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Re: La repellenza del depresso
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Re: La repellenza del depresso
Pensare che un partner possa essere l'ancora di salvezza per me è il peggio del peggio. I partner vanno e vengono, un giorno ce l'hai il giorno dopo si stufano e ti mollano. Poi che fai?
Molto più dignitoso soffrire in solitudine e cercare di cavarsela senza dipendere affettivamente da nessuno. |
Re: La repellenza del depresso
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Re: La repellenza del depresso
Il fatto é che quando stai davvero aiutando una persona nn ti metti a fare palcoscenico oppure aiutare per poi chiedere il conto dopo. Evidentemente per questo molti aiuti nn vengono nemmeno visti, e per esperienza, non vedere capita a chi é troppo preso da sé stesso.
Per questo si dice, fai del bene e scorda, fai del male e ricordati. |
Re: La repellenza del depresso
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Re: La repellenza del depresso
Anche se hai persone vicino, la sofferenza di fondo rimane ,rimane sempre ,soprattutto se hai vissuto traumi pesanti, potrebbero alleggerire ma non è grazie agli altri (che molto spesso ti fanno sentire pure peggio)che per magia si risolvono le cose .
Io, per come sono ,mi sento diversa dalla maggior parte delle persone, quindi sto sulle mie ,anche perche in passato mi e capitato di essere delusa e anche ferita in modo crudele per i miei problemi...quindi faccio una selezione molto stretta . |
Re: La repellenza del depresso
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psicofarmaci funzionano solo nelle forme gravissime, che sono neanche il 20% dei casi.. meglio a questo punto adottare più di un'accorgimento, prendere un po' qui, un po' lì.. un po' di sport, psicoterapia in alcuni momenti, parlare con persone più adulte ed esperte della vita.. tanto il rimedio unico e definitivo ancora non c'è. |
Re: La repellenza del depresso
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Io non voglio affidarmi proprio a nessuno, piuttosto mi sparo. Semmai vorrei che gli altri si affidassero a me, quello sì. |
Re: La repellenza del depresso
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Re: La repellenza del depresso
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Re: La repellenza del depresso
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Re: La repellenza del depresso
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Re: La repellenza del depresso
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Re: La repellenza del depresso
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Dovrebbe essere una cosa del tipo "io ho problemi medi e riesco più o meno a gestirmi la vita, tu hai problemi medi e lo stesso riesci ad andare avanti, insieme magari ci possiamo compensare o creare una sinergia" ..Non che sia un discorso da fare, non è un meeting aziendale XD, però l'equilibrio potrebbe essere questo. |
Io purtroppo essendo sensibile e fragile dipenderei molto da una eventuale persona , e so perfettamente che questo è sbagliato e non va bene, comunque non accadrà mai perché non piaccio 😀
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Re: La repellenza del depresso
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Re: La repellenza del depresso
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Re: La repellenza del depresso
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Aiutare va bene, ma l aiuto deve essere anche in una certa direzione. Tipo se tu hai problemi a chiamare al telefono per prenotare un appuntamento dal dottore nn é che l altro può sempre farlo al posto tuo. L aiuto dovrebbe consistere nel superamento di certe problematiche secondo me e nn andare a coltivare rapporti di dipendenza. |
Re: La repellenza del depresso
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A me non piace essere limitato gravemente in alcune cose e faccio sempre in modo di non esserlo.. tanto solo sto e solo rimarrò, quindi se non le faccio io, magari male ed in modo goffo nessuno le farà per me.. però mi piacerebbe ogni tanto ricevere un piccolissimo aiuto, giusto per non fare sempre figuracce e magari la mensola sul muro la monto io in modo che non ci cada in testa. |
Re: La repellenza del depresso
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Ma l ammore dovvé? Io queste cose manco le guardo quando sto conoscendo una persona, mi affido solo ai sensi, come ci sto? Come mi sento? Sto bene, sto male. Poi magari dopo 6 mesi che ti frequenti incominci a star male, incominci a sentirti senza energie, stressato, il rapporto si é ammorbato, sono entrate in scena dinamiche tossiche. A quel punto a meno che la persona con cui stai e matura e ragionevole e difficile tornare a stare come nei primi tempi. Per me stare con un altra persona significa che nel complesso devo stare meglio di quando sto da solo e solo ci sto già tutto sommato bene. |
Re: La repellenza del depresso
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Re: La repellenza del depresso
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Re: La repellenza del depresso
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È capitato anche a me di avere a che fare con una che tirava frecciatine, soprattutto con questo odioso modo di mettere gli stati su WhatsApp per sottintendere, per ferire, senza dirti le cose in faccia perché non hanno i coglioni, metteva stati per farmi arrivare il messaggio che io sono represso, depresso e non sono come gli altri che sono positivi e che si divertono... Come hai detto tu, anche io a questo punto dico:"che vadano pure a farsi fottere tutti quanti, loro, la loro estroversione, le loro feste, i festini, i carnevali e pippe varie..." E concludo dicendo che avere la depressione, abbinata a tutte le altre cose che abbiamo noi, secondo me ti azzera qualsiasi possibilità di uscirne da ste situazioni di isolamento. Ho letto che il depresso da fastidio e viene tenuto lontano, ma allora non è ipocrisia quando si viene a dire che è possibile uscirne? Anche qui dentro intendo, quando a chi sta male viene detto che se ne esce. Che senso ha incoraggiare le persone se poi si ammette che chi è depresso e ha altri problemi viene schifato, allontanato e considerato come un fastidio? |
Re: La repellenza del depresso
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Re: La repellenza del depresso
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Ce li ho i problemi, ma spesso faccio finta di non averli.. questo ha un prezzo ovviamente, mi costa tanti piccoli guai e figuracce.. un'altro se ne starebbe buono buono dentro casa senza lavorare e io dico che farebbe pure bene, ma io ormai sono fatto così, non riesco a cambiare. |
Re: La repellenza del depresso
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Poi ti affezioni e so cazzi per mollare, ma questo é un altro discorso:mrgreen: |
Re: La repellenza del depresso
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Re: La repellenza del depresso
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Re: La repellenza del depresso
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Pensavo anche che questi giochi di ruolo possono anche esserci nei momenti di intimità, e nn sto parlando solo di sesso, ma anche tipo quando ci si guarda un film insieme. Ogni tanto lasciarsi andare a quei bisogni infantili é anche sano. |
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