FobiaSociale.com

FobiaSociale.com (https://fobiasociale.com/)
-   SocioFobia Forum Generale (https://fobiasociale.com/sociofobia-forum-generale/)
-   -   vogliamo veramente essere normali? (https://fobiasociale.com/vogliamo-veramente-essere-normali-47597/)

Pablo's way 07-02-2015 12:46

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Il concetto di normalità è molto vago e suscettibile di interpretazioni diverse.
Per me la normalità sarebbe il raggiugere un equilibrio emozionale, la capacità di gestire il quotidiano in maniera più naturale controllando le tensioni e le emozioni negative, non voglio dire di eliminarle, vorrei solo non esserne sopraffatto al punto da condurre una vita infelice e oggettivamente dura.

Questa è la normalità a cui aspiro e che mi permetterebbe di dedicare le energie a vivere la vita come mi piace e non a subirla.

Blue Sky 07-02-2015 12:55

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
A me sembra che dietro a tutto questo discorso stia proprio l'equivoco terminologico di cui giustamente stanno parlando tutti i post.

Il concetto di normale come "conformista", "pecorone", "omologato" non c'entra nulla con l'avere o non avere la fobia sociale.
Avere la fobia sociale non è l'antidoto a quel tipo di normalità.

Quindi io ribadisco fortissimamente che voglio superare la fobia sociale, la questione del conformismo e dell'omologazione non c'entra nulla.

Emil 07-02-2015 19:53

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
E invece c'entra. Non si stava soltanto cercando di cavillare sul significato che assume il termine. Se ampliamo di poco il discorso fatto sulla normalità e passiamo a quello successivo dell'esposizione sociale ci si può rendere subito conto di come stanno le cose: la fobia sociale è caratterizzata da una costante vergogna rispetto a chi ci vede che comprende le più svariate forme dall'aspetto estetico, al modo di parlare, alla paura di arrossire, al non sapere cosa dire (tutte cose lette sul forum)...ecc insomma tutto ciò che si riconduce al panico di perdere il controllo di se stessi ( o forse sarebbe meglio dire della propria immagine) finendo con l'essere giudicati socialmente fuori misura, perché si rischia di avere un comportamento sociale inaccettabile, e quindi esclusi.

Se si pensa che, in fondo, la propria immagine sociale si riconduce a quella normalità e a quei modelli di cui si parlava appare chiaro che chi soffre di fobia sociale più che altro teme che la sua ("vera") natura, che considera indegna a causa del perenne senso di inadeguatezza (portato ai limiti estremi) che cova, venga scoperta.

Il fatto, lo ripeto, è sempre lo stesso: giudicare male se stessi in virtù di quei valori, interiorizzati e dati come assoluti, che sentiamo estranei (per non dire a volte violenti e ingiusti) ma che adottiamo comunque in nome di un'appartenenza (minima) sociale che nell'intimo sentiamo come costrittiva.

La fobia sociale è l'essere in mezzo agli altri e proiettare su di loro il giudizio negativo che abbiamo di noi stessi.
E' avere paura di non corrispondere alle caratteristiche della normalità che tutti sembrano possedere facendosi sembrare dei mostri.
Ecco il perché dell'isolamento: il non esporsi agli sguardi altrui significa nascondere il mostro che pensiamo di essere.

tersite 07-02-2015 20:13

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Quote:

Originariamente inviata da Emil (Messaggio 1451787)
insomma tutto ciò che si riconduce al panico di perdere il controllo di se stessi ( o forse sarebbe meglio dire della propria immagine) finendo con l'essere giudicati socialmente fuori misura, perché si rischia di avere un comportamento sociale inaccettabile, e quindi esclusi.

Se si pensa che, in fondo, la propria immagine sociale si riconduce a quella normalità e a quei modelli di cui si parlava appare chiaro che chi soffre di fobia sociale più che altro teme che la sua ("vera") natura, che considera indegna a causa del perenne senso di inadeguatezza (portato ai limiti estremi) che cova, venga scoperta.

Il fatto, lo ripeto, è sempre lo stesso: giudicare male se stessi in virtù di quei valori, interiorizzati e dati come assoluti, che sentiamo estranei (per non dire a volte violenti e ingiusti) ma che adottiamo comunque in nome di un'appartenenza (minima) sociale che nell'intimo sentiamo come costrittiva.

