FobiaSociale.com

FobiaSociale.com (https://fobiasociale.com/)
-   SocioFobia Forum Generale (https://fobiasociale.com/sociofobia-forum-generale/)
-   -   Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione? (https://fobiasociale.com/per-chi-non-lavora-ne-studia-i-vostri-genitori-come-vivono-questa-situazione-47580/)

Ansiaboy 21-02-2015 16:30

Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
 
Quote:

Originariamente inviata da DeadMan87 (Messaggio 1459550)
L'Italia è messa male ma questa percentuale è demenziale e scollata dalla realtà.

scollata ? ma dove vivi ?

Quote:

Se si intende raccomandazione anche nel senso di segnalazione mi sembra realistico. :pensando:
si esatto, per raccomandazione intendo anche segnalazione

Ansiaboy 21-02-2015 16:34

Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
 
Quote:

Originariamente inviata da DeadMan87 (Messaggio 1459559)
La segnalazione è una pratica legittima e in uso in tutto il mondo, e non ha niente a che vedere con la raccomandazione che è qualcosa proprio di scorretto.

come no, io li includo assieme

troppo comodo perche magari si è stati "segnalati" legittimare una pratica e criticarne un'altra

da demenziali proprio

DeadMan87 21-02-2015 16:49

Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
 
Quote:

Originariamente inviata da Ansiaboy (Messaggio 1459578)
come no, per me son la stessa cosa.

troppo comodo perche magari si è stati "segnalati" legittimare una pratica e criticarne un'altra

da demenziali proprio

Segnalare una persona significa fare questa cosa:

Tizio A conosce Tizio B e Tizio C.

A cerca lavoro, B è il classico che ha mille amicizie e C ha un azienda.

C non sta cercando attivamente personale, ma (come quasi tutte le aziende dalle medio-grandi a salire) ha in realtà posizioni libere in organico, che non occupa (non chiedetemi perché ma è così ed è diffusa come pratica).

B conosce A, sa che è una persona che si fa il culo ma è sfigata e non trova uno straccio di lavoro.

B segnala a C la persona dicendogli "ehi guarda che io conosco C ed è un grande elemento, magari fagli un colloquio e vedi se ti garba".

C sente A E SENZA ALCUN OBBLIGO NE IMPOSIZIONE decide se considerare questa persona.

Variante leggermente più privilegiata:

B fornisce ad A una casella mail di C a cui far pervenire un CV scavalcando le risorse umane (altrimenti conosciute come "la fossa dei dannati"), è comunque B senza alcuna imposizione a valutare il profilo di A che ha il solo vantaggio di evitare assurde e inutili pre-selezioni.

Questo è quello che intendo io per "segnalare".

Qualsiasi altra interpretazione date alla cosa, è comunque raccomandazione. Una persona che venga scelta a prescindere è raccomandata, una persona che ottiene un colloquio velocemente è segnalata.

Il primo viene assunto senza un processo di selezione, il secondo è come se presentasse delle referenze in sostanza.

Parentesi, CHIUNQUE lasci un lavoro per un altro in buoni rapporti con il datore precedente, è automaticamente segnalato perché ha delle referenze.

Ansiaboy 21-02-2015 17:06

Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
 
Quote:

Originariamente inviata da DeadMan87 (Messaggio 1459585)
Segnalare una persona significa fare questa cosa:

Tizio A conosce Tizio B e Tizio C.

A cerca lavoro, B è il classico che ha mille amicizie e C ha un azienda.

C non sta cercando attivamente personale, ma (come quasi tutte le aziende dalle medio-grandi a salire) ha in realtà posizioni libere in organico, che non occupa (non chiedetemi perché ma è così ed è diffusa come pratica).

B conosce A, sa che è una persona che si fa il culo ma è sfigata e non trova uno straccio di lavoro.

B segnala a C la persona dicendogli "ehi guarda che io conosco C ed è un grande elemento, magari fagli un colloquio e vedi se ti garba".

C sente A E SENZA ALCUN OBBLIGO NE IMPOSIZIONE decide se considerare questa persona.

