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Re: Forum Cafè
Se non ci fosse internet, sarei più disposta a cercare di risolvere i miei problemi? :pensando: Utilizzandolo come rifugio, ne sono rimasta intrappolata? :pensando:
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Re: Forum Cafè
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tanto son sempre le stesse persone che si incontrano |
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vivo di alti e bassi...... |
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sono belle le mie battute sugli ascensori? :mrgreen:
:miodio: |
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:pensando::pensando::pensando:
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Re: Forum Cafè
Forse sono nata nell'epoca sbagliata. Dovevo nascere quando le cose erano più semplici. :pensando:
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Re: Forum Cafè
:pensando:
secondo te qual era un periodo in cui le cose erano più semplici? |
Re: Forum Cafè
Tutti quelli prima di questo.. http://emoticonforum.altervista.org/...bbiose/137.gif
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Re: Forum Cafè
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Re: Forum Cafè
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non so, certi lati caratteriali sono innati, la cultura conta relativamente secondo me...basta guardare i bimbi piccoli, già in tenerissima età si notano differenze di atteggiamento tra maschi e femmine |
Re: Forum Cafè
http://en.wikipedia.org/wiki/Margare...tive_Societies
Le ricerche di questa sociologa sono molto interessanti... ;) Potrebbero anche esserci utenti che non masticano l'inglese caro Allocco..! Giusto uhm... In sostanza prende in analisi 3 popolazioni delle isole Samoane In una di queste uomini e donne si comportavano in modo "femminile", curando i bambini e gestendo le risorse. Nella seconda al contrario, entrambi i generi erano aggressivi e competitivi. Nella terza i ruoli tipicamente maschili e femminili per la nostra cultura (o meglio, per quella degli USA nella prima metà del '900) erano invertiti del tutto |
Re: Forum Cafè
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Alla faccia della parità dei sessi e dell'indipendenza economica femminile :mrgreen: |
Re: Forum Cafè
prima di aprire avevo pensato.. ma non c'erano già i vegetariani? :D
e se si stiano "femminizzando" per diventare novelli mantenuti..? ad ogni modo noi occidentali c'eravamo arrivati prima.. http://en.wikipedia.org/wiki/Metrosexual |
Re: Forum Cafè
http://mattinopadova.gelocal.it/cron...esta-1.3273899
Bimba torna alla vita grazie agli “elettrodi” impiantati nella testa Avveniristico intervento al cervello eseguito dall’équipe di neurologi e neurochirurghi dell’Azienda ospedaliera di Padova di Fabiana Pesci PADOVA. Una malattia le aveva rubato l'infanzia. Un intervento avveniristico, eseguito da un pool di neurologi e neurochirurghi padovani le ha restituito la salute ed il sorriso. Ad una bimba di dodici anni, ricoverata per tre mesi nella terapia intensiva dell’ospedale di Pescara perché colpita da una grave forma di distonia, sono stati impiantati nel cervello alcuni “elettrodi” collegati ad un generatore di impulsi elettrici, in grado di contrastare la grave patologia del sistema nervoso da cui era affetta. I farmaci non potevano più nulla: per questo motivo la sua famiglia ha deciso di farla trasferire nella Clinica neurologica dell’azienda ospedaliera, diretta dalla professoressa Marina Saladini, centro in cui è stata operata. La struttura nel corso dell’ultimo anno ha eseguito, in collaborazione con i neurochirurghi Renato Scienza e Domenico D’Avella, quattro impianti di neurostimolatori, su due pazienti affetti da morbo di Parkinson e su altrettanti colpiti da distonia. A coordinare lo studio è Angelo Antonini, neurologo dell’equipe di Marina Saladini. Obiettivo, dar vita ad un centro di riferimento in grado di rispondere sia alle esigenze dei malati di Parkinson che dei pazienti colpiti da gravi forme di distonia, per lo più giovani in età adolescenziale. L’intervento eseguito a Padova (pubblicato in una prestigiosa rivista scientifica) dimostra che l’impianto di neuro stimolatori cerebrali permette un pieno recupero funzionale anche in malati affetti da distonia. La clinica neurologica di Padova si conferma all’avanguardia nella ricerca di nuove terapie e nella cura delle patologie del sistema nervoso centrale. In via Giustiniani viene eseguito un intervento in grado di ovviare al mancato assorbimento dei farmaci anti-Parkinson facendoli giungere direttamente all’intestino tramite un sondino. Fiore all’occhiello della struttura diretta da Saladini, che ha raccolto il testimone lasciato da Leontino Battistin, il rapporto di collaborazione con la chirurgia: a Padova i neurochirurghi sono “guidati” negli interventi grazie al monitoraggio neurofisiologico. Un neurologo accompagna l’operazione per evitare che vengano toccate le funzioni neurologiche del paziente. Sul fronte ricerca invece via libera all’utilizzo degli anticorpi monoclonali per la cura della sclerosi multipla cui vengono affiancate nuove sperimentazioni di farmaci. Partirà poi uno studio con le staminali volto a sconfiggere la Sla, sclerosi laterale amiotrofica. A partire dal 12 marzo, in occasione della settimana mondiale del cervello, Padova sarà capitale di una sette giorni dedicata all’organo meno conosciuto dell’organismo umano. «Partiremo lunedì con una serie di incontri nelle scuole - spiega Saladini - poi il 13 ed il 14 marzo continueremo con due incontri dedicati agli anziani». Il 15 marzo i neurologi discuteranno con gli agenti della polizia stradale di “Epilessia e patenti”. Culmine della settimana del cervello, il 17 marzo, quando dalle 9 alle 13 le porte della clinica si apriranno alla cittadinanza. ©RIPRODUZIONE RISERVATA |
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