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Re: Perché i sociofobici "scrivono bene"?
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E scrivo: quel tizio non mi piace, mi sta sulle balle, devo starci lontano. Cambia forse la sostanza, o la forma? |
Re: Perché i sociofobici "scrivono bene"?
Dimenticavo, anche l'uso del turpiloqiuo dimostra scarsa cultura linguistica, oltre che un certo grado di maleducazione o di ineducazione.
Si possono esprimere concetti emotivamente carichi o pesanti anche senza ricorrere alle parolacce o (come accade troppo spesso dove abito io) con le bestemmie. Leggere non è un'attività da sfigati, come pensano certi pischelli o certe sciacquette, la lettura di testi provenienti da autori di un certo livello di cultura serve non solo ad arricchire il proprio vocabolario personale, ma anche a comprendere le sfumature del linguaggio e a considerare quante molteplici forme di comunicazione sono possibili per trasmettere il medesimo concetto. Non intendo dire con questo che sia indispensabile parlare come un letterato del tedicesimo secolo, pena l'emarginazione, intendo dire che perdere un paio di secondi in più per trovare la parola giusta spesso dimostra molta più intelligenza e valore personale del semplice vomitare parole a casaccio sperando (stupidamente e inutilmente) in questo modo di impressionare chi ci sta davanti. |
Re: Perché i sociofobici "scrivono bene"?
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Re: Perché i sociofobici "scrivono bene"?
Beh, allora se pensi che io abbia sbagliato correggimi con l'espressione corretta.
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Re: Perché i sociofobici "scrivono bene"?
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E poi ricordo, dalle elementari, che nella lingua italiana scritta non vi è distinzione tra accento grave e acuto. Si tratta solo di una particolarità della battitura a computer, dove i due accenti sono distinti per motivi di compatibilità con altre lingue nelle quali la distinzione è importante. |
Re: Perché i sociofobici "scrivono bene"?
Sull'accento posso darti ragione, mi confondo spesso al riguardo, anche se altrettanto spesso dipende dalla zona d'Italia in cui viene pronunciato, ad esempio nel milanese viene usato l'accento aperto, mentre in altre viene usato quello a denti stretti. Per l'altro presunto errore fossi in te verificherei se davvero non sia possibile usare anche quella forma.
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Re: Perché i sociofobici "scrivono bene"?
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Re: Perché i sociofobici "scrivono bene"?
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E quanto alla media bisogna vedere su quali siti viene fatta... |
Re: Perché i sociofobici "scrivono bene"?
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Re: Perché i sociofobici "scrivono bene"?
Ottima cosa il sito della Treccani :bene:.
Comunque qua non occorre essere fondamentalisti della grammatica italiana: del congiuntivo se ne può fare a meno se ciò serve a rendere più scorrevole e comprensibile una conversazione. Non bisogna essere tolleranti con fenomeni moderni come il piuttosto che disgiuntivo, usato da snob settentrionali che ritengono troppo plebeo l'umile e funzionale o. Io sono poco tollerante con robacce attuali come "Il concerto di tal dei tali è già sold:moltoarrabbiato: out!". @ Muttley: rispetto al 2008 oggi l'età media degli utenti si è abbassata: dagli il tempo di maturare ai poveri fobici di oggi. |
Re: Perché i sociofobici "scrivono bene"?
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Effettivamente da un punto di vista rigoroso l'errore c'è ed hai ragione tu, però è una di quelle caratteristiche che si sono perse nel tempo e, come riportato nel quote, la tendenza comune è quella di non distinguere i due accenti. |
Re: Perché i sociofobici "scrivono bene"?
Personalmente trovo molto più grave istigare all'abbandono delle sane regole, tanto nella lingua quanto in tutti gli altri possibili frangenti, piuttosto che disquisire sul verso di un accento di cui mai si è realmente compresa l'utilità della distinzione e sul quale mai si è veramente sentito la necessità di distinguere.
Vorrei inoltre mettervi seriamente in guardia circa la strana tendenza a sacrificare i fondamenti dell'identità nazionale sull'altare dell'unione europea, essere "cittadini del mondo" non significa affatto disprezzare le proprie origini, le proprie tradizioni, la propria cultura e soprattutto la propria lingua, questa è una falsa filosofia costruita a tavolino da certi loschi individui il cui scopo è omologare tutto e tutti per poterli meglio controllare, controllo inteso in entrambi i sensi, cioè sia come sfacciata e indiscreta sorveglianza sia come pilotaggio delle idee, ricordandovi che le persone le cui idee sono più facili da pilotare sono proprio quelle persone che non hanno idee. Le uniche abitudini da sacrificare sono le cattive abitudini, le uniche idee da abbandonare sono quelle oggettivamente sbagliate, cioè non quelle che cozzano contro la logica e il senso comune, non quelle che qualcuno, senza alcuna cognizione di causa, dice essere sbagliate. Questa frenesìa che vi spinge al disprezzo dell'identità nazionale e personale ha tutte le sembianze di un cieco che corre verso il precipizio convinto di stare per tuffarsi in una calda piscina, si accorge che qualcosa non va solo quando nota di stare cadendo da troppo tempo, ma quando ciò avviene, di solito, è decisamente troppo tardi. Sono molto preoccupato per le nuove generazioni, molti sono del tutto allo sbando, non sanno cosa vogliono e sono annoiati da tutto, non hanno una propria identità e quasi tutti i nuovi miti e modelli sono del tutto effimeri e inconsistenti, i ragazzi sono decisamente troppo suggestionabili e inclini a seguire qualsivoglia moda, senza criterio nè critica, insomma, dei perfetti soldatini in mano al potere e nelle cui mani stiamo consegnando senza riserve il mondo e il futuro, un futuro che appare sempre più buio. |
Re: Perché i sociofobici "scrivono bene"?
Quindi invece di “goal” dobbiamo dire “rete”?
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Re: Perché i sociofobici "scrivono bene"?
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Re: Perché i sociofobici "scrivono bene"?
perchè non ti rircordi che nei libri c'era il nome italianizzato?
tipo Carlo Marx |
Re: Perché i sociofobici "scrivono bene"?
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Re: Perché i sociofobici "scrivono bene"?
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Re: Perché i sociofobici "scrivono bene"?
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Invece altri nomi inspiegabilmente non li ho mai visti italianizzati nemmeno una volta e neanche in libri d'epoca: non ho mai letto "Teodoro" Dostoevskij, "Giuseppe" Conrad, "Roberto Luigi" Stevenson, eccetera. E mi son pure sempre chiesto il perché. |
Re: Perché i sociofobici "scrivono bene"?
io non scrivo bene
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Re: Perché i sociofobici "scrivono bene"?
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Oggi dubito (e giustamente) che nei testi scolastici di storia si italianizzi il nome. |
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