Variante leggermente più privilegiata:

B fornisce ad A una casella mail di C a cui far pervenire un CV scavalcando le risorse umane (altrimenti conosciute come "la fossa dei dannati"), è comunque B senza alcuna imposizione a valutare il profilo di A che ha il solo vantaggio di evitare assurde e inutili pre-selezioni.

Questo è quello che intendo io per "segnalare".

Qualsiasi altra interpretazione date alla cosa, è comunque raccomandazione. Una persona che venga scelta a prescindere è raccomandata, una persona che ottiene un colloquio velocemente è segnalata.

Il primo viene assunto senza un processo di selezione, il secondo è come se presentasse delle referenze in sostanza.

Parentesi, CHIUNQUE lasci un lavoro per un altro in buoni rapporti con il datore precedente, è automaticamente segnalato perché ha delle referenze.


guarda che in giro la situazione è mooolto più variegiata, ergo allora son praticamente quasi tutti racconandati

molti lavori non richiedono chissà che qualifica e son cose si imparano in fretta.. in tal caso una piccola segnalazione può far la differenza sopratutto se la segnalazione te la fa un amico/parente.. (ecco come sta la gran maggioranza delle persone)
per questo trovo sciocco e inutile fare un distinguo tra raccomandati e segnalati.. sempre li siamo.... moltissimi che trovono un posto i colloqui manco ne fanno.. (per via delle raccomandazioni/segnalazioni)

DeadMan87 21-02-2015 17:26

Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
 
Una raccomandazione è una raccomandazione. Una segnalazione è una segnalazione. Sono due parole diverse che indicano due concetti differenti.

Che poi una segnalazione possa divenire una raccomandazione è un altro discorso, ma in quel caso l'intero processo subisce un cambio di definizione. E in questo senso io comunque ribadisco che di raccomandati non ne conosco poi molti.

Quella della raccomandazione è una piaga in diverse zone del paese, che non specificherò per evitare solite sterili discussioni di appartenenza geografica. Ma è diventato anche un alibi facile facile.

Dei miei conoscenti stretti di raccomandato non c'è nessuno, io stesso raccomandazioni mai avute.

Del mio variegato parentame, ho in mente solo una persona che è stata raccomandata.

Conosco un'amica che è stata segnalata, nel senso che lei non stava cercando attivamente lavoro perché si era fatta 3 anni di negozio orario 10-20, 6 giorni su sette lavorando tutti i weekend e a una certa si è licenziata perché non ne poteva più. Una persona conoscente l'ha convinta a farsi dare un CV e le ha procurato un colloquio (che ha comunque dovuto sostenere e passare, e dopo ulteriori anni di gavetta in showroom di quest'altra azienda è stata assunta tra i direttori "junior").

Nella mia azienda, conosco due raccomandati certificati DOC 100%. Ho il sospetto su un terzo.

Sicuramente la mia visione è limitata, ma non mi pare una situazione così allucinante. Sicuramente il familismo e il clientelismo sono un problema a livello nazionale, ma ce l'abbiamo radicato nella nostra cultura del caxxo purtroppo.

Ma la cosa del "tutti quelli che lavorano sono raccomandati" la reputo innanzitutto un offesa personale, io mi sono fatto il culo ogni volta che ho trovato un lavoro, e viste le difficoltà a relazionarmi con estranei ho faticato il doppio del normale a passare qualsiasi selezione senza sembrare un deficiente.

