancora sei in quella fase (difficile da superare) dove ancora non si ammette di avere un problema. Quote:
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Probabilmente ci sono stati periodi in cui ne avrei avuto bisogno. |
Re: 31 anni di Grandi successi!
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2) Si, deve essere una battaglia continua, se la si cavalca ella si prende tutto il corpo e l'anima. Così come alcuni adottano i comportamenti controfobici, sarebbe opportuno adottare i comportamenti controdepressivi. 3) Giusto riservare i farmaci per i momenti più critici. |
Re: 31 anni di Grandi successi!
comunque senza un supporto professionale non c'è modo di approntarla... me ne accorgo io, che nonostante tutti i miei sforzi e la buona volontà continuo ad essere preda di disfunzioni psicotiche e irrazionali, alta emotività e in definitiva una distima che non ne vuole proprio sapere di andare via... questi problemi senza un supporto sia esso psicologico, psichiatrico o farmacologico non possono essere affrontati
non lo si può fare da soli, è una sfida impari... |
Re: 31 anni di Grandi successi!
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E soprattutto: non arrenderti, non cedere. I brutti momenti ci sono, ma passeranno. E amati di più. Non è il contesto sociale che dice chi sei. |
Re: 31 anni di Grandi successi!
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Re: 31 anni di Grandi successi!
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Che in alcune società la depressione abbia meno incidenza rispetto alla nostra lo penso anch'io, ma chi può dire se ciò dipende da una totale ignoranza in ambito psicologico o da un ambiente meno stressante? È difficile diagnosticare una depressione qui da noi, figuriamoci in Zimbabwe dove se mangi è già un miracolo. Può infine darsi che la depressione si sviluppi una volta che i bisogni primari vengono soddisfatti senza difficoltà. [/QUOTE] Attenzione. Avere uno o due genitori (o chi sta nell'ambiente famigliare e di infanzia) depresso è già di per sé un fattore strutturalmente radicale che influenza la crescita e le capacità cognitive e comportamentali dell'individuo. [/QUOTE] [/QUOTE] Nessuna ricerca ha finora dimostrato l'ereditarietà della depressione; esiste, però, correlazione tra genitori e figli. [/QUOTE] Dipende che ricerche hai consultato. Ci sono studi anche in rete che dimostrano addirittura l'esistenza di un gene responsabile della depressione. [/QUOTE] Non avviene in automatico, ma avviene quando la accetti, quando riconosci i tuoi limiti, quando inizi un percorso interiore che ti permette una convivenza con una parte di te. Certamente, non avviene se sei vittima della depressione, ovvero se ancora sei in quella fase (difficile da superare) dove ancora non si ammette di avere un problema. [/QUOTE] Il percorso interiore puoi decidere se intraprenderlo o meno. Io sinceramente non è che muoia dalla voglia di guardarmi dentro e cercò di evitare il più possibile di filosofeggiare sul mio dolore. Se poi vogliamo dire per forza che ciò che non ti uccide ti fortifica e altre banalità da film, allora diciamolo pure. Però io la pensò come joker, perdona la citazione: io credo semplicemente che quello che non ti uccide ti rende più strano! [/QUOTE] Che non esista una cura universale sì, vero. Ma si può "vivere meglio", molto meglio di quanto vivresti seduto sul pavimento della tua camera per mesi, sorseggiando quella mezza bottiglia di minerale quasi per inerzia e con il vuoto dentro, nessuna voglia di fare, perdita totale di interessi, NON SEI PIÙ TE STESSO e il pensiero della morte ti assilla, tra pianti di disperazione che sono quegli scatti di rabbia che ti fanno sentire ancora vivo. [/QUOTE] Qui sono d'accordo. Io non sono fatalista, ho sempre detto che la depressione va combattuta. [/QUOTE] Non ne ho mai assunti. Probabilmente ci sono stati periodi in cui ne avrei avuto bisogno. [/QUOTE] Non ti sei perso nulla |
Re: 31 anni di Grandi successi!
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Mi viene difficile però pensare che si raggiunga la maturità proprio a 25 anni. Inoltre io ho avuto altri periodi depressivi durante l'adolescenza, intorno ai 13-14 anni e poi un altro periodo (con fattori scatenanti) intorno ai 20. |
Re: 31 anni di Grandi successi!
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Come ha scritto prima syd c'è chi manifesta la depressione nella tarda adolescenza. Io riporto la mia esperienza e ho sentito diverse persone accusare il colpo intorno ai 25 anni. Non ho ancora capito il perché, so solo che gli episodi depressivi che avevo avuto prima mi sono sembrati una sciocchezza rispetto all'esordio della malattia. Spesso chi parla di depressione non ne ha mai sofferto e perciò confonde periodi di tristezza con la patologia vera e propria. Una diagnosi fatta da uno specialista leva ogni dubbio. |
Re: 31 anni di Grandi successi!
