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Eracle 07-06-2023 10:46

Re: Insegnanti empatia zero
 
Io ho avuto insegnanti più o meno empatici, diciamo che fino alle medie l'empatia aiuta molto, dalle superiori in poi è più importante il metodo di insegnamento secondo me.

muttley 07-06-2023 13:23

Re: Insegnanti empatia zero
 
Quote:

Originariamente inviata da QuantumLeap (Messaggio 2844382)
alla fine mi sono messa in malattia dal 9 maggio perché la depressione mi stava venendo sul serio, per ora ho "solo" insonnia e pensieri ossessivi.

Ora farò la figura dell'insegnante empatia zero, però secondo me è sbagliato sfruttare in questo modo la famosa "malattia", altrimenti si finisce per alimentare il luogo comune sugli statali che approfittano di ogni cosa per "mettersi in malattia" appunto.
Bisogna essere forti, resilienti (parola odiata dai fusariani e dai sovranisti), altrimenti gli aguzzini si fanno forti con le nostre debolezze.

Wrong 07-06-2023 13:34

Re: Insegnanti empatia zero
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2844437)
Ora farò la figura dell'insegnante empatia zero, però secondo me è sbagliato sfruttare in questo modo la famosa "malattia", altrimenti si finisce per alimentare il luogo comune sugli statali che approfittano di ogni cosa per "mettersi in malattia" appunto.

No ma cosa vai a pensare :sisi:
Non è riferito a Quantum che sta lavorando in un autentico incubo e ha la mia solidarietà (resisti che manca poco alla fine dell'anno scolastico) ma alla criminale della preside che obbliga con le minacce una prof a mettersi in mutua. Un'autentica truffa ai danni dell'INPS e degli allievi.

Maffo 07-06-2023 14:31

Re: Insegnanti empatia zero
 
Quote:

Originariamente inviata da Teach83 (Messaggio 2844157)
Ma sbaglio o c'è in boom di pseudo diagnosi di dislessia ?

Pure un ragazzo che fa l'insegnante (supplente) mi ha riferito di una classe dove il 30% dei ragazzini era stato diagnosticato dislessico.

Non vorrei che appena uno ha una leggera difficoltà o ritardo nella scrittutra/lettura viene bollato ad cazzum perchè c'è gente incapace.

Un po' come quando in usa davano il ritalin a cani e porci, solo perche un poco iperattivi.

Probabile che ci sia quella tendenza... Tra l'altro tutti i miei cugini maschi (6) hanno una diagnosi di dislessia, ma a parte uno che dislessico lo è veramente gli altri se la cavano benone con gli studi

QuantumLeap 07-06-2023 15:12

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2844437)
Ora farò la figura dell'insegnante empatia zero, però secondo me è sbagliato sfruttare in questo modo la famosa "malattia", altrimenti si finisce per alimentare il luogo comune sugli statali che approfittano di ogni cosa per "mettersi in malattia" appunto.
Bisogna essere forti, resilienti (parola odiata dai fusariani e dai sovranisti), altrimenti gli aguzzini si fanno forti con le nostre debolezze.

Stesso pensiero che avevo io, infatti a gennaio non ho ceduto al ricatto della preside per questo; solo che poi non è bastato andare a scuola per dimostrare di essere forte e alla fine quello che non ho fatto a gennaio l'ho dovuto fare a maggio xD

Delta80 07-06-2023 17:03

Re: Insegnanti empatia zero
 
Il forum degli insegnanti

QuantumLeap 08-06-2023 14:48

Quote:

Originariamente inviata da Wrong (Messaggio 2844438)
No ma cosa vai a pensare :sisi:
Non è riferito a Quantum che sta lavorando in un autentico incubo e ha la mia solidarietà (resisti che manca poco alla fine dell'anno scolastico) ma alla criminale della preside che obbliga con le minacce una prof a mettersi in mutua. Un'autentica truffa ai danni dell'INPS e degli allievi.

