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Re: A Ad O Od E Ed
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Qui sul forum sono abbastanza odiato perchè ho certe idee in cui credo fermamente. Ma per ogni persona che mi odia ce nè una che apprezza moltissimo i miei consigli e la mia presenza. Per non avere nemici sul forum dovrei ogni volta cambiare opinione in base all'opinione dell'utente che ho di fronte....impossibile e sbagliatissimo. Vabbuò, dopo la curiosità di itagliano e questo Off Topic, lets go back to Topic! |
Re: A Ad O Od E Ed
"Ad" e "Ed" a parere mio sono utilizzabili quando precedono una parola che inizi per qualsiasi vocale, anche se in certi casi, visto che formano quasi sempre un dittongo con le altre vocali, anche senza la "d".
Anche la O forma dittonghi che suonano bene con le altre vocali, ad esempio "o anche", "o edera", "o inutile", "o utile", come ha detto chopin poi "od odore" suonerebbe assai male, perciò "od" sarebbe più utile ad esempio con "cozze od ostriche", anche se ormai ci siamo abituati a sentire anche "o o", immagino, come avverrebbe in "o odore". Od perciò è caduto in disuso perché, insieme a "Ad" e "Ed" converrebbe utilizzarlo davanti alle parole che iniziano per la stessa vocale con cui inizia la consonante, "ad albero", "ed esterno", "od ostrica", ma visto che sono relativamente poche le parole che cominciano con O (e visto che poi ci sono quelle con la stessa radice di odore, per cui "od-od..." suonerebbe malissimo), ci si è abituati ad usare la "o" semplice. "Od" sa di colto, effettivamente, ed è meglio non usarla. "Ad" e "Ed" sono più liberamente utilizzabili, ma dovrebbero essere praticamente obbligatori davanti a parole che iniziano rispettivamente con "a" (a-albero non suona granché bene) ed "e" (e-è, idem), visto che si crea uno iato, cioè una pronuncia fastidiosamente spezzettata che rovina la fluidità del discorso (a-a, e-e). "Ad Adamo" e "Ed edera" sarebbero ancora più fastidiosi, però, quindi anche qui c'è un'eccezione, è preferibile spezzare la fluidità dei suoni, ma dipende dai casi. Usando toni particolari, come in una poesia, "ed edera" potrebbe essere preferibile. Si tratta di questioni eufoniche, quindi in questi casi particolari bisogna proprio affidarsi a come suona la frase. Per quanto riguarda "o-o", invece, è più accettabile non solo perché ci abbiamo fatto l'abitudine ma anche perché la "o" ha un suono più profondo e quindi la spezzata della pronuncia è meno marcata. |
Re: A Ad O Od E Ed
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In gergo si sta parlando della cosiddetta "d eufonica". Quest'ultima si dovrebbe usare solo se è la parola che segue inizia con la STESSA vocale della preposizione. Ciò non toglie che siano utilizzabili entrambe le forme. Informazioni qui: http://www.accademiadellacrusca.it/i...ste/d-eufonica PS: come vedete, non parlo solo di sesso :P |
Re: A Ad O Od E Ed
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Edit, mi correggo: Ah, e a pensarci, in latino il dativo (che nella maggior parte dei casi è utilizzato per indicare il nostro complemento di termine) di ILLE-ILLA-ILLUD (Egli-Ella-Esso) è uguale per tutti e tre i generi, "illi-illi-illi", da cui viene GLI. Paradossalmente usare GLI per il femminile è corretto, almeno riferendosi all'origine di "gli". "Le" credo che sia, a questo punto, un'espressione artificiosa, creata proprio per avere un corrispettivo di "gli" al femminile (creata ignorantemente quindi, visto che GLI andrebbe bene anche per il femminile). |
Re: Almeno l'italiano... sallo!!!
Non me ne voglia chopin, ma penso che sia meglio spostare la sua discussione in questo thread. Buona continuazione! :)
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Re: Almeno l'italiano... sallo!!!