La fobia sociale è l'essere in mezzo agli altri e proiettare su di loro il giudizio negativo che abbiamo di noi stessi.
E' avere paura di non corrispondere alle caratteristiche della normalità che tutti sembrano possedere facendosi sembrare dei mostri.
Ecco il perché dell'isolamento: il non esporsi agli sguardi altrui significa nascondere il mostro che pensiamo di essere.

molto profondo , forse l'analisi della 'fobia sociale' più precisa che abbia mai letto , direi che per mi riconosco nel senso di inadeguatezza , un po' meno invece mi riconosco nei 'tremori' tipici del fobico sociale l'aspetto fisico il modo di parlare etc.. cose che forse mi preoccupavano nell'adolescenza e non certo ora però forse le ho interiorizzate , cioè l'inconscio è una brutta bestia e non 'butta via nulla' , cose superate dal tempo giacciono lì in fondo al pozzo nero delle ns. psiche
in buona sostanza concordo che le fobia sociale sia una difesa , un non volersi esporre non è un caso secondo me , che quando qualcuno del forum propone di abbandonare i preconcetti e 'mettersi in gioco' ci sia chi è pronto ad alzare le barricate ad un analitico come me non sfugge la reazione di mera difesa di uno stato psicologico nevrotico che si vuole a tutti i costi difendere ...non pensate che io ne sia fuori da questo discorso , ne faccio parte coem molti di voi , solo che magari vedo certi meccanismi più chiaramente

PazzoGlabroKK 07-02-2015 20:54

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Posto che, almeno per me, la normalità non esiste. Cerco di evitare di usarlo, tendendo ad usare il termine comune.

Tornando in topic, proprio l'altro giorno mi è capitato di rivedere una puntata del Dr. House, nella quale ha un dialogo con una nana, ed esprime un pensiero che mi ha molto colpito.

Quote:

Tu ed io abbiamo scoperto che essere normali fa schifo, perché siamo strani! Il fatto che sei strano ti rende più forte. Vuoi che si senta forte ancora di più?! Le hai detto quello che dovevi dirle, ora dille che erano balle... Anche se non lo erano.
Essere persone comuni ci fa schifo?
...

Danny 2.0 07-02-2015 21:34

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Per me la normalità è impossibile da definire quando parlo di persone e non di cose.
Se voglio stentare a dare una denominazione, una definizione ad essa; tenderei a indicare chi segue un percorso di vita abbastanza standardizzato, ha una salute mentale e una capacità di relazionarsi abbastanza sviluppata da non interferire troppo nella vita quotidiana e se proprio mi spremo potrei anche metterci in mezzo qualche interesse della cultura dominante o popolare.
Detto ciò, io non trovo che la maggioranza di persone intorno a me segua tutti questi stereotipi, schemi comportamentali e/o abitudinari o abbia tutta questa "sanità mentale" o checchèsia.

Personalmente io vorrei essere una persona normale e integrata nella società, capace di relazionarsi in modo sano col prossimo ma conservando comunque autocritica, instrospezione, pensiero critico e i miei interessi e per quanto spesso difficile e qualche volta impossibile(noi del forum lo sappiamo, almeno credo) i miei ritmi.

Il punto che guasta il mio discorso è che, sempre secondo me, si può essere sia normali che unici nella propria "normalità". A me piacerebbe leggere e scrivere anche se fossi una persona molto colloquiale, gioviale ed estroversa e ciò non mi impedirebbe in tal caso di esserlo fino in fondo ma solo di affermare la mia personalità con autostima e asserzione e conformandosi alle regole sociali del contesto in cui ci si trova.
Il problema sorge quando non si ha l'autostima e la capacità assertiva necessaria per esistere in pubblico con le proprie peculiarità, dimostrarle e non collassare su se stessi in caso si ricevano feedback negativi dall'esterno.

Scusate per il papiro :testata:

super unknown 07-02-2015 22:24

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
La normalità è un lusso che pochi si possono permettere...

Keith 09-02-2015 10:33

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Quote:

Originariamente inviata da DeadMan87 (Messaggio 1451486)
Se questo per te è avere una vita normale, allora io sono mr. medio-man.
Non voglio certo ridurre l'importanza dei tuoi problemi, sono sicuro che per il tuo vissuto siano cruciali. Ma sono requisiti troppo minimi a mio avviso.

