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Re: Rabbia, burnout
Mi scoppia la tempia destra nonostante auradol delle 5di mattina.
Sono molto nervosa, cerco di non pensare a tutto il resto ma all'emicrania non posso non pensare. Il centro cefalee non mi chiama e sono senza neurologo. Non sto in piedi, ho nausea atroce, sono venuta dai miei perchè la casa è piú fresca. Fa caldissimo e questo non giova nè al mal di testa nè all'esaurimento. E i miei vecchiarelli fanno i discorsi leghisti sulla Sea Watch e nemmeno questo giova, per fortuna adesso hanno girato su Forum senò mi tocca discutere. |
Re: Rabbia, burnout
É che non so come fare a rassegnarmi.
Quando per troppi anni piove merda, ti ritrovi ad inseguire un riscatto che non arriva mai. Diventa sempre piú urgente, ma è sempre piú lontano . Ogni cosa che intraprendo assume valenza di possibile riscatto e mi ci attacco, poi mi frustro perchè va di merda e aggiungo un altro fallimento in saccoccia. "Nemmeno questo sono riuscita a fare" "Nemmeno questa è andata". Pure se sono cazzate, per me hanno questo significato per cui ogni azione è rischiosa. Il fatto è che la soluzione non è nemmeno stare fermi e non fare nulla, perchè qui il fatto è che la merda mi arriva incontro pure se non mi muovo.Mi viene lei a cercare sotto forma di rogne, sfighe, malattie. Non posso mai stare in pace un attimo. Ho chiamato la psicologa ieri, non mi ha suggerito il ricovero ma due cose:una che potrebbe essere valida ma anche lí temo un altro fallimento in saccoccia, gliel'ho detto ma non capisce,dice che non la devo vedere in questo modo, se va va senò amen,ma io non riesco più. Comunque ho detto che la faccio, faccio sempre quello che mi dicono "per stare meglio".Poi le conseguenze nefaste me le intasco sempre io e mai gli altri. La seconda cosa mi ha fatta arrabbiare,mi sono sentita come se mi stesse dicendo "stai alla canna del gas, se non vuoi finire in mezzo alla strada metti da parte la dignità e tutti i discorsi giusti che abbiamo sempre fatto, e stacce ". In seduta glielo dirò, se è arrivata a darmi consigli disfunzionali perchè mi considera priva di ogni possibilitá fino a questo punto,io lo devo sapere. Quindi sono arrabbiata anche con lei ora. Cerco di mantenere la calma perchè mi esplode la testa, percepisco un caldo disumano e non mi reggo. |
Re: Rabbia, burnout
Sono sempre piú convinta che tutte le molteplici diagnosi e sintomi (sia fisici che psicologici) facciano capo ad un'unica sindrome.
Qualche malattia autoimmune rara,tipo. Le info che ho sulla fibromialgia non mi convincono, anche se non è da escludere.Ma per ora non ho ancora il sintomo primario dei dolori ossei,per cui non me la diagnosticherebbero, piú avanti forse mi verranno. Mi sarebbe piú facile accettare quello che ho se fosse una roba sola. Ma sulle cure sarei messa uguale. I farmaci che danno ai fibromialgici li sto giá prendendo. Se invece è altra patologia rara e misteriosa, nessuno qui potrebbe trovarmela e anche se fosse, non ci sarebbero cure. É come un'ipersensibilitá diffusa, per cui il corpo e la mente reagiscono continuamente con sintomi esagerati per ogni foglia che cade. Donerò il corpo alla scienza e scopriranno la sindrome di Claire. |
Re: Rabbia, burnout
Sto impazzendo, troppo dolore dentro e fuori, io non lo so come si faccia a reggere, la rabbia mi devasta, non posso reggere gli altri, le persone.
