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Re: La tragedia dei non-amati
Io sono stato amato dalla mia famiglia ma non compreso e accettato
Hanno sopportato la mia diversita Secondo me dovremmo chiederci perche le nostre fragilita ci spingono in un angolo Perche' il disagio mentale e in piu' in generale timidezza devono essere derisi dal mondo? Io sono stanco di questo andazzo. Ribelliamoci,urliamo il diritto ad appartenere a questo mondo! |
Re: La tragedia dei non-amati
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Come dire, smettere di essere fobici (per gli altri, cioè venire accettati) continuando a fare i fobici. che senso ha? |
Re: La tragedia dei non-amati
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Re: La tragedia dei non-amati
Per "duri-e-puri" intendevo chi non fa mai un minimo di autoanalisi ed autocritica, chi non si mette mai in discussione, chi rifiuta di cambiare a priori per fare meno sforzo possibile e tenta anche di spacciare ciò come cosa positiva (io resto me stesso).
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Re: La tragedia dei non-amati
Comunque il fatto che, almeno attualmente, la prima opzione sia la più votata, è l'ennesima conferma del vittimismo imperante su questo forum.:male:
(ebbene sì, il sondaggio conteneva un tracobetto in cui noto con piacere che alcuni comunque non sono caduti:mrgreen:) |
Re: La tragedia dei non-amati
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ho sbagliato a votare comunque, in realtà la penso come Moonwatcher, e cioè che siano tutte generalizzazioni prese singolarmente. Quindi la soluzione, semmai, sarebbe dovuta essere quella di selezionarle tutte :pensando: |
Re: La tragedia dei non-amati
io aggiungerei un'altra opzione: perchè non hanno mai veramente vissuto la loro vita in funzione di loro stessi ma hanno scaricato la colpa dei loro insuccessi o delle loro difficoltà su eventi o persone esterne ad essi e proprio per questo scarsissimamente controllabili. Anche il non sentirsi amati, è una percezione che tende a sopravvalutare l'ambiente circostante e sottovalutare se stessi ed è il primo passo per mettere la propria vita nelle mani di qualcosa o qualcuno e così l'autonomia non si raggiunge di certo tantomeno piu si persevera in questo atteggiamento!
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Re: La tragedia dei non-amati
quando uno evita certe cose per tempo anni,non e che da un giorno all'altro poi ti sforzi e riesci...quando non parlo con una donna per mesi,poi e un dramma...la sensaizone che hai e sempre di voler evadere dalla situazione,perche ti mette ansia e non la sai gestire...
ritorno su una cosa ch eho notato,l'introverso medio da giovane ragazzo non ha la strafottenza di un ragazo noramle,sembra gia adulto,e in egner ele donne preferisocno i tipi divertenti e solari da giovani...e cio li mette gia in seocndo piano...poi sopra ai 25 anni..una donna vuole maturita' e non infantilismo come ha scritto qualcuno...ma uno che ha poca esperienza con el donne come fa a non sembrare infantile...che poi vorrei che mi si spiegasse cosa vuol dire... perche spesso ho al sensazione pure a casa mia che da un 25 enne ci si aspetti altro rispetto alla mia personalita'... |
Re: La tragedia dei non-amati
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vedere subito e mentiamo a noi stessi perchè magari affrontarla ci fa troppa paura e non abbiamo qualcuno che ci dia una mano spesso. perciò forse è comodo tirarsi indietro ma non permette fi fare esperienze, di crescere e quindi avere sempre piu difficoltà in tutti gli ambiti della propria vita. e' solo una mia suppposizione, ma ritengo che molti utenti di questo forum sapevano già dall' inizio che avevano difficoltà sociali ma per paura, per scarso aiuto o per qualsivoglia ragione non sono riusciti ad affrontarle subito e sono diventate sempre piu grandi mentre iul comportamento giusto è affrontarle subito. Certo, come il famoso detto: del senno di poi sono piene le fosse! Evita di evitare fin da subito se non vuoi evitare per un bel po della tua vita (se non tutta) |
Re: La tragedia dei non-amati
Anche se il penultimo punto potrebbe in qualche modo esserne ritenuto comprensivo, ritengo che tra le opzioni del sondaggio manchi la voce più importante: "perché, almeno in Italia, all'uomo viene richiesto molto di più che alla donna per iniziare (ma spesso anche per continuare) una relazione".
