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Re: Mi dispiace, ci ho provato.
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piuttosto che "vivere alla giornata", forse, sarebbe meglio "vivere al secondo" il fatto è che sin da bimbi veniamo addestrati a "pensare al futuro", sin dalle elementari, le scuole non sono altro che preparazione al futuro l'identificarsi con quel tipo di malattie "debilitanti", forse, corrisponde a una visione di quelle malattie tale da farcele vedere come portatrici di debilitazioni ovvero "questa malattia mi sta rovinando la vita" ecco "a causa di questa malattia non riuscirò ad avere un futuro" ecco il presente se ne va nella disperazione che si trova pensando al futuro e rimpiangendo il passato difficile agire sul presente, se il passato e il futuro prepotentemente te lo sciccano di mano Quote:
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Re: Mi dispiace, ci ho provato.
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Credo che se si accetta serenamente la morte come un normale processo biologico, gran parte del "lavoro" è fatto |
Re: Mi dispiace, ci ho provato.
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e i nemici vanno amati, secondo me quando Gesù diceva "amate i vostri nemici" non si riferiva tanto ai nemici in forma di persone ma soprattutto di emozioni negative come aggressività, odio, senso di inadeguatezza, depressione etc siamo portati a volerle eliminare ma non si fa altro che reprimerle ed è la cosa peggiore possibile, meglio osservarle dall'esterno senza immergervisi e provare a produrre un po' d'amore e di compassione per loro, del resto è la nostra parte mortale che non c'entra niente con ciò che realmente siamo osservando e amando 24 h al giorno, si sciolgono, questa è alchimia e tutti per il solo fatto di esser nati siamo nella prima fase dell'alchimia, la nigredo ma per osservare ed amare le emozioni negative bisogna ricordarsi di farlo durante il giorno, è quello l'unico inghippo perché seguendo le linee di minor resistenza siamo portati ad identificarci totalmente con le emozioni invece che osservarle quindi per osservare e amare devi essere presente, cioè consapevole istante dopo istante, certo è impossibile essere presente tutto il giorno, all'inizio si può fare al massimo per alcuni secondi , un continuo andare e venire tra presenza ed assenza nel momento in cui pensi a quel che devi fare domani o a quel avresti dovuto fare ieri e fai questo senza consapevolezza allora sei immerso nella mente naturalmente sarebbe illogico dire di non pensare al futuro perchè come organizziamo allora la nostra vita? la differenza è farlo da presenti, nella realtà del qui e ora, potrei anche pensare al passato restando consapevole ma che serve? i libri che ho letto sono stati questi: "il potere di adesso" _ eckhart tolle , indispensabile, va letto praticamente ogni giorno almeno un po' perché non serve comprendere le cose a livello mentale , ci sono concetti che devono essere scolpiti in noi perché si tratta di un modo di approcciarsi alla realtà totalmente in contrasto con ciò che si è sempre fatto, ovviamente parlo per me "officina alkemica" e "il libro di draco daatson" _ salvatore brizzi, è il mio scrittore preferito, di lui sto leggendo tutto e ti consiglio anche le sue conferenze su youtube, soprattuto quelle intitolate: la via dell'adesso, la via del non attaccamento, la via del monaco guerriero e "a chi ha sarà dato" che tratta di ricchezza "la via del guerriero di pace" è un libro di dan millman, c'è anche il seguito ma non l'ho letto, mi sembra si chiami "la sacra via del guerriero di pace" "come diventare un buddha in 5 settimane" di giulio cesare giacobbe, spiega il metodo del buddha per eliminare la sofferenza attraverso passaggi che iniziano dal controllo della mente "frammenti di un insegnamento sconosciuto" di P.d. Ouspensky che tratta l'uomo in generale, ti si aprirà un mondo su quel che l'uomo è davvero "il puzzle della vita" di jim rohn "i segreti della mente milionaria" di harv eker, spiega la formula che va dalla programmazione mentale ai risultati, non per forza solo economici "messaggio per un'aquila che si crede un pollo " di De Mello sto seguendo i video di raffaele morelli su