Se qualcuno qui si trova pieno di dolori fisici da non poter fare nulla, di traumi reiterati che non lo fanno piú dormire, di patologie psichiche e vive isolato e senza possibilitá concrete nella vita, fra farmaci dottori e psicologi che non risolvono nulla mi contatti, per dirmi come fa a non essere arrabbiato e come sopporta il resto del mondo che vive, come tollera quello che gli è successo, il male che gli è stato fatto, oppure se conoscete qualcuno che pensate stia nella mia condizione mettetemici in contatto, io non c'entro niente qui e da nessuna parte, se non sopporto gli altri non è perchè sono cosí cattiva che voglio vedere gli altri messi male quanto me,se fossi cattiva avrei agito con la cattiveria nella mia vita,danneggiando gli altri ma non l'ho mai fatto. É che non voglio vedere me in questo stato, è come essere soli in fondo a un pozzo buio mentre ti arrivano voci da fuori, qui non c'è nessuno, nessuno vuole stare, esprimono empatia ma poi stanno nel loro, non vogliono entrare nel mio o peggio entrano e scappano, da me da quello che sono, mi lasciano marcire, nessuno vuole stare con me, la gente si schifa da una vita ma io non lo sapevo che non dovevo nemmeno tentare, mi hanno messa al mondo sana e io non mi sono mai fatta sconti, ho fatto tutto come i normali e tutto mi si è rovesciato addosso, sono 15anni che non dovrei esistere. Mi conforta solo una cosa, il pensiero che forse magari anche a uno solo dei tremila bambini che mi sono passati davanti ho detto una parola giusta , ho insegnato qualcosa che gli è rimasta e servita, anche solo una cagata, se ho fatto entrare nella testa di qualcuno mezza tabellina, un paio di verbi, qualunque cosa che sia meglio di nulla.Ma non so. Mi tenessero a morfina finchè non mi cede il cuore , come è successo a F.,non voglio capire piú nulla |
Re: Rabbia, burnout
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Re: Rabbia, burnout
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Re: Rabbia, burnout
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Re: Rabbia, burnout
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So benissimo che non basta poco e non è facile, ce l'ho io e persone vicine, è una malattia anche mortale e non so se sia peggio crepare o conviverci. Dico solo di non arrendersi e tentarle tutte. |
Re: Rabbia, burnout
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Re: Rabbia, burnout
Non ho possibilitá di riscattarmi in nessun modo, non posso suicidarmi cosí adesso, giuro se succede qualcosa che mi riscatto un attimo, poi posso crepare in pace e smetto di rompere i coglioni, se succede qualcosa di vagamente buono poi il suicidio ha senso, ma non adesso e non cosí.
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Non migliora niente nonostante tutti gli sforzi che continuo a fare.
Andare avanti è dura. Non posso mollare le cure altrimenti va solo peggio, ma è dura, mi dispero sempre. Ho un attimo di quiete, mi metto a fare una cosa e mi partono i soliti dolori, e mi ricordano che sono invalida e che non sto migliorando con le cure. É troppo dura restare lucida di testa. Nelle tabelle di invalidità non danno niente per le mie patologie. Solo una ha il 10%. Che ci faccio? Che comunque anche se mi dessero una percentuale, non starei certo meglio di umore nè la situazione cambierebbe .Sempre col male devo stare, se mi dessero una casa di proprietà e un po' di grana magari lo sopporterei meglio, ma cosí che cazzo me ne frega di avere la percentuale,sempre un campare di merda è. |
Neanche un caffè al bar sotto casa.