La cosa è per altro dimostrata dal fatto che a non avere avuto mai una relazione (per scelta non loro) siano, persino in questo forum, praticamente solo uomini. Poi bisognerebbe anche capire se basta avere una relazione per essere "amati", ma questo è un altro paio di maniche. |
Re: La tragedia dei non-amati
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Io è quello che faccio da undici anni con scarsissimi risultati effettivi... Ma non mi pento di averci provato e di continuare a provarci... |
Re: La tragedia dei non-amati
sicuramente o non riescono a relazionarsi o non lo fanno abbastanza
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Re: La tragedia dei non-amati
Manca una risposta: perchè ne hanno il tessuto spugnoso stra stra-pieno di dover fare i volteggi alle parallele per soddisfare delle tabagiste petulanti che non vanno oltre concetti primitivi quali Camel lights, palestra, discoteca, locali, CENE DA AMICI.
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Re: La tragedia dei non-amati
bisognerebbe fermare lemorragia in tmepo,ma credo sia una cosa da fare da ragazzini,a 25 anni uno che evita di confrontarsi con le donne perche non vuole scoprino che e timido,che non ha esperienza che poi e di questo che si tratta...cosa puo fare se non continuare ad evitare...
ma il problema grave e che uno che non ha esperienza pratica in un settore tendera' a fraintendere magari,o a illudersi.... uno che non parla quasi mai con unaa donna quando riesce a legare con qualcuna gli pare chissa' che cosa...e non ha l'sperienza per gestire la situazione...aggiungeteci molta diffidenza che vedo in giro delle donne,molte coppie si sono formatee dai 18 ai 22 anni...per cui sopra i 25 per uno che non ha bagaglio di esperienze e dura...e si abitua aa vivere da solo |
Re: La tragedia dei non-amati
la soluzione è la Legione Straniera.
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Re: La tragedia dei non-amati
mia sorella e stata a londra mi ah detto nei locali le donneinglesi si buttano addosso agli uomini,qui in italia ce un altra mentalita' che non aiuta timidezza maschile...purtoppo quando si entra in un blocco di timidezza la vedo dura...sono el cose dette e ridette,a 25 30 anni non ti puoi avvicinare ad una donna come un ragazino di 14 anni con tale impaccio...e si preferisce restare inermi...
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Re: La tragedia dei non-amati
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Re: La tragedia dei non-amati
Ragazze che non hai mai avuto un ragazzo a 30 anni, non so...ragazzi quanti ne vuoi...la verità è che le donne hanno dei vantaggi nelle relazioni che l'uomo non ha. Non devono essere per forza le prime a fare il primo passo, le prime a esporsi, possono scegliere, se sono appena appena carine (il minimo) hanno stuoli di ragazzi ai loro piedi e hanno la possibilità di scartare gli sfigati e scegliere er mejo....
Nascere ragazze al giorno d'oggi è una fortuna. E noi non-belli, non-con i soldi, non ... non brillanti-da-villaggio-turistico-uau! dobbiamo portare la nostra croce: rifiuti a valanga. commento in rete |
Re: La tragedia dei non-amati
I non amati raggiungono la loro condizione o perchè sono orrendi, una ristrettissima infinitesima minoranza, o perchè sono come me, isolati, asociali, totalmente introversi e incapace anche solo di parlare con gli altri. I timidi non orridi prima o poi la ragazza la trovano, quelli come me non sono semplicemente timidi, proprio non hanno relazioni con nessuno, nessun contatto e non sono capaci nemmeno di aprire bocca di fronte agli altri se non interpellati. Se hai questo tipo di carattere puoi essere bello fin che vuoi ma ci sono dei limiti proprio sociali che non possono permetterti di essere amato.
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Re: La tragedia dei non-amati
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