è invece consigliabile il suo uso (d eufonica) nelle locuzioni cristallizzate, come "ad esempio", rintracciabili sui dizionari
fonte wikipedia che a sua volta riprende l'accademia della crusca (D eufonica, uso nella lingua giornalistica, in La Crusca per voi. n° 27 (ottobre 2003), p. 4.) Quindi è consigliato "AD ESEMPIO" non "a esempio" E infatti pure nel sito dell'accademia della crusca in tutte le pagine interne usano "ad esempio" |
Re: Almeno l'italiano... sallo!!!
La forma corretta è "ad esempio". "A esempio", invece, si può usare in alcune espressioni come "portare a esempio".
Edit: Oppure si può usare la forma "A Esempio" anche se chiamate vostro figlio Esempio :sisi: |
Re: A Ad O Od E Ed
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Re: Almeno l'italiano... sallo!!!
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Re: Almeno l'italiano... sallo!!!
Sempre prendere a criterio l'autorevolezza della fonte:
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Re: Almeno l'italiano... sallo!!!
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Chopin consulta i fobici, lascia perdere questi sedicenti professori di grammatica. |
Si dice così?
Allora, mi sono venuti dei piccoli dubbi riguardo certe frasi, e vorrei sapere se sono grammaticalmente giuste, via con l'elenco:
1) Sei contento che sono qui? *Questa è una domanda, so che nella frase: Sono contento tu sia qui ci va il congiuntivo, ma in questa domanda invece?? :interrogativo: 2) Vorrei sapere cosa c'è di divertente in tutto questo? Pure questa è una domanda, qui, invece, ci va il congiuntivo o no * cosa ci sia* :interrogativo: Per il momento queste...non so perchè, ma mi vengono dei dubbi e sono sempre attento quando sento parlare la gente, quindi vorrei sapere se sono giuste, grazie a chi risponderà... |
Re: Si dice così?
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E con questa: Forse ha pensato che non ha giocato bene? |
Re: Si dice così?
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Re: Si dice così?
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Re: Si dice così?
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Re: Si dice così?
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Re: Si dice così?
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Re: Si dice così?
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Se fosse stata "Mi chiedevo se tu sia contento/se fossi contento che io sia/sono qui" vanno bene entrambe le alternative, visto che il fatto di "essere qui" è certo (--> indicativo), ma in italiano esiste un uso (che c'era anche nel latino) per cui, anche se non è richiesto, viene usato il congiuntivo in una proposizione subordinata ad una in cui c'è già il congiuntivo. ("che io sia qui" è subordinata a "se tu sia/fossi contento", per questo va bene anche il congiuntivo). 2) La domanda è strutturata male di suo, perché è impostata come una domanda indiretta "Vorrei sapere cosa…" ma finisce con un punto interrogativo (sarà stato un errore di distrazione, ma chiariamo in ogni caso :P ). Le alternative sono: a) "Vorrei sapere cosa ci sia/cosa c'è di divertente in tutto questo." b) "Che c'è di divertente in tutto questo?" Ora, nella "a)" il congiuntivo è più corretto, ma l'indicativo, volendo, potresti usarlo se vuoi dare un tocco "aggressivo" alla frase. Nel senso: "Vorrei sapere che c'è di divertente in tutto questo" suona simile a qualcosa come "Su, spiegati, vediamo cosa ti sta divertendo tanto!", ma in generale, soprattutto parlando pacatamente, meglio il congiuntivo. 3) Quote:
"L'allenatore forse ha pensato che non ha giocato bene" va bene. "L'allenatore forse ha pensato che non abbia giocato bene" va altrettanto bene anche perché il verbo "pensare" fa parte di una categoria di verbi (come "credere" ad esempio) che di per sé possono esprimere un dubbio. Ma la frase all'indicativo va benissimo. Alternative sono: "L'allenatore avrà pensato che non ha/abbia giocato bene"; "Mi sto chiedendo se l'allenatore abbia/avesse pensato che Dario non ha/abbia/avesse giocato bene". Se dopo "pensato" ci fosse stato un "se" al posto del "che", le cose sarebbero state anche diverse. |
Re: Si dice così?
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Oppure: sei contento che io sia qui? |
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