Anche io sono un tipo quasi solitario, e ho 32 anni, spesso navigo tra indifferenza e cattiveria
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Re: 31 anni di Grandi successi!
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Gli episodi precedenti a quello dei 25 anni sono stati molto più intensi come sofferenza e soprattutto non c'erano schemi di base chiari, non capivo perché stessi male. Quello intorno ai 25 (e che si è protratto per tutto il tempo da lì ad ora, fino a quando sono andato dallo psico) invece è stato meno doloroso ma più invalidante, se vogliamo: c'è stata un'alienazione più subdola, più viscida e incomprensibile; non mi rendevo conto di come mi stessi allontanando da tutto e tutti. |
Re: 31 anni di Grandi successi!
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Un altro aspetto tipico è appunto questa lenta ma inesorabile morsa che ti stritola prima che tu possa capire cosa è successo. Una volta descrissi la gradualità di questi sintomi come una passeggiata nel Mare Adriatico, piano piano procedi e ti rendi conto che l'acqua ti è arrivata alla gola ma non pioi più tornare indietro ma solo avanzare |
Re: 31 anni di Grandi successi!
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I processi cognitivi e comportamentali tendono a distaccarsi dalla normalità, per questo non ci rendiamo conto di cosa stiamo facendo. Non ce ne rendiamo conto perché non abbiamo modo di decodificare ciò che noi usiamo per decodificare la realtà: il nostro modello cognitivo. C'è un'alta correlazione tra depressione e spiccate capacità cognitive e una sensibilità percettiva. Il depresso, difatti, si rende conto di alcune cose (come la morte) che le persone normali non riescono (per loro fortuna) a percepire; è una comprensione di come tutto sia relativo e la conseguente relatività di ogni scopo e ambizione nella vita. Il tutto gira, de facto, intorno al pensiero sulla morte. |
Re: 31 anni di Grandi successi!
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Ma io sto parlando molto prima dei 25 anni, sto cominciando ad avere dubbi che avessi già una depressione infantile ma di cui non ero consapevole... :( |
Re: 31 anni di Grandi successi!
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Spesso, chi soffre di depressione (quella vera), ha di già sin dall'infanzia alcuni sintomi premonitori. Durante l'adolescenza accade quasi sempre qualcosa, ma durante queste fasi della vita non si è consapevoli di cosa si ha. Invece, intorno ai 25 anni, essa si ripresenta in quella maniera discreta e lentamente ti trascina fuori da tutto e tutti, senza che tu possa accorgertene. |
Re: 31 anni di Grandi successi!
Anche a voi capita che ci siano dei comportamenti che si ripetono ciclicamente?
Io, ad esempio, quando devo fare dei lavori/studi ho una prima fase quasi di euforia, della durata variabile ma che, di solito, non supera i 15 giorni, dove sono lucido e "sto bene", seguita da momenti di distacco quasi totale da tutto e tutti della durata anch'essa variabile e che di solito è di una settimana. |
Re: 31 anni di Grandi successi!
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Il pericolo è quello di intraprendere qualche assurda iniziativa che non si saprebbe poi gestire, ma in momenti come quelli l'ottimismo e lo slancio non mancano. Perciò potrei prendere e decidere di partire per il polo nord, salvo poi stare malissimo perché una volta là non mi sento in grado di farlo. Ovviamente è solo un esempio, non molto distante dalla realtà purtroppo :miodio: |
Re: 31 anni di Grandi successi!
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A me capita che il picco di euforia sia nel periodo tardo-primaverile (Aprile-Maggio-Giugno). Però è molto più presente la ciclicità all'interno di ogni singolo mese: ad esempio adesso decido di ripigliare i libri e studierò quasi come facevo prima che arrivasse la depressione. Quanto durerà? Una, due settimane. Poi, quasi senza che io me ne accorga, inizia una fase dove mi distacco e inizio a fare cose ripetitive (come cazzeggiare su internet, fare altro, ripetere cose meccanicamente) e mi distacco totalmente da quello che stavo facendo. A volte c'è anche il pensiero depressivo che accompagna (probabilmente le azioni ripetitive e meccaniche sono stratagemmi del cervello per sfuggire al pensiero angosciante). Qualcuno sa che significa tutto questo? Anche a voi capita? |
Re: 31 anni di Grandi successi!
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Re: 31 anni di Grandi successi!
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Quando "torno in me" ho un sacco di progetti e nuove cose che voglio fare, ma poi ... |
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