Ansiaboy 21-02-2015 17:47

Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
 
vedi ? l'hai trovata un'offesa personale, ecco perche parli cosi.

io conosco allora tutti raccomandati allora
o forse le segnalazioni che tanto giustifichi le minimizzi quando possono e sopratutto FANNO la differenza anche ai colloqui di lavoro

banalizzare la segnalazione quando di fatto fanno una differenza ENORME sopratutto a chi non ha NESSUNA conoscenza che lo possa aiutar

penso che sia mancanza di empatia e ottusità banalizzare tantissimo la segnalazione/raccomandazione quando gente non trova nulla perche non ha le giuste botte di fortuna e non conosce le giuste persone e vede milioni di parenti/conoscenti qualcosa fanno perche "han il padre, madre, zio, zia,suocero, suocera, la sorella, il fratello, amico di famiglia, maestro della palestra" etc. etc.

che per la cronoca io non condanno segnalazione/raccomandazione, condanno chi fa dei sterilissimi distingui e minimizza la segbalazione alla faccia di chi non ha tot fortune

p.s il lavoro che hai attualmente come l'hai trovato ?

Onizuka 21-02-2015 17:48

Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
 
Quote:

Originariamente inviata da enemyofthesun (Messaggio 1459567)
In senso lavorativo, dici?
Non riesco ad uscire di casa serenamente. E anche riuscissi a uscire, non riesco ad affrontare le persone serenamente.
Dovrei riuscire a fare un lavoro da casa. Ma senza un titolo di studio adatto, e con il fatto che non c'è lavoro, tantomeno da casa, e non ho esperienze...fai tu, quali speranze di lavorare potrei avere.
Qualcuno riesce a lavorare da casa, forse? perchè quegli annunci che si trovano in giro per il web sanno molto di truffe e sciocchezze.
Mettiamoci pure che ho giornate particolarmente storte in cui non mi va di fare assolutamente nulla, mi pesa tutto. Il lavoro mi sembra un vincolo tremendo, un vero e proprio cappio al collo.

E' la stessa cosa che provo io. Già la scuola mi pesa in una maniera assurda e nonostante siano solo cinque ore finisco per assentarmi spesso, di conseguenza mi sembra impensabile riuscire a fare qualcosa per otto ore al giorno se non di più, e per giunta per tutta la vita... se ci aggiungiamo poi il fatto che sono imbranato, combino disastri e sono lento nel fare tutto, le cose peggiorano ulteriormente. Il fatto della pensione non lo sapevo, chissà come funziona...

DeadMan87 21-02-2015 18:23

Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
 
Quote:

Originariamente inviata da Ansiaboy (Messaggio 1459613)
vedi ? l'hai trovata un'offesa personale, ecco perche parli cosi.

io conosco allora tutti raccomandati allora
o forse le segnalazioni che tanto giustifichi le minimizzi quando possono e sopratutto FANNO la differenza anche ai colloqui di lavoro

banalizzare la segnalazione quando di fatto fanno una differenza ENORME sopratutto a chi non ha NESSUNA conoscenza che lo possa aiutar

penso che sia mancanza di empatia e ottusità banalizzare tantissimo la segnalazione/raccomandazione quando gente non trova nulla perche non ha le giuste botte di fortuna e non conosce le giuste persone e vede milioni di parenti/conoscenti qualcosa fanno perche "han il padre, madre, zio, zia,suocero, suocera, la sorella, il fratello, amico di famiglia, maestro della palestra" etc. etc.

che per la cronoca io non condanno segnalazione/raccomandazione, condanno chi fa dei sterilissimi distingui e minimizza la segbalazione alla faccia di chi non ha tot fortune

p.s il lavoro che hai attualmente come l'hai trovato ?

Io condanno il qualunquismo in ogni sua espressione e incarnazione.

Ansiaboy 21-02-2015 18:29

Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
 
Quote:

Originariamente inviata da DeadMan87 (Messaggio 1459628)
Io condanno il qualunquismo in ogni sua espressione e incarnazione.

io ho parlato semplicemente di dati di fatto ovvero realismo

NemoSum 21-02-2015 18:32

Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
 
Scusate se mi intrometto nella discussione leggermente off-topic, ma vorrei solo cercare di chiarire, per quel che posso.

http://www.treccani.it/vocabolario/raccomandare/
punto 4

Se è una terza persona a segnalare il nostro nome ad un'altra che possa aiutarci nell'essere assunti, significa raccomandare per segnalazione, forse una forma lieve, ma sempre raccomandazione è.

