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Re: Nuove conoscenze a Roma
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Resta il fatto che comunque la TCC (terapia cognitivo comportamentale) più o meno si basa su questo tipo di approccio, cioè scuotere la persona a reagire mettendo in atto dei comportamenti che portino alla risoluzione dei problemi, e molte persone riescono a guarire io compreso (sono guarito dal doc) grazie a questo tipo di approccio. Ad esempio io quando soffrivo di doc anche da solo uscivo poco per paura di perdermi nella città e non riuscire a tornare a casa, di conseguenza quando dovevo uscire avevo sempre ansia anticipatoria, e il pensiero ossessivo fisso di perdermi, e come compulsione evitavo di uscire per sfuggire alla cosa. Cosa mi disse la mia psicoterapeuta? Di sforzarmi a uscire inizialmente per brevi distanze, poi col tempo piano piano andavo sempre più lontano da casa, e ora da 2 anni ormai sono arrivato a non avere più nessun problema a muovermi, riesco ad andare in ogni zona di Roma con i mezzi o con la macchina, e anche fuori Roma con la macchina mi faccio dei viaggetti in autostrada, niente più ansia, solo sensazione di libertà e soddisfazione di esserci riuscito. :) Quindi e' un percorso graduale, si inizia da una leggera esposizione al rischio e poi si aumenta l' esposizione al rischio sempre di più. In poche parole per guarire bisogna esporsi al rischio, questa tecnica si può usare non solo per i doc, ma anche per altri disturbi. Ad esempio nel caso della fobia sociale, se siamo talmente timidi e impacciati da evitare ogni rapporto con le persone e quindi ci chiudiamo in casa... un percorso potrebbe essere quello di iniziare a incontrare delle persone che hanno più o meno i nostri problemi (ad esempio quelli del forum) perchè ci sentiremmo meno a disagio, e poi piano piano sforzarsi a conoscere gente dappertutto, insomma poco per volta, ma si può fare fin da subito anche con persone normali non per forza devono avere i nostri problemi. Io cosi feci, anche se iniziai subito con la gente normale e non di questo forum, infatti ho superato la timidezza di non riuscire a parlare con nessuno, e ora incontro senza problemi, ho incontrato molta gente su internet, ho avuto dei conoscenti con cui uscivo, poi vabbe non si sono formate amicizie ma è già molto per me, quindi ora cerco nuove conoscenze e amicizie. La TCC comunque funziona benissimo, e penso che sia il metodo più efficace per guarire da questi disturbi. Quindi quello che vi dico, perchè non mettiamo da parte rancori e astio e trasformiamo questa discussione in qualcosa di costruttivo? Se sono stato troppo diretto vi chiedo scusa però l' ho fatto a fin di bene, più di cosi non posso dirvi, se poi volete continuare a portarvi questa cosa nei miei confronti per sempre... pazienza ma lo trovo esagerato. |
Re: Nuove conoscenze a Roma
io sono beatrice ..non rientro nell'età prestabilita sono piu piccola ..e sono di roma :3 ...:D
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Re: Nuove conoscenze a Roma
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Ciò mi accade essenzialmente per due ragioni, una storica ed una caratteriale: quella storica consiste nel fatto che simili comportamenti sono stati attuati sin da quando ero piccolo da parte di mio padre, la cui figura, pur agendo in buona fede, ha avuto (e continua tutt’oggi ad avere) un peso profondo e complessivamente negativo sullo sviluppo della mia personalità. Per quanto riguarda poi quella caratteriale, essa è legata al fatto che ho ereditato il carattere orgoglioso e testardo di mio padre, per cui quando percepisco un atteggiamento "aggressivo" o comunque provocatorio a me rivolto, reagisco male e con l’intento di restituire al mittente tutto il fastidio e l’antipatia che io stesso ho avvertito a causa sua. Per questo motivo (oltre che per il fatto di non avere una grande disponibilità economica - a proposito, una curiosità: quanto costano le sedute del tuo terapeuta?) non credo che mi rivolgerò mai alla TCC, mentre invece trovo più confacente al mio caso l’analisi classica freudiana (adottata dagli specialisti del centro pubblico presso il quale si svolgono le mie sedute): l’obiettivo che mi pongo, infatti, non è quello di riuscire a funzionare in un determinato modo, ma di provare a capire perché funziono in un certo modo piuttosto che in un altro, accettandomi così come sono. Quote:
Io però mi sto rendendo conto di volere qualcosa di diverso: non voglio superare l’evitamento, ma il disagio che esso mi provoca. Non voglio funzionare così come dovrei funzionare, ma come dentro di me sento che vorrei funzionare. Può sembrare assurdo o sbagliato, eppure ritengo che questa sia la strada giusta per me. Me lo dice una certa vocina... |
Re: Nuove conoscenze a Roma
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Re: Nuove conoscenze a Roma
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Re: Nuove conoscenze a Roma
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