![]() |
Re: Non si accettano compromessi
Quote:
|
Re: Non si accettano compromessi
Quote:
Ammesso che una parte dell'identità sia stata costruita, questo non implica mica che debba essere accettato il fatto che qualcun altro voglia smontarla per renderci meno infelici, questa per me è una cosa assurda, e lo ripeto. Faccio un esempio. Se io seguissi una certa religione che esisteva già (proprio perchè tramandata da una minoranza culturale di cui magari faccio parte) di certo questa cosa non è una cosa naturale, si può dire quasi sicuramente che sia costruita, ma non è che se poi io non sono disposto a cambiare il mio credo per adattarmi ad un certo contesto che lo perseguita (e la cosa poi di conseguenza mi crea disagio in questo contesto), devo convincermi che per mettere a posto le cose dovrei cambiare la mia identità religiosa perché in tal caso sparirebbero sia il conflitto che il disagio. Magari un tizio simile a te per convincermi a cambiare mi mostrerà un altro tizio che segue un altro credo (o magari non è proprio credente) ed è felice, ma questo cosa dimostrerebbe? Che non è indispensabile seguire il mio credo per essere felici e che quindi lo si può rinnegare o mettersi a credere ad altro perché la cosa è irrilevante in relazione a quel che renderebbe felici? :nonso: Che questa cosa rappresenta una coazione a ripetere (per farla passare per patologia, mentre magari è solo una parte della proprio personalità verso cui non si è affatto in guerra) e così via? :nonso: Secondo te questo discorso regge? Per me non regge. Quote:
Cosa mi rende felice o infelice lo decido io e lo sento io in relazione a tutto quel che sono, costruito o non costruito che sia sono io che mi proietto in un futuro più felice fatto in un certo modo (e non magari in un altro deciso da te, lo strizzacervelli, il moralista, il santone guru e così via). Parti dal presupposto che a me dovrebbe interessare diventare come un altro tizio che ha altri valori e priorità (che so magari un umile prete, che non ha certe pretese) solo perché il tizio è più felice ed adattato, ma è un discorso scemo questo per me, e lo si può mostrare che è scemo (l'esempio del credo era uno solo, ma se ne possono fare diversi), lo ripeto. Poi tutti questi discorsi poi sull'autenticità non mi hanno mai convinto. Tra le mie preferenze quali sarebbero autentiche e quali no? Quelle che non producono conflitti con il contesto o altre preferenze? Per me i conflitti ci sono e non è mai chiaro quale sia la parte da cambiare e se ci sia una parte da cambiare, un conflitto può essere genuino ed espressione di intenzioni che sono in contrasto. |
Re: Non si accettano compromessi
Quote:
|
Re: Non si accettano compromessi
Quote:
Quote:
Poi nessuno contesta la legittimità del tuo desiderio. |
Sta discussione supererà le 10 pagine...avrei dovuto non aprirla
|
Re: Non si accettano compromessi
Quote:
|
Re: Non si accettano compromessi
Quote:
E' come se io andassi da un avvocato per risolvere il problema X, e l'avvocato mi rispondesse che ne vuole risolvere un altro più facile Y (o che sa risolvere) perché è una mia costruzione quella di voler risolvere il problema X, che sarei felice comunque se risolvessi Y perché un altro suo cliente è stato felicissimo dopo che ha risolto Y. Che poi di chi potrebbe essere mai questa costruzione visto che il problema sta a cuore a me. Io persone del genere le mando molto velocemente a quel paese. Poi "decidere" non equivale a scegliere liberamente ed in modo assolutamente indipendente. Si può osservare che la scelta sia mia, nel senso che sono io che la opero, ma non che sia una scelta indipendente da tutto il resto, le mie preferenze e così via. Confondi le due cose perché credi nel libero arbitrio. Questi discorsi sono cazzate, lo ripeto per l'ennesima volta. |
Re: Non si accettano compromessi
Le giudichi cazzate perché per te vale il discorso o tutto o niente.
La polarizzazione tra opposti è il primo modo per condannarsi all'infelicità. Prendo atto di questo tuo modo di ragionare per l'ennesima volta. |
Re: Non si accettano compromessi
Quote:
|
Re: Non si accettano compromessi
Quote:
Non capisco cosa c'entri la polarizzazione. |
Re: Non si accettano compromessi
Insomma, non vuoi punti di vista differenti dal tuo, li reputi cazzate e via dicendo. Ma siamo su un forum, ci si confronta su idee che possono differire, del resto che discussione sarebbe se le idee fossero tutte simili?