Tra l'altro ho scoperto un articolo con tutte le sue malefatte, l'ho detto alla mia collega di italiano e lei l'ha detto alla preside; il giorno prima di consegnare la risposta alla sua lettera è venuta al mio plesso e mi ha urlato che lei voleva solo tutelarmi perché i genitori del bimbo iperattivo non mi volevano e potevano scrivere al MIUR o all'USR per farmi depennare; poi mi ha minacciato di diffida perché ho letto l'articolo con le sue malefatte 😆
Quote:

Originariamente inviata da vikingo (Messaggio 2842985)
Ma chi è questa bulla un insegnante ma che termini sono,ma questi sono insegnanti..

Una che mette la scritta "NO alla violenza sulle donne" sulla foto del profilo Facebook e poi mi dice: "Tra femmine ci ammazziamo, non lo sai che è così?" xD
Quote:

Originariamente inviata da Barracrudo (Messaggio 2843018)
Chiunque assume psicofarmaci e ha problemi mentali diagnosticati via dal ruolo di insegnante subito questo se fossi io a fare le regole in Italia

E se dovessero guarire li riammetteresti?

Varano 08-06-2023 21:25

Re: Insegnanti empatia zero
 
Dai che è finito il supplizio
Io non ho mai avvertito la pesantezza di alcuni mesi come in questo ambiente. Nel privato lavoravo, avevo scadenze ma la gente non impazziva tutta insieme in alcuni periodi. Invece qua è così, un buona percentuale di genitori, studenti, professori, ecc. è letteralmente fuori di testa.

Inviato dal mio moto g32 utilizzando Tapatalk

QuantumLeap 16-06-2023 16:46

Quote:

Originariamente inviata da Teach83 (Messaggio 2844157)
Ma sbaglio o c'è in boom di pseudo diagnosi di dislessia ?

Pure un ragazzo che fa l'insegnante (supplente) mi ha riferito di una classe dove il 30% dei ragazzini era stato diagnosticato dislessico.

Non vorrei che appena uno ha una leggera difficoltà o ritardo nella scrittutra/lettura viene bollato ad cazzum perchè c'è gente incapace.

Un'altra leggera difficoltà del bimbo presunto dislessico era quella di chiudere un occhio mentre scriveva e secondo la mia collega bulla poteva essere astigmatismo e bisogno di un nuovo paio di occhiali. L'incapace ero io che non me lo cacavo e non mi accorgevo di queste cose 😆

claire 18-06-2023 20:40

Re: Insegnanti empatia zero
 
"Sono l’insegnante che ha subito un accoltellamento da un suo alunno di seconda superiore. Avevo preferito inizialmente la linea del silenzio stampa, ma poi una serie di informazioni false diffuse sui media, in particolare circa presunte note con cui avrei vessato l’alunno, mi aveva indotta a rilasciare un’intervista a Repubblica subito dopo le mie dimissioni dall’ospedale, nonostante fossi ancora molto sofferente.
Le dichiarazioni successive, soprattutto quelle rilasciate in televisione dal difensore dell’alunno, mi inducono oggi ad un’ulteriore precisazione. Scelgo volutamente la stampa in luogo della televisione, in accordo con i miei legali, perché lo ritengo un medium informativo più discreto e non voglio che l’accento venga messo sugli aspetti scandalistici ed emotivi della vicenda.

