Re: Essere strani e taciturni
 

/accetto la sfida perché sono in vena ON

ma tu stesso mentre dici questo, non stai forse scrivendo vanesie autocelebrative?
Il "ai miei tempi era meglio" sul livello e sulla qualità di "diversitaahhh e di stranyy" non ha prezzo :D

/accetto la sfida perché sono in vena OFF

Re: Essere strani e taciturni
 

Sono strano e taciturno,troppo riservato...Sentirsi dire che dopo moltissimi anni di scuola non hanno capito ancora che tipo sono,forse sono troppo vago...Il problema è che non l'ho capito nemmeno io...

Re: Essere strani e taciturni
 

Quale vanesia autocelebrativa mi starei concedendo? Quella di porci tutti allo stesso piano? :-) Ho proprio scritto che non volevo rendere il mio discorso ai livelli del "eeh caro mio, ai miei tempi si stava meglio!" proprio perchè ritengo che ogni periodo (storico) abbia i suoi pro e contro. Sarà che prima mi capitava di leggere quasi unicamente post di Melvin oppure di sonorovinato2 e mi pareva stessero davvero male, ma in fondo ognuno ha i suoi malesseri. Ma appunto!: ognuno ha le sue croci, la tua la vivi male (o presuntamente male, non so, supponiamo sia così) come chiunque altro, come me e come il tipo ancor più disagiato di me e te messi assieme. Ma parlarne come se qua dentro fossimo gli unici "strani", gli unici "particolari", gli unici ad essere "unici"...questo mi da un po' fastidio. Sarà che non mi sento migliore di nessun altro, sarà che non mi piace l'idea di considerare gli altri meno speciali di noi. Comunque non era una sfida, non sono persona da fare una discussione da confronto, di solito dai confronti non ci guadagno nulla e in più sono molto bravo a far scendere le cose in una polemica accesa anche se magari è l'ultima cosa che voglio. Per me "strano" è una parola priva di alcun significato. Siamo tutti diversi e tutti uguali. Considera l'umanità e siamo una massa informe, considera ogni persona e scoprirai una sua storia che la renderà unica.

Re: Essere strani e taciturni
 

Infatti concordo con buona parte di quello che hai detto tu, siamo tutti diversi e tutti uguali, magari qualcuno ha meno problemi mentre un altro può averne un milione di volte di più, uno potrebbe sentirsi bene sapendo anche semplicemente di non essere solo, un altro si potrebbe sentire benino solo cambiando drasticamente. Però non tiriamo fuori il discorso "mainstream" ovvero "sono emo, sono diverso, sono depresso", questo forum mi pare un forum serio, magari non esente da certi tipi di personaggi (sono nuovo quindi sto parlando solo per supposizioni) e personalmente posso assicurarti di essere anche io altrettanto serio. Quindi perdonami se ti ho comunque messo in modo quasi scherzoso fra quelli de "ahhh ai miei tempi...", ma mi sembrava giusto per me stesso, nuovo utente con tanti problemi ma con la voglia di cambiare, che si confronta per la prima volta in un quarto di secolo con qualcuno che ha qualcosa in comune e che può capire, discorso che penso valga tutto o in parte anche per altri. Non è la qualità o la quantità di una discussione ad essere il fulcro di tutto, ma è il fatto di poter trovare qualcosa da mettere in gioco, una parte di se stessi da mettere in gioco in un luogo semi-pubblico con tanti sconosciuti. Credi sia facile parlare liberamente per la maggior parte degli utenti di questo forum? A me per esempio i post ,dietro al nickname e al fatto di poter pensare a cosa dire senza impanicarmi, forniscono una certa sicurezza, però certi argomenti non così profondi ci stanno anche e sono ben contento di potervi partecipare, quindi secondo me dovresti sentire anche l'impulso di dire qualcosa come "tranquilli, so benissimo che certi argomenti vanno trattati seriamente, quindi non preoccupatevi per gli argomenti più all'acqua di rose che anche io sto notando in questo periodo", perché qui nessuno si sente migliore di nessuno e tanto meno per quanto riguarda lo stare male, il sentirsi soli ed emarginati.
Devo dirtelo a me ha dato un po' fastidio la tua reazione a quel che ti ha dato fastidio, probabilmente avrai usato anche parole sbagliate per quello che volevi dire e che non volevi ti venisse detto, come per esempio "proprio perché ritengo che ogni periodo (storico) abbia i suoi pro e contro" , non esiste nessun periodo storico, solo persone diverse fra loro.

Non ho nulla contro di te, non sono arrabbiato e concordo con buona parte di quello che hai espresso, spero che questo mio commento non venga recepito come una discussione "litigiosa" ma come uno spunto per mostrare anche la visione altrui che potrebbe far pensare, anzi chiedo scusa se qualche mia parola o qualche mia frase potrebbe essere fraintesa con un significato che non volevo dargli, tutti sbagliano e tutti possono scambiarsi sia errori che esattezze.

Re: Essere strani e taciturni
 

Il discorso da fare è lungo, forse ti risulterà sconclusionato ma provo a spiegarmi il meglio possibile allora...

