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Re: una domanda per i credenti.. a cui non so rispondere
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Re: una domanda per i credenti.. a cui non so rispondere
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Re: una domanda per i credenti.. a cui non so rispondere
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Re: una domanda per i credenti.. a cui non so rispondere
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Re: una domanda per i credenti.. a cui non so rispondere
In veneto si bestemmia per usanza
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Re: una domanda per i credenti.. a cui non so rispondere
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Re: una domanda per i credenti.. a cui non so rispondere
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Re: una domanda per i credenti.. a cui non so rispondere
le risposte sono due e sono anche semplici.
la prima risposta è la fede, che non teme i confronti con i ragionamenti scientifici, semplicemente è fede, se c'è scritto così, è così la seconda è che è tutto inventato, un libro scritto 2 mila anni fa non puo essere perfetto, quindi è tutto finto. personalmente sono per la seconda, l'uomo tende a farsi domande, quindi qual'è il modo migliore per rispondersi se non creare un dio perfetto. |
Re: una domanda per i credenti.. a cui non so rispondere
Non rispondo direttamente alla domanda del topic ma a un tema che ne è nato:
Un Dio veramente buono ci avrebbe creato perfetti e infallibili. Nel senso di incapaci per natura di scegliere il male. Non è essere marionette questo, da nessun punto di vista. Quando il credente tira fuori la storia del libero arbitrio, che non saremmo veramente liberi ecc, deve preoccuparsi anche di spiegare perchè Dio invece sarebbe libero: Dio è perfetto e infallibile, perchè non si dice di lui che non è libero? |
Re: una domanda per i credenti.. a cui non so rispondere
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Re: una domanda per i credenti.. a cui non so rispondere
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esatto, però si preferisce sempre a dire che saremmo stati delle marionette. valli a capire... :interrogativo: |
Re: una domanda per i credenti.. a cui non so rispondere
Credere significa fidarsi.
Credo nella forza di questo forum, nelle persone che vi scrivono. Mi ispirano fiducia. Mi relaziono. Cerco di entrare in sintonia. A volte capita di dare per scontato un pensiero. Sai com'è... tutti scrivono una certa cosa ed è facile credere che quello sia il pensiero di tutti. Poi, se lo hai letto... è vero, no? No. Credere in Dio significa fidarsi. Non porsi troppe domande. Non perchè le domande siano sbagliate di per sè ma perchè prevedono comunque dei presupposti umani che non sappiamo se sono opera di Dio. L'unica certezza è che tutto ciò che sappiamo lo conosciamo per sentito dire, perchè abitiamo in Italia e proveniamo da un certo tipo di famiglia. Fossimo nate in Iran saremmo, probabilmente, musulmane. O magari cristiane ma con un concetto diverso del Cristo. Perchè credo che essere cristiani in un paese musulmano sia diverso dall'esserlo in Italia. Dobbiamo fidarci: di quel che ci raccontano, di un libro di cui noi non conosciamo l'originale, dell'istinto, dello spirito di tolleranza (in netto contrasto con l'idea di Verità). Dobbiamo sentirlo dentro. Aprire gli occhi a nuovi orizzonti. Alla possibilità che esista o che non esista. E che, nel momento in cui crediamo che esiste, che non sia per forza come ci hanno insegnato o come la natura umana è portata a credere. E' probabile che Dio sia un povero Cristo più di noi. E secondo me è tutt'altro che remota questa possibilità. In fin dei conti, gli basterebbe ben poco per mettere un po' di chiarezza e ordine in questo mondo. Eppure non lo fa. (ps. so che non ho risposto alla domanda, l'ho fatto apposta perchè secondo il mio sapere non esiste risposta) |
Re: una domanda per i credenti.. a cui non so rispondere
Si può credere nell'esistenza di Dio come si può non crederci affatto. Sono entrambi comportamenti "corretti", nel senso che la loro appurazione non è dimostrabile.
Il comportamento riscontrabile in molti credenti e in molti atei, sotto questa prospettiva quasi assimilabili, è quello di impadronirsi di una certezza che certezza non è. Proprio perchè derivata fondamentalmente da un pensiero religioso, di fede. E' qui che il pensiero di Pascal trova un senso se non altro logico (certo tagliato fuori dalla nobiltà del pensiero religioso): l'unica scommessa in cui il perdente ha comunque tutto da guadagnare. |
Re: una domanda per i credenti.. a cui non so rispondere
"Io non so se Dio esiste, ma se non esiste ci fa una figura migliore"
Stefano Benni "Non vedo nessun Dio quassù..." Yuri Gagarin |
Re: una domanda per i credenti.. a cui non so rispondere
Io per motivi che non sto a spiegare so che Dio esiste...ma so anche che la sua esistenza non mi semplifica la vita.
Anzi me la complica...perchè so che mi spinge verso strade poco piacevoli, che mi complicherebbero quel poco di traguardi che ho raggiunto (che appunto sono basati sul fare una vita comoda e "mediocre" che mal si concilia con "l'eroismo " che dovrebbe avere un buon cristiano) Per cui parafrasando la battuta di Benni: Se Dio non esiste, io ci faccio una figura migliore. Ma forse la sua esistenza è comunque un esigenza dell'uomo. Perchè noi uomini mal sopportiamo le nostre miserie e contraddizioni, e speriamo con l'aiuto (seppur raro e poco visibile) di un Dio, di superarle.. |
Re: una domanda per i credenti.. a cui non so rispondere
Biomotivato bishogna avere fedeeeehhh!
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Re: una domanda per i credenti.. a cui non so rispondere
s'appropria pure dei meriti degli altri , una volta ero all'ospedale appena sveglio dall'anestesia c era un prete e il primario che aveva operato , il prete fa "grazie a dio stai bene" .... e io " eh più che altro grazie a lui (indicando il primario) :sisi: .... cioè uno studia prende lauree affina le proprie abilità e poi la gente piuttosto che riconoscerti i meriti li attribuisce a un entità , a sto punto che diventasse legge sta cosa :sisi: cosi se rubo in banca do la colpa a lui .
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Re: una domanda per i credenti.. a cui non so rispondere
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ps; (comunque la battuta è divertente) |
Re: una domanda per i credenti.. a cui non so rispondere
Tutto è fisica,e chimica.
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