Se il disaccordo ed il confronto vengono interpretati come "vuoi che la pensi come te, mi dici come devo pensare" allora non ha proprio senso continuare la discussione. |
Re: Non si accettano compromessi
Quote:
Quote:
Se sei infelice o non ti piace qualcosa, fattela piacere e si risolve tutto (si può riassumere così il tuo discorso), ecco questa mi sembra una cazzata, che devo aggiungere? Ho capito male? |
Re: Non si accettano compromessi
E' legittimo il tuo voler proteggere il tuo punto di vista da confutazioni. Un po' meno il definire cazzate le idee di chi ha maturato punti di vista diversi e li espone. Del resto nessuno cerca di dirti cosa devi pensare, non so come ti sia venuto in mente questo.
|
Re: Non si accettano compromessi
Quote:
Se io non sono felice senza certi tipi di relazioni e mi mostri un prete o un asceta che dà senso a questa cosa e gli va bene così, a me cosa frega? Buon per loro che sono felici (non sto dicendo che loro sbagliano e così via sto relativizzando la cosa), ma perché mai io devo dare lo stesso loro senso a quel che rende felici o infelici se per me le cose sono diverse? Sono questo tipo di discorsi che proprio mi irritano, mi sembrano scorrettissimi e poi finisco col rispondere come rispondo. |
Re: Non si accettano compromessi
Quote:
Quote:
|
Re: Non si accettano compromessi
Quote:
Per me è la creazione di un'indispensabilità e non la constatazione della stessa. Il loro ragionamento li porta a condannarsi all'infelicità, perché escludono altre prospettive, dicono che non potranno essere felici se non con la strafiga al proprio fianco e con un aspetto di un certo tipo. Per come la vedo io, questo modo di pensare non è naturale, ma cela dietro un atto volontario di essere infelici alzando di proposito l'asticella delle pretese. Comunque tutto è legittimo, se si vuole essere felici solo a determinate condizioni, spesso impossibili o di difficile realizzabilità, liberissimi di farlo. |
Re: Non si accettano compromessi
Quote:
1) non è detto che "essere felici con il 5" (ovviamente sto semplificando a puro titolo di esempio) sia possibile per tutti, quindi ripeto la mia perplessità quando si parla in linea generale di autocondanna all'infelicità; tu la metti sul piano del "sostituisci quest'obiettivo con quest'altro e vedrai che sarai felice lo stesso" ma non è affatto detto che valga per tutti, non puoi essere certo che l'indispensabilità sia artefatta e non reale, non in tutti i casi almeno; non è detto che per tutti la felicità sia meno realizzabile alle loro condizioni che a quelle che altri come te vengono a proporgli 2) il fdb commette l'errore capitale di dire che "sotto il 7 non è vita" per tutti e che chi lo nega è un bluepillato rinco e/o in malafede, mentre nella discussione in corso non mi pare che XL o chi per lui sostenesse che chi ha obiettivi di vita diversi se la stesse raccontando. |
Re: Non si accettano compromessi
Quote:
Un'altra obiezione è che affermare che ho sempre fatto y n volte e non ha mai funzionato a rendermi felice, è la prova comprovata che y non funziona quasi fosse una legge scientifica. Non puoi sapere se provando a fare y n volte al quadrato le cose non potrebbero andare diversamente. Questo non vuol dire contestare la legittimità di una decisione personale, siamo sempre nell'ambito della discussione su cosa si ritiene essere vero o meno in linea generale. |
Re: Non si accettano compromessi
Quote:
in quale età il 99% della gente ama andare in disco?? |
Quote:
|
Re: Non si accettano compromessi
Quote:
Vorrei che ci fosse coerenza con queste scemenze che si ripetono, così magari vi levate di mezzo (provando a buttarvi nelle fiamme magari, e cose del genere). E invece no, siete tutti qui vivi e vegeti a rompere le scatole. Si predica in un certo modo ma poi in concreto ci si comporta in un altro. Varrebbe per tutto questo discorso. Che ne sai, oggi magari provi dolore, poi a furia di provare a dare testate contro il muro magari ci prendi gusto come certi masochisti che godono a farsi appendere per i testicoli. Io di queste scemenze non sono affatto convinto, tu sei convinto? Provamelo che sei convinto con questa cosa delle testate contro il muro. Si diventa felicissimi, però bisogna insistere e insistere, dopo il quadrato se non funziona bisogna amdare avanti e così via. Tu parli di leggi scientifiche come se poi le leggi scientifiche non venissero fuori comunque da cose del genere: resistenza alle confutazioni e ripetibilità dei risultati. Una legge scientifica (la seconda della termodinamica ad esempio) in cosa differisce dal resto? Mica ce l'ha data dio, sempre da cose del genere discende, modelli, ipotesi e proiezioni, resistenza alle confutazioni e ripetibilità. Anche con una legge scientifica si può fare lo stesso ed identico discorso, niente garantisce con certezza che all'ennesima prova le cose non possano andare diversamente da quel che ci si aspetta in relazione alle prove precedenti e al già conosciuto. Gli individui poi non sono perfettamente intercambiabili, se uno che ha idee di destra è felicissimo di dare il suo voto allo schieramento che sostiene mica è detto che una cosa del genere poi renda più felici tutti se non si condividono gli stessi valori. Sto cercando di spiegare questa cosa, ma non arriva a destinazione. |
Re: Non si accettano compromessi
Ma per Muttley sotto l'8 non è vita, diciamo la verità. :ridacchiare:
|
Re: Non si accettano compromessi
Minchia comunque se siamo in overthinking. Certs volte penso sia proprio questo il problema, dovremmo tirare avanti senza farci troppe domande
|
Quote:
Lo avevano fatto i compagni di classe e ok. Mi sono poi reso conto che lo facevano anche altri ragazzi dell’istituto, che non avevo mai visto, e ok. Ma sentirlo fare da un estraneo per strada, in quel modo così offensivo, mi ha lasciato veramente di merda. Mi sono sentito come se fossi troppo brutto e troppo insignificante per continuare a vivere. |
Re: Non si accettano compromessi
Quote:
|
Re: Non si accettano compromessi
Quote:
Dai, entro certi limiti uno sa fin dove gli conviene spingersi: com'era quella cosa del ripetere N volte (al quadrato) la stessa azione aspettandosi risultati diversi? |
Re: Non si accettano compromessi
Quote:
|
Re: Non si accettano compromessi
Ma è la "società" a non accettare compromessi o siamo "noi" a non accettarli?
