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Re: Sondaggio: teorie redpill
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Re: Sondaggio: teorie redpill
Un anno fa, quando ancora ogni tanto leggevo il fdb, lessi la discussione di un tizio che sosteneva che Damiano dei Maneskin non fosse particolarmente bello e rimorchiasse solo per status e money.
Diceva anche che lo aveva fatto valutare ad alcune ragazze straniere e lo avevano trovato oggettivamente brutto e che conosceva ragazzi che gli somigliavano ma senza soldi e senza status che erano ancora kv Ragionando puramente in ottica redpill io penso che in questa società i soldi e lo status contino più della bellezza, a meno di gravi malformazioni fisiche, ma anche lì ci sono le eccezioni che non sto a ripetere Quote:
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https://www.ilredpillatore.org/2020/10/il-paradosso-del-puttaniere.html |
Re: Sondaggio: teorie redpill
Le donne piacenti hanno più scelta di partner ma quelle più promiscuo sono quelle nella fascia di smv inferiore, loro sono quelle che scambiano più volte partner
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"Quando il parto diventa violenza Procedure rischiose e non necessarie, insulti, cesarei senza consenso, suture alla vagina senza anestesia. Parlano le vittime di violenza ostetrica negli ospedali romani: "Le donne devono sapere che tutto questo non è normale" “Mi hanno chiusa in una stanza. Sono stata da sola per 20 ore ad urlare dal dolore, ero terrorizzata”. A un certo punto è arrivata un’infermiera: “Ma la pianti di strillare? Che cazzo ti strilli, basta!”. Poi, “mi hanno portata in sala parto. Ma non riuscivo a spingere. Allora il medico mi è saltato sulla pancia, non una ma due volte. La seconda sono svenuta. Mi sono svegliata con il mio compagno che mi prendeva a pizze in faccia, piangendo. Credeva fossi morta”. All’epoca Giulia non lo sapeva, ma era appena stata vittima di violenza ostetrica." |
Re: Sondaggio: teorie redpill
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Poi ora un caso di malasanità va etichettato come "violenza ostetrica"? :nonso: Ma fatemi il piacere. Anche quando sono andato con mio padre al prontosoccorso l'hanno lasciato abbandonato là per ore senza permetterci di entrare, ma mica significa che ce l'avevano con lui, si tratta di gente che gestisce una merda i pazienti, far rientrare anche roba simile in violenza di genere la trovo davvero una forzatura faziosa. Se c'era anche un'infermiera a gestire il tutto Quote:
Ah già è stato il patriarcato a convincerla di trattare così una donna sofferente, con un uomo la stessa infermiera sicuramente si sarebbe comportata meglio, metto la mano sul fuoco. |
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Re: Sondaggio: teorie redpill
Quantum, sembri una che crede nei rettiliani
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Re: Sondaggio: teorie redpill
Di questo passo è TUTTO violenza contro le donne.
Una volta si diceva ecunemicamente "malasanità" e via così. Oggi si fa a gara a quale categoria subisce di più. il progresso. |
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Re: Sondaggio: teorie redpill
Queste teorie sono vere ragazzi le ho sperimentate sulla mia pelle e ogni giorno vedo conferme purtroppo
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Re: Sondaggio: teorie redpill
Sbagliano nel non dare abbastanza importanza al carattere (a meno che non lo facciano rientrare nello status, non l'ho mai capito). Un carattere beta/zerbino/debole le fa seccare immediatamente, a meno di non essere davvero attraenti.
Per il resto sono teorie che ci possono stare, alla fine seguiamo i nostri istinti, è solo biologia. Siamo sempre scimmie, ben vestite, ma scimmie. |
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Re: Sondaggio: teorie redpill
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Posso capire il ginecologo che tenta di violentarle o molestarle e roba simile, queste cose qua al limite le farei rientrare in violenza di genere, ma un medico e infermieri e infermiere vari che gestiscono un parto una merda, ecco non direi che ci troviamo in questi casi in una situazione di questo tipo. E' una cosa simile ad un'operazione fatta male a cazzo di cane. Cosa c'entra col genere il fatto che gli infermieri abbandonano una persona sofferente in uno stanzino? :nonso: Ogni volta allora che trattano male un ammalato che deve essere operato alla prostata o gestiscono l'operazione una merda dobbiamo dedurre che l'hanno fatto perché è un maschio e ce l'hanno con lui? Che poi ci sono moltissime infermiere, ma pensate davvero che il patriarcato faccia il lavaggio del cervello alle donne che fanno questa professione per farle comportare una merda? :nonso: Secondo voi se quell'infermiera va in un altro reparto dove ci sono uomini e vecchi che si lamentano non li tratterà una merda comunque? Per magia diventerà sollecita e gentile? Se prendono queste cose come esempio, secondo me sbagliano a catalogarle come tali, atti di violenza verso le donne. Ci sono vari motivi per cui succedono queste cose, non è che le giustifico, ma di nuovo, sono queste spiegazioni (odiano le donne le donne stesse perché le hanno rincoglionite) che proprio per me sono campate in aria. Quote:
Io quel che sostenevo è che quella non è gente che appartiene a questi movimenti (incel, redpill e via dicendo), e dice in parte cose simili corroborate da certi dati. |
Queste teorie non prendono in considerazione tutta la dimensione interiore, profonda delle persone, ma schematizzano in modo cinico e semplicistico il mondo, come se noi tutti fossimo immonde macchine senza interiorità.