Altra scemenza, non amo il contatto fisico con persone che non conosco molto bene. Sono uno che schiva strette di mano, saluti "bacino sulla guancia", pacche, e abbracci manco fossero proiettili.

Si, sono requisiti non sufficienti, però se ci fossero sarebbe già un buon punto di partenza. Io ho bisogno di tempo per riuscire a relazionarmi in modo quasi dignitoso con le persone, ma a volte il tempo non c'è e bisogna essere in grado di farlo subito..
Riguardo al contatto fisico sono un po' migliorato, prima ero come il megadirettore galattico di fantozzi, quello che "non da la mano" :D
Ora..sicuramente non vado a cercare il contatto fisico di mia iniziativa, ma quantomeno cerco di non schivare ogni volta.

Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 1452008)
Non vedo proprio come si possano risolvere questi malanni con le vostre ricette visto che non dicono nulla di nuovo rispetto al quadro che produce disagio e che è già ben visibile a tutti: adattati a seguire queste regole che ti consentono di ottenere quel che desideri oppure fottiti e rimani a bocca asciutta.

Serve solo a produrre altro disagio.
Vogliamo perseguire i nostri obiettivi..termine odioso.. diciamo ottenere quello che vogliamo.. oppure semplicemente lavorare per campare.. però non possiamo farlo essendo noi stessi, perché l'essere noi stessi non va bene, allora bisogna seguire delle regole decise da altri..regole che non ci appartengono, che non condividiamo e che a seguirle aumenta sempre di più l'ansia e l'alienazione.

Tatlises 10-02-2015 19:57

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Io vorrei anche rispondere ma non ho capito cosa si intenda per normalità.

rosadiserra 10-02-2015 23:38

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Io ho finito di tentare di omologarmi, mi ha consumato, sono stanca, voglio fare come mi pare e se devo pagare il conto lo pagherò, non è una novità.

tersite 11-02-2015 02:46

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
bentornata rosa :)
sì accettarsi coem si è è la prima cosa , magari vedere se si può essere migliori , non intendo chissà che ma solo essere sereni se ci si riesce una cosa così

Kody 11-02-2015 13:51

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 1451513)
In pratica se i parametri (proprietà semplici o complesse) {A,B,C,...} li gode una maggioranza di individui ed io ricado nel complemento, io non sono normale rispetto a questa parametrizzazione qua, ma potrei risultare normale rispetto ad un'altra parametrizzazione {A',B',C',...} che produce una maggioranza di cui io faccio parte.

Sembra di stare ad una lezione Universitaria di analisi. Il bello è che coloro che usano la matematica per esprimere le loro opinioni pensano anche di avere SEMPRE ragione. D'altra parte la matematica non è una opinione.

Comunque, se pensi di essere X e di far parte di una normalità X, che tu sia felice allora. Spero tu sia felice di dover andare a troie, ad esempio.

Quote:

Originariamente inviata da Angus (Messaggio 1451518)
Sì, le persone normali "si fanno i fatti propri", cioè conducono una vita emozionalmente ritirata, priva di passione, anche se vanno a ballo latino-americano. Questo vale naturalmente a maggior ragione per i fobici.

Sui fobici daccordo. Ma mi pare che tu voglia dire che chi fa ballo o qualsiasi sport con passione perchè gli piace, in realtà non è vero......Una cosa che ho visto spesso fare al fobico medio è quello di negare una caratteristica alla totalità delle persone per il semplice fatto che non la ha lui. [Come se quindi avesse trovato una verità che va aldilà del naso, diciamo]. Esempio:

"Io sono infelice. Vedo gli altri essere felici. Sono in realtà infelici dentro di loro e fanno solo finta di essere felici". Ma scherziamo? Conclusioni del genere sono totalmente fuori dalla realtà.

"Io non ho una ragazza e ci sto male. Gli altri hanno la ragazza. Ce l'hanno perchè sennò si sentirebbero soli. Sono tutti rapporti falsi". A me dispiace a chi pensa certe cose e ci crede veramente.

Allo stesso modo dire che i normali non hanno passione, è un po' tirato. Molti seguono con passione il calcio, la F1, seguono corsi e vivono la loro vita. Aldilà che siano magari lavorativamente incanalati in un sistema, ma le passioni ce le hanno come le può avere un fobico.