youtube e sono interessanti non ho letto ma lo farò a breve: "il miracolo della presenza mentale" di Thich Nhat Hahn "il ricordo di sé" di R. Burton poi tanto altro che riguarda la crescita personale etc, autori come anthony robbins, joe vitale, bob proctor quel che è più importante secondo me è non considerare la depressione come uno stato dell'essere perché non lo è per niente, infatti diciamo spesso "sono depresso" come se fosse un fardello che fa parte del nostro stato naturale, ma non è per niente così perché le emozioni come i pensieri come il fisico sono un rivestimento che usiamo per fare un'esperienza su questo pianeta e sviluppare delle qualità al limite possiamo dire che viviamo un periodo nel quale l'emozione preponderante è di frustrazione o scoramento ma ciò è solo il risultato di un algoritmo che inizia dal nostro modo di pensare, dalla prospettiva da cui guardiamo il mondo la depressione è un risultato, è un output, per modificare l'output va cambiato l'input, che si traduce in un cambiamento al nostro interno delle nostre convinzioni, modi di pensare se io digitassi sulla calcolatrice l'operazione 2+3 e cliccassi sempre questi stessi numeri, l'output non cambierebbe, ma per cambiare il risultato non posso agire sul risultato, devo agire sulla causa che produce il risultato e quando cambi la causa, il mondo è costretto a cambiare, non può fare diversamente, ci hanno indottrinato a credere che il mondo sia un mostro che ha una volontà propria ma se cambiamo noi esso cambia meccanicamente ovvio che ognuno viva una sua storia e non si possa generalizzare, però ho la convinzione che la conoscenza dei meccanismi che regolano l'ottenimento degli stati psicologici e materiali sia un vantaggio per tutti del resto qualche tempo fa Socrate lo aveva detto: "conosci te stesso" ciao |
Re: Mi dispiace, ci ho provato.
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Bel post. Comincero' a "sbirciare" i titoli che hai citato. L'argomento e' interessante, e molto. Medito di applicarmi e di provare questa strada da tempo, ma a fasi mollllto alterne. Lo scoglio piu' grosso, per me, e' ricordarsi di tutte queste riflessioni ogni giorno e applicarle DI FATTO al proprio pensiero e quindi alla propria vita. Di solito mi perdo in poche ore. Avere dei testi sotto mano a cui far riferimento ogni giorno potrebbe essere cosa molto buona e giusta (chi e' che lo diceva?..). Chiudo anche io con una citazione, che puo' sembrare banale, ma non lo e': Carpe diem. Che non vuol dire "cogli l'attimo", come erroneamente sono tutti portati a pensare dopo aver visto "l'attimo fuggente", bensi' "vivi il presente". |
Re: Mi dispiace, ci ho provato.
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Re: Mi dispiace, ci ho provato.
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cosa c'è da ricordare se tutto quel che serve è essere qui, ora? quando sei nel qui e ora, oltre a esserci calma, arrivano anche le intuizioni in numero molto maggiore rispetto alle soluzioni che cerchiamo di trovare nel risolvere i problemi pensandoci, anzi per dirla tutta io non ho mai trovato una soluzione che sia una affidandomi alla mente la mente è fatta per creare problemi, non per risolverne perché è dedita alla sopravvivenza ed ha paura di morire, essa è il peggiore nemico che abbiamo e non possiamo trasformarla in amico, al massimo può diventare un servitore poi una volta interiorizzati certi meccanismi dirai a te stesso "ma come cavolo ho fatto in passato anche solo ad avere del tempo da dedicare alla depressione?!?" |
Re: Mi dispiace, ci ho provato.
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niente potrà mai sostituire la vita vera ma sapere che l'atteggiamento migliore ci farà fare le cose al nostro meglio è diverso che essere del tutto disarmati di fronte alle sfide nemmeno io credo al pensiero positivo, e rifuggo a gambe levate da tutti i libri che tocchino il pensiero positivo, perché non mi piace giudicare le situazioni né se sono favorevoli né sfavorevoli, preferisco al limite un pensiero costruttivo, del tipo "ok c'è una situazione (che non giudico), cosa posso fare?" |
Re: Mi dispiace, ci ho provato.
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Re: Mi dispiace, ci ho provato.