La referenza è importantissima, ma viene interpellata dopo, dal datore di lavoro che si è contattato di propria persona. Così funziona nei paesi anglosassoni. Qui non sarà mai così, proporzionalmente parlando, e non dico che un sistema sia migliore dell'altro in qualsiasi caso, tipo per lavorare in un chiosco di gelati, sono due modalità distinte quanto lo sono i due popoli presi ad esempio. Basta guardare gli annunci di lavoro pubblicati sul sito del governo britannico e quelli di quello Italiano, dov'è? non esiste! per farsi un'idea.

Qui da noi le raccomandazioni non vanno bene perchè creano spesso molti danni, anche e soprattutto a terzi.

dotrue 21-02-2015 19:29

Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
 
Quote:

Originariamente inviata da enemyofthesun (Messaggio 1459557)
Dopo anni di assillo, ultimamente (considerando che ho 33 anni ormai) si sono fatti una ragione.
Stamattina mia madre diceva che forse, quando loro non ci saranno più, dovrebbe arrivarmi una piccola parte della loro pensione. Speriamo sia vero, perchè le mie possibilità di farmi un reddito per conto mio tendono a zero.

Non vedo perchè dovrebbe arrivarti una parte della loro pensione...che diagnosi hai?

DeadMan87 21-02-2015 20:27

Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
 
Quote:

Originariamente inviata da Ansiaboy (Messaggio 1459631)
io ho parlato semplicemente di dati di fatto ovvero realismo

Sparare percentuali a caso non è realismo. Ma non fa niente, ognuno ha la sua percezione della realtà, le nostre sono divergenti e inconciliabili.

Quote:

Originariamente inviata da NemoSum (Messaggio 1459632)
...

Riconosco la differenza e non è certo trascurabile.

Errore mio, mettiamola così:

La raccomandazione per segnalazione la reputo non dannosa e tollerabile, ma è una mia opinione.

PCI1986 21-02-2015 21:06

Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
 
Quote:

Originariamente inviata da enemyofthesun (Messaggio 1459567)
In senso lavorativo, dici?
Non riesco ad uscire di casa serenamente. E anche riuscissi a uscire, non riesco ad affrontare le persone serenamente.
Dovrei riuscire a fare un lavoro da casa. Ma senza un titolo di studio adatto, e con il fatto che non c'è lavoro, tantomeno da casa, e non ho esperienze...fai tu, quali speranze di lavorare potrei avere.
Qualcuno riesce a lavorare da casa, forse? perchè quegli annunci che si trovano in giro per il web sanno molto di truffe e sciocchezze.
Mettiamoci pure che ho giornate particolarmente storte in cui non mi va di fare assolutamente nulla, mi pesa tutto. Il lavoro mi sembra un vincolo tremendo, un vero e proprio cappio al collo.

Il leopardismo trionfa. E mi ripeto: pensate che davvero il resto delle persone nn si rompe ad andare tutti i santi gg a lavorare?
E poi: siamo nella globalizzazione...il mondo non finisce solo nella nostra nazione...se avete orizzonti più ampi, le possibilità ci sono

dotrue 21-02-2015 23:01

Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
 
Quote:

Originariamente inviata da PCI1986 (Messaggio 1459716)
Il leopardismo trionfa. E mi ripeto: pensate che davvero il resto delle persone nn si rompe ad andare tutti i santi gg a lavorare?

Penso che qui si parli di un qualcosa di diverso dalla non voglia di lavorare. Il resto delle persone magari non vorrebbe andare a lavoro per andare al bar o in viaggio o stare con la morosa...qua c'è gente che fa fatica ad andare in giro, chi ad entrare in negozio, chi non sa se domani mattina si sveglierà con i peggiori sintomi dell'umor nero, chi tutte queste cose insieme...

Onizuka 22-02-2015 01:16

Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
 
Quote:

Originariamente inviata da dotrue (Messaggio 1459786)
Penso che qui si parli di un qualcosa di diverso dalla non voglia di lavorare. Il resto delle persone magari non vorrebbe andare a lavoro per andare al bar o in viaggio o stare con la morosa...qua c'è gente che fa fatica ad andare in giro, chi ad entrare in negozio, chi non sa se domani mattina si sveglierà con i peggiori sintomi dell'umor nero, chi tutte queste cose insieme...