La gente ha un lusso di cui non si rende conto, che si chiama salute , e io la odio. |
Re: Rabbia, burnout
Da persona perfettamente sana, guardo alle persone malate con una certa incredulità, a tratti sgomento. Non mi capacito che esista chi deve sopportare tutto ciò, è assurdo, non ha nessun senso, perchè la natura rende possibile tutto ciò? Mi terrorizza il dolore fisico, cronico poi, oppure correlato ad una malattia che sai fatale,non riesco nemmeno ad immaginarmelo cosa si possa provare. Mi chiedo praticamente ogni giorno come facciano tutte quelle persone. E sono tantissime. Situazioni allucinanti. Tutte uniche, come la tua, ognuno ha le sue variabili. Multipatologie, elenchi infiniti, intollerabili. Mix di fisico e mentale spessissimo. Si arriva al limite dell'umano. Credo siano due mondi paralleli quasi, sani e malati. Capisco che per i malati il senso di ingiustizia sia fortissimo, giustamente. L'unica cosa positiva che mi viene in mente è che la vita dei malati mi pare più densa, più ancorata al momento presente e alle famose "piccole cose" (odio sto modo di dire ma non ne ho trovato ancora uno nuovo). Comunque avere una rete sociale buona (altro modo di dire odioso) salva, questo è fuori dubbio. Però tante volte secondo me salva perchè vivi per quelle persone, per stare con loro, o solo per non dargli il dispiacere per la tua morte. Riuscire a trovare il modo di vivere solo per vivere, solo per te stessa, per la vita e basta, senza neanche bisogno di riscattare il passato che secondo me è un ragionamento che non ha molto senso perchè non credo nel karma o nel fatto che qualcosa abbia una logica o una giustizia, forse è l'unica cosa da fare. Non dico sia facile perchè io non ci riesco e non ho un cazzo, quindi figurati.
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Che vuol dire per me stessa? Fare la gara con me stessa a quanti anni riesco a portarmi in questo stato? Non vinco niente. Queste parole non mi sono di conforto in alcun modo anzi la pietá e lo sgomento altrui sulla mia condizione mi fanno stare peggio, quindi ora sto peggio, apprezzo l'intento ma vivere per se stessi è un'espressione che non significa nulla. "Cosa vuoi che ti diciamo se non ti va bene niente?" Boh, anche niente, quello che mi serve non lo trovo certo qui, ma mi è consentito sfogarmi. |
Re: Rabbia, burnout
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Non ho parlato di pietà. Né di gare. |
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É un sentimento umano positivo e giusto, ma a me non va di riceverla. |
Re: Rabbia, burnout
Ci sta anche la solidarietà.
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Re: Rabbia, burnout
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Re: Rabbia, burnout
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So che il tuo intento è incoraggiante e non ti sto accusando di niente, ho solo detto come mi fa sentire. Riguardo al vivere per se stessi e per la vita, se hai qualche esempio pratico di cosa devo pensare e fare, ti ringrazio, perchè sono limitata e detta cosí non la capisco. |
Re: Rabbia, burnout
Io vado avanti proprio perchè la mia fiducia nel futuro e la speranxa sono morte, o non andrei avanti, percorsi opposti.
Credo che l'essere umano, *se può* trova quel che lo/la fa stare meglio, ma lo stesso concetto che può rialxare una persona è vuoto per un'altra, son cose che si devono sentire dentro. |
Re: Rabbia, burnout
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Re: Rabbia, burnout
Grazie. :)
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Re: Rabbia, burnout
Spiego cosa intendo io con ''quand mi è morta la speranxa ho deciso di andare avanti''.
Quando ho capito che probabilmente non riuscivo a suicidarmi, che non potevo aspettarmi niente da nessuno, quando ho toccato il fondo più fondo, e ho capito che al buio che mi aspettava non c'era limite, ho deciso di provare a fare del mio meglio....di contro voglia, solo perchè tanto per ora non riesco a uccidermi. E sì, anche io son diventata molto più egoista e menefreghista, degli altri, del loro giudixio, di un pò tutto. Probabilmente questo ''concetto'' è valido solo per me, ma la butto lì. Non sei l'unica a vivere la malefica combo malattie fisiche, traumi reiterati e malattie psicologiche se la cosa ti ''consola''....ora mancano solo quelle fisiche, tutto il resto continua a perdurare. |
Re: Rabbia, burnout
Sarei felice se mancassero le fisiche, anche se se ne andasse solo una sarebbe un gran sollievo.