In primo luogo tengo a precisare che, nonostante sia uscita dall’ospedale il quarto giorno dopo l’intervento, il dolore al braccio è ancora intenso, ho diverse ferite da taglio sulla testa, inclusa una microfrattura cranica, e che i colpi inferti vicino al collo per puro caso non hanno intercettato l’aorta, altrimenti non sarei più qui. Sono ancora ben lontana dal poter riprendere una vita normale. Mi attende infatti una lunga e dolorosa fisioterapia, oltre che un percorso di supporto psicologico, senza considerare il danno permanente che potrebbe conseguire a quanto accaduto.
Dispiace sentire minimizzare implicitamente dall’avvocato del ragazzo il dolore fisico che ancora provo, dispiace che si scelga di farlo in tv, così come, ribadisco, mi è dispiaciuto non ricevere le scuse della famiglia, che (a differenza di quanto dichiarato) conosceva la mia mail istituzionale, così come la conoscevano tutte le altre famiglie e gli alunni che l’hanno usata per dimostrare la loro solidarietà alla mia persona, oltre che alla scuola.
Vorrei si lasciasse alle persone deputate e competenti (psichiatri, educatori, magistrati) la valutazione del ragazzo, del suo vissuto e delle sue azioni: ho piena fiducia che chi di dovere saprà garantire il percorso di cui lui ha bisogno, lontano dalla risonanza mediatica e nel rispetto del dolore di tutti.

Colgo l’occasione per condividere anche una breve riflessione sulla scuola, perché tanto si è detto e scritto della scuola in queste settimane.
Tengo a dire che ho scelto di trasferirmi all’IIS Alessandrini di Abbiategrasso proprio perché lo conoscevo come una scuola dell’accoglienza, dell’inclusione, del supporto agli alunni in difficoltà; è un istituto in cui molta attenzione viene prestata all’umanità degli alunni e ai loro percorsi di crescita, in cui la maggioranza dei colleghi e lo stesso gruppo di dirigenza si impegnano a fondo a questo scopo, in cui è attivo uno sportello psicologico tenuto da un professionista capace ed esperto. Penso di essere a mia volta una docente attenta ai bisogni anche emotivi dei ragazzi e aperta al dialogo con le classi.
Alcuni spunti di riflessione però si impongono.
1. Purtroppo la scuola fa un lavoro molto delicato e discreto in un contesto sociale ed economico che utilizza quotidianamente il linguaggio della competizione, della mercificazione e della violenza, che del litigio fa spettacolo, che dell’uccidere fa il principale obiettivo dei videogiochi per bambini, e che ai linguaggi d’odio si è quasi assuefatto, in cui gli stessi rappresentanti delle istituzioni non si sottraggono ad aggredire verbalmente anche le minoranze o categorie fragili come i migranti. La scuola opera in un contesto politico in cui si preferisce investire risorse nelle armi e nella guerra piuttosto che nei servizi e nella solidarietà sociale.
2. In secondo luogo la scuola è oggetto costante di discredito sociale, ritenuta causa del disagio dei ragazzi, primo capro espiatorio di un livello culturale sempre più basso nel nostro paese, benché, giorno dopo giorno, ognuno di noi si impegni a stimolare gli alunni, a creare ambienti di apprendimento che consentano loro di diventare cittadini critici e capaci di apprezzare la bellezza e di costruirsi un percorso di vita. Quanti colleghi conosco che si mettono costantemente in discussione, nonostante lo stipendio umiliante e gli attacchi continui! Eppure veniamo tacciati di essere quelli che hanno le ferie lunghe e i pomeriggi liberi, quanto di più lontano dal vero.
3. Infine la scuola è coinvolta nella marginalizzazione cui tutto il mondo della cultura, dell’arte e del sociale sono oggi relegati: gli istituti in linea con i tempi sono quelli che spendono i soldi del PNRR per comprare robot di ultima generazione e visori 3D, mentre i laboratori teatrali e le attività musicali sono relegati in spazi opzionali e forse non riescono a raggiungere gli studenti che ne avrebbero più bisogno; nella scuola devono entrare sì le tecnologie, e chi mi conosce sa quanto io ne faccia uso nella didattica, ma prima di tutto progetti di teatro, di affettività, di volontariato, di cooperazione, che inducano i ragazzi a entrare in relazione, ad ascoltarsi, a mettersi nei panni degli altri.
In tal senso voglio citare un elemento di discussione su cui in più di un’occasione ho avuto modo di confrontarmi con lo studente che mi ha poi aggredita. Lui studiava poco la storia e si chiedeva perché dovesse farlo, visto che intendeva diventare un ingegnere e la storia “non serve” a questo scopo. Ho cercato più volte di fargli capire che la scuola non serve a preparare a un mestiere, molto meglio lo farebbe l’apprendistato lavorativo, che la scuola non ha un fine utilitaristico, ma aiuta a costruire le persone, i cittadini che saremo, a farci comprendere la realtà e partecipare alla comune umanità. In classe abbiamo riflettuto, al termine della lettura di passi scelti dei Promessi Sposi, sul senso del “fare il bene”, dell’impegnarsi per il bene comune piuttosto che volerlo per sé, ma lui quel giorno non c’era.
Spero che altre figure educative riusciranno in futuro dove io e i miei colleghi non abbiamo potuto far breccia."

