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Sampei80 17-02-2012 23:56

Re: Alcune considerazioni sulla fobia sociale
 
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Originariamente inviata da Myway (Messaggio 692026)
A tal fine sarebbe bello se qualcuno che ne è uscito sul serio si ricordasse dei vecchi amici del forum e venisse qui a parlare un minimo di come ne è uscito e non venisse qui a dire solo "sono guarito adesso trombo come un riccio ciao a tutti...."

Io ci provai tempo fà, ma fù forse inutile...quello che pensò è che

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Originariamente inviata da Kitsune (Messaggio 691619)
La verità è sempre la stessa, qui siamo tutti diversi e ognuno ha la propria unica strada da percorrere.

:riverenza:

Winston_Smith 18-02-2012 00:07

Re: Alcune considerazioni sulla fobia sociale
 
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Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 695645)
Cosa intendi per uscirne in modo "consapevole"?

Mi chiedo quanti fra quelli che ne "escono" abbiano almeno una vaga idea di cosa davvero non funzionava prima e di perchè davvero ora qualcosa funziona, apparte i soliti pensieri e razionalizzazioni.

Ecco, questo intendevo con "essere in grado di dare consigli". Anche perché a volte certi cambiamenti avvengono in maniera molto casuale e non pianificata.

Myway 18-02-2012 00:08

Re: Alcune considerazioni sulla fobia sociale
 
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Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 695645)
Cosa intendi per uscirne in modo "consapevole"?

Mi chiedo quanti fra quelli che ne "escono" abbiano almeno una vaga idea di cosa davvero non funzionava prima e di perchè davvero ora qualcosa funziona, apparte i soliti pensieri e razionalizzazioni.

IO si....:D
Che poi se parliamo di uscirne sul serio, non solo a livello esteriore o facendo finta di accontenrarsi di qualche contentino, l'unica uscita reale è quella consapevole....

mattia_zu86 18-02-2012 12:37

Re: Alcune considerazioni sulla fobia sociale
 
Se la base è preferire un "consiglio" piuttosto che in primis sapere di avere l'appoggio di qualcuno, non spreco nemmeno più parole per parlare.

Poi però gli apatici sono gli "estroversi", n'est pas?

E Myway, cito alcune tue parole come magnifico esempio di come ci si fortifichi dietro ai propri problemi, perché tutto il resto è presunzione. Trovo squallido e parecchio offensivo che tu possa ridurre il tentativo di aiuto disinteressato altrui ad un rifiuto. Ma mi fermo qui, parlano da sole le tue parole.

Quello che una determinata situazione non l'ha mai vissuta se non per sentito dire o perchè è preso dalla sindrome "io salverò il mondo" in genere butta lì 4 frasette vuote e nient'altro... [Myway]

Myway 18-02-2012 13:25

Re: Alcune considerazioni sulla fobia sociale
 
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Originariamente inviata da mattia_zu86 (Messaggio 695862)
Se la base è preferire un "consiglio" piuttosto che in primis sapere di avere l'appoggio di qualcuno, non spreco nemmeno più parole per parlare.

Poi però gli apatici sono gli "estroversi", n'est pas?

E Myway, cito alcune tue parole come magnifico esempio di come ci si fortifichi dietro ai propri problemi, perché tutto il resto è presunzione. Trovo squallido e parecchio offensivo che tu possa ridurre il tentativo di aiuto disinteressato altrui ad un rifiuto. Ma mi fermo qui, parlano da sole le tue parole.

Quello che una determinata situazione non l'ha mai vissuta se non per sentito dire o perchè è preso dalla sindrome "io salverò il mondo" in genere butta lì 4 frasette vuote e nient'altro... [Myway]

Bon per me parla da sola la mia esperienza, i miglioramenti li ho avuti dopo aver ricevuto consigli da chi sapeva darne con cognizione di causa, appoggi più o meno effimeri, frasi alla "buttati, esci, goditi la vita" ne ho ricevute tante, con corredo di pacche sulle spalle consolatorie/canzonatorie, ma non mi sono mai state di nessuna utilità....

Sampei80 18-02-2012 13:38

Re: Alcune considerazioni sulla fobia sociale
 
Ma magari io posso dire che sono riuscito a superare la fobia sociale e qualcuno invece pensa che io ne sia solo convinto e che in realtà io non avessi la fobia sociale ma qualcos'altro.
A sto punto uno può pensare che è inutile parlare di come ci si è riusciti, è inutile sforzarsi di rivangar il passato e cercare di ricordare quali siano state le tappe fondamentali se dall'altra parte c'è tanta supponenza.

Myway 18-02-2012 13:41

Re: Alcune considerazioni sulla fobia sociale
 
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Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 695900)
Chissà se certe frasi che chiunque dovrebbe riconoscere come inutili siano motivate da una disinteressata volontà di aiutare o se vengono da un'esigenza che ha molto a che fare con chi consiglia e molto poco con chi è oggetto del consiglio.