Comunque grazie del vostro contributo. Forse mi arrenderei anche lasciandomi andare se la vita mi lasciasse in pace lei, piú che altro devo stare un minimo attiva per schivare i colpi(che tanto è inutile). |
Re: Rabbia, burnout
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andata a finire che avevo ragione io, i problemi erano pure 2 e per uno un altro pò e ci rimanevo :miodio:. solidarietà, non pietà. |
Re: Rabbia, burnout
Io sono 20anni che ho i disturbi cronici, ma anche da bambina e da adolescente stavo sempre malconcia di salute.Essere sani non so cosa voglia dire, alzarsi e non doversi monitorare, fare il conto delle ore che dovrai passare fuori casa, pensare al tragitto se riuscirai a farcela,a come fare eventualmente per rientrare in tempo,uscire con la borsa piena di farmaci anche per andare a bere il caffè, minimo una volta a settimana chiedersi se sia il caso di disturbare gente che ti porti al pronto soccorso, notti in bianco,non sapere cosa mangiare per non stare peggio, eccetera.
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Re: Rabbia, burnout
puff
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Re: Rabbia, burnout
Se questo è tutto, a me pare sia peggio la mia situazione,per quanto pesante sia la tua, ma io qui non ho detto tutto e penso nemmeno tu, credo sia una breve sintesi.
Non vinci, comunque complimenti, bella combo :) Sdrammatizzo, solidarietà ricambiata. |
Re: Rabbia, burnout
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Re: Rabbia, burnout
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Re: Rabbia, burnout
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Re: Rabbia, burnout
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Una è morta suicida a 50 anni o giù di lì. |
Re: Rabbia, burnout
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su un forum a distanxa non possiamo fare nulla, spesso manco da vicino, a parte ''offrire conforto'' cosa che da sola non risolve molto, c'è chi vuole essere spronato, chi vuole essere compatito (sì, esistono) chi vuole solo parlare, chi cerca soluxioni pratiche, speranxa, quando vai a parlare con una persona come detto da sadsilversoul alla fine vai a tentativi. non ho percepito nessuna gara, non mi paragono internamente in quel senso a nessuno. volevo far capire che in modo diverso, magari minore, chissà, sento la ''disperaxione'' di avere troppi problemi, tutti insieme, già sarebbe pesante uno solo dei miei o dei suoi, figuriamoci sti minestroni delle meraviglie....non sarò brava con le parole come altri utenti, devo essere concreta e fare esempi per sentire di spiegarmi appieno. |
Re: Rabbia, burnout
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Re: Rabbia, burnout
Credo sia molto peggio una bella depressione, di quelle toste, rispetto a tutte ste patologie che ti permettono comunque di vivere.
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Re: Rabbia, burnout
Tranquillo che ho anche la depressione da decenni con alti e bassi , in questo momento la depressione maggiore.
Su cosa sia meglio o peggio, credo dovrebbe esprimersi chi ha tutte e due le cose.(Magari solo due, ma semplifichiamo). Inoltre, certe condizioni fisiche ed esistenziali la depressione la provocano direi quasi di default, per cui insomma.Ste sparate le eviterei. Anche la depressione "ti permette comunque di vivere",mica tutti ci si suicidano. |
Re: Rabbia, burnout
La depressione, quella che non ti permette di vivere, non ce l'hai, stai tranquilla; le diagnosi lasciano il tempo che trovano.
Si capisce da come ne hai parlato nei precedenti post che non hai mai sperimentato una condizione del genere. |
Re: Rabbia, burnout
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Re: Rabbia, burnout
Bella questa. Lei può dire cosa è peggio e cosa no, e io non posso dire che lei non sappia cosa vuol dire avere la depressione? :sisi:
Figo, Dahmer. |
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