Io ho le mie passioni e probabilmente adesso potrei definirmi "normale" per qualità e quantità di amicizie, di ragazze, ma sopratutto perchè non ho più ansie e paure debilitanti. Se qualcuno arrivasse e mi dicesse "No, tu vivi una vita senza passione e ritirata, caro Kody", come se fossi io ad immaginarmi tutto e lui fosse superiore, semplicemente gli riderei in faccia e gli direi OK.

Quote:

Originariamente inviata da Emil (Messaggio 1451519)
Eh, ma allora siamo d'accordo perché è proprio questo che si stava contestando: della rigidità culturale e dei suoi modelli che ci rendono schiavi e che, per forza di cose, non può tollerare ciò che se ne discosta.
L'educazione di cui parli serve a produrre dei pezzi per la macchina, cioè la produzione di persone capaci di calarsi perfettamente nel ruolo che gli è stato assegnato con tutti i (presunti) doveri e i (pochi) diritti: un soggetto normale dunque.

Esatto. Se leggete il Piccolo Principe, è un libro autobiografico ma scritto in modo particolare, se ricordo bene. L'autore parla di quando, da piccolo, provò a fare un disegno invece che a fare quello che la maestra aveva detto che DOVEVA fare. La maestra si avvicinò e gli disse "No, non DEVI disegnare. DEVI fare questo".

"E così finì la mia carriera di artista" scrive l'autore.

Io ho recentemente preso parte ad un corso di italianseduction che è proprio incentrato al distaccarsi da "DEVO" per abbracciare "VOGLIO" e per staccarsi in genere da pensieri limitanti, che hanno normali ma ancor di più hanno i fobici.

E qui scatta il primo pregiudizio e stereotipo che hanno tante persone, fobici compresi nonostante lo neghino. "Italianseduction? Sono solo dei coglioni che ti vogliono fregare". Cioè giudicare [male fra l'altro] una cosa prima di averla provata. E' consigliabile prima fare e poi giudicare. Per questo quando anche io ho dato consigli e mi veniva risposto "Quel che vale per te non vale per me" sa tanto di pregiudizio, sa tanto di "non lo faccio nemmeno tanto non funziona".

Per quanto i due fondatori di italianseduction dicano le stesse cose [o molto simili] alla maggioranza dei fobici, al fobico medio, questi ultimi non riescono a liberarsi effettivamente di stereotipi, pregiudizi, ansie, paure, inadeguatezze.

Questa è la realtà. Non prendiamoci in giro. Non cadiamo nell'ipocrisia dicendo che il fobico è superiore alla persona normale. Diciamo piuttosto che gli è stata data la possibilità di esserlo, perchè eliminare la fobia sociale vuol dire cambiare modo di pensare e una volta appreso che si può fare, questo può portarci molto lontani. Io stesso ho intrapreso la strada che potrebbe portarmi a non essere un ingranaggio del sistema.


Quote:

Originariamente inviata da tersite (Messaggio 1451543)
questo è il kody che preferisco assertivo e originale . è vero che molti seguono i DOVERI e sono infelici e aggiungo che spesso hanno una doppia vita ... sull'ultima parte poi concordo totalmente essere leader di se stesso , saltando la 'normalità' cioè il dover essere qualcosa ma essendo solo se stessi ,facile più a dirsi che farsi però...

Nessuno dice che sia facile. Lo so che scrivere è facile. Ma io mi sono incamminato in quella strada. Penso che se ci sono riuscito io, riesce a tutti, non perchè mi sento inferiore, ma perchè non mi sento superiore a nessuno.

Quote:

Originariamente inviata da Blue Sky (Messaggio 1451556)
A me sembra che dietro a tutto questo discorso stia proprio l'equivoco terminologico di cui giustamente stanno parlando tutti i post.

Il concetto di normale come "conformista", "pecorone", "omologato" non c'entra nulla con l'avere o non avere la fobia sociale.
Avere la fobia sociale non è l'antidoto a quel tipo di normalità.

Quindi io ribadisco fortissimamente che voglio superare la fobia sociale, la questione del conformismo e dell'omologazione non c'entra nulla.

Quote:

Originariamente inviata da Emil (Messaggio 1451787)
E invece c'entra.

C'entra e non c'entra. Il fobico medio cerca di accrescere la sua autostima dando del normale e quindi del pecoraio ad un po' tutti, mettendosi quindi sul piedistallo per essere diverso. Lo facevo anche io.