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serve allenamento anche per stare nel qui e ora, non è che con un click si diventa super consapevoli l'unica raccomandazione che mi sento di fare è che ad un certo punto del lavoro su di sé si potrebbe vivere una fase nella quale si crede di peggiorare invece di star meglio, salvatore brizzi parla a questo proposito di pericolo di vivere una fase di follia addirittura, perché lavorando su di sé sciogliendo gli aggregati psichici al nostro interno si deve parallelamente essere presenti e ricordarsi di sé per creare un nuovo io unico e indivisibile (ad oggi la personalità è fatta di tanti piccoli io) per quanto riguarda me, ho vissuto una fase di smarrimento in cui stando sulle emozioni dimenticavo al contempo di essere presente e quindi mi sembrava di non ottenere risultati, ma in linea generale non pensare al risultato e goditi il processo, anche perché il cambiamento di personalità è solo una conseguenza che arriva dopo, l'obiettivo principale del lavoro su di sé è arrivare a vedere la bellezza in noi laddove ora non vediamo gli alchimisti chiamavano tale fenomeno solve et coagula, vanno fatte entrambe le cose nel libro "risveglio" di s. brizzi è spiegato bene e ti consiglio pure il suo seminario video su draco daatson anche se costa un po', sui 50 e, vedi tu io non conosco le tue possibilità (ed anche i libri di osho) non ti nascondo che ho nutrito dubbi sul fatto che il mio intervento in questo forum potesse essere utile perché potevo dare l'impressione di farla troppo facile poi quando ho letto che dicevi che il commentare il post era meglio che astenersi ho deciso di dare il mio contributo mi premeva sottolineare che quando non vediamo via d'uscita in realtà siamo noi che non riusciamo a vederla ma c'è, almeno per me è stato così spero di esserti stato utile |
Re: Mi dispiace, ci ho provato.
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Re: Mi dispiace, ci ho provato.
Lupo,
a quanto pare hai fatto bene anche tu a scrivere, quella notte. Sono proprio contenta di vedere come procede in questo thread ! :bene: (ps grazie Michael !) |
Re: Mi dispiace, ci ho provato.
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ricordarsi di sé tutte le volte che ci si siede etc li trovi tutti nel libro "risveglio" di s.brizzi, sono lampi di presenza e sono per cominciare, poi si arriva a vivere periodi più lunghi nei quali si è continuativamente presenti come un quarto d'ora ad. es fino a comprendere porzioni più grandi poi diventando più bravo te ne inventerai di tuoi personalizzati, sarà un continuo esplorare ed è questo il divertimento quindi divertiti! ciao @ Passiflora :) |
Re: Mi dispiace, ci ho provato.
sto completando osho_ il benessere emotivo
te lo superstraconsiglio pag.118/119 la chicca delle chicche tutto così in contrasto con ciò che avevo sempre pensato, vincere smettendo di combattere così semplice ma così affascinante vincere senza combattere non sta per "massì dai ormai.. etc etc etc" perché questo sarebbe opporre resistenza che è il contrario non combattere ma allo stesso tempo sapere che è un atteggiamento attivo se non ci hai capito niente non importa, inizio a faticare a comprendermi anch'io :) |
Re: Mi dispiace, ci ho provato.
lupo come stai? ciao
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Re: Mi dispiace, ci ho provato.
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Sto leggendo, ma a fatica, Il potere di Adesso, di Eckhart Tolle |
Re: Mi dispiace, ci ho provato.
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questo è il film tratto dal libro "la via del guerriero di pace" http://www.youtube.com/watch?v=iVnhq8Xebgw http://www.youtube.com/watch?v=BWHYfGOGmAY questo è un pezzo di osho trovato 3gg fa http://www.vitepassate.it/osho-letture/futuro.htm http://www.vitepassate.it/osho-letture/mente.htm una conferenza sull'adesso http://www.youtube.com/watch?v=brpShTV0-LQ causa ed effetto nell'ambito della ricchezza http://www.youtube.com/watch?v=oS5bAlmRM0U in generale si possono anche leggere miliardi di libri (il ke è comunque importante) ma la soluzione a qualsiasi cosa sarà sempre il concetto di adesso, non è facile ma è una strada obbligata perché il futuro quando arriverà diventerà adesso ciao |
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