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Re: Sondaggio: teorie redpill
oggi sono quarantanni dall'abolizione del matrimonio riparatore.
solo quarantanni. dal fatto quotidiano Soltanto 4 decenni separano l’Italia di oggi da quello stesso paese nel quale un uomo, dopo aver stuprato una donna, poteva sottrarsi al carcere, evitando la condanna penale come quella morale, semplicemente sposandola. Il 5 settembre 1981 in Italia sparisce dalla legislazione l’odiosa e iniqua possibilità, tutta maschile, di ricorrere al matrimonio riparatore (parente stretto del delitto d’onore), dopo la violenza sessuale, ma questo passaggio epocale non è senza traumi. I traumi, incancellabili, furono e restano incarnati nei corpi e nelle vite di centinaia di donne (parliamo solo di quelle italiane, nel mondo sono ancora milioni) che prima di quella data non hanno avuto scampo, vivendo la loro esistenza in una gabbia legalizzata, sotto gli occhi della collettività, chiamata matrimonio. Vale la pena di ricordare la filosofia che legittimava in Italia gli uomini a violentare, o uccidere impunemente le donne, prima di quella data. L’articolo 587 del Codice Penale Rocco, in vigore dal ventennio fascista fino al 1981, così recitava: “Chiunque cagiona la morte del coniuge, della figlia o della sorella, nell’atto in cui ne scopre la illegittima relazione carnale e nello stato d’ira determinato dall’offesa recata all’onor suo o della famiglia, è punito con la reclusione da tre a sette anni. Alla stessa pena soggiace chi, nelle dette circostanze, cagiona la morte della persona che sia in illegittima relazione carnale col coniuge, con la figlia o con la sorella”. L’atto d’ira, quindi, veniva in parte motivato e giustificato dal fatto che l’uomo, e la sua famiglia, fosse stato disonorato. La fine in Italia di questa ingiustizia criminale – che secondo l’ultimo report dell’UN Population Fund (Unfpa) attesta in vigore il matrimonio riparatore, definito dalle Nazioni Unite Marry-your-rapist law, in 20 paesi nel mondo tra cui Mali, Niger, Senegal, Russia, Thailandia, Iraq, Kuwait, Iran, Afghanistan e Venezuela – porta il nome di Franca Viola. Ne ha scritto in un libro, dal titolo Niente ci fu, la narratrice e drammaturga siciliana Beatrice Monroy, che dieci anni fa raccontò a Genova la storia di Viola e del contesto politico e sociale nel quale maturò la volontà legislativa di chiudere una fase oscurantista, durata ben 15 anni dopo la sua personale vicenda. Nel 2018 sono state le attiviste Femen Inna Shevchenko e Pauline Hillier ad analizzare lo stretto e letale legame tra tradizione patriarcale e fondamentalismo religioso che nutre la logica dell’onore e del matrimonio riparatore e di quello forzato nel loro Anatomia dell’oppressione: “I matrimoni organizzati o forzati a volte rispondono a una spersonalizzazione tradizionale della relazione amorosa. Il matrimonio è vissuto come un ‘contratto’ stipulato davanti a Dio, per servirlo, e non risponde al richiamo dell’amore. Nell’ebraismo gli ‘incontri organizzati’ (chiddur) da sensali (chadkhan) orientano i giovani ebrei verso la scelta dei loro congiunti. L’idea di Dio schiaccia tutto ciò che incontra, persino l’amore. Dopo il matrimonio il corpo della donna trova un proprietario, e la sua esistenza un senso, così ogni parte del corpo deve rispondere ai comandamenti e ai desideri del marito, che a partire da quel momento scavalcano quelli del padre o dei fratelli. Ciò che colpisce in primo luogo negli scritti religiosi è che in molte formulazioni che descrivono il matrimonio i coniugi non si scelgono l’un l’altro: è l’uomo che sceglie la donna. In tutti i testi sacri le formule suggeriscono che i padri ‘danno le loro figlie’. Il Deuteronomio (7, 3) ordina: ‘Non entrerai in matrimonio con questi popoli, non darai le tue figlie ai loro figli e non prenderai le loro figlie per i tuoi figli’. Nel versetto 12 della sura 3 del Corano donne e bambini appaiono come ‘possedimenti’ tra altre piacevoli ricchezze: ‘L’amore per i piaceri, come donne, bambini, i tesori d’oro e d’argento, i cavalli superbi, le greggi e i campi, tutto ciò sembra bello per gli uomini, ma sono solo godimenti temporanei; il delizioso ritiro è con Dio'”. Prima del 1981, un battito di ciglia nella storia italiana dei diritti, la violenza su una donna era una colpa e una condanna per la vittima, non per il perpetratore: una bella cerimonia in chiesa con fiori e invitati metteva a tacere ogni eventuale rigurgito di coscienza o di giustizia. Il ‘danno’, ovvero lo stupro, cancellato. La fine di quella ignominia segna un anniversario sul quale riflettere, visto che soltanto una generazione di donne italiane, grazie alle lotte femministe, ha potuto crescere in un paese nel quale non è più possibile ricorrere alla riparazione matrimoniale dopo la violenza. Il ferale computo dei femminicidi, l’aggressività verso le donne e le ragazze, la misoginia che ammorba i social intossicando le giovani generazioni stanno però lì a ricordarci che, se l’evoluzione delle leggi è indispensabile, il cammino culturale per sradicare l’ancestrale e pericolosissimo senso di possesso maschile impunito sui corpi e le vite delle donne è ancora molto, molto lungo. |
Grazie Atlas del tuo prezioso contributo😉
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Re: Sondaggio: teorie redpill
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Re: Sondaggio: teorie redpill
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