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re: Una vita da disoccupati
Hazel, dovresti individuare una cosa che ti piace, qualcosa che all'idea di farla non ti vengono ansia e tremori, qualcosa in cui ti senti brava e in cui potresti sviluppare una qualche expertise, cercando poi di renderla il tuo lavoro.
Diversamente allora è inutile pensare che sia qualche entità sopra di noi ad elargirci il lavoro, se poi non abbiamo la sicurezza per svolgerlo. |
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Questa roba qui mi pare assimilabile allo stay hungry, stay foolish, motto narcicapitalista ( voglio sviluppare expertise nel coniare neologismi anch' io, come Fusaro :sisi: ) suggestivo finché non si considera che per l'1 che ci riesce e arriva al clamore delle cronache venendo sbandierato come esempio in ogni salsa ce ne sono 999 che tonfano di cui nessuno mai sentirà parlare. E ciò mi pare ben poco socialista. :sisi: |
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c'è pure da dire un'altra cosa, il mondo del lavoro ti vuole già formato e capace. Risultato non ho mai potuto fare un cavolo di quello che mi attirava perché non avevo esperienza, Quindi quel che mi fanno fare è quello che so fare e che posso fare finora, non c'è possibilità di uscire dal giro, di cambiare, non te lo permettono. Ti incasellano e li devi andare avanti per vivere
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Poi mi dovete spiegare perché essere sicuri di sé significa assecondare il sistema. O pensate forse di fare la rivoluzione restando insicuri? Come fate poi ad andare in piazza a sparare? :D
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Più seriamente penso che la consapevolezza sia sempre la base di tutto, ed è poco realistico pensare che chiunque possa riuscire a inventarsi una propria via, neanche ci fosse una nuova land of opportunity da colonizzare: ritengo che sia più ragionevole comprendere al meglio dove stiano le proprie difficoltà e tentare al contempo di ridimensionarle e di aggirarle, per quanto possibile. |
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Vai a spiegargli che magari tu ti sei semplicemente stufato/a di un certo tipo di lavoro, o che il tuo settore sia in crisi con aziende che chiudono una dopo l'altra, quindi senza prospettive,... non conta una cippa, ti attacchi al tram. :moltoarrabbiato: |
re: Una vita da disoccupati
io non capisco, siamo condannati a star male per sempre. Se non mi va più bene quel che ho fatto finora ho diritto di decidere cosa vorrò fare in futuro
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io ho la residenza ancora da mia mamma. Quindi non ne ho diritto, è come se ufficialmente vivessi con lei e quindi mi può mantenere
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comunque nel rdc ci sono anche le 16 ore settimanali di lavori socialmente utili oltre a tutto il resto, è una gran fregatura fatto in fretta per permettere ai cinque stelle di erogare il primo sussidio prima delle europee |
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