Ma non è che tu sei fobico sociale perchè NON sei un pecoraio. Non basta fare i pecorai perchè l'ansia sparisca. C'è dietro tutta una serie di errori di educazione da parte dei genitori o chi per loro. Dal giudizio troppo severo, da mancato affetto, da tante cose che fanno apparire gli altri come dei giudici e il fobico come una persona inadeguata.

Se tu superi la fobia sociale, diventi normale nel senso che non hai grosse ansie a penalizzarti, ma non vuol dire che tu sia pecoraio.

Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 1452008)
E si torna al "se desidero questo e quest'altro DEVO affrontare questi ostacoli e quindi fare per FORZA questo e quest'altro ed essere e divenire per forza questo e quest'altro per ottenerlo"... E dai "DEVO" non ti tiri più fuori e il tuo discorso resta invischiato lo stesso nel problema di fondo senza fare luce alcuna su come poterlo risolvere o uscir fuori dai "DEVO".

LOL. Ma se una cosa la VUOI fare tu, che cazzo scassi i maroni. Se tu persona generica mi dici "Voglio diventare medico MA non voglio fare l'Università di Medicina", allora sei scemo.....

E' come se io avessi detto "Voglio superare a tutti i costi la FS, ma voglio rimanere in casa"....Come cazzo avrei potuto pretendere di superarla?

"Voglio diventare pilota di aerei ma non voglio fare l'addestramento"......

Se uno il percorso lo sceglie lui di sua spontanea volontà, non può rompere le palle se ci sono passi da fare. Se poi questi passi non li vuole fare, può sempre provare diversamente, non c'è una strada sola.

Prova a diventare medico da solo, poi vediamo quanti ne salvi.

XL, non vuoi rotture di palle con le donne? Vai a troie, come già fai. Penso che imparare a sedurre per avere trombamicizie gratuite sia troppo rottura di palle per te.

Blue Sky 11-02-2015 13:58

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Quote:

Originariamente inviata da Kody (Messaggio 1453626)
Se tu superi la fobia sociale, diventi normale nel senso che non hai grosse ansie a penalizzarti, ma non vuol dire che tu sia pecoraio.

Completamente d'accordo, è quello che andavo dicendo :bene:

rosadiserra 11-02-2015 15:13

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Quote:

Originariamente inviata da shady74 (Messaggio 1453681)
A questo punto, credo che normale o anormale conti poco... l'importante è rimaner vivi, per chi ci tiene.

Ma poi... Chi è normale??

rosadiserra 11-02-2015 15:15

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Quote:

Originariamente inviata da tersite (Messaggio 1453484)
bentornata rosa :)
sì accettarsi coem si è è la prima cosa , magari vedere se si può essere migliori , non intendo chissà che ma solo essere sereni se ci si riesce una cosa così

Grazie :)
Sì accettarsi è fondamentale per essere indipendenti psicologicamente

Ippo 11-02-2015 18:14

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
La vera domanda è: gli altri vogliono davvero vederci normali? :testata: :pensando: :nonso:

Ippo 11-02-2015 18:20

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Gli altri chi? :interrogativo:

Bè, dipende dai contesti ma fondamentalmente gli altri sono tutti quelli che non sono io (ognuno lo riferisca a se stesso/a).

Daniele89 11-02-2015 19:05

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Quote:

Originariamente inviata da Kody (Messaggio 1453626)

E qui scatta il primo pregiudizio e stereotipo che hanno tante persone, fobici compresi nonostante lo neghino. "Italianseduction? Sono solo dei coglioni che ti vogliono fregare".

Proprio perché ti fregano non si può dire che lo siano. Tutt'altro.


Offtopic: tengo un'autoradio da vendere...

flydown 11-02-2015 22:22

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Quote:

Originariamente inviata da Daniele89 (Messaggio 1453829)

Offtopic: tengo un'autoradio da vendere...

ot: devi postare nella sezione mercatino di FS...:D

Daniele89 12-02-2015 11:11

Re: vogliamo veramente essere normali?
 
Quote:

Originariamente inviata da flydown (Messaggio 1453920)
ot: devi postare nella sezione mercatino di FS...:D

No ma tanto mi ha contattato in privato Kody, dice che se la piglia lui.

Al limite si ritroverà un mattone (in senso edile) utile alla costruzione dell'autostima :mrgreen:
Per dire, belli i tempi in cui la sòla non te la confezionavano sotto forma di know-how.


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 15:30.

Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.