Dobbiamo partire da un presupposto fondamentale, il definire la normalità, cosa è normale? E' normale agire, fare, pensare, relazionarsi nello stesso identico modo di un quasi totale insieme A generico, prendi un qualsiasi campione, ogni campione sarà pressocchè identico, si definisce una curva gaussiana, a campana, i "normali" sono in cima, gli anormali in basso. Siccome la definizione di normale dice che la maggioranza ha la meglio, gli anormali sono esclusi per antonomasia. Se il 90% dell' insieme vede elefanti rosa e tu non li vedi, sei tu il pazzo l' escluso, il folle. Il 90% beve, fuma, ha un vizio più o meno distruttivo, se non lo hai se pazzo, un anormale. La anormalità e normalità non esistono in se per se sono solo convenzioni per classificare e ettere ordine in un mondo caotico fatto di individui si vede molto chiaramente diversi, deboli, che per paura di non morire soli, fanno ciò per cui li si puo definire rammolliti. La domande che ti chiedo è:
Ti importa essere giudicato da un normale? Cioè di essere giudicato da uno che a prescindere da cosa farai nella tua vita, sprecherà tempo per dire, scusa la franchezza, baggianate? Pensi che i professori siano Dio? Ti pare che un professore in 1 ora che ti guarda ti capisce? Io credo di no.
Tu devi essere felice di sentire dire sei un folle, un anormale, le persone folli pazze, hanno cambiato il mondo. Non lo fa uno che sta sul prato a fumarsi le canne, il mondo viene cambiato da pensatori, il pensiero è la cosa che ci distingue da un babuino, noi possiamo programmare, prevedere. Il pensiero è la madre di ogni scienza. Se non c'è pensiero, una UNICITA', la tua vita, il tuo essere vale 0. Difatti se muore un filosofo(esempio stupido) il mondo ne risente. Se muore un ragazzino che si fumava canne, in disco mentre violentava una ragazza, si mette alla guida, segue il greggie, nessuno se ne frega. Quando moriranno queste persone, moriranno davvero, non saranno ricordate, non esisteranno nel vero senso della parola. Gli individui unici sono bistrattati, schermiti, derisi, ma arriverà un giorno che ti diranno che sei un grande. Per un semplice motivo, tu pensi, loro no, quindi hanno bisogno di te come dei parassiti succhia sangue quali sono. Nella mia vita prima sono stato odiato e poi amato, perchè semplicemente ragionavo con una semplice frase..fanculo a tutti. Nel corso degli anni sono emerso di 90 spanne sopra gli altri. La gente mi cerca per lavoro. Le donne sanno che non sono un tipo della serie Italiano medio( scoparee :testata:), si possono fidare, tutti sanno che li tratto come trattano me, quindi se uno da amore do amore se uno da odio lo distruggo. io non sono solo una scatola vuota, sono unico, la mia, e la tua unicità fa di te ciò che sei. Già il fatto che sei fobico taciturno secondo me ti da merito, svilupperai un te interiore che gli altri si possono solo sognare. Ed un bel giorno tra 5 giorni, 5 anni, oppure 50. Farai un bilancio, ed anche gli altri, e, quando verranno magari per aiuto tu dagli una mano, ma! prima della carota devi usare il bastone, loro ti hanno causato problemi quindi perchè non dargli un premio commisurato al loro lavoro inutile speso negli anni, e poi mandali in discoteca a parlare di cavolate per rapporti sessuali con gente zombie.
Io dico Meglio essere un folle anormale che una copia di un "modello" pigro.

Re: Essere strani e taciturni
 

Strano per "i normali' e ciò che non rientra nella maggioranza, ( le persone socievoli e chiacchierone sono numericamente di più nella popolazione) e' difficile far parte della "minoranza" ne so qualcosa,ma guardala in termini differenti, la tua personalità non e' comune, non e' comune ma e' di fatto comune a molti.
Quando ti dicono che sei strano pensa che di "strani" come te ce ne stanno tanti, sebbene in minoranza, se fossi solo tu al mondo ad essere taciturno e chiuso allora si che potresti definirti strano, ma non lo sei.
Se la tua personalità non e' d'ostacolo alla realizzazione della tua persona non dovresti preoccuparti di essere quel che sei.

Re: Essere strani e taciturni
 

:pensando: gurda bene a chi ti da dello strano... se te lo da un istabbile mentale... ti ho detto tutto...

Cmqe, e inutile cercare di raccontarcela... se si e strani mi pare anche logico che te lo fanno notare... mica ti danno del serial killer... è un input, magari fornito con rozezza ma, su cui dovresti lavorare... te lo dicono per il tuo bene, mica per il loro...

Re: Essere strani e taciturni
 

Anche io ho vissuto esperienze praticamente identiche.
Penso ci siano persone che vengono considerate "strane" ma in modo simpatico e quasi positivo. Io sono sempre stato considerato strano in senso negativo

Re: Essere strani e taciturni
 

O magari sono superficiali loro, che scommetto tanto normali a loro volta non sono, e morta lì.