Elisabetta Condò

QuantumLeap 19-06-2023 15:14

Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2843065)
Ho visto di tutto in 17 anni, comprese maestre di sostegno per le quali le parole rivolte a te sono ancora poco.

Ammazza e quali parole avrebbero meritato? xD

claire 19-06-2023 15:36

Re: Insegnanti empatia zero
 
Quote:

Originariamente inviata da QuantumLeap (Messaggio 2847987)
Ammazza e quali parole avrebbero meritato? xD

Perché farmi sproloquiare?
(Perché metti sempre XD alla fine di ogni frase, anche quando parli di cose molto serie e pesanti, è una sorta di difesa o ti fa ridere la tua situazione lavorativa?)

QuantumLeap 19-06-2023 16:12

E' una sorta di difesa per sdrammatizzare, ma capita che venga fraintesa, infatti sono stata ripresa un paio di volte...
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 2581295)
Che c'è da ridere? Ma trolli o fai sul serio? :interrogativo:

Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 2581323)
purtroppo le faccine perculanti non sono argomentazioni sufficienti.


claire 19-06-2023 17:22

Re: Insegnanti empatia zero
 
Non avevo notato gli interventi di Winston, adesso metto io la faccia sganassona XD

Delta80 19-06-2023 17:36

Gli insegnanti sono freddi e lucidi nel gestire le situazioni

claire 19-06-2023 17:37

Re: Insegnanti empatia zero
 
Quote:

Originariamente inviata da Delta80 (Messaggio 2848039)
Gli insegnanti sono freddi e lucidi nel gestire le situazioni

Hai finito di trollare can dal porco

QuantumLeap 19-06-2023 18:05

Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2848028)
Non avevo notato gli interventi di Winston, adesso metto io la faccia sganassona XD

Perché provengono da qui xD https://fobiasociale.com/se-sei-basso-e-con-un-viso-da-bambino-non-vieni-trattato-da-adulto-74224/pagina-5/#post2581295

Delta80 19-06-2023 18:06

Re: Insegnanti empatia zero
 
Quote:

Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2844852)
Dai che è finito il supplizio
Io non ho mai avvertito la pesantezza di alcuni mesi come in questo ambiente. Nel privato lavoravo, avevo scadenze ma la gente non impazziva tutta insieme in alcuni periodi. Invece qua è così, un buona percentuale di genitori, studenti, professori, ecc. è letteralmente fuori di testa.

Inviato dal mio moto g32 utilizzando Tapatalk

Beh non deve essere un lavoro semplice a livello emotivo, gestire la classe, i colleghi, rapportarsi con i genitori, io non ce la farei onestamente

Varano 19-06-2023 19:40

Re: Insegnanti empatia zero
 
Quote:

Originariamente inviata da Delta80 (Messaggio 2848065)
Beh non deve essere un lavoro semplice a livello emotivo, gestire la classe, i colleghi, rapportarsi con i genitori, io non ce la farei onestamente

infatti adesso vorrei tornare nel privato, vediamo.

Maffo 19-06-2023 21:57

Re: Insegnanti empatia zero
 
Quote:

Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2848105)
infatti adesso vorrei tornare nel privato, vediamo.

Lavori in una scuola?


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