https://fobiasociale.com/picture.php...pictureid=7051 |
Re: Non si accettano compromessi
Quote:
Quote:
Ripeto che non si contesta la legittimità della sua decisione, ma almeno gli si suggerisce che forse potrebbe ricredersi e magari raggiunge la felicità anche con una semplice Instapaolina :D |
Re: Non si accettano compromessi
Quote:
Quote:
Il problema è che tu parti dal presupposto che ogni affermazione di questo genere su sé stessi sia falsa e derivante da preconcetti, ragion per cui se uno non concorda con te si autocondanna ipso facto all'infelicità, perché non è vero che non può essere felice senza determinati presupposti e invece è solo convinto che sia così. Ma non puoi essere sicuro che sia sempre così, non puoi pretendere di sapere meglio di loro cosa renderebbe felici tutti. Resta il beneficio del dubbio da concedere comunque senza sparare sentenze su autocondanne varie, soprattutto a quelli che hanno provato a sperimentare condizioni diverse senza successo. |
Re: Non si accettano compromessi
Quote:
|
Re: Non si accettano compromessi
Quote:
|
Re: Non si accettano compromessi
Più che intercambiarli si potrebbe cercare di capire le motivazioni di certi bisogni.
https://fobiasociale.com/picture.php...pictureid=7051 |
Re: Non si accettano compromessi
Quote:
|
Re: Non si accettano compromessi
Quote:
Se invece il tuo interlocutore comincia a estrapolare anche lui il campo di validità da se stesso ad altri, diventa criticabile allo stesso modo. Quote:
|
Re: Non si accettano compromessi
Io non ho rimpianti dai 20 ai 28 andavo pure nelle discoteche in estate, uscivo il sabato non sempre, di gente me ne hanno presentata ma a parte una comitiva a 22 anni avevo difficoltà a stare nei gruppi,la sensazione che avevo e che anche avessi donato 50 mila euro in beneficenza siccome la facevo io non andava bene, se la faceva uno più popolare e carismatico gli avrebbero fatto gli inchini, magari e una mia percezione distorta, sono venuto incontro a chiunque ma poi tra frustrazione e ansia sociale peggiorata la soluzione migliore è stata tenere 2 soli contatti e ritirarmi da ogni attività,anche perché ad un certo punto ogni convenzione cliché impalcatura sociale mi dava la nausea,se sono diventato un ribelle un anarchico un anticonformista e stata una mia scelta ma il modo in cui percepivo la società ha contribuito a volerne prendere le distanze,non mi sento in colpa ci ho provato ad integrarmi in ogni modo,ma questa società vuole tutte personalità omologate e a me non piace
|
Re: Non si accettano compromessi
Quote:
Quote:
|
Re: Non si accettano compromessi
Quote:
Quote:
In ogni caso, se proprio vogliamo parlare di suicidio, proprio in questo caso mi sembra che il teorema dell'autocondanna all'infelicità sia quantomeno ingeneroso. |
Re: Non si accettano compromessi
Quote:
Io non ho figli e questa cosa specifica a me non è mai mancata, mentre questa cosa a me non pesa magari ad altri tipi di persone invece pesa e io riesco a capirlo questo, mentre per te basterebbe che questi altri tipi di persone scegliessero che questa mancanza non abbia alcun peso come faccio io, e tutto si aggiusta. Dal fatto che io e un'altra persona siamo esseri umani non si può dedurre nemmeno che quel che può fare l'altro lo posso fare anche io (e viceversa), figuriamoci cose del genere. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 03:26. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.