L'aiuto realmente disinteressato lo danno i Santi e altri soggetti simili...
Ovviamente negli altri casi, a cominciare dal mio, c'è sempre una motivazione "ego-istica" che spinge a dare l'aiuto, prima fra tutte quella di ricevere apprezzamenti, lodi, gonfiare il proprio orgoglio ecc

Alla fine poi se un consiglio serve , è utile va benen lo stesso, poco importa che chi l'abbia dato lo ha fatto più per se stesso che per reale spirito umanitario....

Myway 18-02-2012 13:43

Re: Alcune considerazioni sulla fobia sociale
 
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Originariamente inviata da Sampei80 (Messaggio 695903)
Ma magari io posso dire che sono riuscito a superare la fobia sociale e qualcuno invece pensa che io ne sia solo convinto e che in realtà io non avessi la fobia sociale ma qualcos'altro.
A sto punto uno può pensare che è inutile parlare di come ci si è riusciti, è inutile sforzarsi di rivangar il passato e cercare di ricordare quali siano state le tappe fondamentali se dall'altra parte c'è tanta supponenza.

E che ti frega di quello che pensa l'altro? se tu ritieni di poter dare consigli dalli...
se l'altro non apprezza è un problema suo....

Winston_Smith 18-02-2012 13:44

Re: Alcune considerazioni sulla fobia sociale
 
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Originariamente inviata da mattia_zu86 (Messaggio 695862)
Se la base è preferire un "consiglio" piuttosto che in primis sapere di avere l'appoggio di qualcuno, non spreco nemmeno più parole per parlare.

Poi però gli apatici sono gli "estroversi", n'est pas?

Dipende di cosa si sta parlando, se di dimostrazioni di empatia o di strumenti per avviare un percorso di risoluzione del problema. Che poi l'empatia si esaurisca in una frase e finisca lì talvolta è purtroppo vero (e non è per forza cattiva volontà di chi la pronuncia, nessuno è tenuto a saper risolvere i problemi di tutti, ma non si pretenda che quella frase venga per forza accolta come base per la risoluzione di un problema). Per non parlare dei casi (e ce ne sono) in cui certe frasi tradiscono una mancata conoscenza o sottovalutazione del problema. Personalmente non ho mai fatto classifiche di empatia tra estroversi e introversi, e non credo sia questo il punto più importante della questione.

Myway 18-02-2012 13:46

Re: Alcune considerazioni sulla fobia sociale
 
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Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 695909)
C'è però da distinguere fra consigli richiesti e consigli non richiesti.

Personalmente credo pochissimo nell'utilità dei secondi e giusto un po' in quella dei primi.

Saper dare consigli infatti non riguarda solo il loro contenuto, ma anche la capacità di intuire a chi darli e quando darli....
E' ovvio che in un forum si scrive e leggono tutti, se fossimo IRL, certe cose si direbbero, magari anche più approfondite, solo in certi casi...negli altri sarebbe inutile se non addirittura dannoso, si rischia la chiusura ancora più a riccio.

Sampei80 18-02-2012 13:56

Re: Alcune considerazioni sulla fobia sociale
 
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Originariamente inviata da Myway (Messaggio 695906)
Ovviamente negli altri casi c'è sempre una motivazione "ego-istica" che spinge a dare l'aiuto, prima fra tutte quella di ricevere apprezzamenti, lodi, gonfiare il proprio orgoglio ecc

La consapevolezza che sia questo frena in maniera incredibile dal dare consigli.

nullo 18-02-2012 14:04

Re: Alcune considerazioni sulla fobia sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Myway (Messaggio 695884)
frasi alla "buttati, esci, goditi la vita" ne ho ricevute tante, con corredo di pacche sulle spalle consolatorie/canzonatorie, ma non mi sono mai state di nessuna utilità....

Quote:

Originariamente inviata da Myway (Messaggio 695906)
Ovviamente negli altri casi c'è sempre una motivazione "ego-istica" che spinge a dare l'aiuto, prima fra tutte quella di ricevere apprezzamenti, lodi, gonfiare il proprio orgoglio ecc

myway :riverenza::riverenza:

...........

mattia_zu86 18-02-2012 14:26

Re: Alcune considerazioni sulla fobia sociale
 
Certo che un'azione la si compie perché ne viene tratto del godimento, ma non per questo il risvolto egoistico dev'essere quello di attendersi lodi.
Godere del bene altrui esiste, e pure se il godimento è del tutto personale non è il caso di etichettare la cosa come egoistica, per niente.
Non è una generalizzazione, ma mi piacerebbe non lo fossero neppure le vostre. Non esiste al mondo di fare della propria esperienza una legge universale.


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