Infatti, PCI1986 non ha ben capito... fosse solo pigrizia sarebbe già qualcosa

Ansiaboy 22-02-2015 02:30

Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
 
Quote:

Originariamente inviata da DeadMan87 (Messaggio 1459691)
Sparare percentuali a caso non è realismo. Ma non fa niente, ognuno ha la sua percezione della realtà, le nostre sono divergenti e inconciliabili.



Riconosco la differenza e non è certo trascurabile.

Errore mio, mettiamola così:

La raccomandazione per segnalazione la reputo non dannosa e tollerabile, ma è una mia opinione.

quello che spara cose a caso sei tu, a quanto pare.

nessuno qua ha parlato di cosa o no è tollerabile o meno ma solo di come si ottiene lavoro più facimente

la tua è stata solo una polemica sterile ed inutile

Leucina 22-02-2015 03:20

Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
 
Quote:

Originariamente inviata da PCI1986 (Messaggio 1459716)
Il leopardismo trionfa. E mi ripeto: pensate che davvero il resto delle persone nn si rompe ad andare tutti i santi gg a lavorare?

Forse che il resto delle persone, te compreso, ha la fortuna di non averli certi problemi e fa fatica anche a comprenderli.

~~~ 22-02-2015 08:56

Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
 
Quote:

Originariamente inviata da marcoonizuka (Messaggio 1459614)
E' la stessa cosa che provo io. Già la scuola mi pesa in una maniera assurda e nonostante siano solo cinque ore finisco per assentarmi spesso, di conseguenza mi sembra impensabile riuscire a fare qualcosa per otto ore al giorno se non di più, e per giunta per tutta la vita... se ci aggiungiamo poi il fatto che sono imbranato, combino disastri e sono lento nel fare tutto, le cose peggiorano ulteriormente.

mi sento abbastanza come te :interrogativo:

e siccome la scuola la ho finita e dal 2011/2012 non studio non lavoro mi sento pure abbastanza inculata :pensando:

PCI1986 22-02-2015 10:45

Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
 
Quote:

Originariamente inviata da dotrue (Messaggio 1459786)
Penso che qui si parli di un qualcosa di diverso dalla non voglia di lavorare. Il resto delle persone magari non vorrebbe andare a lavoro per andare al bar o in viaggio o stare con la morosa...qua c'è gente che fa fatica ad andare in giro, chi ad entrare in negozio, chi non sa se domani mattina si sveglierà con i peggiori sintomi dell'umor nero, chi tutte queste cose insieme...

È chiarissimo, ma non pensare che io questi sintomi non li abbia mai provati nella vita mia e non li provi ancora in molte occasioni...
Quello che mi colpisce, leggendo voi, è l'ineluttabile dei vostri discorsi...il fatto che niente cambia e nulla può cambiare...e ciò mi ricorda dei ragionamenti che io facevo anni fa...
Poi, vari eventi, mi hanno fatto capire che anche i periodi più bui prima o poi finiscono è che c'è sempre la luce in fondo al tunnel. E questa è una certezza. E non è cosa da poco.

Sulla "voglia di lavorare" intendevo il fatto che andare a lavorare in un ambiente che odi o non ti piace...con gente che nn puoi vedere...è una cosa molto diffusa purtroppo. Non credere che tutti si vedano simpatici tra loro, ecc. Semplicemente ci si sopporta...sempre nei limiti del rispetto reciproco....
E soprattutto, si impara a farsi scivolare molte cose addosso...

Tenendo presente anche...che non sta scritto a nessuna parte che bisogna fare lo stesso lavoro per 40 e passa anni

~~~ 22-02-2015 11:04

Re: Per chi non lavora, nè studia, i vostri genitori come vivono questa situazione?
 
E cosa era la luce?


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 21:14.

Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.